Salve a tutti! Allora, per prima cosa sappiate che ho leggermente alzato il rating. Ora è arancione. Non dico altro.
Secondo, grazie a tutti coloro che continuano imperterriti a leggere questa fic. ps: commentate!
Terzo, veniamo alle rispostine per i coraggiosi che hanno commentato:
x saso: Ehila! Come vedi ho mantenuto la promessa. E' mercoledì e quì c'è il capitolo. Le tue previsioni sono in qualche modo esatte. Una bella scenetta in qst capitolo ci sarà, ma non del tipo che hai potuto intuire dal capitolo scorso. Ultima cosa, GRAZIE per aver commentato "L'esame". Concordo su quello che scrivi. Anche a me quel paring piace e tutte le coppie dovrebbero avere le loro caratteristiche.
x DarkPoison: in qst capitolo scoprirai perchè Draco si è arrabbiato tanto e cmq, hai ragione, doveva leggere il finale della lettera, anche se, scoprirai leggendo quì sotto, il suo agire d'istinto non è proprio stato un male.
x lasagne80: so che non c'entra niente, ma mi piace il tuo nick culinario. Passiamo ad altro, Harry si offre di aiutare Draco, ma ha i suoi motivi per farlo. Non ti preoccupare per i commenti. Quando vuoi e puoi sai dove trovare la fic.
x tess4ever: ti dico subito che anche qst capitolo avrà un'interruzione particolare...
x the fly: per la verità Adam ha conosciuro Blaise dopo il processo di Draco, ma ad ogni modo a Draco Adam non piace (come a te) per cui i calcioni se li merita...a vostro parere.
x Zafirya: per sapere come finisce la lettera di Blaise dovrai aspettare un pochettino. Quando Draco finirà di leggere la lettera lo farete anche voi lettori.
x fanny80: ti consiglio di iniziare a raccogliere le firme per il "club uccidiamo Adam". Sono convinta che avesti molte adesioni.
Chapter Twenty-Six
- Dalle 16 alle 17 - ultima
parte
Per arrivare al secondo vagone impiegarono quasi un quarto d'ora. Il percorso da fare non era molto lungo, ma sulla strada incontrarono una serie di "ostacoli", per la verità solo uno...ma bello grosso.
Harry non
capiva cosa avesse scatenato quel tipo di reazione in Draco. Malfoy era furioso.
Mentre camminavano a passo di marcia verso lo scompartimento degli Auror
aveva cercato più di una volta di chiedergli cosa fosse successo e perchè
volesse picchiare Bluewood, ma non c'era stato verso di avere una risposta o
semplicemente di fermarlo.
Nel momento in cui incontrarono il carrello dei
dolci che ingombrava il passaggio Harry decise di agire con le maniere forti.
Spinse Draco in uno scompartimento a caso, fortunatamente vuoto, con la scusa di
far passare l'anziana signora col carrello, ma invece che uscirne subito dopo il
suo passaggio chiuse la porta e fissò serio lo sguardo sul biondo.
"Vuoi
dirmi cosa cavolo è successo?"
Draco sbuffava e nella mano destra stringeva
la pergamena con violenza.
"Fammi passare!"
"Prima dimmi perchè vuoi
prendere a pugni Bluewood."
"Te l'ho detto prima. Se lo merita."
"Anche a
me non sta simpatico, ma ciò non significa che meriti di essere picchiato. E poi
ricordati che è un Auror."
"Ah, ah, ah! Senti chi parla! Ma se prima ti ho
fermato appena in tempo."
"E hai fatto bene! Ora sono io che voglio fermare
te."
"Ma...ma...avevi detto che mi avresti aiutato."
"L'ho detto perchè
volevo scoprire cosa ti avesse fatto e per non farti fare cazzate. Ti hanno
assolto, è vero, ma prendere a cazzotti un Auror non ti aiuterebbe di
sicuro."
"Potter, sono grande abbastanza per prendere il Marchio Nero e
secondo te non lo sono per decidere se tirare un pugno a qualcuno?"
Harry
abbassò lo sguardo e Draco capì di aver usato l'esempio più sbagliato in
assoluto.
"Non dire queste cose per favore."
Per alcuni minuti furono
avvolti dal silenzio.
"Scusa, io...io non volevo."
Harry lo guardò di
nuovo. Sorrideva leggermente, ma i suoi occhi erano tristi.
Draco sentì come
se una pluffa l'avesse colpito in pieno stomaco.
"Non sto dicendo che non sei
in grado di decidere se e quando picchiare qualcuno, dico solo che dovresti
pensarci un po' su."
Harry sospirò mentre Draco lo guardava
preoccupato.
Alla fine Potter chiese:
"Comunque, perchè vuoi picchiare
Bluewood?"
Sentir
pronunciare quel nome non lo aiutava per niente.
Incredibilmente riusciva a
riversare la colpa di quello che era appena uscito dalla sua bocca su Adam.
Nella sua mente tutti i suoi guai attuali erano attribuibili a Bluewood, in
primo luogo Blaise.
Quando aveva
letto le ultime parole di Blaise il sangue gli era andato alla testa.
