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Autore: Nikilu    09/11/2012    3 recensioni
Questa è la storia di due migliori amiche babbane che scoprono di essere streghe. Durante il loro percorso ad Hogwarts succederanno tante cose che le porteranno anche a dividersi. Questa fanfiction è scritta a quattro mani: da me, Nikilu e dalla mia amica Marilu_90, anch'essa utente di EFP. Abbiamo scelto "Come non te lo aspetti" come titolo proprio perchè non vi aspetterete mai cosa succede =) Buona lettura!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Quell’anno la stazione di King’s Cross era più affollata del solito. I pendolari camminavano svelti sulle banchine, affannandosi per non perdere il treno; il capostazione dava indicazioni ai passeggeri e persone con strani mantelli si aggiravano tra il binario 9 e 10.
Le due famigliole attraversarono la strada trafficata per raggiungere la stazione fuligginosa, spingendo grossi carrelli stracolmi di bauli e gabbie di gufi; un carrello trasportava anche un grazioso cestino con dentro un soriano nero. Quando giunsero tra il binario 9 e 10 Ally, che era a capo della lunga fila, disse:
“Derek vai per primo”.
“Onestamente donna, e dici di essere nostra madre? Io sono Luke!” rispose il gemello.
“Oh scusami Luke tesoro...” biascicò desolata Ally.
Il gemello si posizionò davanti alla barriera, prese la rincorsa e poco prima di scomparire disse:
“Te l’ho fatta, io sono Derek!”. E svanì oltre il muro seguito a ruota da Luke.
Ally alzò gli occhi al cielo e scosse la testa con una risatina, oramai era abituata agli scherzi dei suoi figli: questo teatrino andava avanti da 13 anni. Ma Derek e Luke avevano da sempre avuto un appoggio da quel marmocchio con i capelli rossi del suo figlioccio.
“Dai zia, non te la prendere” esclamò Peter con una smorfia divertita e oltrepassò il muro del binario.
Anche il resto delle due famiglie si diresse verso il binario 9 e ¾ : Ron con in braccio la piccola Annie e Meg con al fianco la loro secondogenita che, con il suo fare altezzoso, ricordava molto la madre da giovane.
I Weasley e i Malfoy avevano finalmente raggiunto l’espresso per Hogwarts e mentre Ally cercava i due gemelli tra la folla, Draco teneva per mano la piccola Olivia.
Sagome indistinte sciamavano nella nebbiolina che aveva già inghiottito i due ragazzi. I volti sembravano irriconoscibili, velati dai fitti vapori della locomotiva.
“Dove sono?” chiese Olivia scrutando la folla.
“Li troveremo” la rassicurò Draco.
“Credo siano loro“ disse Ally a un tratto, vedendo un gruppo nutrito di persone davanti alla terza carrozza.
Mentre raggiungevano i Potter e i Goldstein, Melinda Malfoy ed Helena Weasley, grandi amiche come le loro madri, parlavano concitatamente del loro destino una volta giunte a scuola:
“Io voglio essere Serpeverde come la mamma” disse Helena sorridendo al padre: sapeva che lui propendeva, ovviamente, per Grifondoro.
“Dai Lena non fare la piaga, ci sono i miei fratelli a Serpeverde….non voglio andarci!” ribattè Melinda.
“Lin, e chi ti dice che capiteremo nella stessa Casa?”domandò beffarda la secondogenita dei Weasley.
“Peter è un Grifondoro, tuo padre è un Grifondoro, mia madre è una Grifondoro…ci sono buone possibilità di finire entrambe in Grifondoro!”.
“E con questo? Tuo padre e i tuoi fratelli sono Serpeverde e mia madre è Serpeverde! Ci sono le stesse probabilità” esclamò alterata Helena.
“Ok” intervenne Ron, “tutte e due a Corvonero e la finiamo qui?”e sorrise alle due ragazzine che, all’unisono, risposero: “Basta che non sia Tassorosso!” si guardarono e scoppiarono a ridere.
