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Autore: Kaori_97    11/11/2012    3 recensioni
Quanti significati può avere la parola scintilla?
Il Natale è ormai alle porte e il Lightman Group ha l'occasione di andare in Europa: sui Monti Pirenei.
Che cosa aspetterà ai nostri Cal e Gillian che saranno colpiti da una serie di sfortunati eventi?
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cal Lightman, Gillian Foster
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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OOK dopo 3 mesi c'è l'ho fatta ad aggiornare! Mi dispiace per l'attesa.... Ma scuola e pigrizia hanno preso il sopravvento! xD Bhe non mi dilungo oltre... 
Buona lettura!




*La scintilla del Natale


#6. 25 Dicembre p.2

- Ehi Emily, sei bravissima a sciare!- Commentò Torres sorpresa.
- Grazie! Mi ha insegnato mio padre, quando ero piccola mi portava sempre a sciare nel periodo natalizio!- Raccontò la ragazza.
-Ti ha insegnato proprio bene… Al contrario di qualcun altro…- Disse Ria alludendo a un alquanto impacciato Eli.
- Ahah spiritosa! Perché non pensate a quei due invece, ormai sono 3 ore che stiamo fuori, secondo voi sarà già successo qualcosa?-
- Nah…Tre ore è troppo poco. Sono stati altre volte da soli, non è mai successo niente… Purtroppo.- Disse con tono deluso la giovane Lightman. -Comunque si sta facendo tardi, sarà meglio rientrare…-

