Capitolo 16
<< Chris? >> Juliet non sapeva se essere
contenta che fosse lì o no, dato che aveva interrotto Louis in un momento
cruciale.
<< Ehi scusami davvero, ma mi avevano detto che eri
molto indaffarata e non volevo disturbarti. Poi ho avuto una chiamata dallo
studio e sono dovuto correre di nuovo lì >>.
Louis restò tra lei e il ragazzo fermo come un muro
divisore, tanto che Juls dovette spostarsi per vedere Chris.
<< Oh non preoccuparti >> si avvicinò
leggermente a lui, ma Louis la bloccò. Lei si tolse la maschera, guardandolo
circospetta.
<< Posso parlarti? >> le chiese Chris tendendo
la mano per prendere la sua.
<< Cert…>>.
<< Al momento è un tantino occupata. Passa tra un
secolo e forse, dico forse, sarà disponibile >> disse Louis in tono
acido.
Juls gli lanciò un’occhiataccia rimproverante.
<< Certo Chris >> gli sorrise allontanandosi
con lui.
Maledetto armadio del cavolo, sibilò Louis stringendo la
mascella.
Chris aveva un’espressione tesa stampata in volto, mentre si dirigevano in
giardino per avere un po’ di tranquillità.
Juls continuò a sorridere, anche se il sorriso divenne
incerto, quando Chris si fermò e la guardò in maniera strana.
<< Sei molto dolce, Juliet. Mi piace stare con te.
>>.
<< Ehm…>> Cosa doveva dire? << Anche tu
lo sei >>.
Aleggiava una strana atmosfera intorno a loro e questo la inquietò.
Chris sembrava impacciato come se non riuscisse a trovare
le parole per confessarle qualcosa.
Oh mio dio…non mi chiederà di sposarlo?!
Juliet lo fissò attentamente, in apprensione e immobile.
Okay, non era mai stato un tipo paziente, e quel silenzio
la stava agitando.
<< Chris, cosa vuoi dirmi? >> Quasi ebbe paura
a chiederlo, ma non ne poteva più di stare lì in piedi con lui d’un tratto muto
come un pesce.
<< Non è facile...Ricordi, quando ti raccontai di
quella donna che mi aveva lasciato per un altro? >>.
<< Sì…e allora? >>.
<< L’ho ritrovata >>.
Juliet non riusciva a capire il filo del discorso.
<< Oh, capisco >> buttò lì. << E? >>.
<< Lei è…>> Chris guardò da un’altra parte.
<< Chris parla! >>.
<< È Rachel >>.
Juliet restò pietrificata. << Rachel? Rachel la
fid…cioè l’ex di Louis? >>.
<< Sì è proprio lei >>.
<< Perché…perché non me l’hai detto? la prima sera
quando incontrasti me, rivedesti lei…>>.
Ora Juliet si spiegava il loro strano atteggiamento.
<< Pensavo di averla dimenticata, te lo giuro, ma…la
amo ancora >> Chris la guardò con…compassione?
Quella era compassione? Juliet divenne glaciale.
<< Lei ama te? >>.
<< Sì >>.
<< Bene.Chris…? >> Non c’era bisogno di
chiederlo. Si vedeva da come lui la guardava.
Con compassione e dispiacere.
Per lei.
L’aveva tradita. Juliet lo capì dal suo atteggiamento.
Il perfetto cavaliere…Il ragazzo buono e premuroso...un
emerito bastardo.
Scosse la testa, non credendo a quello che le era appena
successo.
Cornuta e umiliata.
Udì la musica terminare dalla sala.
Nessun pianto la investì. In fondo non era innamorata di
Chris, grazie al cielo, non di lui.
Questa volta non era caduta nella trappola.
Si rianimò. Tentò di sorridere, ma invano.
Incontrò gli occhi di Chris e li fissò con imperturbabilità.
<< Sai non c’è bisogno di sentirti in colpa. Non sono la povera cretina,
che s’innamora di un visino apparentemente dolce. Buona fortuna con Rachel.
>>. Sorrise, un sorriso che non implicò gli occhi, poi si voltò, senza volere una risposta e con passo
tranquillo lo lasciò lì da solo, sperando di avergli dato una bella batosta.
Juliet raggiunse la folla, per vedere Liam e Danielle
partire per la luna di miele. Non prima che la riccia lanciasse il boquet e
questo finì nelle mani di Phoebe.
Non si era nemmeno accorta della presenza di Kyle alla
festa. Vestito con una giacca di un blu scuro e una camicia di lino nera, sorrideva
amorevolmente a Phoebe. Fischiò per richiamarlo, e quando lui si voltò lei ammiccò.
<< Te l’avevo detto! >> gli urlò Juliet con
un’espressione compiaciuta.
Kyle rise, e diede un bacio sulle labbra a Phoebe, facendo
esultare i presenti.
Juliet intravide la figura di Louis, e quando lui posò gli occhi
su di lei, quest’ultima abbozzò un mezzo sorriso.
Louis stava per dirle la verità. Era sicura di questo.
Lui capì che quello non era il momento di andarle in
contro. Lo capì dal modo in cui lei lo guardò, che voleva stare per conto suo
adesso.
Va tutto bene, piccola… Le avrebbe voluto dire a parole,
ma le fece un sincero sorriso rassicurante.
Voleva solo un attimo per riflettere, perciò Juliet si
diresse nella cucina.
Si aprì il frigo e si versò da bere.
Un'ora più tardi, passata a rimuginare, Juliet si alzò dal tavolo con in mano la bottiglia di birra.
Jade aveva fissato una riunione post-evento, perciò si diresse
nel suo ufficio.
Aprì la
porta e vide che oltre alle ragazze c’erano anche i ragazzi, Kyle e Phoebe
inclusi. Louis non c’era e questo la fece rilassare intimamente.