“E poi” aggiunse Helena una volta trattenute le risate, “rimarremo fuori alla Sala Comune per ore aspettando che qualcuno venga a risolverci l’indovinello”.
“Esatto, decisamente Corvonero non fa per noi” concluse Melinda in tono definitivo.
Ron alzò le mani in segno di resa ed abbandonò l’idea di mettere un punto alla questione.
Raggiunsero Harry, Ginny, Hermione ed Anthony che stavano salutando i loro figli: Hermione, a causa dell’enorme pancione che si ritrovava, non riusciva quasi ad abbracciare suo figlio Howard.
“Ciao “ li salutò Ally sorridente.
“Tutto bene con il pancione?” chiese Ron ad Hermione, carezzandole la pancia.
“Si” rispose lei elettrica, “manca poco”.
“Ah le gioie della maternità” esclamò Ally sognante.
“Direi che quattro figli bastano e avanzano, amore” disse Draco facendo scivolare una malsana idea dalla mente di sua moglie.
“Io non capisco cosa ci sia di gioioso in ore di travaglio e dolori che sembrano ucciderti” disse Meg con una smorfia, i suoi non erano stati i cosiddetti parti semplici e indolori. Tutti risero e per un attimo parvero dimenticarsi che il treno stava per partire.
“Hey” Peter, James e i gemelli erano ricomparsi; si erano liberati di bauli, animali e carrelli e sembravano architettare qualcosa.
“Cos’hai in tasca James?”domandò Ginny sospettosa quando intravide una specie di pergamena che usciva dalla tasca del giubbotto del figlio.
“Una pergamena di riserva, mamma” rispose James impassibile.
“Già…una pergamena di riserva” sussurrò Ron all’orecchio di Harry, poi aggiunse: “Quei quattro non me la raccontano giusta”.
“Neanche a me, ma pare che Hogwarts ricerchi nuovi Malandrini” bisbigliò Harry di rimando stando ben attento a non farsi sentire da Ginny.
Mentre i ragazzi salutavano i rispettivi genitori e si accalcavano davanti all’entrata del treno, arrivarono Melinda ed Helena, che si erano allontanate poco prima, tutte eccitate: era palese che volessero dire qualcosa.
“Mamma!” trillò Melinda
“Che succede?” le domandò un’improvvisa Ally apprensiva.
“Non puoi mai immaginare cosa abbiamo visto io e Lena!” ma senza aspettare una risposta da Ally, Helena esclamò subito: “C’è Teddy laggiù! E si bacia con Victoire!” e guardarono gli adulti, chiaramente deluse dalla mancanza di reazioni.
“Il nostro Teddy ! Teddy Lupin! Che si bacia con la nostra Victoire! Nostra cugina! Gli ho chiesto cosa stava facendo….”
“Li hai interrotti? “ domandò Ginny “Sei proprio come tuo padre”.
Harry guardò il vecchio orologio ammaccato appartenuto a Fabian Prewett e sollecitò i ragazzi a salire sul treno perché da lì a pochi minuti sarebbe partito.
Ally, salutandoli tutti disse: “Mi raccomando, non dimenticate di salutare Neville”
“Mamma” disse Luke “è il professore di Erbologia”.
“Ma voi siete amici di Neville” intervenne Draco in maniera ovvia.
“Ma papà, non possiamo di certo entrare nella classe di Erbologia e salutare il professore come se fosse il nostro più caro amico” aggiunse Derek shokkato come se il padre avesse detto che i Cannoni di Chuddley avrebbero vinto il campionato.
“Non la fate lunga, ragazzi. Dategli un bacio da parte nostra” aggiunse Meg.
“Un bacio? Mamma sei matta! Un bacio al professor Paciock…” blaterò Peter scuotendo la testa per l’assurdità appena proferita dalla madre. “Sì magari lo invitiamo a sgattaiolare fuori da cast…” aggiunse ma Derek gli diede una gomitata nel fianco.
“Lo inviterete… dove?” domandò Harry con sguardo interrogativo.
“…da Hagrid!” aggiunse James con un finto sorriso. “Cioè, non possiamo certo invitarlo con noi a prendere il tè da Hagrid…sarebbe assurdo!”
Harry fece finta di crederci e rivolse uno sguardo divertito a Ron e Draco mentre i gemelli e James guardavano in cagnesco Peter.
