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Autore: ADayInTheLife_    12/11/2012    2 recensioni
Presi la sua mano per rialzarmi da terra.
"Piacere, sono Jude e tu?"
"Io sono Paul, Paul McCartney"
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 9: Capitolo 9:She's leaving home
She's leaving home
after living alone
for so many years
...


Arrivammo e nessuno dei due osava dire nulla, avevamo dichiarato i nostri sentimenti ma eravamo spiazzati dalla situazione, non sapevamo che fare o che dire.
Gli diedi un bacio sulla guancia e lui accarezzò la mia mano.
"A domani, Judie." Sorrise nel modo più dolce possibile e se ne andò.Ogni tanto si girava a guardarmi.
Entrai, mi chiusi la porta alle spalle e poi, poggiandomi al legno della porta, scivolai fino a sedermi a terra.
Paul, Io, Paul, Io, Paul...
Andai in camera, la situazione era bella ma da una parte terrificante:E se avessi perso il mio migliore amico con quella situazione strana, che forse tanto strana non era?
Mi misi il pigiama ed andai ad aprire la finestra, mi piaceva vedere la luna che illuminava la mia camera...
Mi infilai nel mio letto e mi addormentai in pochissimo tempo, ero stanca e poche ore dopo avrei dovuto svegliarmi per andare a scuola.

Mi svegliai con la sveglia che suonava:La odiavo quella stupida musichetta.
Mi trascinai fuori dal letto e, in stile zombie,  mi preparai...
Guardai l'orologio e notai che ero in notevole ritardo, cominciai a correre pregando tutte le divinità presenti di non cadere durante la mia corsa.
Arrivai a scuola appena in tempo e, durante la mia corsa contro il tempo per arrivare a scuola, trovai un Paul McCartney annoiato seduto su uno scalino.
"Ehi, che ci fai qui?E' tardi!"
"Ti stavo aspettando..."
Quanto poteva essere dolce quel ragazzo?
Lo presi per mano e ricominciai a camminare.
"Purtroppo la sveglia ha suonato 5 minuti dopo e sono in ritardo, dobbiamo andare..."Entrammo a scuola ed arrivati nel corridoio che portava alle classi mi diede un timido bacio.
Rabbrividii...
Mi staccai da lui.
"Devo andare a lezione..."
"Già, anch'io...A dopo Judie..."
Entrai in classe con la nuova ragazza di Ricky che mi guardava male, buttai lo zaino per terra e presi il libro di Geometria.
Passai tutta l'ora a scarabocchiare il libro con scritte come "Paul & Jude" oppure "Paulie" oppure dei cuoricini colorati a penna.
L'ora passò velocemente ed io uscii dalla classe, al cambio dell'ora potevamo uscire ed andare nel corridoio per qualche minuto.
Stavo camminando nel corridoio quando qualcuno mi tirò a se.
"Oh, Lennon, Harrison, Ciao..."
"Ciao Waters..."Disse John
"Che volete?"
"Vogliamo stuprarti davanti a tutti ma prima vorremmo chiederti se per te va bene..."Geo ridacchiò.
"Ahahah dai, sii serio, dimmi che volete..."
"Volevo chiederti se ti va di venire al Caverm a vedere i Quarryman che si esibiscono..."
"Perfetto, quando?"
"Fra due giorni..."
"Ottimo, ci sarò..."
Li abbracciai e mi riavviai verso la mia classe, entrai e mi risedetti al mio posto, ero pronta per passare altre 5 ore a scuola...
Quelle ore volarono ed appena uscii da scuola qualcuno mi tirò per un braccio.
"Paul non...Ricky?Che vuoi?"
"Il tuo perdono..."
"No."
"Ma.."
"No."
"Eddai..."
"No."
"Mi odi?" 
"Si."
Mi staccai dalla sua presa e, abbastanza scocciata, me ne andai dalla scuola.
Ero sulla strada di casa quando qualcuno mi prese la mano.
"Ehi, sei sleale, io oggi ti ho aspettato a scuola..." Un sorrisetto era stampato sul suo volto.
"Scusa, è che Ricky non mi da pace, lo odio."Il suo sguardo si rabbuiò.
"Che ti ha fatto Ricky?"