<<
Sei arrivata finalmente. Dobbiamo mettere tutto appos…>> Juliet non fece
finire di parlare Jade, che puntò il dito contro Nat.
<<
Tu. Tu lo sapevi >>. La sua voce era una via di mezzo tra la rabbia e la
calma.
La rossa
si alzò dal divanetto, << Juls mi dispiace…>> fece per
abbracciarla, ma lei si scostò portandosi la birra alla bocca.
<<
Qualcun altro? Chi altri sapeva? >> li squadrò uno per uno.
<<
Cosa? >> Allie sembrò confusa.
<<
Di Chris e Rachel. Ah sì! E che sono diventata anche una cornuta. >>
disse in tono piatto.
Il suo
sguardo scivolò dalle facce sbigottite di Jade ed Allie, a quelle degli altri.
<<
Mmh direi che soltanto loro due non ne erano a conoscenza >>.
Lanciò
un’occhiata folgorante a suo fratello.
Lui
mantenne lo sguardo. << Non ci sembrava il caso di dirtelo in una serata
come questa >>.
<<
Dovrei ringraziarti? >>.
Anche
Phoebe lo sapeva, lo capì dal suo atteggiamento impacciato.
<<
Non potevo crederci, Juls. Chris non mi ha mai detto niente…>> esordì
Zayn.
<<
Non me ne frega un cazzo okay? >> Juliet poggiò bruscamente la bottiglia
sulla scrivania. << Avrei voluto saperlo. Non sono incazzata per essere
stata in un certo senso “tradita”, non me ne frega un cazzo se Chris mi ha
tradito, ma che voi, la mia famiglia, non me lo abbiate detto >>.
<<
Credevate che dirmelo dopo avrebbe addolcito la pillola? E invece no, perché
Chris vi ha battuti sul tempo. E tu Nat? Cos’è mi credi tanto idiota da non reputarmi
degna di saperlo? Pensavate che avrei mandato a puttane il matrimonio con una
sceneggiata? Cazzo, mi credete così egoista? >> Il suo sguardo furioso li
folgorò lasciandoli amareggiati.
<<
Non lo crediamo Juliet. Tu non sei egoista. Non volevamo che soffrissi per
colpa nostra. Credevamo che Chris fosse un bravo ragazzo…>> dichiarò
Harry.
Lei
scosse la testa. << Soffrire? Per cosa, per un’altra delusione? Sto bene,
ragazzi. Non è colpa vostra. >> sospirò passandosi una mano tra i capelli.
<< E non ce l’ho nemmeno con Chris. Lui è innamorato di Rachel, e penso
che lei lo sia di lui. Dovrei essere afflitta, ma mi rallegra il fatto di
esserci cascata per metà stavolta. È un passo avanti no? >> fece un mezzo
sorriso mesto prendendo una sedia per sedersi vicino a Kyle. Si guardò le mani
e si scoprì a sorridere allegramente, pensando a Louis che in un certo senso
l’aveva aiutata, anche se in un modo particolare.
Salvata dal suo amore per lui… << Ve lo ripeto: sto bene.
L’ho capito che l’avete fatto per me. È passato. >> sorrise a Nat che
subito corse verso di lei ad abbracciarla.
Kyle le
prese il capo tirandolo a sè per baciarlo. Le dondolò la testa scherzosamente.
<< Ad ogni modo sorellina, quel bel modello andrà a casa a piedi
>>.
<<
Che vuoi dire? Oddio che hai combinato? >>.
<<
Gli ho bucato una anzi due ruote dell’auto. Phoebe mi ha dato una mano. E
,accidentalmente, l’ho graffiata. Sono il solito sbadato! >> sorrise
sbattendo le palpebre innocentemente.
Juliet
rise scioccata. << Kyle! Phoebe anche tu? >>.
<<
Tuo fratello ha una cattiva influenza su di me >> fece spallucce
ammiccandole.
<<
Mmh la verità è che vi vorrei ringraziare per averlo fatto. Sono cattiva?
>>.
<<
No tesoro, è perfettamente normale, in fondo lui ti ha comunque tradito
>>.
<<
Credo che anche io abbia fatto lo stesso, dato che ho baciato Louis >>.
<<
Ma tu ti sei sentita in colpa quando l’hai fatto, mentre lui no >>
commentò Allison poggiando la testa sull’addome di Niall.
<<
Okay, il mio senso di colpa è svanito. >> Sorrise compiaciuta.
<<
Louis voleva dirtelo, vero? >> le chiese Harry << Ho visto che ad
un certo punto vi siete appartati
>>.
Juliet
scoprì un lieve rossore colorarle le guance pensando alla parola che aveva
usato il riccio. “Appartati”. Louis l’aveva allontanata dalla pista da ballo,
per poi sedurla con i suoi tocchi e i suoi sussurri ammalianti.
<<
Sì. Stava per dirmelo, ma Chris è sbucato proprio in quell’istante >>.
<<
Bè io ho visto anche qualche contatto…>> mormorò Kyle seccamente, guardandola di
sbieco.
<<
Io ho avuto qualche contatto con
Louis. >> concordò Juls sorprendendo i presenti per quella schietta
dichiarazione. << Mi ha chiesto di uscire con lui >> aggiunse.
<<
E tu che hai detto? >> chiese curiosa e affascinata Jade.
<<
Niente. Non ancora, almeno >>.
I ragazzi
si lanciarono un’occhiata.
<<
Quindi pensi di uscirci? >> parlò Kyle.
<<
Certo che ci uscirà. >> agì nelle sue veci Nat. << Io approvo in
pieno >>.
<<
Anch’io. In fin dei conti, Louis sta guadagnando punti in suo favore già da un
po’ >> convenne Allie.
<<
È il mio migliore amico e so com’è fatto. Credo che…>> cominciò a dire
Harry.
<<
Credo che ormai la nostra Juliet sappia gestirlo. Ci fidiamo di lei, vero
ragazzi? >> Jade interruppe Harry per poi fare un largo sorriso d’intesa
a Juliet.