“Ok, è ora di andare” disse Ally frettolosamente, quasi spingendo i ragazzi dentro al treno.
Oramai la vettura eruttava vapore e i motori erano accesi: le famigliole sulla banchina attesero che i ragazzi prendessero posto  sui vagoni e li salutarono non appena si sporsero dai finestrini.
“Mi raccomando” disse Ally mentre il treno iniziava a prendere velocità “se ricevo una sola lettera dalla Preside McGranitt vi toglierò il Quidditch a vita!”
“A vita?”esclamarono i gemelli all’unisono con occhi spaventati.
“Ciao ragazzi!” li salutarono Draco, Ron ed Harry.
“Ci vediamo a Natale!” trillò Ginny scuotendo la mano.
“Fateci sapere in che casa finite!” urlò Meg nel tentativo di farsi sentire da Helena e Melinda. 
Continuarono a salutare e a sorridere fin quando la locomotiva scomparve dietro la prima curva e lasciò definitivamente il binario.  
Una volta usciti dalla stazione di King’s Cross il gruppo si divise: i Potter alla volta di Godric’Hallow e gli altri verso la Londra babbana. Draco ed Ally raggiunsero la loro enorme auto e fu un piccolo lutto vedere i sediolini di dietro occupati unicamente da Olivia; lo stesso capitò a Meg e Ron che per qualche mese avrebbero dovuto accudire soltanto Annie.
Draco fece la retromarcia e guidò spedito verso Little Whinging, con Ron al seguito. Una volta giunti in Magnolia Street parcheggiarono le auto davanti ai propri vialetti ed Ally e Meg si attardarono davanti alle cassette della posta.
“Meno male che il Ministero ci ha dato il giorno libero” esclamò Ally aprendo il cancelletto per far entrare Olivia in casa.
“Già, beati voi. Peccato che io abbia fatto il turno di notte all’ospedale e stia uno straccio…” aggiunse Meg sbadigliando.
“Hai scelto tu di diventare un Medimago, mica io” la canzonò l’amica.
“Ah ah, divertente. La prossima volta che hai qualche malore, non presentarti fuori la mia porta” rispose Meg dispettosa.
“Oh certo e se qualche Mago Oscuro vorrà reclutarti dimenticati che sono un Auror”
“Beh, c’è sempre Ron. Anche lui è un Auror…”
“Sì ma non ha il potere di toglierti il collegamento della Metropolvere con il San Mungo…sai, il tuo camino lo ha collegato Draco in persona…” ribattè divertita Ally.
“Non mi faresti mai questo! Lo sai che odio Smaterializzarmi” la guardò Meg trucemente.
Scoppiarono a ridere per come le loro menti, da una semplice frase, potessero elaborare una serie di idiozie simili.
Nel frattempo, Draco e Ron erano appoggiati alla staccionata che divideva i due villini e si erano dati appuntamento per vedere insieme la prima partita del Campionato di Quidditch la sera stessa; si salutarono subito dopo, quando Draco raggiunse Olivia in casa che lo stava acclamando. Poi, Ron si rivolse alla moglie e disse con fare lamentoso: “Meg, io ho fame! Dai, su mi prepari uno spuntino, per piacere?”
“Ancora non ha imparato a preparare un panino?” domandò Ally all’amica.
“Macchè. Cattura Maghi Oscuri ma non è in grado di tagliare il pane in due” rispose Meg fintamente afflitta, poi aggiunse “Vabbè, faccio mangiare il bambino e più tardi vengo da te”.
“Ma non eri stanca?” domandò Ally “Pensavo volessi riposare”
“Naaah, se metti su un bel tè porto i biscotti che ha preparato mia madre” disse Meg facendo l’occhiolino.
“Grande! Vieni con Annie così mangia e gioca insieme a Liv” consigliò Ally.
Si salutarono e risalirono i rispettivi vialetti. Le porte del 30 e del 31 di Magnolia Street si chiusero alle loro spalle. Le attendeva un pomeriggio tra donne, all’insegna di chiacchiere, pettegolezzi e risate come accadeva da 30 anni a questa parte; la loro amicizia era durata a riprova del fatto che i Serpeverde e i Grifondoro possono essere grandi amici proprio…come non te lo aspetti.
 


