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Autore: EuphemiaMorrigan    11/11/2012    3 recensioni
Lievi accenni Minato/Kushina e Fugaku/Mikoto.
Forse OOC.
Seconda coppia principale ItaSaku.
***
Il primo amore è strano; dolce e amaro al tempo stesso,
ha il sapore del cioccolato fondente in una fredda sera d'inverno.
Ti culla tra le sue braccia facendoti credere che non finirà mai.
È inutile tentare di sfuggirgli,
molti vorrebbero farlo,
ma in realtà nessuno lo vuole davvero.
E se si è abbastanza folli da tentare, forse durerà realmente in eterno.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo cinque.

 

Note: Hola! Ehehehe dai vabbè si sa che succede in 'sto capitolo, ecco non so se è troppo spinto, non mi vengono bene le vie di mezzo! Se ho violato qualche regola del sito ditemelo che modifico quella parte... e ho inserito un personaggio di cui di solito non scrivo mai! Indovinate un po' chi è! XD.

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Il pomeriggio passò in modo lento e noioso. Tutti erano venuti a conoscenza che Naruto Uzumaki e Sasuke Uchiha avevano una relazione, la notizia si era sparsa a macchia d'olio provocando le diverse e bizzarre reazioni del complesso di studenti. C'era chi li guardava con odio, schifandoli quando gli passavano affianco considerandoli la feccia della società, chi li insultava o faceva battutine acide e piene di veleno provocando la reazione dell'Uchiha che li metteva a tacere con uno sguardo fiammante, chi li guardava con pietà e commiserazione provocando ancora più fastidio di chi li provocava e chi si prodigava a paladino della giustizia difendendoli senza nemmeno conoscerli, solo per farsi vedere tolleranti. Erano pochi quelli che giustamente se ne fregavano e continuavano come se niente fosse le loro attività scolastiche, tutti gli altri erano persone inutili che basavano la propria esistenza e il proprio pensiero sulle scelte altrui omologandosi alla massa incapaci di avere una personalità propria. Gente vuota, parassiti che vivevano alle spalle degli altri giudicando chi gli era intorno, vivevano una vita diversa dalla loro solo per non trovarsi di fronte allo schifo che li circondava. Sasuke li osserva bisbigliare al loro passaggio e dentro di sé ringhiava di rabbia, avrebbe voluto farli tacere, metterli al loro posto urlandogli contro che lui era una persona libera, ed essendo libero aveva il diritto di amare chi voleva e come voleva. Ma la mano stretta nella sua gli impediva di mettersi nei guai, non poteva permettersi di finire sospeso per rissa e lasciare solo in quel covo di serpi il suo ragazzo. Lui e Naruto attraversarono i corridoi semi deserti della loro scuola e imboccarono l'uscita, la giornata era stata ardua e opprimente da superare, sentivano sulle spalle tutta la stanchezza di quelle ore e si trascinavano lentamente verso casa del ragazzo biondo. I genitori di Naruto erano partiti per il Week-end in modo da stare un po' soli e farsi una piccola vacanza, e Sasuke, dopo aver ottenuto il benestare dai suoi, aveva deciso di passare quei due giorni a casa del suo ragazzo.

Naruto una volta arrivati sospirò stancamente infilando la chiave nel buco della serratura aprendo la porta, appena entrato gettò malamente a terra il suo zaino e si stravaccò sul divano senza nemmeno togliersi le scarpe «Sono sfinito» sputò fuori chiudendo gli occhi e portando un braccio a coprirgli il volto.

Sasuke si tolse lentamente le scarpe e la giacca della divisa, posò il suo zaino vicino a quello di Naruto sciogliendosi poi la cravatta asfissiante, odiava portarla. Stirò le braccia verso l'alto in modo da sciogliere un minimo la tensione e si massaggiò il collo con una mano «Mi sento a pezzi. Senti vogliamo ordinare qualcosa per cena o cuciniamo?» chiese a Naruto sedendosi vicino a lui.

Naruto allungò le gambe che sentiva pesanti poggiandole sul grembo del ragazzo moro e disse «Ordiniamo. Non ci riesco a cucinare. Pizza?».

Sasuke si allungò verso il telefono lì vicino «D'accordo. Come la vuoi?» domandò componendo il numero della pizzeria a domicilio, dopo tutte le serate passate insieme a vedere film lo sapeva a memoria.

«Margherita. Non mi va nulla di troppo pesante» Rispose poggiando la testa sul bracciolo del divano e chiudendo di nuovo gli occhi ricordandosi tutti gli avvenimenti della giornata, quando Sasuke concluse la conversazione al telefono disse sorridente «Ma non mi avevi promesso una cenetta romantica e coccole?».

