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Autore: lunalba    12/11/2012    4 recensioni
Hermione e Fred stanno insieme da 6 mesi e tutto sembra essere perfetto, ma una notizia inaspettata scoinvolgerà il loro equilibrio.
"Improvvisamente qualcosa si posò sugli occhi della riccia che stava per urlare, quando qualcuno parlò
-Zitta, sono io! – sussurrò la voce di Fred
Hermione sospirò e si voltò a guardare il fidanzato, bello come sempre
-Ehi come è andata la giornata? – chiese trattenendo le lacrime
-Hermione c’è qualcosa che non va?-
-Aspetto un bambino- sussurrò mentre una lacrima le rigava il viso
-Tu … cosa?-
-Aspetto un bambino … - ripeté la ragazza ormai in lacrime
-Aspetti chi? Che bambino?-
-Insomma Fred! Noi aspettiamo un bambino! Sono incinta! Ti ricordi qualche settimana fa … quando noi abbiamo…. Insomma Fred sono incinta … I-N-C-I-N-T-A! – urlò la ragazza"
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Love, tears, sleepless nights and…. Gam gnam style

 

 

Avete presente quel momento della vita in cui vi chiedete cosa avete fatto di male per meritare una determinata cosa? Quella era la domanda che frullava in testa a Fred Weasley alle prese con, non un pannolino, ma due!
<< avanti Hermione dammi una mano! >> la pregò il rosso voltandosi verso la fidanzata comodamente seduta sul lettino dell’ospedale.
<< no! “ che ci vuole, è facilissimo! “ >> rispose acida la riccia ripetendo le parole che il ragazzo le aveva detto quella mattina.
<< come si fa a capire qual è la parte avanti e quella dietro?  E poi cosa ci dovrei fare con quello sporco .. ah che puzza! >> si lamentò ancora tappandosi il naso con due dita e assumendo un’espressione disgustata.
<< cosa pensavi che profumava di rose?!? Da qui! >> disse Hermione alzandosi e sbuffando.

Si mise di fianco al fidanzato spostandolo con un colpo di fianchi dalla sua postazione e poi gli strappò il pannolino pulito dalle mani.
<< e butta questi! >> aggiunse passandogli i due pannolini sporchi per poi sorridere ai due neonati che li guardavano con un’espressione alla

“ dove siamo capitati?” . Ed in effetti avevano proprio ragione ad essere preoccupati.
<< ecco qui, i miei due bellissimi bambini! Non vi preoccupate c’è la mamma a prendersi cura di voi, ecco qui piccolo Dylan, adesso ci infiliamo la tutina, vestiamo la sorellina e poi mangiamo la pappa! >> quasi cantilenò con una voce da deficiente ignorando Fred che si era seduto sul letto imbronciato.
<< passami la tutina azzurra e quella rossa con il ricamo bianco! >> gli ordinò tornando quasi seria, ma non riusciva a trattenere  il sorrisino che le nasceva spontaneo ogni volta che vedeva Fred impacciato davanti ai gemelli, non lo avrebbe mai ammesso ma la trovava una cosa dolcissima.

Non si sentiva ancora sicura di quello che faceva, e non sapeva neanche cosa dire o come comportarsi davanti ai pianti dei suoi bambini, ma cercava di mostrarsi sicura, come se avesse tutto sottocontrollo. In fondo era solo il suo primo giorno da mamma, aveva tutto il tempo per fare esperienza.
<< ma si può sapere perché negli ospedali portano i bambini su dei carrelli come se fossero merce in vendita? >> chiese il rosso osservando l’infermiera che portava i bambini nelle varie stanze con una specie di culla gigante.
<< smettila di lamentarti e prendi tuo figlio! >> rispose la mora mettendogli delicatamente il bambino  tra le braccia.
<< non hanno l’espressione da secchioni, probabilmente diventeranno simpatici come il loro papà! Grazie al cielo! >> sussurrò Fred che si pentì subito della sua frase. La  ragazza lo stava guardando con uno sguardo degno di un serial killer.
<< cosa vorresti dire? Che forse io non sono simpatica? E i tuoi figli hanno semplicemente l’espressione di due neonati, come diavolo puoi sapere come saranno? Fred Weasley giuro  che .. >>
Ma non riuscì a finire la frase che una persona sulla porta si schiarì la voce divertita.
<< signorina Granger, vedo che il signor Weasley non ha atteso a farla arrabbiare! >> disse Silente entrando nella stanza in grande stile come solo
lui  sapeva fare.
<< Professore! >> urlò Hermione aprendosi in un grande sorriso a 32 denti.
<< Cara come ti senti? >>  chiese la Mcgranitt entrando subito dopo Silente, seguita da un serio Piton con l’aria indifferente.
<< professoressa Mcgranitt! Professor Piton!  >> aggiunse la riccia non scomponendosi neanche di fronte allo sguardo severo e ai capelli unti di
Piton.
<< devo dire che questi due neonati hanno preso proprio dai Weasley! Ma che begli occhioni! >> si complimentò la professoressa appena vide i due bambini.

