Finalmente mi sono decisa a pubblicare il terzo capitolo!
Ora che l'ho pubblicato però dovete leggerlo,lol. 
Non deludetemi e recensite. 
Un bacio.

Emily.

Passarono tre mesi,molto lentamente,ma passarono. Mi ambientai subito ma l’Italia,il mio bel Paese,mi mancava tantissimo. 
Andai di sotto. La casa era vuota,come sempre. Anche se dovevo rispettare due regole fondamentali:
Non disturbare i miei genitori quando non erano a casa e non riempirli di chiamate inutili.
Non disturbare Tom,il loro secondo figlio,mentre guardava la tv. 
Presi il giubbotto e andai nel negozio vicino,la scuola iniziava a breve ed io non avevo ancora preso niente. ‘Non possiamo permetterci il lusso di mandarti in una scuola italiana! Andrai in una scuola svizzera! Parlerai come loro,farai quello che fanno loro! Sei in svizzera ora,dimentica l’Italia!’ Mi disse mia madre quella mattina.

Mi svegliai con la sveglia del mio cellulare. Il mio primo giorno di scuola stava iniziando. Andai in bagno e mi feci una doccia. Ripensai ai miei compagni,ai miei vecchi professori. Poi il mio pensiero arrivò a mia nonna che mi mancava,tanto. 
Mi asciugai e scelsi i miei soliti pantaloni neri e la mia maglietta ‘fortunata’,quella con il mio gruppo metal preferito. Mi pettinai i capelli e mi truccai con un trucco molto pesante. Scesi di sotto e andai verso la mia nuova scuola.

Enrico.

Vidi un’ombra davanti al mio letto. Cercai di focalizzare la sagoma e quando mi vidi Fede davanti ringhiai. 
’Calma giovanotto!’ mi disse.
’Che ci fai qui?’ 
’Ti ricordo che sono il tuo manager,il tuo migliore amico,l’unica persona come te ed il tuo creatore.’ 
:’E questo ti autorizza ad entrare in stanza mia all’improvviso nel cuore della notte?’ 
’Si. Emh,domani hai un concerto. Hai seguito la dieta a base di conigli?’ 
’Il loro sangue è disgustoso! Non mangio mai carne umana,solo quando non posso farne a meno. Ma ti prego i conigli no! Portami qualche antilope. Hanno un odore simile a quello umano!’ 
’E dove la trovo un’antilope?’ 
’Che ne so io!’ dissi facendo spallucce.
’Dai,oggi sei ospite in un programma televisivo,devi prepararti,non combinare cazzate!’ 
’Va bene! Se te ne torni a casa forse riesco a svegliarmi del tutto.’ 
’Ok,ciao.’ 
Fede aprì la finestra e scese di sotto. 
Mi alzai e andai in bagno. 

Emily.

‘Ciao,sei nuova?’ mi disse una voce femminile da dietro. 
Mi girai e mi trovai davanti una ragazza bellissima. 
’Si.’ Risposi un po’ imbarazzata.
’Piacere,io sono Julia.’ E mi porse la mano. 
’Io sono Emily.’ 
’Vieni andiamo in classe!’ mi prese per mano.
’Sono appena arrivata,non so neanche se siamo insieme!’ dissi divincolandomi dalla sua presa.
‘Ho controllato la bacheca,siamo insieme.’ Mi prese nuovamente per mano e cominciò a camminare,o meglio,correre.
’Sai,hai lo stesso stile del mio migliore amico,potreste andare d’accordo!’ 
’Oh,che bella notizia!’ dissi sarcastica.
’Un giorno te lo farò conoscere potrebbe piacerti.’ 
‘Non aspetto altro!’ dissi con un tono forse un po’ troppo acido.
Conoscere ragazzi simili a me non è mai stato facile,neanche in Italia. Finivo sempre per innamorarmi di qualcuno completamente diverso da me. Tipo Giovanni,la mia ultima delusione.
 Ragazze e ragazzi,anche molto carini,si giravano a guardarmi. Qualcuno bisbigliò qualcosa,altri si limitarono solo a capire chi fossi.