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Autore: _Francy93_    09/11/2012    2 recensioni
Seguito di GIRL IN LOVE. Renesmee frequenta le scuole superiori, la stessa scuola in cui i suoi genitori si sono conosciuti ma adesso molto cambiata. Spera di innamorarsi esattamente come è successo ai suoi. E se succedesse davvero? Se incontrasse qualcuno di cui si innamorerà? Il suo amore sarà facile da vivere?
Per saperlo dovete leggere la storia e spero tanto che sia di vostro gradimento!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jacob Black, Nuovo personaggio, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Salve a tutti!! Che si dice??? Ecco il nuovo capitolo ma prima volevo rispondere a CullenQueen:
 
CullenQueen: E' vero, ma ci ho messo tanto tempo per postare perchè il capitolo non era ancora pronto :) Spero che ti piaccia anche questo ^_^ 
 
Poi, i miei più sentiti ringraziamenti alle:
 
preferite:
 
1 - AliceCullenV94 
2 - CullenQueen 
3 - SweetLady98
 
ricordate:
 
1 - CullenQueen
2 - Sandy90
 
seguite:
 
1 - 1717 
2 - bellinaC
3 - erini83
4 - je911 
5 - lalla_giuly 
6 - Nabby
7 - Rika_89 
8 - RoseScorpius4Ever 
9 - SweetLady98 
10 - tenerona 
11 - valepassion95 
12 - valeria caccia
 
In più, volevo suggerirvi una storia originale, scritta da una mia amica. Basta cliccare sul titolo e la leggerete ^^
Si intitola
 Love me

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1286240

E adesso: BUONA LETTURA!!! ^^
 
Capitolo 27 - Cosa mi succede?
 
Dopo la giornata al mare, passai alcuni giorni a casa per riflettere su quello che era successo.
"Che cosa mi succede? Perchè da quel giorno, ogni volta che Jake mi sfiora sento un calore improvviso al bassoventre? E' un qualcosa che non avevo mai provato prima".
Erano giorni che questi pensieri mi passavano per la mente, ma non riuscivo mai a venirne a capo.
Dovevo parlarne con mia madre, ma non appena cercavo di farlo la vergogna prendeva il sopravvento e non riuscivo a dire niente.
<< Basta, devo farmi coraggio e parlare con le ma prima voglio che sia presente anche qualcun'altro. E non è di certo papà!>>. Parlare con lui di queste cose sarebbe molto imbarazzante.
<< Ehi, tesoro! Stai bene?>> mi chiese amorevolmente mia madre accarezzandomi una guancia.
<< Si, certo mamma. Tutto bene>> la rassicurai sorridendole.
<< Sai, oggi ci verranno a trovare gli zii e i nonni e li ho invitati a pranzo e cena. Contenta?>> mi informò allegramente.
<< Sul serio? Ci saranno anche le zie?>> chiesi felice.
<< Ma certo! Sono contenta di vedere che ti faccia piacere rivedere tutti. Sarà uno dei tanti momenti che si trascorrono in famiglia>> disse lei sorridendo.
<< Esattamente come quando ero piccola>> sorrisi. << A che ora dovrebbero arrivare?>> domandai.
Mia madre non fece in tempo a rispondermi che bussarono alla porta.
<< Salve, famiglia!>> le voci super allegre di zia Alice e nonna Renèe riempirono la casa non appena entrarono.
<< Come sta la mia nipotina preferita?>> disse zia Alice non appena mi vide in cucina.