- Fine - 
 

Ringraziamenti:
E’ passato più di un anno dalla pubblicazione del nostro primo capitolo. La nostra avventura è iniziata precisamente il 04/06/2011. Ci siamo fiondate in questa esperienza della scrittura “a quattro mani” per la prima volta e, fortunatamente, il conoscerci da 15 anni ci ha permesso di far lavorare bene le nostre teste insieme.
Tutto è partito un po’ per gioco, quando ipoteticamente pensammo “E se ci fossimo state noi a Hogwarts?”
Beh, la nostra domanda ha trovato risposta in questa fan fiction. Ally e Meg non sono altro che i nostri alter ego: siamo noi due, con i nostri caratteri complicati e un aggiunta di finzione. Da sempre negate per lo sport, ci siamo disegnate molto portate per il Quidditch; non molto studiose a scuola, ci siamo disegnate come le migliori della classe. Per il resto, abbiamo riportato i nostri caratteri così come li avete letti.
Fin dall’inizio sapevamo come sarebbe andata a finire. L’unica cosa di cui eravamo certe era l’epilogo. Ma ora che è giunto il momento della fine, non nascondiamo che è difficile.
Difficile perché ci siamo affezionate alla nostra storia, alle nostre “noi”, ai nostri Draco e Ron. È come se un piccolo pezzetto di noi morisse…. Lo sappiamo, è assurdo. Era iniziato per gioco e non ci saremmo mai aspettate che il giorno in cui avessimo messo la parola “fine” alla fan fiction, potesse essere un giorno così triste.
Riuscire a portare a termine questo progetto si è rivelata una soddisfazione oltre che a un dispiacere e la cosa più bella è stata poterlo condividere con voi passo passo.
Quindi, il primo e più dovuto dei ringraziamenti va a voi.
Fedeli sin dall’inizio o ultimi arrivati, minuziosi o sintetici, costanti o sporadici. Ci ha reso felici ogni singolo commento. E’ anche grazie a voi se abbiamo avuto la carica necessaria per andare avanti fino alla fine.
Qui, lo diciamo e lo neghiamo xD, ci scusiamo per i capitoli un po’ prolissi ma dovevano essere tali per far bene intendere tutto il progetto che avevamo in mente.
Ci stupiamo ancora di come siamo state capaci di introdurre due nuovi personaggi senza cambiare del tutto il nocciolo finale della questione.
Ma ci stiamo perdendo in chiacchiere! :P
Quindi GRAZIE a TUTTI i recensori e a coloro che non si sono espressi ma che hanno inserito la nostra storia tra le Preferite, le Ricordate o le Seguite:
 
Allyii
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calamityjane
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Federchicca Hufflepuff
Fred_Deeks_Ben
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robysnape
The_OwL_Gandalf
valepassion95
_montblanc_
_TheMugglePrincess_
 
 
 
Allarghiamo il grazie anche a coloro che, senza farsi notare, hanno dedicato parte del loro tempo a leggere ciò che abbiamo scritto. Speriamo di essere riuscite a trasmettervi qualcosa e di avervi emozionati almeno un po’.
And the last but not the least, un GRAZIE IMMENSO va a J.K. ROWLING che ha creato la nostra più grande passione e ci ha permesso di intraprendere questo viaggio all’insegna della magia.
 
Grazie di cuore a tutti.
Nicoletta e Marisa 
(Ally e Meg)

  
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