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Autore: TheCristopher94    10/11/2012    3 recensioni
Ho iniziato questa mia piccola raccolta 19/08/2011, spero che la seguiate in tanti e che vi piaccia l'idea dei chack-paring, ma non saranno i soliti chack, ma saranno ancor più bizzarri! Ed ecco alcuni esempi di parign bizzarri, e ne farò ancora molti altri!
Coppie:
NejiSaku
RockIno
NaruTen
ChojiTem
SuiHina
KillerHana
HidanAnko
[...x...] chi saranno i prossimi seguite per scoprirlo!
P.S. se volete posso scrivere dei chack-paring su richiesta, a condizione che siano poco usati su Efp, vi lascio alla mia piccola raccolta. . .
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Lime, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Kakashi e Konan: il dolore della perdita!

Lo scontro tra Pain e Naruto aveva visto vincitore quest’ultimo. 
Naruto era caduto a terra esausto, e Konan lo fissava con aria felice, ma triste allo stesso tempo. 
A quel punto arrivo Kakashi, che andò subito verso il suo allievo, accorgendosi che era solo stanco e che le sue condizioni fisiche erano miglioramento. “Kyuubi” pensò con un mezzo sorriso. 
Per quanto quel demone avesse portato panico e distruzione qualcosa di buono ogni tanto la faceva. Poi ad un tratto venne distolto da quel pensiero da lei, Konan, compagna di Pain, la quale adesso lo stava fissando, cosa che fece pure lui. Entrambi si guardavano, entrambi avevano perso delle persone care, morti in battaglia per proteggere i propri valori, o semplicemente morti. Entrambi erano senza famiglia, lui aveva conosciuto il padre, ma questi si era ucciso per essersi disonorato e non aver compiuto una missione perché aveva pensato alla vita dei propri compagni prima di completare quest’ultima. Mentre lei era stata strappata dai suoi genitori a causa della guerra che era scoppiata. 
Tutti e due sapevano cosa significare perdere delle persone care, e lo avevano provato sulla loro pelle in prima persona. Ma c’era da dire che lei aveva Nagato, anche se adesso era morto perché aveva ricreduto nelle sue vecchie speranze, le stesse di Yahiko, che adesso vivevano in Naruto, ma per correggere alle moltitudini di morte che aveva causato aveva sacrificato la sua vita lasciandola di nuovo sola e facendole provare di nuovo dolore. 
E Kakashi se ne accorse subito: loro non erano cattivi, e le loro intenzioni erano buone all’inizio, era stato solo la crudele realtà ad averli fatti diventare quello che erano, e in Konan vedeva il dolore, lo stesso che provava sempre lui, per non aver potuto salvare Obito e per non aver fatto niente per salvare Rin e Minato-sensei. Sapeva esattamente cosa provava la donna, e perciò fece una cosa che non avrebbe fatto per chiunque nukenin, le si avvicinò e porgendole la mano disse: -Vieni con me?- era una semplice richiesta, non un’imposizione o un ordine, ma una cortesia che l’uomo le stava chiedendo. 
Dalla sua Konan era diffidente, anche lei aveva visto negli occhi di lui lo stesso dolore che provava lei, ma non sapeva come interpretare tale messaggio.
-Sì, certo! Così mi spedite in cella a marcire per il resto della mia vita! No, grazie! Preferisco morire in battaglia!- rispose acida e impugnando le armi. 
L’argenteo abbassò la testa per pensare e la risollevò dicendole: -Non farò nulla del genere. So cosa stai provando.- 
La ragazza spalancò gli occhi, come stupita; sperava di essere riuscita celare i suoi sentimenti, ma evidentemente non ce l’aveva fatta. 
-Non so di cosa tu stia parlando.- 
-Ti senti afflitta e inutile! Come se tutti gli sforzi per diventare forte ed essere utile agli altri fossero stati vani- riprese Kakashi. 
Konan abbassò il capo, cercando di nascondere gli occhi lucidi e mantenere quel pizzico di orgoglio che le restava, ma Kakashi continuò a parlarle e ad avvicinarsi allo stesso tempo. – Ti senti inutile! Uno scarto! Un rifiuto inutile, che non vale più niente! Che preferiresti morire piuttosto che continuare la tua vita, che ora ti sembra vuota e monotona!- parlò finché non le fu accanto, e notò le lacrime della ragazza, che ormai copiose uscivano dagli occhi senza che lei potesse trattenerle.
-So esattamente cosa provi, perché anche io ho provato le tue stesse sensazioni! E perciò mi prendo il permesso di darti un consiglio!- disse, interrompendosi e per sollevare la sua faccia per poterla guardare negli occhi. –Tu sei viva! Goditi la tua vita, pensa a vivere perché tu ne hai ancora la possibilità! Vivi portandoti nel cuore il ricordo delle persone che hai amato con te! E vedrai che esse saranno sempre accanto a te e che non ti abbandoneranno mai! Adesso piangi, se vuoi! Sfogati con me!- 
La donna non se lo fece ripetere una volta in più e appoggiandosi alla spalla dell’Hatake iniziò a piangere la perdita di Nagato, l’ultimo amico che gli era rimasto in vita e che aveva perso per sempre come Yahiko, ma in compenso forse aveva trovato qualcosa di più. 
Kakashi, per la prima volta, si sentì meno inutile del solito, e anche un po’ strano, dato che non appena era stato abbracciato dalla ragazza, aveva sentito come delle farfalle nello stomaco, ma non ci badò molto, almeno per il momento era una cosa che poteva passare in secondo piano, ma non sapeva che la stessa sensazione l’aveva provata la donna, che una volta sfogata aveva sentito questa sensazione farsi strada con forza dentro sé. Ma i due vennero svegliati da dei movimenti di alcuni ninja che stavano venendo a recuperare Naruto. 
Konan stava per scappare, quando si accorse di essere senza coprifronte e senza cappa, e ciò la stupì, non si era minimamente accorta che Kakashi le avesse sfilate di dosso.
-Kakashi, Katsuyu ci ha messi al corrente dello scontro di Naruto! Dov’è il nostro eroe?- chiese uno Shinobi della foglia, felice dello scampato pericolo. 
L’argenteo prese il ragazzo e lo diede alle cure dei ninja, dicendo: -Le sue condizioni sono stabili, è solo stanco! Conoscendolo, tra poco si riprenderà!- 
Il ninja prese in spalla Naruto e si stava dirigendo a Konoha, quando un altro chiese: -Chi è quella donna?- 
Il tono non nascondeva un certo tono di interrogatorio, e Konan sapeva cosa gli sarebbe successo e perciò, chiudendo gli occhi, aspettò che Kakashi desse le spiegazioni.
-Lei è solo una passante rimasta vittima dell’attacco di Pain!- rispose. 
I ninja, sentendo ciò, si tranquillizzarono e si diressero al villaggio portando il loro eroe in spalla e festeggiandolo, mentre Konan, stupita, guardò l’uomo, chiedendo perché avesse mentito per lei.
-Tutti meritano una seconda possibilità e poi è meglio parlare direttamente con l’Hokage, lei è molto più flessibile e indulgente di certe testa calde!- le rispose con un sorriso, poi la prese in braccio e la portò a Konoha. 
Questo gesto creò parecchio imbarazzo alla donna, che chiese: -Ma che fai?- 
-Io ho appena detto a quel ninja che sei una passante rimasta vittima dell’attacco di Pain, ma se ti vedono arrivare al villaggio sopra le tue gambe, crederanno che tanto vittima non sei.- Con questo la ragazza dai capelli blu rimase in silenzio.