<<
Io mi fido della mia sorellina. È forte quanto me. L’ho addestrata bene.
>> si pavoneggiò Kyle.
<<
Oh che abile maestro, esperto quanto vanitoso …>> lo canzonò Phoebe
dandogli un buffetto sul braccio.
I
presenti risero divertiti all’occhiata offesa che le lanciò Kyle.
<<
Io sono curioso di sapere come evolverà la situazione tra i due. >> disse
Niall strizzando l’occhio in direzione di Juliet.
Lei fece
spallucce.
Vorrei saperlo anch’io…
<<
Ora tesorini alzate i vostri graziosi fondoschiena. Perché prima di farci una
grossa grassa dormita, dobbiamo ripulire la tenuta >> disse Nat
sbuffando.
<<
Prima pulisco, prima farò il bis e magari il tris di quella meravigliosa torta
>> esclamò Niall sfregandosi le mani.
<<
Credo che per il nostro matrimonio amore, faremo fare due torte. Una per gli
invitati e una per te! >> rise divertita Allie.
<<
Oh che idea favolosa! Una torta e una bellissima moglie tutte per me! >>
la prese in braccio dandole un sonoro bacio sulle labbra, facendo ridere i
presenti.
***
Dopo due
appuntamenti e una seconda prova d’abito, nel pomeriggio Juliet si recò nello
studio di Jade, con Allie.
<<
Tutto pronto? >> chiese in un bisbigliamento ad Allie.
<<
Sì, ho chiesto alla signora G di portare frutta e un flute di champagne
>>.
Juls le
diede il cinque, poi assumendo un’espressione rilassata e composta entrarono nello studio.
<<
Okay, è affetta dalla sindrome della sposa >> esclamò roteando gli occhi
Jade, seduta sulla poltrona con una mano a reggerle il capo.
Nat aveva
disposto le dieci paia di scarpe sulla scrivania, e picchiettando le dita sul
legno del mobile con un cipiglio pensoso a solcarle le sopracciglia.
<<
Da quand’è che guarda le scarpe in quel modo? >> chiese Juliet sollevando un sopracciglio.
<<
Troppo. Dodici minuti credo. >> Jade guardò l’orologio al polso. <<
Adesso sono tredici >>.
<<
Nat? >> la chiamò Allie.
<<
Sì eccomi >> Alzò la mano come un’alunna che risponde “presente”
all’appello della professoressa.
<<
Fisicamente è presente. Ragazza, possiamo passare alla scelta delle dannate
scarpe? >> Juliet si mise a fissarle. << Queste con il fiore
centrale non ti donerebbero >> le indicò.
Nat si
riscosse. Le squadrò bene, poi annuì. << Va bene, lo credo anch’io
>>.
<<
Queste sono favolose! >> Allie prese in mano una scarpa con tacco
affusolato, con delle ricamature laterali di strass.
<<
Mi sono piaciute per il loro luccichio. >> pensò Nat arricciando il naso.
<< Ma credo che starebbero meglio a te. Prendile se vuoi >>.
<<
Perché non queste? Sono a tacco dodici e slanciate. Molto sexy >> Jade
gliele indicò.
<<
Concordo in pieno. Il cinturino laterale è incantevole. >> convenne Juliet.
<<
Mmh…dopo essermi strapazzata ancora un po’ con quella maledetta cyclette dovrei
avere delle gambe che si adattino a quelle scarpe >> appurò Nat.
<<
Vedo che fai progressi >> commentò Allie guardandola da sopra a sotto.
<< Non mi sorprenderebbe se ti alzassi di qualche centimetro >>.
La rossa
si rianimò in volto. << Evvai allora quegli aggeggi del demonio sono
utili a qualcosa! >> alzò le mani in segno di vittoria.
<<
Quindi posso prendere queste? >> domandò Allie prendendo le scarpe.
<< Non ho ancora in mente l’abito da sposa, ma credo che una spruzzata di
luccichio potrebbe starci bene >>.
<<
Io ho già in mente l’abito per te. >> dichiarò Juliet con espressione
tronfia.
<<
Ooh…>> Allison le diede un bacio sulla guancia. << So che l’adorerò
>>.
<< Oh
signora G le do’ una mano >> Jade le tenne aperta la porta, mentre
Grace portava in un vassoio appetitosi tramezzini, frutta e un secchiello di ghiaccio con
dentro una bottiglia di champagne.
<<
Bene. Ho trovato le mie scarpe perfette e dobbiamo festeggiare. >> disse
Nat.
<<
Non proprio >> Allie le rivolse uno sguardo ambiguo.
<<
Cosa vuoi dire? >> la rossa corrugò la fronte, quando
Juliet scomparve dalla stanza << E dove sta andando Juliet?
>>.
<< Siediti rossa, in silenzio mangia un tramezzino >> le ordinò la signora
G.
Nat lo
prese obbediente, trastullandosi per quella situazione insolita.
<<
Chiudi gli occhi Nat! >> gridò Juliet al di fuori della stanza.
La rossa
aggrottò le sopracciglia. << Perch…? >>.
<<
Fallo e basta >> la incitò Jade.
Allie la
prese per mano, stringendogliela.
Juliet
entrò tenendo la sorpresa con entrambe le mani. Tolse il celofan che impediva
all’abito di rovinarsi. << Okay. Puoi aprirli >>.
Nat
lasciò ricadere le mani sui fianchi. Sgranò gli occhi. << Oh mamma >>.
<< Se non va bene. Nessun ripianto, nessuna offesa. >> Juliet le fece un
largo sorriso.
<<
È l’abito per…Oh mio dio è il mio abito da sposa! >> Nat gioì toccando la
stoffa sottile.
<<
Per l’amor del cielo, spogliati Taylor! Provalo! >> la spronò Allie.