La baita era completamente invasa dalle fiamme, che aggressive circondavano i due scienziati. Il fuco si faceva sempre più ardente, e respirare stava diventava sempre più difficile. Gillian, era ancora priva di sensi e giaceva a terra tra le braccia di Cal, che la stingeva forte a se. Le forze lo stavano abbandonando.
Fu meno di un secondo.
Tutta la sua vita gli passò davanti. Tutta la sua vita con Gillian. Tutti quegli sguardi, le risate, gli abbracci… Tutti quei magnifici momenti… Non poteva rinunciare a tutto questo. Non poteva rinunciare a lei.
No. Non poteva permettere a una scintilla di rovinare tutto. Doveva resistere. Doveva reagire.
Si sfilò la giacca, e deciso una volta per tutte a varcare la porta infuocata, la poggiò sulle spalle dell’amica, per evitare che si ustionasse venendo a contatto con le fiamme. Si fece coraggio… Tentennò per qualche secondo, poi si alzò e prese in braccoi l’amica, corse più veloce che poté evitando le travi cadute a terra e in poco tempo riuscì a uscire dallo chalet.
Cercò di allontanarsi il più possibile, ma gambe cominciavano a cedere e senza nemmeno accorgersene si ritrovò inginocchiato a terra. Poggiò la donna sul suolo innevato e le mise la mano sotto la nuca alzandola fino alla sua spalla:
- Gillian, svegliati… DANNAZIONE! Svegliati per favore!- Incominciò a muoversi avanti in dietro lentamente cullando il fragile corpo dell’amica, e bassa voce incominciò a ripetere: - Svegliati, svegliati, svegliati, svegliati, svegliati...- Fino a che non sentì un leggero lamento provenire dalla donna che stringeva tra la braccia, si fermò di colpo:
-Aahg…-
- Gill…?-
- Mhmh… Cal…-
- Tesoro… Finalmente… Finalmente ti sei…-
- Ma… che cosa..?- Foster non riusciva ancora a capire cosa fosse successo, ma poi il suo sguardo cadde sull’abitazione completamente in fiamme. - Co-Cosa è successo?- Chiese la donna preoccupata, facendo qualche colpo di tosse.
Cal riusciva a leggere la paura nei suoi occhi.
-E’ tutto finito tesoro, non preoccuparti… Non preoccuparti.-
Gillian continuava a fissare la baita circondata dal fuoco, poi il suo sguardo si sposto sull’ uomo malridotto e infreddolito.
- Cal! Cal, stai bene? Sei ferito? La tua giacca… Io… io… mi dispia…- la donna fece come per ridargli l’indumento ma lui glielo impedì.
- Tienila tu, ne hai molto più bisogno tesoro.-
- Ma guardati… Sei messo malissimo, dobbiamo cercare aiuto!- Disse agitata la donna.
- Gill… Non preoccuparti! Sto benissimo!- Ribadì per l’ennesima volta. -Tu invece come ti senti?-
- Io… Bene credo… Mi sento solo un po’ scossa…-
Lightman impulsivamente l’abbracciò per rassicurarla e per rassicurare anche se stesso.
Gillian stava bene. La sua Gill… era sana e salva. Era riuscito a proteggerla anche questa volta, e ora tutto quello che desiderava era stringerla tra le braccia . Solo questo.
- Papà! Gillian!- La voce preoccupata di Emily attirò la sua attenzione - State bene?? Ho visto il fumo da lontano!- Disse agitata.
- Em, si non preoccuparti- Disse Cal alzandosi in piedi. -Ce la fai ad alzarti tesoro?- Domandò porgendo la mano a Gillian.
- Ehm… Si, credo di si…- Rispose afferrando la mano dell’uomo che poi l’aiutò a mettersi in piedi.
Subito dopo arrivarono anche Torres e Loker .
- Oh mio Dio!- Esclamò Ria facendo cadere tutti i ramoscelli a terra. -Che è successo?- -Quello che vedi Torres! Lo chalet è andato a fuoco!- Rispose seccato Lightman.
- Volete che chiami un’ambulanza? Non mi sembrate… Ecco… Molto in forma…- Disse il giovane riccioluto.
- No Eli… Stiamo bene… -Rispose Foster cercando lo sguardo dell’amico. - Chiama i vigili del fuoco piuttosto…-
Quando finalmente le fiamme furono spente, i cinque poterono avvicinarsi ai resti dell’abitazione per recuperare le proprie cose, o meglio, quello che ne era rimasto.
Alla fine i paramedici furono chiamati lo stesso, dai pompieri, li controllarono ma non reputarono necessario il ricovero in ospedale, perché la quantità di fumo respirata non era poi tanta, e che necessitavano solo di riposare. Soprattutto Lightman che aveva ancora la febbre molto alta.
Mentre i due venivano visitati Emily si fece dare da Lucas il nome e il numero di un piccolo motel a mezzora da li, così lo chiamò e prenotò 5 stanze, e appena terminati gli ultimi controlli, i paramedici gli diedero un passaggio.
Arrivarono al posto alle 20.30
Mentre facevano la fila per le chiavi, tutti gli altri clienti li guardavano e bisbigliavano tra di loro, probabilmente per il fatto che al posto delle valige avessero solo delle bustine con qualche brandello di vestito dentro.
Dopo circa 10 minuti riuscirono ad avere le stanze e senza una parla, nemmeno lungo il corridoio, ognuno si rinchiuse nella propria camera.
Gillian fece appena in tempo a chiudersi la porta alle spalle che scoppiò a piangere. Non riusciva a scacciare le immagini dell’incendio dalla propria mente. Le fiamme, il fumo la perseguitavano.
Che cosa sarebbe successo se non fossero riusciti a uscire? Non avrebbe più rivisto la sua famiglia, i sui amici, i suoi colleghi, non avrebbe più rivisto Cal.
Per di più si sentiva terribilmente i colpa. Se non fosse svenuta non avrebbe creato problemi a Cal, e forse sarebbero riusciti a scappare molto più facilmente. Gli avrebbe risparmiato una grande fatica.
Si sedette per terra strusciando le spalle contro la porta. Chiuse gli occhi, non riusciva a smettere di piangere, continuò così per molti minuti, fino a che non sentì bussare alla porta.
Di scatto si alzò e con una mano si asciugò le lacrime.
- Si? Chi…chi è?- Chiese con un tono di voce tremante.
-Sono… Sono io tesoro…-
Gillian aprì appena la porta.
- Cia… Ciao- Disse con lo sesso tono di prima.
- Hey, va tutto bene?-
- Si, si, non preoccupati…- Disse abbozzando un sorriso. -Cosa c’è?-
Cal si accorse che stava mentendo, ma preferì non fare altre domande.
- Sono passato per chiederti se hai fame, vuoi che ti porti qualcosa?-
- No… grazie, non ho fame.-
- Ah, va bene… Ehm… Buona notte allora…-
- Buona notte Cal.-
Si scambiarono un’ ultimo sorriso e poi Foster chiuse la porta.
Fece un respiro profondo. Poi andò verso il letto e si distese, cercando di rilassarsi. I medici avevano detto che doveva riposare. Chiuse gli occhi e dopo non molto si addormentò.

Il fuoco aveva invaso completamente la baita, i mobili e le pareti erano spariti in mezzo alle fiamme.
-Non abbandonarmi Gill, no… Per favore svegliati… Gill… Ti amo! Non abbandonarmi ti prego!-


Si svegliò di colpo, a causa di un tuono. Guardò fuori dalla finestra, stava piovendo.

Aveva fatto un sogno, Cal diceva di amarla tenendola tra le braccia, ma lei non riusciva a sentirlo perché era svenuta , per di più c’era solo fuoco intorno a loro. Più che un sogno… Quello era un incubo!
Pensò a quanto avrebbe voluto che fosse vero, o almeno la parte in cui le confessava amore.
Era ancora sdraiata sul letto, quando si rese conto di sentire qualcosa di fastidioso sotto il fianco destro.
Aveva ancora la giacca del suo amico addosso, guardò dentro le tasche e ne estrasse un piccolo pacchetto blu.
 Era il suo regalo da parte di Cal. Sapeva che non avrebbe dovuto farlo, ma la curiosità era davvero troppa. Lo aprì. Dentro c’era una collana d’ oro bianco, una catenina fina con un ciondolo, con inciso il suo nome da un lato, e dall’altro lato una frase. Si avvicinò il gioiello agli occhi per leggerlo meglio, c’era scritto:
“I will protect you forever”.
Appena fin’ di leggere la frase gli tornò in mente l’incubo di prima:
-Non abbandonarmi Gill, no… Per favore svegliati… Gill… Ti amo! Non abbandonarmi ti prego!-
Tutto le fu più chiaro. Non era stato un semplice sogno, era un ricordo!