Sasuke lo guardò divertito prendendolo per le braccia ed issandolo sopra di lui «Per la cena ti conviene accontentarti, le coccole invece mi sembrano una splendida idea» Rispose ghignando e sottolineando in modo strano la parola coccole. Arpionò la testa bionda con una mano e lo baciò con forza, inserendo la propria lingua nell'umida e calda cavità giocando con quella del compagno e succhiandola ogni tanto quando i loro muscoli si spostavano nella sua bocca.

Dopo qualche minuto Naruto si staccò in cerca d'aria e gli diede un buffetto di ammonimento sulla testa «Queste non sono coccole maniaco» esclamò ridendo solare ad un centimetro dalla sua bocca. Le labbra di entrambi erano rosee e gonfie.

«Punti di vista. Per me lo sono» Affermò Sasuke leccandogli lascivamente una guancia e scendendo a slacciare i bottoni della camicia di Naruto, sfiorò i suoi caldi pettorali con i polpastrelli massaggiando il torace con movimenti leggeri, dall'alto in basso, fermandosi all'attaccatura dell'inguine per poi ricominciare in una lenta e dolce tortura, intanto lasciava sul collo brunito succhiotti e baci rumorosi.

Naruto era perso in tutte quelle nuove sensazioni, aveva il respiro pesante e gemeva ad ogni tocco di Sasuke, infilò le sue mani all'interno della camicia del compagno mimando i movimenti sulla sua schiena.

Sasuke si staccò e slacciò i primi bottoni cominciando anche lui a svestirsi. Il campanello suonò d'improvviso cogliendoli di sorpresa.

«Dio, è una congiura» Borbottò Uchiha alzandosi da lui per andare ad aprire, quella era sicuramente la cena, si maledisse per aver ordinato e ci mancò veramente poco che buttasse il povero e innocente fattorino giù dalle scale. Quando tornò nel salone e vide Naruto con la camicia aperta ad aspettarlo si diede un potente schiaffo mentale costringendosi a non saltagli addosso «Dove ci mettiamo? Cucina?» chiese controvoglia.

Naruto piegò la testa di lato e domandò con aria innocente «Ma te hai davvero fame?».

Sasuke ghigno gettando malamente i cartoni delle pizze sul tavolo, tornò sopra a Naruto e mormorò al suo orecchio «No» cominciando a succhiargli il lobo.

Naruto era così imbarazzato che stava man mano sfiorando tutte le gradazioni del rosso ma con un pizzico di coraggio disse «Non è meglio se ci spostiamo in luogo più comodo?».

Da quando il dobe è così intraprendente? Pensò Sasuke che però lo attirò a sé e lo prese in braccio appena finì di parlare, alzandosi dal divano.

«Che fai?» Gridò Naruto circondando con le gambe la sua vita per non cadere a terra.

«Ti porto in un posto più comodo, ovvio» Asserì Sasuke camminando verso la camera di Naruto e mordendogli una spalla prima di gettarlo sul letto, rise e si posizionò nuovamente sopra di lui, sembrava così piccolo al suo cospetto. Un lampo di consapevolezza lo colpì proprio in quel momento. Per Naruto quella era la sua prima volta. Deglutì agitato, non sapeva come comportarsi, non voleva rovinare la prima volta di Naruto e lui non era mai stato delicato con le ragazze che aveva avuto, alcune gli avevano dato dell'egoista. In effetti durante il sesso pensava solamente al suo piacere e mai a quello delle sue amanti.

Naruto notando la faccia preoccupata di Sasuke scoppiò a ridere cristallino «Teme smettila di bisticciare con il criceto che hai in testa. Non mi farai male, lo so» Disse dolcemente avvolgendo le braccia al suo collo e attirandolo più vicino a lui.

«Non ne sarei così sicuro» Mormorò Sasuke abbassando la testa, le lunghe ciocche corvine coprivano i suoi profondi occhi color pece.

«Sas'kè. -sussurrò prendendo il suo viso tra le mani e guardando in quei pozzi neri- Ti amo. Ti amo più di qualsiasi cosa al mondo, e non è una frase fatta, sarei disposto ad inseguirti per anni interi se mi scivolassi dalle dita. Prenderei i tuoi insulti e le tue urla in silenzio e continuerei ad amarti comunque. Tu sei sempre stato tutto per me. Un amico, un fratello, l'uomo che amo e la mia anima gemella, ne sono certo e nulla mi farà cambiare idea»*.

Sasuke sgranò gli occhi stupito dalla sincerità di quelle parole e lo strinse dolcemente contro il suo petto «Naruto... Io... Io ti amo, davvero perdonami se sono stato incapace di dirtelo prima» confessò in un mormorio baciandolo teneramente su una tempia. Il suo carattere di natura schiva e fredda in quei tre mesi di relazione gli impedì di confessare pienamente la completezza dei suoi sentimenti, ma dopo aver ascoltato quelle parole cariche d'amore non riuscì più a trattenersi.