<<
Sì sì sì sì! >> trillò la rossa.
Con
l’aiuto delle tre ragazze le infilarono il vestito.
Nat si
specchiò e lacrime di commozione iniziarono a far capolino sulle
sue guance. L'enorme shock di sapere che con quel vestito avrebbe
sposato l'uomo che amava, la fece tremare di emozione.
Una
favolosa decorazione in piccoli diamantini decorava il corpetto da sotto al
seno fino alla vita in un motivo floreale, la gonna stretta sulle natiche che
più giù ricadeva in un morbido strascico in tulle, romantico come lo aveva sempre sognato.
<<
Non so cosa dire. È bellissimo. Oddio mi sposerò con quest’abito! Sposerò
l’amore della mia vita con quest’abito indosso! >> gridò in lacrime.
<< Grazie di cuore, ragazze, non so cosa dire, se non che vi voglio un bene
dell’anima >> scese dallo sgabello per abbracciare tutte quante. <<
Venga qui signora G! >>.
<<
La nostra testa rossa si sposa! >> Grace prese un fazzoletto asciugandosi qualche lacrima, scesa indisturbata.
<< Sei stupenda Nat! >> si congratulò Jade con gli occhi lucidi.
<<
La gonna, la scollatura, oh guardate il corpetto! E quello è il
mio sedere! >> si gongolò facendo una piroetta <<
È
proprio un gran bel sedere con questo vestito. Sono una sposa! >>
scoppiò
di nuovo a piangere.
Allie le
poggiò sul capo una tiara ornata di tante piccole pietre color
verde smeraldo. << Adesso sei perfetta >> disse dopo averle
messo il velo.
Juliet
l’abbracciò << Ti vogliamo bene. >> mormorò con la voce emozionata.
<< Sarà il matrimonio più bello che Promesse abbia mai organizzato
>>.
<<
Cavolo, amo Zayn con tutta me stessa, ma senza di voi non saprei proprio cosa
fare. >> Nat si asciugò le lacrime con le dita tremanti.
<<
A Natasha! >> la signora G alzò il bicchiere appena versato di champagne.
Le
ragazze fecero lo stesso. << Ad un matrimonio da sogno! >>
esclamarono all’unisono.
<<
Adesso tutte insieme >> la signora G prese la macchina
fotografica
<< Prima che vi lasciate andare troppo lo champagne, e so
che lo farete, voglio farvi una foto. Tutte in posa! >>
ordinò mentre
guardava le sue ragazze abbracciarsi e sorridere.
<<
No. Non va bene >> Juliet si versò altro champagne. Dato che Jade quella
sera sarebbe uscita con Harry-inclusa misteriosa sorpresa- la riccia aveva
chiesto un parere a Juliet sul look che avrebbe potuto optare.
<<
Perché? Troppo serioso? >> Jade si guardò allo specchio.
<<
Sembri un soldato. Sei troppo rigida. >> la prese in giro, mentre
rovistava nei cassetti.
<<
Dai qua. >> la riccia le sfilò il bicchiere dalle mani e se lo portò alla
bocca.
Juliet
arricciò le labbra. << Mmh propongo questo. >> afferrò la gruccia
con il vestito dall’armadio << Un grigio perla, con queste sfumature
lilla. E mettiti quelle favolose scarpe a stivaletto con la cerniera laterale
>>. Si voltò cercando un segno di assenso dall’amica. << NO! Che
stai facendo?! >>.
<< Che
c’è? Mi leggo i capelli >> Jade si bloccò quando la ragazza la fulminò
con gli occhi.
<<
Ma mi prendi in giro? Tu che non lo fai mai! Sei pazza Ward? Non se ne parla. Quei ricci saranno il colpo di grazia per
questo straordinario look. >> Juliet la spintonò fino a farla sedere
sulla poltrona.
<<
A volte dimentico che in questo campo sei più portata di me. >> sospirò
la riccia.
<<
Passiamo alla biancheria. Oh no no questo giammai >> lo buttò alle sue
spalle.
<<
Ehi! >> obiettò Jade, guardando il putiferio che l’amica stava mettendo
nel suo armadio.
<<
Ssh vediamo…oh che ne dici di un tanga? >>.
<<
Un tanga. >> Jade increspò la fronte.
<<
Esatto, con quel vestitino non penserai di mettere delle caste mutandine
bianche? >> Juls le lanciò uno sguardo preventivo.
<< Che hai contro le mie mutandine? >> Jade s'imbronciò.
<< Ma niente, sai che le adoro. Solo che voglio qualcosa di più provocatorio per te >>.
<< Va
bene. Che ne dici di quel completino intimo blu elettrico? >>.
<<
Quello è stupendo, ma non è adatto al vestito. Ecco >> Juliet lo poggiò
sul letto << Reggiseno con coppa a cuore in seta con queste deliziose
ricamature in pizzo nero. E questo tanga abbinato. Voilà j’ai fini >>
sorrise compiaciuta.
<<
Wow. Posso dire soltanto questo. E poi un “in bocca al lupo” per Louis
>>.
<<
Come dici? >>.
<<
Lascia perdere >> Jade fece un gesto di nonchalance, trattenendo un
sorriso. << A proposito, quando hai intenzione di uscirci? >>.
<<
Non so nemmeno se sono interessata ad uscire con lui >>.
<<
Non dirò “bugiarda”, ma Juls, lasciami dire che è bello vedere finalmente un
uomo che ti intriga, e ho notato che anche lui è incuriosito da te >>.
<<
Vuole solo portarmi a letto >> Juliet scollò le spalle distrattamente.
<<
Certo che lo vuole. Chi non lo vorrebbe? Ma non sono tanto convinta di quel
“solo” >>.
<<
Come siamo finite a parlare di me? >>.
<<
Okay, scusa. Quando sarai pronta ne parlerai >>.