Dopo
che l'Auror gli aveva consegnato le pergamene dei suoi amici e aver letto la
lettera di Pansy aveva pensato di potersi fidare di Bluewood ed invece scopriva
che l'aveva fatto di nuovo. Aveva conquistato la fiducia di un ragazzo che aveva
bisogno di qualcuno vicino e se n'era approfittato.
L'aveva fatto anche al
Ministero con lui. Aveva letto il suo diario per conoscerlo meglio, aveva ceduto
al ricatto che Draco gli aveva fatto perchè era stato messo alle strette e
perchè in fondo era vera ogni parola che Draco aveva detto per accusarlo. E
ora...ora aveva incastrato anche Blaise.
Blaise...lui si era anche
innamorato e pareva tanto felice di provare questa nuova sensazione, ma quando
un giorno avrebbe scoperto che i sentimenti che Bluewood diceva di provare per
lui fossero solo menzogne, Blaise come avrebbe reagito?
Sarebbe stato male
come mai in vita sua.
Improvvisamente riusciva a capire come si era sentita
Pansy quando lui l'aveva lasciata.
Come aveva scritto Blaise nella sua
lettera?
Hai mai sentito di appartenere ad una persona la prima volta
che hai incontrato i suoi occhi?
La risposta era sì e la persona in
questione era quella che gli stava davanti in quel momento.
Lo aveva capito
mentre leggeva la parte in cui Blaise parlava della persona di cui era
innamorato e pian piano l'immagine di Harry Potter si era formata nella sua
mente.
Ora quella persona voleva aiutarlo, mentre lui invece che accettare il
suo aiuto lo aveva ferito.
Come si era sentita Pansy, come sarebbe stato
Blaise se lui si sentiva uno schifo solo per aver detto una frase fuori
luogo?
Doveva impedire che Blaise sopportasse tutto ciò.
"Avanti,
Draco, dimmelo."
Non riuscì a resistere allo sguardo comprensivo che Harry
gli stava rivolgendo.
"Blaise."
"Cos'è successo a Zabini?"
"Bluewood
farà soffrire Blaise."
"Non capisco."
"Oh, Potter, Blaise si è messo con
Bluewood."
"Aah...eh?"
"Hai capito bene. Sembra che non siamo i soli
a..."
"A...?"
Incalzò curioso il moro.
"A...a...a provare attrazione
per lo stesso sesso."
Harry ci rimase male per la seconda volta in meno di
cinque minuti. Non si aspettava chissà che cosa, ma aveva sperato in una piccola
ammissione che quello tra loro due non era solo attrazione fisica...ed
invece.
"Ma perchè la cosa ti sconvolge tanto? Zabini è in grado di prendere
le sue decisioni, come tu le tue."
Non aveva resistito e una piccola
frecciatina velenosa l'aveva lanciata.
Draco sulle prime si sorprese ma
decise di non approfondire e che in fondo se lo meritava un po' d'astio da parte
di Harry.
"Tu non conosci Bluewood. C'ha provato anche con me."
"Lo so. Vi
ho visti, ricordi?"
C'era una leggerissima punta di acidità nella voce di
Harry mentre diceva questa parole e Draco fu felice di averla colta.
"Quello
non centra niente, Harry. Prima..."
"Prima...cosa?"
"Bluewood ha fatto una
serie di cose per mettersi in buona luce con me per poi
approfittarsene."
"Cosa? Approfittarsi di cosa? Di chi?"
L'idea di
prendere a pugni quell'Auror da quattro falci stava tornando prepotentemente
alla ribalta nella mente del Gryffindor. Cos'aveva fatto a Draco in quella
cella?
"Gli piacevo e per...per far si che il sentimento fosse reciproco ha
fatto delle cose."
"Che genere di cose?"
"Niente di perverso. Diciamo che
ha ficcato il naso dove non doveva. Io l'ho scoperto e l'ho sputtanato la sera
prima del processo."
"Ma...ma...credi che stia facendo lo stesso anche con
Blaise?"
"Certo."
Stabilito che oltre al bacetto a cui aveva assistito
anche Harry, tra Draco e il gatto morto non c'era stato nessun altro contatto
fisico, ora poteva anche far notare al biondo che forse...forse l'Auror era
sincero con Zabini.
A suo rischio e pericolo, ovviamente.
"Draco non
pensi che forse quello che loro due provano, che si amore o una semplice
attrazione, possa essere vero? E poi quali assurdi secondi fini dovrebbe avere
Bluewood per mentire su una casa del genere?"
"Primo non si conoscono
nemmeno, secondo penso che abbia una strana perversione per i ragazzi che deve
tenere d'occhio. Sono sicuro che sta mentendo. Io so come agisce
Bluewood."
"Agisce? Parli come se fosse un serial killer."
"Un serial
cosa?"
"Niente, Draco. Vieni, siediti."
Harry in quel modo voleva provare
a calmarlo almeno un po'.
Si sedettero.
Erano uno di fianco all'altro e le loro ginocchia si toccavano.
"Come fai a
sapere che Blaise è...innamorato di Bleuwood?"
"Me l'ha scritto nella
lettera."