"Niente, rompe le palle..."
"Raffinata la signorina..."
"Si sente che parlo Francese?"
"Si, hai studiato in un quartiere nobile di Parigi?"
"Ahaha, si..."
"Senti, dobbiamo essere seri per un minuto, devo chiederti una cosa..."
"Cosa?"
"Vorresti venire a cena fuori con me stasera?"
"Cosa?!"
"Si, non abbiamo ancora avuto un primo appuntamento, così, anche se un po' in ritardo, volevo chiederti se volevi uscire con me..."
"Paul, i-io non so che dire..."
"Potresti dire che accetti, per esempio..."
"Certo, va benissimo..."
"Passo a prenderti alle 8:00, va bene?"
"Va bene..."
Lo baciai su una guancia ma, prendendomi per i fianchi, mi diede un bacio sulle labbra.
Andai a casa ma c'era qualcosa che non quadrava:Dov'era mamma?
In questi giorni non c'era stata perchè era da alcune amiche, ma avrebbe dovuto tornare stamattina...
Non rimasi a rifletterci molto, pensai che avesse avuto un qualche imprevisto tipo un guasto del treno o un ritardo...
Stavo andando in camera:Perchè tutte quelle scale?Non potevo avere una camera al piano terra?
Ero appena arrivata in camera, avevo buttato il mio zaino sulla scrivania (Ovviamente con "tanta delicatezza") e mi ero messa a studiare matematica quando quaclosa richiamò la mia attenzione, la voce di mia madre e la voce di un uomo: che ci faceva un uomo a casa nostra?
"Judie, scendi, devi conoscere una persona..."
Scesi e trovai mamma e quell'uomo.
"Jude, lui è Mark, il mio uomo."
"Cosa?"
"Il mio uomo...Ti ricordi le amiche da cui andavo?Ecco...In realtà non erano amiche ma era lui...Ho aspettato un po' prima di farti conoscere Mark..."
Le lacrime inondarono il mio viso.
Ok, i miei si erano lasciati da qualche anno ma mio padre era morto da poco, come aveva fatto a riprendersi così velocemente?Per me era stato un trauma.
"Io..."
"Jude, lo so che sei scioccata, ti abituerai, Mark è un tipo davvero gentile..."
"No, dovevi dirmelo prima, MOLTO prima!Non lo capisci che io fino a poco tempo fa aspettavo il ritorno di mio padre?Non ho mai smesso di credere in un suo ritorno!Perchè non me l'hai detto?Perchè non mi hai almeno avvertito via telefono?Perchè non mi hai detto "Senti Jude, non prenderla male ma ho deciso di rifarmi una vita con un altro uomo"?Era troppo difficile?"
"è che io pensavo..."
"Oh, certo, pensavi...Non dovevi pensare, dovevi agire!Pensare non serve a nulla!"
Corsi in camera mia con "Mark" che mi guardava sbigottito:Poverino, lui non c'entrava nulla...
"Fanculo mia madre, fanculo Mark, FANCULO TUTTI."Pensai tra me e me.
Presi una borsa, qualche vestito ed il mio diaro.
Scesi di corsa le scale con quella borsa.
"Dove vai?" Chiese Mark.
"Lontano da qui."
Sbattei la porta alle mie spalle.
Destinazione:Menlove Avenue.

"John, aprimi!"Pensai tra me e me.
Il viso bruciava per via delle lacrime che scorrevano lungo le mie guance paffutelle.
Dopo aver bussato per 10 minuti buoni, John aprì.
"Ehi, Waters, che ci fai qui, Paul non ti vuole e cerchi qualcuno con cui.. ?"
"Lennon, non è il momento di scherzare, ho un problema."
"E' per questo che sembri un panda?"
"Che?"
"Sembri un panda, ti è colato il trucco."
"No, non dirmi che è così..."Cominciai a strofinarmi gli occhi con la manica del maglioncino che indossavo.
"Allora?"
"Mia madre ha un compagno e non me l'ha detto."
"E allora?Non dovresti essere felice per lei?"
"No, non è il momento giusto per una nuova storia, sto ancora male per mio padre, Mark non dovrebbe esserci..."
"Io credo che se lei ha trovato la felicità dovresti sforzarti di essere felice per lei..."