Proprio questi ultimi, avevano si degli occhioni stupendi, ma anche molto ma molto confusi. Chi erano tutti quei pazzi con i cappelli a punta e i vestiti lunghi?! Poveri bambini, li stavano traumatizzando già dal loro primo giorno di vita.

<< Posso? >> chiese Silente facendo un cenno verso il piccolo Dylan.

Hermione annuì subito. << Certo non si preoccupi >>

<< Ma non lo faccia cadere!! >> lo avvertì Fred già sull’attenti nel caso il professore non avesse preso bene suo figlio.

Silente gli lanciò un’occhiataccia e poi prese il bambino tra le braccia, iniziando a cullarlo.
<< come si sente signorina Granger? >> continuò.
<< benone, la piccola Crystal ci ha fatto prendere uno spavento, ma adesso va tutto bene >> rispose cullando la piccola che si stava lentamente
addormentando. Era davvero tenerissima mentre apriva e chiudeva gli occhi ed intanto sbadigliava.
<< ci è giunta voce dell’accaduto, siamo contenti che sia andato tutto per il meglio! >> annuì il professore.
<< Signor Weasley come ci si sente a diventare padre?>>  chiese la Mcgranitt al rosso ancora seduto sul letto.
<< difficile, quando potrò usare la magia mi sentirò meglio, quei pannolini sono peggio di un ordigno esplosivo! >>  sbuffò guardando irritato il pacchetto di pannolini sul letto di fianco a lui.

<< Oh non si preoccupi ci farà l’abitudine, ci siamo passati tutti >> gli rispose la professoressa sorridendo rassicurante.

Il silenzio dominò la stanza per diversi secondi, e l’aria si riempì di stupore e di incredulità. Occhi che si spalancavano, bocche che cadevano fino al terreno lasciando libero accesso alle mosche di passaggio…

Il primo a riprendersi fu Silente.

<< Emh… ma… professoressa Mcgranitt io non credevo che … ma chi è lo sfortun… cioè… lei è sposata? >>

<< NO! Ma cosa avete capito! Era un modo di dire non ho figli io! >> si giustificò la diretta interessata mentre la sua pelle pallida e le sue rughe pronunciate diventavano color peperone maturo.
Tutti i presenti nella stanza scoppiarono a ridere, forse sollevati dal fatto che nessun bambino di questo benedetto mondo fosse costretto ad avere una mamma come la Mcgranitt.

<< Piton ma ha visto come sono deliziosi!? >> cercò di cambiare il discorso quest’ultima, rivolta allo scorbutico professore che fino ad allora era rimasto in silenzio in un angolo.
<< marmocchi, non capisco perché Silente abbia insistito tanto perché venissi anch’io in questo orribile posto! >> borbottò prima di guardare indifferente verso i due gemelli.
Fred ebbe l’impulso di buttarlo fuori dalla stanza ma si trattenne cercando di pensare ad altro, proprio come faceva ogni qual volta che si trovava in una situazione che lo innervosiva.