Da quel giorno erano passati cinque anni, c’era stata una quarta grande guerra ninja, dove tutte le nazioni si erano alleate. 
Tsunade, non appena si fu ripresa, parlò con Konan, e decise di fidarsi del giudizio di Kakashi, così integrò la ragazza nel villaggio. 
Durante la guerra vennero fatte parecchie rivelazioni, come la scoperta dell’identità di Tobi, il quale altri non era che Obito, un ex-compagno di team di Kakashi, che non appena scoprì che l’amico era vivo, iniziò ad esitare, ma poi, grazie a Bee, a Gai e a Naruto, che con la sua determinazione e forza di volontà lo aveva spronato, riuscirono a sventare il paino dell’Uchiha dello Tsukuyomi eterno, e riportarono anche Sasuke a Konoha, riuscendo a integrare anche quest’ultimo.
Adesso Konan si trovava al mercato, dove stava facendo la spesa perché quella sera avrebbe dovuto preparare qualcosa di speciale per Kakashi per dargli il lieto evento. Era incinta, e Kakashi era il padre di suo figlio. Konan pensava e ripensava che non era mai stata più felice come quando Tsunade le aveva detto che era in dolce attesa, anzi no. C’era stato un altro evento che l’aveva fatta felice, ed era stato il giorno in cui Kakashi le aveva proposto di diventare la sua compagna per la vita. Ovvio che Konan accettò, solo lui era perfetto per lei, entrambi prima di conoscersi credevano che non esistesse nessuno che avesse provato il dolore della perdita, ma quando si erano incontrati e dopo il discorso dell’uomo lei era sicura che non avrebbe potuto vivere senza lui. E ora i due erano felicemente sposati da ben due anni e ora in prossimità di avere un figlio o figlia, chi lo sapeva! 
Ma lei non vedeva l’ora di sapere come l’avrebbe presa il suo Kakashi, quella giornata sarebbe stata tutta ricca di sorprese.

   
 
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