"Non so, poteva almeno avvertirmi invece di farmi trovare "Mark" in casa..."
Senza dargli il tempo di parlare mi fiondai tra le sue braccia.
"Ti prego, dammi una mano, ho bisogno di qualcuno che mi stia vicino in questo periodo..."
"Senti, ho visto la borsa ed ho capito che per quanto tu possa essere una tipa strana, quella non è la borsa con cui vai in giro, ti serve un posto dove rimanere?La tua intenzione era quella di scappare di casa?"
"Si, la mia intenzione era quella scappare di casa..."
"E allora se vuoi puoi rimanere qui..."
"Qui?"Lo guardai perplessa.
"Si, Qui."
"E tua zia Mimi non si arrabbia?"
"Mimi non c'è, è andata a far visita a mia madre..."
Lo strinsi a me.
"Grazie Lennon..."
"E di che?Se non si fa questo per Waters, per chi sennò?Però ti avverto, io posso ospitarti per solo 2 giorni, poi tornerà la strega."Sorridemmo.
Prese la mia borsa e mi trascinò in camera sua.
"Questa sarà la tua stanza"
"E tu?"
"Oh, io andrò in camera di mia zia..."
"Grazie mille...Ora, devo prepararmi, ho un appuntamento con Paul..."
"Oh...Capisco...Se vuoi cambiati,io rimarrò qui su la sedia, non mi dai fastidio."Un sorrisetto malizioso si fece largo sul suo volto.
"Sparisci John."
"Ai suoi ordini!"Se ne andò e cominciai a prepararmi.
Erano le 7:25 ed io avevo appena cominciato a prepararmi.
Alle 7:40 avevo appena finito di sistemarmi i capelli, avevo appena 20 minuti per vestirmi...
Alle 8:00 ero pronta e Paul non arrivava, dov'era?
Mi ricordai solo in quell'istante di non essere a casa mia ma bensì a casa di John...
Avevo la cornetta in mano, quando qualcuno bussò.
Aprii la porta.
"John, non sai che...Jude?!"
"Scusa Paul, è successo un casino, poi ti racconto..."
"Ehm, Ok...Però la prossima volta avvertimi..."
"Certo..."
"Andiamo?"
Mi porse il braccio, lo presi a braccetto ed urlai.
"Ciao Lennon, ci vediamo dopo!"
Un urlo arrivò dalla camera al piano di sopra.
"Certo, a dopo..."
Paul ed io salimmo su un taxi.
"Allora, Monsieur, dove mi porta?"
"è una sorpresa..."
"Eddai..."
"Ok, dato che ti piace la cucina Francese, ti ricordi quel ristorante Francese a Blackpool?"
"Non dirmi che..."
"Esatto, ho prenotato li."
"Paul, non posso crederci!Chissà quanto ti sarà costato..."
"Non preoccuparti, ho usato i soldi dell'ingaggio al Cavern..."
Parlammo per tutto il tempo in quel taxi, gli raccontai ciò che era successo e gli spiegai per quale motivo ero a casa di John.
Finalmente arrivammo e, appena ci fermammo, Paul venne ad aprire la mia portiera.
"Eccoci arrivati, Madame."Sorrisi all'idea di "Paul Galantuomo"
"Oh, grazie Monsieur..."
Ci accomodammo e per tradurre il menù ci mettemmo almeno 10 minuti, ma dopo aver capito, finalmente, cosa c'era nel menù, decidemmo di prendere un antipasto di pesce "In croûte", la Ratatouille (un piatto a base di verdura stufata), una bottiglia di champagne e come dessert la crema al cioccolato (che sul menù era indicata come "Mousse au chocolat")
"Allora, ti piace come ristorante?"
"Si, questa serata è magnifica, grazie mille.."
"Si, è ovvio che sarà una serata meravigliosa, la passerò con te...Ehi, un secondo, secondo te che è questo?"Disse indicandomi il secondo nome sul menù.
"Non ne ho idea, e pensare che studio francese..."
Mi versò un bicchiere di champagne, poi ne versò un po' nel suo bicchiere e lo prese alzandolo.
"Un brindisi a noi due e al nostro primo appuntamento."
"A noi!"
Bevvi il bicchiere di champagne.
