Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Looking at the Rainbow    11/11/2012    1 recensioni
Non sono gli anni di gloria a ritornare in mente a Harry Potter, mago appena trentenne, quando si ritrova a fissare, pensieroso, fuori dalla finestra. No, è soltanto un pomeriggio di dieci anni prima, un pomeriggio passato in un boschetto senza luogo e senza nome.
Storia 1^ classificata al contest "Un titolo, un'immagine e una storia" di Hayley Black su forum di Efp.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dieci anni fa

 

Che il tempo sia una creatura volubile e capricciosa è un dato di fatto.
Ha un potere immenso nelle sue mani birichine, che plasmano il volto di due amanti con qualche ruga e qualche filo grigio tra i capelli per non farli ritrovare, che fanno dimenticare chi in passato era sulla bocca di tutti, sulla piuma dei giornalisti e nel cuore di quanti condividevano i suoi ideali.
Questo Harry Potter, mago appena trentenne, l’ha imparato a sue spese.
Harry ha compreso, con il passare degli anni, che anche la gratitudine è destinata ad affievolirsi fino a scomparire, ha visto le persone diventare sempre più indifferenti alla sua presenza, alla sua cicatrice e alla sua storia.
Eppure, nei momenti come quello, in cui si trova con una lettera dimenticata tra le mani e lo sguardo fisso fuori dalla finestra del suo ufficio, non sono gli anni di gloria a riaffiorare tra i suoi ricordi.
Forse è la luce che entra da quel riquadro, filtrata dagli alberi fatti piantare davanti al Ministero, a rimandarlo con la memoria a un pomeriggio di dieci anni prima, un pomeriggio che, nel bene o nel male, ha segnato la sua vita.
Harry ricorda perfettamente ogni dettaglio inutile, per esempio che era un Martedì di Aprile, che la guerra era finita da un paio di anni e che quel giorno indossava una maglietta Babbana blu notte e una felpa grigia.
La decisione di fare un picnik fu di Hermione, intenzionata a staccare la spina dagli esami continui e dai corsi infiniti che stavano affrontando per tentare di diventare Auror, con il cuore ancora gonfio di coraggio e indignazione e con la voglia di cancellare le ultime tracce lasciate da Voldemort.
La ragazza lo trascinò con la Materializzazione Congiunta in un boschetto, che Harry, poi, avrebbe sempre immaginato fuori da ogni luogo e da ogni tempo, come una dimensione parallela, legata esclusivamente a quella giornata.
Lì stese una tovaglia bianca e rossa, soddisfatta per il silenzio che regnava sovrano e approfittando di una piccola radura, circondata da fusti altissimi e illuminata dal sole tiepido.
Mangiarono insieme, ridendo per ogni sciocchezza come solo chi ha anni di complicità dalla sua parte sa fare e sentendo la tensione e lo stress dell’ultimo periodo sciogliersi sulle loro spalle, lasciandoli più leggeri.
Si riposarono, sdraiati l’uno accanto all’altra senza sfiorarsi, con gli occhi chiusi e le teste rivolte verso quella luce chiara.
Fu allora che Harry si decise a formulare la domanda che da tanto gli premeva sulle labbra.
“Hermione, perché non hai detto a Ron di venire oggi?”
Lei abbassò di scatto lo sguardo, arrossendo appena e nascondendo l’imbarazzo dietro ad un sorriso poco convinto.
“Ogni tanto la lontananza ravviva il rapporto, non si dice così?” buttò là.
Harry scrollò le spalle.
“Suppongo di sì. Quindi non c’è altro?”
Hermione stese le braccia facendosi ombra sul viso, e ammirando i palmi illuminati.
“Direi di no”.
Rimase pensierosa per qualche secondo, poi fu il suo turno.
“E tu perché non mi hai chiesto di far venire Ginny?”
Harry si passò una mano tra i capelli, a disagio.
“Non mi sembrava necessario” rispose, calibrando ogni parola.
La ragazza si alzò sui gomiti, guardandolo incuriosita.
E forse fu la confusione così rara in quegli occhi sempre determinati.
Forse fu l’effetto del sole che picchiava da troppo tempo sulla sua testa.
O forse fu semplicemente il desiderio di sentirla più vicina che mai, in quel boschetto dal nome sconosciuto, dove per tutta la giornata erano stati qualcosa in più dei soliti Harry e Hermione.
Le passò due dita sulla guancia portandole una mano dietro al collo e con delicatezza andò a posare le labbra sulle sue.
Hermione si irrigidì, per poi lasciarsi andare ricambiando quel bacio anomalo e poggiando le mani sul suo petto.
Quando si separarono erano entrambi rossi in viso, ma, come sempre, bastò loro uno sguardo per comprendersi.
Le cose sarebbero continuate come prima, il loro sarebbe stato un rapporto senza nome più forte dell’amicizia e più duraturo dell’amore.
Quel pomeriggio sarebbe rimasto nascosto in un angolo di cuore, inaccessibile ad altri, e li avrebbe accompagnati nei momenti bui, ricordando loro che ci sarebbero stati sempre l’uno per l’altra.
“Harry, io sto con Ron e…”
Lui la interruppe sorridendo.
“E io con Ginny. Tranquilla.”
Si alzò in piedi e aiutò Hermione a fare lo stesso.
Ma mentre lei piegava la tovaglia e la risistemava nella borsa, senza farsi vedere, Harry prese una macchinetta fotografica Babbana dalla tasca della felpa e immortalò quel luogo.
La Materializzazione li riportò nella confusione di Diagon Alley, ma Harry conserva ancora, nel Mokessino che tanto tempo fa gli ha donato Hagrid, quella foto.
Una foresta, alberi dai fusti alti e la luce che filtra tra le loro fronde.
Il verde del prato e una figura china e di spalle che potrebbe sembrare una bambina, intenta a sistemare qualcosa in una borsa.
Unica testimonianza di quel pomeriggio, lontano ormai dieci anni.


Note: E vi chiederete, giustamente; che vuole sta tipa che è sparita da Efp per tre mesi? Beh, non lo so nemmeno io quindi non aspettatevi una risposta sensata. Ho soltanto deciso che mi mancavate, che mi mancava ricevere pareri belli e brutti su qualcosa che ho scritto e che mi mancava scrivere. Ergo, ho deciso di pubblicare questa storia che ho scritto prima dell’estate e che, l’ho scoperto solo recentemente, ha vinto il contest “Un titolo, un’immagine e una storia” di Hayley Black. Spero vi piaccia, un bacione mondo :3

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Looking at the Rainbow