<<
Grazie. Buona serata Jade >> Baciò la riccia sulla guancia, e lasciò la stanza.
Juliet
pensò di andare a casa, magari avrebbe visto un film con sua
mamma. Una tranquilla serata con un film strappalacrime, un piumone a
tenerla al caldo e caldi pop-corn in una grande ciotola. Ma sì
perchè no.
Prese la
borsa e il cappotto, quando sentì squillare il cellulare.
Guardò il
display.
L’officina?
<<
Pronto? >>.
<<
Juliet sono io, Tomas. >> esordì il ragazzo.
<<
Ehi Tom, tutto bene? >>.
<<
A dire il vero, mi chiedevo se potessi farmi un favore... >>.
<< Dimmi >>.
<<
Dato che Liam è in luna di miele, qui è un po’ un casino. Mi hanno chiamato
dicendomi che è avvenuto uno scontro tra auto sulla via dell’autostrada, e devo
andare lì a vedere la situazione. Perciò mi chiedevo se potessi passare per
sistemare un’auto di un cliente al mio posto. A dirla tutto questo tizio è un
vero stronzo, perché la esige entro domani mattina presto, e non credo di
riuscire a fare entrambe le cose…>>.
<<
Certo, nessun problema >>.
<<
Dio grazie mille Juliet. Ti pagherò sta tranquilla >>.
<<
Non lo faccio per i soldi. Lo sai che ho un debole per i motori. Sarò lì tra
poco >>.
Dopo una
deliziosa cena a base di cucina italiana, in un lussuoso ristorante dove Harry
aveva deciso di portarla, si gustarono un gelato camminando con le mani
intrecciate lungo il Parco.
<<
Buffo aver trovato Louis sul ciglio della porta. Se solo fosse passato quindici
minuti prima avrebbe trovato Juliet >> mormorò Jade leccando il gustoso
gelato al fior di latte dal suo cono.
<<
Conoscendo il mio migliore amico, adesso si trova con lei >>.
<<
Cosa ne pensi? Intendo sulla loro ehm…situazione? >> Non
c’era un modo
semplice per definire Juliet e Louis. Quei due avevano caratteri
così forti, che insieme erano qualcosa di incredibile. Quando se
ne sarebbero accorti?
Harry
sorrise. << Penso che devono capire cosa vogliono l’uno dall’altra. Se
vogliono un legame, una relazione e tutto ciò che comporta >>.
Jade
annuì. << Come noi >> convenne lei.
Harry la
tirò a sé. Un sorriso malizioso ad increspargli le
labbra. << Piuttosto… ti ho già detto che sei
bellissima stasera? Anche
con il musetto sporco di gelato >> la canzonò teneramente
passando il dito
sull’angolo della sua bocca per eliminare le tracce del gelato.
Se lo portò alla bocca e lo succhiò, << Mmh
è più buono su di te >>.
<< Più
o meno otto volte, ma mi piace sentirtelo dire. E grazie, felice che ti piaccia
>> Jade ridacchiò arrossendo.
<< Adoro la tua risata >> disse prendendole la mano, diretti alla sua auto.
Jade lo
scrutò curiosa, lungo il cammino di ritorno. Parlarono di come avevano
trascorso la giornata, e lei lo punzecchiò cercando di estirpargli qualche
informazione sulla “sorpresa”, ma invano. E che diamine!
<< Non farmi quel broncio, mi distrai e sto cercando di guidare >> l’ammonì
divertito Harry, stringendole la coscia.
<<
Sarebbe più facile se non facessi tanto il misterioso >> borbottò lei.
<<
Ci siamo quasi, piccola >> la rassicurò con un largo sorriso, che Jade
sorrise di rimando contagiata suo malgrado da quel velo di mistero.
Parcheggiarono
sul vialetto, e da perfetto cavaliere Harry le aprì la portiera.
Entrarono
nella tenuta, e Jade chiamò la signora G, ma quest’ultima non rispose. <<
Strano. Deve essere uscita con le amiche >> constatò.
<<
Vuoi qualcosa da bere? >> le domandò Harry, sviando per la cucina.
<<
Sì, grazie. >> Jade si sedette al bancone, accettando il bicchiere
contenente un buon vino rosso. Brindarono per la seconda volta quella sera,
mentre lei sorseggiava il liquido rinfrescante dal bicchiere si sentì gli occhi
di Harry puntati addosso.
<<
Sei stanca? >> le domandò.
Jade
scosse la testa, << Non sono mai stanca quando sono con te >>.
<<
Felice di sentirtelo dire >> le sorrise in modo malizioso.
Ah quel
sorriso la incantava, lui la devastava, come nessun altro uomo era riuscito a
fare. Soltanto con quelle adorabili fossette che facevano capolino quando le
sorrideva, Jade si sentiva accaldata, commossa di aver trovato un simile ragazzo, che
era stato capace di starle accanto, prima come amico, quando i suoi genitori
morirono, e che dopo aveva scoperto essere innamorato di lei.
Si alzò,
facendo il giro del tavolo per venirgli incontro.
<<
Cosa c’è? >> le chiese lui curioso.
<<
Tu >>.
<<
Io? Cosa ho fatto? >>.
<<
Per me? Tanto. E sono felice che tu sia mio >> lo baciò a fior di labbra,
ispirando il buon odore della sua pelle.
<<
Non legalmente >> mormorò lui.
<<
Cosa vuoi dire? >> chiese lei, confusa.
<<
Vieni >> ed Harry la condusse di sopra, nella camera da letto.
Jade si
sentì sollevata, intimamente felice di aver indossato biancheria sexy.
Ma con
sua sorpresa, non era il letto la loro destinazione. S’imbronciò, quando Harry
aprì le verande, per affacciarsi sul terrazzo.
In procinto di seguirlo, Jade
s’immobilizzò, odorando l’aria. << Che strano…senti anche tu quest’odore
di bruciato? >>.