In fretta arrivammo al dolce ed inutile dire che Paul si era sporcato tutto.
Provai a trattenermi dal ridere ma non ce la feci, sbottai a ridere.
"Ehi, cos'hai da ridere?"Paul mi guardava perplesso.
"E' che...Vieni qua..."Sorrisi e Paul si alzò per avvicinarsi a me, si inginocchiò vicino alla mia sedia.
Aveva le labbra sporche di crema.
Lo baciai ma era più per la crema che per il bacio in sè per sè.
"Sai McCartney, hai un buon sapore..."Rise.
"Ah sì?"
"Si, sai di Crema al ciccolato..."
"Ti piace il cioccolato
?"
"Certo..."
"Allora vieni qui..."Mi inginocchiai vicino a lui, mi fece voltare e mi baciò.
Inutile dire che mezzo ristorante ci guardava male, chissà cosa pensavano di noi...
Mi immaginavo già le voci delle signore che dicevano ai mariti:"Guarda quei ragazzi, si comportano come i bambini, si siedono a terra, si sporcano mangiando il dolce..."
"Wow, hai davvero un ottimo sapore..."
"Ahaha, dai, finiamo di cenare che poi ti riaccompagno da John..."
Ci risedemmo, finii il mio dessert e Paul pagò il conto.
Uscimmo e risalimmo sul taxi.
Non parlammo anche perchè io, che durante la serata avevo bevuto qualche bicchiere di champagne, ero già sbronza (non bevevo di solito...).
Arrivammo e dopo aver dormito nel taxi, scesi dalla macchina ed andai davanti la porta di casa Lennon.Quel mini-sonnellino del taxi mi aveva fatto riprendere.
"Grazie della serata Paul, ti amo..."
"Anch'io Judie...Ci vediamo domani."Mi diede un bacio sulla fronte e poi qualcuno aprì la porta.
"Screanzato!Ti pare questa l'ora di riportare a casa una fanciulla così giovane?"Disse John imitando la zia.
"I-io...John?!Pensavo fossi Mimi!"
"Ahaha ma ti pare?Dai, finocchietto mio, vai a dormire, domani abbiamo le prove, ci penso io a lei..."
"Non mi fido..."
"Eddai, mica sono un maniaco!"
"Se le succede qualcosa ti uccido."
"Bene, ora vai che è tardi!"
"Notte Johnny."
"Notte Frocietto."Disse John con voce acuta quasi ad imitare una voce femminile.
Io non riuscivo a parlare, ero stordita, di solito ero abitutata a non bere ed ora mi ero bevuta quei bicchieri di champagne...
Sei un'idiota Jude Michelle Waters!
Qualcuno mi trascinò di peso in camera.
Mi poggiò sul letto, mi stavo rilassando...
Sentii il letto abbassarsi sotto i l peso di qualcuno.
Sentii delle carezze sulla testa, mi stavo rilassando mai poi cominciai a mugugnare.
Per quanto fosse piacevole la situazione io NON volevo nessuno.
"Jude, calmati e dormi, domani non andrai a scuola, potrai dormire quanto ti pare..."Era John...
Mi limitai ad annuire e poco dopo mi addormentai...
Ero grata a John per avermi ospitato, ero felice della serata passata con Paul e della relazione di mia madre me ne stavo facendo una ragione...
La mia vita cominciava a trovare un equilibrio.
Angolo Autrice:Beeeeeeeeeene. Rieccomi qui in ritardo di una settimana, per farmi perdonare ho scritto un capitolo più lungo c: Il prossimo capitolo comincio a scriverlo ora almeno ce l'ho pronto e non ritardo la prossima settimana c: Ringrazio sempre la mia adorata cause i m thatter (Ti adoro <3 ) e SheisaRainbow__ che hanno recensito il mio ultimo capitolo c: Grazie mille a tutti, a SheisaRainbow, a Cause i m thatter, a quelli che seguono la mia storia e a tutti che, semplicemente, la leggono. Grazie mille a tutti :)) Spero che non faccia schifo questo capitolo çwç Prossimo aggiornamento:19 novembre. P.S. perdonatemi ma questa settimana ho la avuto verifica di storia e quella di geografia ed ho dovuto studiare TANTO.
  
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