<< Ma se sono anche l'unica!>> ridacchiai per poi correrle incontro per abbracciarla. Dopo un pò entrarono tutti e mi abbracciarono uno alla volta. E quando toccò a zio Emmett, mi strinse a sè in un abbraccio stritolatore.
<< Ciao, zuccherino! Mi sei mancata tanto!>>
<< Anche tu, zio! Mi potresti fare un piccolo favore?>> dissi.
<< Tutto quello che vuoi, cucciolotta mia!>>
<< Mi potresti lasciare? Mi stai soffocando>> gli dissi quasi senza voce.
Lo zio, notando il mio strano colorito, mi lasciò subito. << Scusami tanto, scricciolo! Non volevo!>> si scusò lui mortificato.
<< Tesoro, d'ora in poi cerca di moderare la tua forza>> lo rimproverò qualcuno dietro di lui.
<< Hai ragione, orsacchiottina mia!>>
Quando pronunciò quelle parole, capii immediatamente chi fosse.
<< Zia Rose!>> gridai andandole incontro. Lei mi strinse subito tra le sue braccia.
<< Ciao, tesoro. Come stai?>>
<< Tutto bene, grazie! E tu?>>
<< Non mi posso lamentare. E in quanto a te>> disse rivolgendosi a suo marito. << Non avrai mica intenzione di comportarti così tra nove mesi, vero?>> finì.
Io mi bloccai un istante. Nove mesi aveva detto?
<< Zia, non sarai per caso...>> ma non finii la frase che lei annuì energicamente con il capo.
Sul mio volto nacque un sorriso radioso che contagiò tutti e tre.
<< Congratulazioni!>> dissi abbracciando entrambi.
Le donne di casa decisero di aiutare la mamma a cucinare, mentre io incominciai ad apparecchiare.
<< Ehi, Nessie! Ma dove si è cacciato quel deficiente di tuo padre?>> mi domandò zio Emmett scherzosamente.
<< Quel deficiente, come lo chiami tu, oltre ad essere mio padre è anche tuo fratello e a differenza di te lui lavora!>> gli risposi a tono.
Zio Emmett gestiva un'impresa commerciale e zio Jazz era suo socio d'affari.
Qualcuno, probabilmente, si chiederà come abbiano potuto sposare zia Rose e zia Alice nonostante facciano parte della stessa famiglia.
Bè, zia Rose e zio Jazz non sono fratelli naturali di papà, zia Alice e zio Emmett. Sono stati adottati quando erano piccoli e quindi le loro nozze non sono state un problema.
<< Ah ah ah! Ti ha messo a tacere, eh Emm? Hai trovato pane per i tuoi denti!>> disse zio Jazz continuando a ridere.
<< In questo somiglia a Bella, non c'è che dire>> disse nonno Charlie e nonno Carlisle concordò con lui.
Avevano ragione. Ma io della mamma non avevo ereditato solo gli occhi e la capacità di tenere testa alle persone ma anche l'amore per la lettura. Adoravo leggere e lo dimostrava il fatto che abbia divorato tutti i libri di camera mia in un secondo. Compreso Cime tempestose, il preferito di mia madre.
<< E di mio padre non ho ereditato nulla?>> domandai sempre in tono scherzoso.
<< Si, una caratteristica che possiedono sia lui che tua madre: la testardaggine!>> mi rispose zia Alice dalla cucina. Ridemmo tutti, compresa io.
<< Ciao a tutti!>>
<< Ciao, papà!>>
<< Ehilà, fratello!>> lo salutò zio Emmett.
<< Ciao, Emm! Come mai siete tutti qui?>>
<< Hanno deciso di venire a farci visita e li ho invitati a pranzo e a cena>> lo informò la mamma.
<< Ah bene, allora sono felice di vedervi>> salutò tutti e quando si avvicinò alla mamma le stampò un delicato bacio sulle labbra.
<< Ciao, tesoro>> mi salutò e mi baciò la fronte.
 