"Dice altro in proposito?"
"Qualcosa."
Draco distolse lo
sguardo.
Non riusciva a parlare con Harry di queste cose. Non sarebbe mai
riuscito a ripetere le parole che Blaise aveva scritto a proposito di come lo
faceva sentire Adam senza pensare ad Harry.
"Posso vederla?" Chiese Harry
indicando la lettera che ancora Draco stringeva.
Malfoy annuì.
Se se la
legge da solo è meglio, pensò Draco sollevato.
Allungò la mano e passò la
pergamena ad Harry, lui la srotolò e gli diede una scorsa veloce per cercare il
punto che più lo interessava.
Incomincò a leggerne alcune parti.
"Draco, ti sei mai innamorato veramente?"
La voce era bassa e un
po' tremante come anche le mani che tenevano il foglio.
"Hai mai provato
qualcosa di straordinario per qualcuno?"
Draco fissava le labbra del
moro che parola dopo parola gli sembravano sempre più appetitose.
"Ho
incrociato i suoi occhi e tutto è cambiato."
Harry alzò lo sguardo
incontrando quello del biondo e Draco non riuscì più a resistere.
Veloce si
spostò in avanti. Posò una mano sulla nuca del moro e sforzò leggermente per
avvicinare i loro visi.
Harry non oppose nessuna resistenza. Fece cadere la
lettera e abbracciò Draco in vita.
Avevano entrambi gli occhi chiusi, ma
sapevano benissimo in che punto e quando si sarebbero scontrate le loro
labbra.
Si baciarono con così tanta foga che sembravano ricevere da quel
bacio acqua in un deserto arido.
Era diverso dal primo bacio.
Era
decisamente più carnale ed infatti la loro parte sensuale non mancò di farsi
viva presto.
Si staccarono per pochi secondi, il tempo necessario per
consentire ad Harry di sdraiarsi sui sedili e allargare le gambe in modo da
farci mettere in mezzo Draco.
Il biondo si sdraiò sopra il Gryffndor con
delicatezza, ma Harry gli prese il viso tra le mani e lo attirò con premura
verso di sé.
Si baciarono, si baciarono e si baciarono.
Draco ritrovò
il profumo che tanto l'aveva ammaliato. Ora quel profumo era mischiato al gusto
di Harry e si sentiva stordito.
In un attimo di lucidità che durò pochi
secondi, pensò che avrebbe vuluto rinchiudere quel mix di aroma e sapore in
tante piccole ampolle da tenere sempre con sé, in modo da averle a portata di
mano ogni qual volta il desiderio di esserne immerso si sarebbe fatto largo
nella sua mente e anche nel suo cuore.
Intanto il bacio continuava irruento e
le mani, comandate da chissà quale energia magnetica, iniziarono una lenta e
piacevole esplorazione dei loro corpi al di sopra dei vestiti.
Una mano di
Harry era affondata nei capelli di Draco e l'altra, come la prima volta,
accarezzava senza insistenza le curve sode del sedere di
Draco.
Voldemort sembrava così lontano in quel momento...
Lo Slytherin,
invece, teneva una mano sul viso di Harry dove era stata attirata dalla sua
leggera barba. Voleva toccare quelle guance e quel mento che pungevano in
maniera tanto piacevole. L'altra mano invece era appoggiata al sedile per
mantenere un certo equilibrio ed evitare di pesare sul moro, ma avrebbe tanto
voluto spostarla per poggiarla su qualsiasi parte di Harry.
Nessuno dei due
stava pensando a quello che stava succedendo. Tutto avveniva nella sincronia più
totale spinti dall'istinto. I loro bacini si cercavano insistenti, inconsapevoli
e un'incontro particolarmente ben organizzato tra le loro erezioni li fece
tornare alla realtà.
Avevano ansimato contemporaneamente spalancando gli
occhi, ciò li costrinse ad interrompere il bacio e a guardarsi di
nuovo.
Avevano il respiro pesante, il viso arrossato ed erano coscienti che
l'interruzione non era gradita ma non erano nemmeno sicuri se fosse un bene
andare avanti.
Draco si alzò dal moro mettendosi a sedere ed Harry
fece lo stesso.
Erano molto a disagio.
Cosa diavolo gli era preso...a
tutti e due?
Che fare ora?
Recuperato un
respiro regolare Harry raccolse la pergamena che aveva lasciato cadere per terra
e la porse a Draco.
"Prima di tirargli un pugno forse dovresti parlare con
lui. Chiedigli se quello che prova per il tuo amico è reale. Se è soltanto
attrazzione fisica o ha secondi fini lo capirai subito."
Draco annuì. Si
alzò, si sistemò i vestiti ed infine chiese insicuro:
"Vieni con
me?"
"Certo!" Rispose l'altro felice.
Harry si alzò e diede una sistemata
anche ai suoi vestiti stropicciati.
Si avvicinò alla porta dove c'era già il
biondo ad aspettarlo e una volta arrivatogli vicino Draco disse:
"Harry,
io...io penso che dopo dovremmo parlare."
"Sì, lo penso
anch'io."
Continua...