Cal era da poco tornato in stanza, e si era steso sul letto. Sarebbe dovuto andare a mangiare, in realtà era tornato allo chalet per cercare il regalo per Gillian, con tutto quel caos pensava di averlo perso. Fu una ricerca inutile, perché tornò al motel a mani vuote.
Non voleva perdere altro tempo, ne aveva già perso abbastanza e non poteva più aspettare. Si alzò e a passo deciso e insicuro allo stesso tempo andò verso la porta della sua stanza per uscire, ma c’era qualcuno a bloccargli il passaggio: Si ritrovò davanti Foster con il braccio alzato e il pugno chiuso, segno che stava per bussare.
- Hey tesoro… Che-che ci fai qui? Stavo per venire io da te…-
- Ti devo parlare… Posso…Posso entrare?-
- Certo, vieni pure…-
Quando la donna ebbe varcato la soglia Lightman chiuse la porta e la fece sedere sul letto accanto a lui.
L’uomo fece come per parlare ma fu interrotto da Gillian che si gettò tra le sue braccia:
- Ti prego, ti prego Cal… Tienimi con te.- Disse la donna con le lacrime che cominciavano a solcarle in volto. L’uomo la strinse a se.
- Certo tesoro, sono qui per questo.- Disse con tono dolce e protettivo. -

- Cal…Io… Oggi mi hai salvato la vita… Lo fai sempre… Ogni volta che sono in pericolo ci sei tu con me… Se tu non ci fossi... Probabilmente non ci sarei nemmeno io…-
- Gill… Praticamente questa è la ragione per cui vivo.- Disse baciandole la fronte. - Sai… Ho perso il tuo regalo di Natale e..-
- Ma…-
- No tesoro, aspetta fammi finire, io… Ho perso il tuo regalo… E… Non saprei che altro regalarti, se non la mia vita e il mio cuore. – Si fermo per prendere coraggio qualche istante. - Perché io… Io ti amo Gill… Ti amo con tutto me stesso. E ti amerò per sempre.-

La donna si scosto poco da lui, e i due cominciarono a guardarsi negli occhi. Gillian non parlava, continuava solo a fissarlo con le lacrime agli occhi. Dopo un po’ Lightman decise di rompere il ghiaccio.
-Ehm… Allora tesoro dicevi? “Ma”… che cosa?-
Lei sorrise.
-Non importa…-

Si avvicino improvvisamente a lui,  gli avvolse le braccia intorno al collo e lo baciò, poggiò delicatamente le sue labbra su quelle di Cal in attesa di una risposta. L’uomo le cinse la vita avvicinandola a se e entrambi si persero in un bacio che era dolce e appassionato. Sembrava che il tempo si fosse fermato e che vivessero in un sogno meraviglioso quanto impossibile. Si distesero sul letto e i vestiti molto lentamente cominciarono a sparire, non smettendo mai di baciarsi si ritrovarono sotto le coperte.
Quella, fu una notte di vero amore e passione.

Continuarono così finno alle prime luci del mattino quando Gillian si svegliò. Era tra le braccia di Cal, non poteva desiderare altro. Con molta delicatezza per non svegliarlo gli carezzò una guancia, ma la sua mano fu fermata da quella di lui che la strinse e se la portò vicino alla bocca per baciarne il dorso.
- Ti amo Gill…- Disse l’uomo dolcemente.
Lei sorrise.
- Non posso credere che questo stia succedendo a me, non posso credere che questo stia succedendo a noi.- Disse con altrettanta dolcezza la donna.
- Non so te ma io sono contento che sia successo. Insomma diciamolo era l'ora!- Disse Cal scherzando.
Gillian scoppiò a ridere. Per Cal quella era vera e propria musica per le sue orecchie.
- Mi ripeti quella cosa?- Disse sorridendo la donna.
- Cosa? Che era ora?- Disse Cal in vena di scherzi.
- No! Non quella!- Rispose lei fingendosi offesa.
- Ti amo Gill.-
- Ti amo anche io Cal!-
I due tornarono a baciarsi, si baciarono a lungo. Pronti ad ammettere completamente la realtà dei loro sentimenti.





Kaori_97
Waa finalmente ho finito xD Vabbè spero vi sia piaciuto, e mi piacerebbe molto se lasciaste una piccola ultima recensione, grazie per avermi seguito :’D
   
 
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