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Autore: Dimea    12/11/2012    0 recensioni
28 Luglio 1914
Decisi di non voltarmi...
sentivo l'acre odore dell'inferno alle mie spalle.
I muscoli del cavallo vibravano sotto di me, sapevo bene di richiedere uno sforzo incredibile al mio amato Tempest, ma ciò era necessario: dovevo allontanarmi da quel luogo...
Il prima possibile...
 "Sta crollando...si sta sgretolando!" Roderich se ne stava lì, la testa tra le mani e gridava, urlava... solo quelle cinque parole, in
continuazione."
Genere: Dark, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Austria/Roderich Edelstein, Prussia/Gilbert Beilschmidt, Ungheria/Elizabeta Héderváry
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza
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The Phantom of Vienna
Viarhom, Tavazsom 
(Mia Primavera , Mia Tempesta)



Gilbert ascoltò pazientemente i miei singhiozzi, prima di abbracciarmi.
"Andrà tutto bene, Sissi, andrà tutto bene..."
Non sapeva dire altro mentre singhiozzavo "Roderich è morto"... Forsa perchè non sapeva esattamente che dire...
Gil mi accarezzava i capelli davanti al camino, mentre Ludwig se ne stava con gli occhi sbarrati, in un angolo, ascoltando il mio racconto...
Attoniti...
In silenzio...
Quel silenzio surreale... inesistente...
Quella notte dormì nel letto di Gilbert,abbracciata a lui...
Giuro, non accadde nulla... ma le visioni di mio marito completamente fuori di senno tormentavano il mio sonno.

10 Febbraio 2012

Passarono gli anni, e di Roderich nemmeno l'ombra...
Svanito nel nulla...
E lentamente, il suo ghigno malefico cominciò a sparire di miei sogni...
Finite le due Guerre, Gilbert si fece più vicino, tanto che mi chiese di sposarlo. Oramai Ludwig lo aveva rimpiazzato e lui aveva abbastanza tempo da dedicarmi...
Si era svegliato una mattina, mi aveva trascinato in francia,per poi portarmi su una terrazza da cui si vedeva tutta Parigi, per chiedermi se volevo passare il resto della vita con lui...
la risposta?
Sì! Aspettavo questa domanda da anni...
Beh... torniamo alla nostra storia, non dilunghiamoci troppo...
La data del matrimonio venne fissata per il 14 Febbraio...
Qualche giorno prima, mi trovavo a fare la prova dell'abito a casa.
Da sola, nel salone, aspettavo l'arrivo di Feliks con gli ultimi accessori...
Aggiustai il pugnale d'oro nel fodero incastrato nella giarrettiera e, infilando il velo mi osservai compiaciuta allo specchio...
Erano più di 200 anni che non mi vedevo con un abito bianco...
Sorrisi...
Qualcosa all'improvviso  mi prese alle spalle...
Mi strattonò...
Poi L'odore acre del cloroformio riempì le mie narici... e tutto divenne buio...

Mi risveglia in un salone avvolto nella penobra...seduta a terra...
L'unico raggio di luce si infrangeva sulle gocce di cristallo del lampadario sopra di me...
L'odore di qualcosa di dolciastro violentava il mio olfatto...
Da un angolo della stanza arrivava un requiem suonato con un violino...
Lo riconobbi subito... si trattava del Requiem in D minore...
Un brivido mi percorse la schiena...
I miei occhi ci misero non poco ad abbituarsi al buio, e a notare un'ombra  nello stesso angolo da cui proveniva la musica...
Ebbi un tuffo al cuore quando l'ombra si rivolse a me...
" Ti ho ritrovato... piccola Eliza..."
riconobbi quella voce... sebbene trasfigurata e roca...
"Ti ricordi di me?"
Come non ricordarsi...
"Roderich..." sussurrai... "tu non dovevi essere..."
"Morto? No... finchè l'Austria resiste... io sono vivo..."
L'ombra si mosse, senza smettere di suonare...
"certo... sono un po' provato..."
mi strappò il velo dalla testa...
Provai ad alzarmi, ma le mie mani erano legate a qualcosa...
Lui aprì la tenda rossa di velluto... quel tanto da far entrare almeno poca luce...
Me lo ritrovai davanti...
Indossava una camicia di lino bianca... pienna di fronzoli...
dei pantaloni scuri lunghi fino al ginocchio ed una mantella nera...
Il mio cuore ebbe un tuffo, quando il mio sguardo si posò sul volto...
Indossava una maschera di pizzo, che copriva ben poco un'ustione che si estendeva per metà viso...
Portava un guanto di pizzo nero, sulla mano destra...
"Oddio...."
"Malconcio, vero?" Sorrise avvicinando il suo volto al mio..." Ma non ti ho scordata... mia dolce ribelle..."
Sentì il pizzo ruvido sulla mia guancia... e poi qualcosa di caldo scendere e solcarla...
La mia cicartrice...
"Gurda tesoro... stai piangendo..." mi schernì lui...
Gli sputai in faccia, fisicamente e metaforicamente il mio disprezzo...
Si avvicinò al mio orecchio...
"Forse non sai che sei più indifesa del solito, Elizaveta..."
Uno schiaffo colpì la mia guancia... La sentì bruciare... Sentivo il fuoco sulla pelle...
Lentamente feci scivolare le mani dai braccialetti metallici, e stando attenta a non esser notata, feci scivolare il pugnale oltre il fodero...
Gli puntai la lama alla gola...
"Allontanati..." Gli intimai tremante...
"La storia si ripete" rise afferrando l'archetto del violino
Lo mosse verso il basso e spuntò alla sua estremità una lama sottile...
Mi ritrovai a duellare con Roderich...
La sua sfortuna, fu quella di non ricordarsi che nelle arti della guerra ero molto più brava io...
Lo atterrai poco dopo...
La mia lama ad un passo dalla sua giugolare...
"Non voglio ucciderti Roderich... lasciami in pace..."
Mi voltai...
Grande errore
"Se non posso riaverti... lui non ti avrà... Sei mia Piccola Eliza..."
Una fitta mi prese al fianco sinistro...
Lo sfiorai con le dita...
Rosso ...
Sangue...
Si lanciò all'attacco, a peso morto...
Non volevo...
Non dovevo...
Lo colpì e fu fatale...
Lo vidi accasciarsi, senza vita...
Ai miei piedi...
Urlai...
Gridai il suo nome...
Udì un tonfo sordo...
La porta della stanza cadde scardinata...
Sentì delle braccia avvolgermi e cercare di allontanarmi dal corpo di Roderich...
"No! Roderich..."
Gilbert mi fece voltare verso di lui...
"E' finita Sissi, è finita..."
Mi lasciai sprofondare sul suo petto... lasciando che i singhiozzi prendessero il sopravvento...
Solo in seguito scoprì di essere rimasta in quel palazzo per tre giorni... dormendo per quasi 48 ore...
Il mio incubo è terminato... ma i suoi occhi viola... Spalancati... tormentano ancora le mie notti...


The End





   
 
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