Il pranzo procedeva tranquillo e parlammo di tutto e papà si informò anche del lavoro degli zii.
<< Allora, come sta andando il lavoro nell'impresa, ragazzi?>>
<< Oh, tutto bene! Per fortuna va tutto a gonfie vele!>> rispose zio Jazz.
<< Bene, bene. Mi fa davvero molto piacere. E i vostri, ragazze?>> domandò poi alle zie.
Zia Alice era una stilista famosa e aveva creato un marchio tutto suo che vendeva alla grande! Anch'io possedevo alcuni dei suoi modelli, era stata lei a regalarmeli e mi piacevano davvero molto!
<< Anche per me va tutto bene! La nuova collezione sta andando completamente a ruba!>> disse lei molto entusiasta.
Papà le sorrise: << E tu, Rose?>>
Zia Rose, invece, aveva aperto un'associazione per i bambini orfani e che avevano bisogno di una famiglia. E' stato un gesto molto altruista da parte sua.
<< Insomma... I bambini orfani continuano ad aumentare. Ci sono persino neonati di poche settimane e ultimamente è sempre più difficile trovare qualche famiglia disposta ad adottarli>> disse lei un pò amareggiata.
<< Dai, stai tranquilla! Sono sicura che troverai delle famiglie perfette per quelle povere creature>> la rassicurò la mamma sorridendole.
Ad un tratto, zio Emmett richiese l'attenzione di tutti.
<< Ascoltatemi un momento, per favore. Io e Rose volevamo dirvi una cosa>> iniziò.
Zia Rose prese un bel respiro e poi parlò: << Aspetto un bambino!>> disse entusiasta.
Tutti la guardarono esterrefatti, tranne io che sapevo già tutto.
<< Congratulazioni, Rose! Sono davvero felice per te!>> le disse la mamma abbracciandola, seguita da tutti gli altri.
<< Ehi! Nessuno abbraccia anche me? Si dia il caso che le cose si fanno in due!>> disse zio Emmett imbronciandosi.
<< Anche questo è vero! Ma devo ricordarti che i dolori del parto li dovrò subire solo io!>> gli rispose zia Rose di rimando.
<< Non temere, mia cara orsetta! Ti starò accanto tutto il tempo e mi metterò un cuscino sotto la pancia per comprendere meglio il tuo dolore!>> le disse ancora zio Emmett, causando le risate allegre e divertite di tutti.
<< Bè, veramente... Rose non è l'unica>> disse zia Alice all'improvviso.
Tutti noi la guardammo stupiti.
<< Zia, allora anche tu...>> iniziai e lei annuì sorridendo. Un sorriso che le illuminò tutto il viso e che contagiò anche noi.
<< Auguroni anche a te, allora!>> le dissi e l'abbracciai, seguita poi da tutti gli altri.
<< Bene, si direbbe che nessuno abbia lasciato il proprio tappo nei pantaloni>> disse papà e ci furono altre risate.
Alla fine la serata era andata a gonfie vele, ma prima che tutti andassero via dovevo parlare con le uniche persone che avrebbero potuto spiegarmi per bene quello che mi stava succedendo ultimamente.
<< Mamma? Zia Alice? E anche tu, zia Rose. Potete venire un momento in camera mia? Vi dovrei parlare di una cosa>> dissi.
<< Ma certo, tesoro. Un attimo e siamo da te>> rispose mia madre e le zie annuirono silenziosamente.
Salii in camera e dopo cinque minuti sentii bussare alla porta.
<< Avanti>> dissi e la mamma entrò con le zie a seguito.
<< Eccoci qui, tesoro. E' successo qualcosa? Non ti sei divertita, forse?>> chiese mia madre.
<< Calma, mamma! La troppa vicinanza di zia Alice ti fa male>> scherzai. << Comunque si, è successo qualcosa ma non c'entra con la serata in famiglia. Stasera mi sono divertita molto>> la rassicurai.
<< Allora che c'è?>> domandò dolcemente zia Rose accarezzandomi dolcemente il viso.
<< Vedete, quando io e i miei amici abbiamo fatto una mini gita al mare... quando Jake mi... baciava, ho provato uno strano calore sconosciuto al bassoventre. E succede anche tutte le volte che ci vediamo e ci baciamo... E' un qualcosa che non avevo mai provato prima. Cosa mi succede?>> rivelai loro con molto imbarazzo ma guardandole comunque negli occhi.
Mia madre e le zie mi guardarono tutte e tre con la stessa espressione serena.
<< Tesoro, quello che ti succede è perfettamente normale>> mi rispose tranquillamente la mamma.
<< Ah si?>> chiesi molto confusa. Come sarebbe a dire che era normale?
<< Certo! Succede anche a me con tuo padre>> continuò lei.
<< Lo stesso vale per noi riguardo i tuoi carissimi zietti>> le diede corda zia Alice seguita da zia Rose.
<< Ok... E cosa vuol dire?>> domandai cercando di avere una risposta chiara e concisa.
Tutte e tre mi sorrisero e si guardarono complici. Poi rivolsero lo sguardo a me.
<< Vedi, cara...>> cominciò zia Alice.
<< Il fatto che tu senta un calore al bassoventre ogni volta che Jake ti bacia o solamente ti sfiora ti fa provare dei brividi in tutto il corpo, vero?>> continuò zia Rose. Io fui capace solo di annuire. Era vero.
<< E questo significa che lui ti attrae molto anche fisicamente, dico bene tesoro?>> finì madre.
In quel momento, tutto mi fu chiaro: io ero attratta da Jake sia sentimentalmente che fisicamente e questo mi fa provare quel calore e quei brividi (non di freddo, ovviamente!).
Ma io avevo solo 16 anni, per la miseria!
Non ero pronta ancora per fare "quel" passo con Jake.
Certo, ci sono delle ragazze che prendono la cosa troppo alla leggera e danno via la loro virtù come se niente fosse e dopo si considerano già donne, ma io non ero una di loro! Ho sempre avuto la testa sulle spalle e sono una ragazza responsabile e continuerò a comportarmi come tale.
<< Si, è vero. Jake mi attrae molto fisicamente ma questo non vuol dire che mi comporterò in maniera avventata. Aspetterò il momento in cui mi sentirò pronta per affrontare una cosa importante come la prima volta>> risposi poi a mia madre dopo quella mia riflessione.
<< Brava, ragazza mia! Adesso sei più tranquilla?>> mi chiese zia Alice ed io annuii.
<< Bene, adesso è meglio che torniamo dai nostri uomini o ci daranno per disperse!>> disse poi.
<< Giusto>> l'assecondò zia Rose.
<< Posso chiedervi solo un piccolo favore?>> chiesi e si voltarono verso di me.
<< Non dite agli zii e a papà di questo discorso. Intesi?>>
Loro annuirono: << Segreto tra donne>> disse mia madre e appoggiammo le nostre mani l'una sull'altra per sigillare il patto. Poi tornammo giù a salutare tutti.
Ed io sarei stata fedele alle mie parole per un bel pò.
 
 
Ecco qui il capitolo!
A voi i commenti!
 
 
  
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