Anime & Manga > Saiyuki
Segui la storia  |       
Autore: LadyBlake    30/05/2007    3 recensioni
Una luce in fondo all'anima, l'unico alito di vita rimasto in una creatura colma di sofferenza. In passato, il destino le strappò di mano la felicità. Potrà mai, lo stesso destino beffardo, riportarla là dove il suo cuore è rimasto? Che conseguenze causerà il suo ritorno?
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Son Goku
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Eccomi qui di nuovo. Come promesso non sono sparita.

Come si dice: a volte ritornano.

O no?

Buona lettura!

 

Capitolo 15

Il tempio dei ricordi

“Ancora, vorrei vedere

tra i fiori dell’alba, vagare

il volto del dio.”

Basho

 

Ta.

Caleidoscopio di immagini sfocate.

Ricordi.

Sogni.

Speranze.

Illusioni.

Ta.

 

Mi fermo solo per un istante a guardare il cielo sopra di me, col naso all’insù.

 

È blu, questo cielo.

Ed è immenso.

I miei occhi si beano di tale magnificenza.

Non se ne stancano mai.

Ne sono affamati: divorano ogni dettaglio di ciò che mi circonda.

 

Respiro a pieni polmoni l’aria che, giocherellona, mi scompiglia i capelli e mi schiaffeggia il viso.

Il vento è da sempre mio amico: mi sospinge e mi sostiene ovunque io voglia andare.

Ruggisce insieme a me nella tempesta.

Sussurra dolci parole alle mie orecchie.

Dolci come il miele dorato dei suoi occhi.

Parole rubate chissà dove, chissà quando, chissà a chi.

 

Respiro, ancora e ancora, sempre più a fondo, mentre l’erba verde di questa immensa prateria scorre sotto i miei passi leggeri.

Gli steli sono ancora bagnati di rugiada.

 

Il sole, invece, qui non c’è mai.

E mi manca.

Si nasconde sempre dietro alle cime di quei monti laggiù.

Irrangiungibile.

 

Non mi preoccupo, però.

Non mi faccio sopraffare dall’ansia.

So che c’è, anche se non è qui a scaldarmi con i suoi raggi.

Sono sicura della sua esistenza, così come della mia.

Il Sole che io amo è là, anche se ora non posso vederlo.

 

Una sagoma si staglia all’orizzonte.

Un’ombra familiare.

Capelli scuri, mossi dalla brezza.

Un sorriso che incanta.

Faccio un cenno con la mano e lui risponde al mio saluto.

Mi sta chiamando ora.

Sento la sua voce.

Sussurro il suo nome.

-Tenpou.

 

Ta.

Memorie del tempo che fu.

Fiammelle che danzano dietro alle palpebre sigillate.

Al ritmo dei battiti che il cuore, stanco, ancora mi concede.

Goccia a goccia.

Respiro dopo respiro.

Attimo che segue attimo.

Ta.

 

Ci sediamo sull’erba, ai piedi di una grossa quercia.

Le sue foglie si muovono e il vento canta solo per noi una canzone che conosco, ma che non riesco a ricordare bene.

Siamo qui.

Uno di fianco all’altra.

È questo ciò che conta.

Le nostre gambe si sfiorano.

Le nostre mani si sfiorano.

Ma non si toccano mai.

-Speravo di trovarti qui. – gli confesso.

Enigmatico, mi sorride, sistemandosi gli occhiali sul naso.

Un gesto semplice, automatico.

Che mi stringe il cuore.

-Mi troverai sempre qui, Yume.

-Davvero?

-Sì. E lo sai.

Una farfalla gialla svolazza davanti a noi.

-Dove siamo? Che posto è, questo? – gli domando, così, a bruciapelo.

Per l’ennesima volta.

Lui mi guarda.

Assorto.

I suoi occhi verdi mi tacciono molte cose, lo so.

Non è acqua trasparente quella che vedo.

Ma di Tenpou io mi fido.

-Questo è un luogo creato da te, Yume. È dentro di te che cerchi rifugio. Per trovare tutto ciò che ti hanno strappato.

La calma con cui mi risponde, tranquillizza anche il mio animo, turbato da ciò che sento, ma che non vorrei sentire.

Almeno per una volta.

Almeno per questa volta.

Rimane in silenzio, in attesa di una mia reazione.

 

Ta.

In questo luogo.

Nel nulla che mi accompagna.

Sei tu, ora, che mi tieni compagnia, caro, dolce, indimenticabile Tenpou.

Questo è il tuo compito.

Ta.

 

Piano piano accarezzo una radice.

Sento la vita in lei.

La linfa che le scorre dentro.

Ma so che è un’illusione.

-Sei un ricordo, Tenpou?

-Forse.

-Per questo motivo non posso toccarti.

-Lo so.

-Svaniresti.

-Lo so, Yume. Ma non è un problema, davvero. – mi rassicura.

Anche ora.

Anche se non posso toccarlo.

Anche se non è qui davvero a guardare con me il cielo che si tinge di rosa.

Io sospiro di nostalgia.

 

Lui si guarda intorno.

-Questa scena non è mai accaduta realmente. Io non sono mai stato seduto sotto a questa quercia insieme a te.

-Già.

-Infatti prediligo la pioggia dei fiori di ciliegio, lo sai. Le ghiande non sono il mio forte.

Rido.

-Anche io prediligo i petali bianchi. Il loro profumo mi inebria. – aggiungo.

-Qui non ne vedo, però.

-Perché mi farebbe troppo male.

-Capisco.

Passano attimi di silenzio.

-Davvero capisci, Tenpou? Davvero sai cosa significa tutto questo? – gli chiedo.

-Sì. –risponde.

Sa sempre tutto.

Non si smentisce mai.

Ci guardiamo negli occhi, intensamente.

-Significa che non vedrò mai più i ciliegi in fiore. – mormora, infine.

 

È il tramonto.

Il vento mi scompiglia i capelli, mentre l’eco delle sue parole si diffonde nell’aria.

 

Ta.

E la voce che mi cullava allora, oggi, qui, in questo tempio del dolore, mi distrugge.

Ta tah.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saiyuki / Vai alla pagina dell'autore: LadyBlake