Lui si
voltò, attirandola a sé per un bacio dolce, che le fece dimenticare quello che
aveva appena detto.
<<
Voglio così tanto toglierti questo vestito e scoprire cosa c’è sotto, ma prima
c’è una cosa che devi vedere >> l’accostò al suo fianco, dove sulle loro
teste le stelle seminavano il cielo scuro, creando quell’atmosfera tanto magica.
Jade era
ancora presa dal bacio e dalle lascive parole che le aveva sussurrato,
che
quando condusse lo sguardo nella direzione dove Harry le indicò
con un cenno,
per un buon momento restò basita. Sbattè le palpebre
più volte, chiedendosi se era l'effetto del vino a crearle un
miraggio, ma poi si rese conto che era tutto vero. Sbarrò gli
occhi, incredula.
Oh mio dio! Ora si spiega l’odore d’erba
bruciata!
Si portò una mano alla bocca, mentre i suoi occhi saettavano a leggere la scritta lasciata dal fuoco nel suo
giardino, illuminata dai lampioni notturni.
Vorresti sposarmi? Harry Diceva la scritta con un cuore infuocato, termine più che
azzeccato, alla fine della frase.
<<
Il giaaar…il giaaar…>> soffiò fuori Jade con gli occhi ancora incollati sulla scritta scura. Le
parole erano andate a farsi fottere. Guardò Harry, che la fissò preoccupato.
<<
Ho esagerato? Un po’ troppo spinto? >> domandò di botto timido, pensando
che incendiare l’erba del suo giardino marchiandola in una richiesta di
matrimonio non era stata una buona idea. Considerando che Jade potesse
sbranarlo, per aver fatto una cosa tanto stupida, chiuse gli occhi, convinto di
aver combinato un casino.
<<
Considerando che è la cosa più pazza e bellissima che mi abbiano mai fatto, e
che la signora G ti ucciderà per aver incendiato il giardino della tenuta,
direi che la mia risposta è sì! >> Jade gli rivolse il più bello dei sorrisi.
<<
Non sei arrabbiata? >> chiese prudente lui.
Jade negò
col capo, gli intensi occhi grigi, luminosi di raggiante felicità e di
commozione. << Ti amo da impazzire, mio folle Harry >>.
Il riccio
sospirò, palesemente sollevato rilassò il corpo. << Grazie a dio, mi ami
>>.
<< Sì, e sarò più che felice di diventare
tua moglie >> Jade gli afferrò la nuca baciandolo con
fervore.
Harry la prese in braccio, facendola girare. << Non quanto me che diventerò tuo marito! >>.
Lei rise, lasciandogli dolci baci sul viso. << Un momento: chi ti
ha aiutato a fare la scritta, se sei stato con me per tutto
il tempo? >>.
Stavolta fu Harry a scoppiare a ridere. << Vuoi proprio saperlo? >>. Lei annuì e lui
rispose: << La signora G >>.
Juliet canticchiava sommessamente le note diffuse dallo stereo. Come
sottofondo Katy Perry cantava Wide Awake.
Il
cliente desiderava un controllo totale dell’auto, cambio dell’olio e dei
cerchioni.
Perfetto,
in questo modo sarebbe stata occupata e non avrebbe pensato. Pensava
troppo in quell'ultimo periodo, magari una pausa di qualche ora le
avrebbe giovato.
La
candela d’accensione aveva qualche problemino, perciò Juliet cominciò ad
armeggiare con gli attrezzi.
Curioso
come riparare un’auto la facesse rilassare.
Non era
il massimo per una donna abituata ad abiti e tacchi alti, ma in quei momenti
con calzoncini corti e top bianco si sentiva a suo agio.
Suo padre
le aveva insegnato l’abc della meccanica e lei si era sempre reputata orgogliosa di questo.
Tornava utile quando la sua Lamborghini faceva i capricci. Una donna
pronta per ogni evenienza. Bè non a Louis Tomlinson. Quel campo
era zona minata, e avventurarcisi era una sfida, che Juliet avrebbe
voluto saper cogliere con tutte le sue variabili.
La vibrazione del telefono al suo fianco, le segnalò un nuovo
messaggio. Rise, chiedendosi cosa volesse dire la frase che Jade le
aveva appena scritto nel messaggio: "Viva i diamanti e i cuori
infuocati!". Lo avrebbe sicuramente scoperto domani .
Dicevamo? la riprese la vocina dentro di lei.
Ah so dove vuoi andare a parare. Non ho tempo per pensare te l'ho già detto! rispose a tono lei.
Trascinandosi con lo schienale che la sorreggeva, afferrò uno stringicavi.
All’improvviso
la musica cessò e Juliet fece una smorfia.
<<
Katy, mi hai abbandonato. >> sbuffò ironica.
<<
Bè ci sono io >> esordì una voce.
Juliet
non si preoccupò di accertarsi dell’identità della persona che stava venendo
verso di lei.
Le scarpe
dicevano tutto. Lui.
Chi
conosceva che portava le Tom’s a strisce bianche e nere? Ma naturalmente! Non ci penso e lui viene di persona, tu guarda che fortuna!
<<
La porta non era chiusa a chiave. >> l’avvisò Louis.
<<
Lo so. Speravo che il rottweiler di guardia qui fuori mi avrebbe avvisato
>> disse riferendosi a Bob, il cane di Tomas.
<<
Dorme come un ghiro >>.
<< Ah
>>. Traditore anche lui.
Louis si
servì dal frigorifero sistemato lì nella stanza. Prese una bottiglia d'acqua. << Ne vuoi una?
>>.
<<
No grazie. Cosa ti porta qui? >>.
Un
destino alquanto avverso, se ogni volta che pensava al volto di Louis, questo
se lo ritrovava un attimo dopo in carne ed ossa.
<<
Ti cercavo >>.
<<
Mi hai trovato. Cosa c’è? >> domandò con voce neutra.
