Science can be
just what is, not what it could be.
PROLOGO
‘Ma a che serve la
scienza?
E’
solo un insieme di
inutili formule che non vogliono proprio entrarmi in testa.
La grammatica ti aiuta ad
esprimerti in modo corretto,le lingue straniere ti aiutano a comunicare
con
persone di cultura diversa dalla tua,la matematica,dio non è
indispensabile,ma
ti da una mano nel saper fare i calcoli..ma la scienza,proprio non so
qual è il
suo scopo!’
Continuava a pensare Becky,
battendo in modo ritmico la matita sulla guancia mentre Miss
Murray,supplente
dell’ora di scienza non che vicepreside della Griffiths Hight School di
Oxford spiegava una
delle tante pagine del libro.
-Signorina Pirce,vuole
ripetere gentilmente l’ultimo paragrafo che il signorino
Styles ha appena
terminato di leggere?- domandò ad un tratto
l’insegnante posando gli occhi
grigi sulla ragazza imbambolata.
Becky si riscosse dallo
stato momentaneo di trance in cui era caduta volgendo le pupille
azzurre verso
Non bastava che odiasse a
morte quella materia,doveva esserci anche quell’arpia dai
capelli ingelatinati
e puzzolenti di alcool a spiegarla.
-Ehm..la..la
chimica..può
essere definita anche
‘scienza mentale’-
disse cercando di capire a pieno le parole che le suggeriva il suo
migliore
amico riccioluto.
-Centrale,volevo dire
scienza centrale- si corresse subito dopo,captando l’errore
che Harry
continuava a segnalarle.
-Gradirei stesse più
attenta
durante le lezioni,signorina Pirce…perché
quest’anno che è l’ultimo non
lascerò
che gli altri insegnanti glie la facciano passare liscia- concluse la
vicepreside riferendosi alla critica situazione scolastica di Becky
dell’anno
passato.
Più o meno se la
cavava,ma
negli ultimi periodi aveva avuto altro a cui pensare per questo motivo
aveva
‘allontanato’ o quantomeno passato in secondo piano
lo studio.
-Certo,scusi- concesse la
ragazza contorcendo il viso in una smorfia ben nascosta dietro ad un
ragazzo
che sedeva davanti a lei,e causando un
sorrisino all’amico che le stava di fianco.
La spiegazione proseguì
fino
alla fine dell’ora,ma Becky si accorse di non aver prestato
minima attenzione a
nulla di tutto quello di cui era stato spiegato.
-Niente ramanzina Styles,ti
prego,sai quanto odio questa materia,e sai ancor di più
quanto odio quell’oca
imbalsamata- supplicò l’amico che annuì
sorridente guidandola verso la mensa e
aprendole la porta in gesto galante.
Si sedettero entrambi ad uno
dei tavoli posti nell’angolo della mensa,non
perché fossero dei secchioni
asociali che si nascondono,tantomeno erano quelli fighi e popolari
stimati e
rispettati da tutti..erano dei ragazzi normali stanchi dopo sei ore di
scuola
che volevano consumare il proprio pranzo in santa pace.
-Allora come si è svolta
poi
la questione Morrison?- domandò la ragazza mordendo il suo
sandwich.
-L’ho perdonata- rispose
il
ragazzo alzando gli occhi verdi dal suo piatto colmo di patatine fritte.
-Ancora Harry,lo sai che lo
rifarà e tu l’hai perdonata di nuovo?- la ragazza
rimproverò l’amico che sbuffò
sonoramente.
-Ti prego Becky, già
è stata
una decisione difficile non ti ci mettere anche tu,sai che senza di lei
non
vivo- rispose Harry spostando lo sguardo verso la porta,da cui stava
entrando
la sua ‘ragazza’ ovvero Emily Morrison.
Becky odiava Emily,non
perchè era la classica ragazza innamorata del suo migliore
amico e che quindi
odiava la sua fidanzata,semplicemente perchè Emily era una
battona,aveva tradito
più volte il suo amico e lui ostinava a perdonarla sempre.
-Va bene,fai come vuoi-
tagliò corto la ragazza per non cominciare a litigare,
concentrandosi solo ed
esclusivamente sul suo adorato pranzo.
SALVE
BELLE (:
Beh per caso
mi è uscita quest’idea e devo
dire che mi
piace tanto tanto,spero che piaccia anche a voi.
Lasciatemi un
parere,non so se continuare o no,
ovviamente la
trama non è ancora chiara ma fra qualche capitolo capirete
meglio..
Beh spero che
piaccia a qualcuno e che quindi abbia motivo per continuarla.
MUCH
LOVE
-ANTO.