Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Volk Rossobardo    10/11/2012    1 recensioni
Cari lettori, dimenticatevi le vostre comode poltrone girevoli. Vi trovate in Francia, Anno del Signore 1216. Un brutto periodo per la popolazione: si sente già nell'aria l'odore della guerra, e le tensioni con la storica rivale, l'Inghilterra, non fa che peggiorare le cose. Il tutto sarà osservato dal punto di vista di un gruppo di personaggi particolari, una vera e propria Elite guerriera che, però, non combatte né per la Patria né per soldi. Nessuno sa da dove vengano, nessuno sa cosa cercano, ma sono atrocemente bravi nel loro mestiere.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ullr, Tyr, Henry, Eloi ed il fedelissimo Fenrir entrarono nel castello con ancora le armi in pugno e l’usbergo addosso.
I due soldati si staccarono dal gruppo e si avviarono verso l’infermeria, dove i numerosi feriti si facevano medicare.
Eppure, stranamente nessuno gridava di dolore sotto ai ferri.
Tutti sopportavano il supplizio con impressionante e orgoglioso silenzio, rotto solo da qualche imprecazione sottovoce o qualche gemito.
Tyr scorse in mezzo al macello una leggiadra figura femminile, vestita di azzurro e di verde chiaro, e una sfuggevole al suo fianco, con addosso una tunica scura.
Sopraffatto dalla soddisfazione e da una strana sensazione allo stomaco, il giovane rinfoderò lo spadone e corse incontro ad Arielle e Anja, con lo scudo ancora agganciato al braccio, lasciando Ullr e Fenrir di sasso.
Abbracciò Anja con tutte le sue forze, tanto che la ragazzina urlò per via della pressione sulla ferita.
–Scusami!- gemette Tyr preoccupato.
Per tutta risposta la ragazzina lo abbracciò di nuovo affondando il bel viso nei suoi lunghi capelli biondi.
Quando gli fu concesso di sollevare la testa, Tyr incontrò lo sguardo di Arielle.
Lo spadaccino sentì per la prima volta una sensazione simile alla timidezza, ma più forte e fastidiosa, una specie di calore che investiva tutto lo stomaco.
Si stacco in fretta e arrossì quando la ragazza gli parlò.
–Forse non avete solo l’aspetto di lupo.- disse colma di ammirazione.
–Forse no, madonna.- balbettò Tyr.
La giovane aggrottò la bella fronte ed accennò alla piccola balestra al fianco di Tyr.
–Come fate a combattere con la spada a due mani, lo scudo e la balestra? La vostra statura vi concedono molta forza ma…- rimase incerta come concludere la frase.
Sembrava confusa e curiosa allo stesso tempo, sensazione che raramente aveva provato nella sicurezza viziosa di corte.
Eppure non poteva fare a meno di chiedersi cosa fosse possibile fare, a parte la guerra, con quel fisico tanto prestante e muscoloso.
–Oh, è per via della balestra?- domandò lo spadaccino come risvegliatosi dall’estasi, ma scuotendo dai suoi pensieri anche la giovane.
–Un regalo di Ullr. Da Bisanzio.- spiegò. Arielle spalancò gli occhioni chiari, cosa che fece spalancare il cuore a Tyr.
Arielle annuì. –Voi siete un uomo dalle mille sorprese…- disse sbigottita.
Il norreno tentò la fortuna.
–Magari non sono un uomo normale- suggerì con uno sguardo eloquente.
Arielle arrossì violentemente, ma stette volentieri al gioco di malizia
–Spero che avrete modo di dimostrarmelo, una volta. Sempre la vostra posizione ve lo permetta.- scherzò.
–Credo che sia la vostra di posizione il problema, madonna.- borbottò Tyr.
Giunse Ullr ed il lupo che accompagnava sempre il giovane spadaccino.
–Scusate se ho l’ardire disturbarvi, ma vi devo rubare un momento il cavaliere!-.
Pronunciò il titolo come un insulto e Tyr sentì che le cose non si mettevano per niente bene per lui. Ma cosa poteva mai aver fatto?
Ullr lo trascinò per la manica dietro un angolo mentre Anja iniziava una conversazione con Arielle.
–Guardati!- cominciò Ullr.
–Sto bene! Non sono morto né ferito e, a dire il vero, non mi sono mai sentito meglio!- ridacchiò Tyr posando lo sguardo su Arselle.
La giovane rideva di gusto, probabilmente per una battuta di Anja.
Sorrise a sua volta per il buon umore, ma poi la faccia truce dell’amico lo costrinse alla serietà
–Pensavo di non doverti ricordare perché siamo qui!- e così dicendo lo schiaffeggiò leggermente sulle guance, come per svegliarlo da un sonno profondo.
Sebbene avesse usato poca forza, le mani robuste di Ullr sortirono l’effetto dovuto.
–Svegliaaa! La francesina ti sta conciando come un pesce lesso! Non pensare neanche di… trattenerti!- lo minacciò con l’indice.
Lo spadaccino tentò la controffensiva
. –Non scherzare! Facciamo il nostro lavoro e andiamo via, ovvio!- replicò Tyr, ma dal suo tono si poteva intuire ben altro.
Ullr infatti non era convinto.
–No! non mi sembra per niente “ovvio”! Fammi solo capire…- disse provando con un altro metodo più diplomatico, anche se non vi eccelleva a causa dei suoi modi sbrigativi e talvolta prepotenti.
-Non ti hanno affascinato le bellezze mediterranee in Turchia, le fragili fanciulle cinesi o le attraenti britanniche e ti fai infinocchiare da una francese? Una stramaledettissima francesina  nobile, per giunta!- lo apostrofò con un misto di ira ed incredulità, ma a stento si tratteneva dallo scoppiare a ridere: anche a lui aveva iniziato a divertire la commedia assurda nella quale era coinvolto l’amico.
Tyr lo fissò serio in silenzio. Poi sorrise a trentadue denti pieno di soddisfazione e annuì.
–Non prenderla male. L’esotismo non fa per me!- disse scoppiando in una fragorosa risata per aver lasciato il suo compagno, il grande arciere, il duro uomo senza sorprese e perennemente sarcastico, imbambolato con la stessa espressione di un bambino davanti alla vetrinetta della bottega di un pasticciere.
Corse via lasciando Ullr a fissare il muro, con una terribile sensazione di fallimento.
L’arciere si riprese solo dopo un po’ e fissò Fenrir che lo guardava perplesso e un po' curioso.
Sembrava essersi accorto del fallimento di Ullr. E sembrava anche voler sottolineare la sua impotenza.
La faccia tosta e il regolare scodinzolare della bestia lo fecero sbottare del tutto.
–Tu ed il tuo amico siete sconvolgenti! Ecco cosa penso! Forse per la mancanza di aria norrena gelata vi si sono surriscaldati i cervelli!- borbottò.
Girando lo sguardo su Tyr, si accorse che era impegnato in un altro flirt con la sua Arielle, la quale pendeva dalle sue labbra, incantata dalle sue parole.   
–Forse non solo il cervello!- disse a se stesso, mentre si dirigeva verso le cucine in cerca di un po' di vino per rinfrescarsi la mente. 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Volk Rossobardo