<<
Belle gambe, ma questo già lo sapevo >>.
Non
poteva vederlo, ma Juliet potè giurare che lui avesse stampato in faccia quel
suo solito sorrisetto sfacciato.
<<
Invece di guardarmi senza che io possa lanciarti un’occhiataccia, fammi un
favore. Vai lassù, e giralo tutto a destra. Poi tutto a sinistra >>.
<<
Perché? >> Ma Louis era già dove le aveva ordinato di essere.
<<
Perché sollevare le sospensioni in questo modo comporta un sacco di modifiche,
e voglio assicurarmi che non ci siano interferenze prima di montare le ruote
>>.
<<
Dirò: okay, ho capito tutto, ma non ci ho capito un tubo >>.
<<
Ed io dirò: Fa lo stesso, ma fai come ti dico. Tutto a sinistra >>.
Louis si
protese verso il volante. << Così? >>.
<<
Sì, va bene >> convenne Juliet.
<<
Vorrei che ci scambiassimo i ruoli. Almeno lì sotto avrei un’ottima visuale di
te >>.
<<
Intendi dire che avresti una buona visuale del mio fondoschiena. Scordatelo >>.
<< Ci ho provato. >> sospirò teatralmente Louis.
Juliet
restò inibita dall’eccezionale visuale che aveva di Louis.
Si leccò
in maniera perversa il labbro inferiore, in fin dei conti lui non la poteva vedere.
Wow, deve essere proprio compresso
in quei jeans…
Avvampò
in volto, per quel pensiero così osceno.
<<
Accidenti a lui! >> bofonchiò pianissimo.
<<
Gira! >> gli ordinò. << Ecco ci siamo >>.
Uscì da
lì sotto, si alzò, poi si allontanò per prendere una ruota enorme.
<<
Ce la fai? >> le chiese cauto Louis.
<<
Sì tranquillo >>.
Louis la
osservò, mentre Juliet usava una specie di camera d’aria
che produsse un rumore
sordo. Dopo venti minuti finì di sistemare l’auto. Il top
le scopriva una striscia di pelle, dove faceva capolino il tatuaggio
con il nome del padre. Probabilmente aveva imparato da lui. Che uomo
straordinario doveva essere stato per lei. Lui la fissò
ammirato, mentre lei si fletteva in gesti abili sotto l'auto. Sexy, e
macchiata d'olio e grasso, era una visione paradisiaca. Louis si
agitò impercettibilmente.
Doveva distrarsi assolutamente, quindi si alzò
per prenderle una bottiglia d’acqua.
Juliet si
asciugò la fronte imperlata di sudore e le mani sporche sui calzoni.
Guardò di
sottecchi Louis.
Era
rimasto lì, a guardarla senza dire una parola per tutto il tempo. Si sentì
grossomodo lusingata. Ma la curiosità della sua visita non l'abbandonò.
<<
Grazie >> disse quando le porse la bevanda.
<<
Di niente. Ora posso salutarti? >>.
<<
Potevi andartene prima, senza impiegare tutto quel tempo a guardarmi lavorare
>> osservò Juliet, livida in volto.
<<
Non hai capito il senso della frase. Prima di tutto mi è piaciuto guardarti
lavorare, e secondo >> protese il viso verso di lei. Le rubò un bacio.
<< Questo è un saluto >>.
Un
istante che quelle labbra lambissero le sue, che Juliet non riuscì più a
connettere.
<<
Tra di noi questo è un saluto? >> formulò esitante.
<<
Hai ragione >> Louis protese un braccio per afferrarle i fianchi e
tirarla a sé. La bottiglia cadde sul pavimento, mentre Juliet si sciolse
inevitabilmente, quando Louis si riappropriò delle sue labbra.
Un
profondo bacio che la infiammò nelle sue parti più sensibili.
Immerse le mani nei capelli di Louis rispondendo a
quella lotta convulsa che le lingue avevano cominciato. Prima dolce,
poi più passionale, le lambì ogni centimetro della bocca
con la lingua, assaporando il gusto fresco e buonissimo di Juliet.
Era tutta
sudore e sporco sui vestiti, e Louis la trovò ancora più irresistibile.
Aspetta, s’impose e si staccò da lei.
<<
Non mi hai più dato una risposta l’altra sera. >> disse roco sulle labbra
di lei.
Quella
voce riuscì soltanto ad intontirla ulteriormente. << Cosa? >>
ansimò.
<<
Mi spiego meglio. >> la fissò mordendosi il labbro per trattenersi dal
baciarla un’altra volta. << Esci con me Juliet >>.
<<
Questo mi sembra più un ordine. >> commentò lei.
<<
Sì lo è. Con te i modi gentili non funzionano >>.
<<
Oh ma sentitelo! >> borbottò increspando la fronte.
Louis rise,
compiaciuto d’averla fatta mettere sulle difensive. Era maledettamente sexy
quando lo faceva. Tutto il lei lo era, e Louis era sempre più convinto di volerla.
Non c’era
niente di più eccitante per il suo membro, di vederla mordersi il labbro e
scuotere la testa indignata.
<<
Ti passo a prendere domani sera alle sette >> dichiarò solenne.
<<
No >>,
Louis
alzò gli occhi al cielo con un largo sorriso, divertito. Chiuse
gli occhi respirando a fondo. Poi i maniera cauta, si portò il
corpo di Juliet verso il proprio. Con il dorso della mano le
accarezzò il viso, poi bloccandole il mento con due dita, si
chinò a morderle il labbro inferiore, prima dolcemente, poi
tirandolo con estrema sensualità. Succhiandolo, le infilò
la lingua in bocca, cullandole la lingua, inebriandosi del suo sapore.
Le infilò lentamente la mano sotto la maglietta, massaggiandole
lascivamente il ventre. <<
Domani…>> la sua mano proseguì in
risalita…<< sera…>> arrivò
al suo reggiseno e lei sussultò, quando racchiuse la mano
attorno al suo seno.