Si baciarono nuovamente con trasporto e Sasuke lo spogliò completamente, quando finì quasi non si strozzò con la sua stessa saliva vedendolo per la prima volta interamente nudo, quel corpo sotto di lui era magnifico, così dannatamente sensuale e le morbide curve dei fianchi erano una della cose più belle che avesse mai visto. Se Naruto non fosse stato l'amore della sua vita l'avrebbe preso così, a secco, arrivando perfino ad usargli violenza. Cercò di calmarsi mentre continuava ad osservare ogni piccolo centimetro di quella pelle.

Naruto si sentiva tremendamente imbarazzato dalle occhiate cariche di desiderio dell'altro e per spostare la sua attenzione borbottò «Tu sei ancora vestito».

Sasuke tornò in sé e sorridendo soffiò nel suo orecchio «Rimedio subito». Si spogliò velocemente mostrando l'interezza del suo corpo all'altro, sovrastandolo nuovamente e strusciandoglisi contro, pelle contro pelle.

Naruto alla vista del corpo nudo sopra di lui arrossì violentemente, era immenso, non credeva che Sasuke potesse essere così muscoloso, i vestiti nascondevano fin troppo bene le spalle larghe e forti che erano quasi il doppio delle sue, le gambe erano toniche e su di queste passavano tese fasce di muscoli, la pelle lattea splendeva quasi e... E... Ok, come diavolo poteva far entrare quel coso dentro di lui? Pensò preso dal panico cominciando a respirare pesantemente.

Sasuke si sorprese vedendo Naruto sgranare gli occhi agitato e carezzandogli i capelli disse «Shhh calmo tesoro, se vuoi possiamo fermarci qui per oggi».

«No non voglio... Fermarmi... È che... Che... Credo sia troppo... Troppo grande» Bisbigliò rischiando l'auto-combustione per l'imbarazzo.

Sasuke sentendo le sue parole buttò la testa indietro ridendo di gusto, poi tornò serio e sfiorandogli teneramente una guancia disse «Non ti farò male. Lo giuro».

Naruto respirò profondamente rilassandosi, lasciandosi andare ai suoi tocchi. Si strusciavano uno contro l'altro mentre il desiderio cresceva. Con tutta la delicatezza possibile Sasuke preparò Naruto ad accoglierlo dentro di sé strappandogli dei rumorosi gemiti. Il cuore di entrambi batteva così forte da voler quasi uscire dai loro petti. Fare l'amore con la persona che si ama cambia il modo di vere le cose, ti completa, diventando una sola anima in due corpi distinti. Platone affermava che ognuno di noi ha la sua metà, colui o colei che insieme a te crea l'essere perfetto, raggiungendo insieme la più completa felicità. L'altra metà della mela. Basta trovarla e tutto vi apparirà più chiaro. Capisci di aver trovato la tua parte mancante quando il solo vedere il suo viso ti rende sereno, quando lo stomaco si contrae dolorosamente ad ogni suo tocco, quando leggi nei suoi occhi la stessa devozione che provi tu per lui o lei. È questo ciò che gli uomini chiamano vero amore.

Sasuke strinse la mano di Naruto mollemente abbandonata sul materasso tra la sua, la sollevò al viso e ne baciò il dorso penetrandolo lentamente e sussurrando sulle sue labbra mentre lo baciava con riverenza «Ti amo».

Naruto ansimava sotto di lui sentendosi quasi spaccare in due, ma con tutto il poco fiato che aveva nei polmoni mormorò dolcemente «Anche io Sasuke».

Fecero l'amore per tutta la notte, dolcemente, con forza e passione, così da legare i loro corpi e le loro anime con funi invisibili. Si addormentarono serenamente abbracciati, finalmente completi.

 

La mattina dopo, un bel sabato mattina, la porta dell'abitazione si aprì lentamente. Gli era stato detto che li avrebbe trovati a casa Uzumaki così decise di fargli una sorpresa, era molto che non vedeva i due ragazzi e voleva passare del tempo con loro come una volta. Sicuramente stavano ancora dormendo. Si avvicinò alla camera degli ospiti dove di solito dormiva Sasuke e la aprì di scatto per fargli uno scherzo, ma non vi trovò nessuno. Sbuffò e si avviò verso quella di Naruto, certamente si erano addormentati insieme parlando fino a tardi. Quando aprì la porta, prima di poter dire qualsiasi cosa, si bloccò spalancando gli occhi sorpreso. Erano lì nudi ed abbracciati.

 

 *Hahaha ok più veritiera di sta frase non c'è nulla secondo me!

   
 
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