<< Alle sette >> e lo palpò trattenendolo.
Continuò a baciarla, tra una parola e l'altra, udendo il piccolo
gemito provenire dalle labbra di lei.
Dio…oh...Juliet era diventata fuoco fuso, la testa china di lato, e si
sentiva in procinto di urlare dal piacere, con le mani di lui così inclini ad
accarezzarle con foga il seno da sopra il tessuto.
La
trattenne con l’altra mano dietro la schiena, e continuò a torturarla in quella
danza esigente ed incalzante. << Dì di sì >> le sussurrò mordendo e
tirando nuovamente il suo labbro inferiore. Proseguì lungo la mandibola, scendendo per la gola.
<<
Sì, va bene, sì >> ansimò Juliet impudicamente.
Con un
sorriso soddisfatto la lasciò andare, ma ad ogni modo le restò il più vicino
possibile.
<<
Sei…>> Juliet lo fulminò con lo sguardo << sleale! >>.
Louis non
potè fare a meno di scoppiare in una fragorosa risata. << Sì tigrotta, lo
sono >>.
Aveva
compreso che per domare quella donna, dovesse persuaderla in una sola maniera.
E a lui stava più che bene.
<<
Questo non significa che puoi afferrarmi ogni volta che vuoi, che puoi mettermi
le mani dappertutto quando senti l’impulso di farlo >>.
<<
Non ti ho afferrato >> precisò lui. << E non ti ho messo le mani
dappertutto. >>, inarcò un sorrisetto malizioso. << Ci ho pensato
però >>.
Juliet
andò a riprendere la bottiglia d’acqua che era andata a finire vicino l’auto.
Si chinò
per prenderla. << Smettila di fissarmi il sedere! >> gli ringhiò
contro.
Louis
avanzò verso di lei. << Oh Juliet...ti prometto che non mi limiterò soltanto a
guardarti >>.
<<
Mi concederesti un pochino di spazio? >>.
Louis
sbuffò indietreggiando di un passo.
<<
Grazie. Ficcati bene una cosa in testa, Tomlinson. >> lo disse con un tono così penetrante
che la mascella di Louis ebbe un guizzo. << Non ho intenzione di
tollerare questo genere di comportamento. Non puoi semplicemente buttarti
addosso a me ogni volta che vuoi >>.
<<
Forse ho esagerato un po’, quindi colpevole…ma…tigrotta, eri proprio lì insieme
a me, non puoi negarlo >>.
Per un
istante lei non disse nulla. << Okay, può darsi…ma non puoi farmene una
colpa se ho una reazione…fisica, nei tuoi confronti. Perché stai gongolando?
>> aggrottò la fronte.
Louis allargò il sorriso<< Sei tu. Mi piace un sacco come cerchi di respingermi anche quando hai le
mutande in fiamme >>.
Juliet
sgranò gli occhi. Che razza di arrogante...grr....
Parlò in
una maniera più controllata possibile, << Ascolta, io prendo le relazioni
molto seriamente, quindi se credi che verrò a letto con te solo
perché…>>.
<<
Non ti ho chiesto di venire a letto con me >>.
Gli occhi
di lei divennero ardenti.
Louis
strinse i denti e dovette imporsi di non sbatterla contro il cofano
dell’auto. La conversazione stava diventando più che
eccitante.
<<
Hai intenzione di farmi credere che non hai intenzione di portarmi a letto? Che
non è quello che vuoi? >>. Juliet lo studiò con il suo solito ghigno.
<<
Sicuro che voglio portarti a letto, o in qualunque altro posto confortevole, e
intendo farlo. Ma non ho fretta. Vuoi bruciare le tappe? Toglierebbe tutto il
divertimento e a me piace divertirmi. Stavo per dire che provo qualcosa per te,
e voglio scoprire cos’è. E poi mi risulta difficile scoprirlo se pensi solo a
scopare >>.
Quella
riposta era così cristallina che Juliet vacillò. Quella era una specie di dichiarazione? Non se la stava sognando!
Prova qualcosa per me?! Oddio ora sono le mutande e il cuore ad andare in fiamme!
<< Io…>> Era rimasta letteralmente senza parole.
Louis le
venne incontro lasciandole un bacio carezzevole sulle labbra. <<
A domani
piccola >>, e la lasciò lì, da sola nell'officina,
col cuore pulsante nel petto e una profonda voglia di lui.
Note dell’autrice
Eccomi qui, ciaoo pupe ^^
Come state? Felice che io abbia aggiornato? Non immaginate nemmeno
la mia gioia vedendo che in quindici capitoli la mia storia ha raggiunto 210
recensioni!! Mi avete regalato 20 recensioni allo scorso capitolo!!! *w* Che
euforia leggerle una per una, e vedere che nuove lettrici si stanno aggiungendo
:’)
Penso che possa ritenermi fortunata ad avere persone così dolci
che commentano, leggono, aggiungono la mia storia alle preferiteseguitericordate
e che aggiungono il mio nome tra i loro autori preferiti :’D Siete il mio
orgoglio e grazie, grazie immensamente per l’appoggio e la fiducia che mi date,
degnando queste righe della vostra attenzione…<3
Un capitolo ricco? Che dite è accettabile?
Chris se n’è andato…bene ora direi che Juliet e Louis su questo
punto di vista abbiano la strada spianata.
Il momento dedicato a Jade ed Harry ahahah io li trovo
meravigliosi :3 Viva le scritte infuocate <3
Eh eh eh per non parlare di Louis e Juliet…visto non dovete
preoccuparvi, lei ha accettato di uscire con lui, dopo bè un po’ di persuasione
;P LOL
Attendo le vostre considerazioni *occhioni dolci*, sempre se me le
merito, ricordatelo u.u
Al prossimo capitolo!!
Vostra Ella <3