Il primo pensiero fu di Piton che ballava la conga con una gonnella hawaiana. Seguito dall’immagine di Piton che faceva uno spogliarello
davanti alla Mcgranitt, e subito dopo arrivò il pensiero più bello: Piton che si pettinava i capelli facendosi deliziose treccine  con elastici rosa e
bianchi.
A quel punto il rosso dovette trattenersi dallo scoppiare a ridere.
<< tutto bene signor Weasley? >> chiese Silente notando lo strano comportamento del giovane.
<< mmh si si tutto bene >> rispose cercando di ricomporsi.

<< Ok signori, direi che è ora di lasciare i nostri due neogenitori da soli. Penso che siano stanchi e che abbiano bisogno di riposarsi >> disse Silente facendo cenno alla coppia prima di avviarsi alla porta.

<< Oh si ho proprio bisogno di fare una lunga dormita! >> si lamentò Fred.

<< Cosa?! Tu sei stanco! Guarda carino che sono IO quella che ha partorito! >> urlò la riccia guardando malissimo il fidanzato.

Questo scambio di battute scaturì in un’altra risata collettiva.
<< oh quasi dimenticavo! Questo regalo è per i piccoli >> disse la Mcgranitt sorridente porgendo alla coppia un pacco.
<< grazie! Non dovevate! >> ringraziò la mora notando solo in quel momento il pacco verde a pallini blu.

<< è solo un pensierino … una cosa che speriamo vi potrà aiutare con i gemelli … >>

Il pacco conteneva due bracciali con sopra un orsacchiotto, una cosa normale, quasi babbana … un momento! Qualcosa non quadrava, erano andati a fare spese nel mondo babbano? Si chiese Hermione immaginando i tre professori a fare shopping in un centro commerciale.

<< Sono bracciali magici, nel caso i bambini si trovino in pericolo questo orsacchiotto si staccherà, venendo ad avvertirvi immediatamente! >> spiegò la professoressa indicando l’orsacchiotto sul bracciale.

<< oh, ma è una cosa fantastica, di certo mi farà dormire più tranquilla …  >> disse Hermione osservando il regalo.

<< e questo è un piccolo pensiero personale che ci tenevo a darvi >> aggiunse Silente porgendole un piccolo pacchetto rosso, prima di uscire seguito dai colleghi.

Fred guardò la fidanzata scartare delicatamente il pacchetto e quasi si commosse nel vedere i due piccoli braccialetti dorati con sopra lo stemma di Hogwarts e incise al centro le iniziali dei gemelli. D e C.

<< Silente è sempre cosi gentile … >> sussurrò Hermione sorridendo davanti a quei ciondoli.

I giorni passarono,  e tra sorrisi, discussioni e pannolini sporchi, finalmente arrivò il tanto atteso momento di tornare a casa.

<< è ora di tornare a casa!!! >> annunciò mamma Granger spingendo una sedia a rotelle dentro alla stanza dove Hermione stava preparando i gemelli mentre Fred caricava le valigie in macchina.
<< non vedo l’ora, sono stanca di stare qui dentro! >> sospirò la ragazza mettendo Crystal tra le braccia di George, appena entrato nella stanza. Si era stranamente proposto di aiutare la coppia a spostare le proprie cose dall’ospedale a casa Granger.
<< ehi piccola ma com’è possibile che ogni giorno ti fai sempre più bella? >> disse George guardando incantato la nipote. Da quando era diventato zio era fin troppo zuccheroso, ma Hermione non poteva che esserne contenta.
<<  ma dov’è andato tuo fratello? È sceso quasi mezz’ora fa! >> borbottò la riccia guardando fuori dalla finestra.

<< lo incroceremo per strada, su vieni e siediti, è ora che i nuovi gemelli Weasley tornino a casa! >> la incoraggiò la madre.
<< salve a tutti, finalmente si torna a casa! >> salutò l’infermiera entrando nella stanza.
<< una firmetta qui e potete andare >> aggiunse facendo firmare a Hermione un foglio per la dimissione.
<< arrivederci e buona fortuna! >>
<< arrivederci e grazie per le vostre cure, mi sono trovata davvero molto bene>> la ringraziò la neo-mamma uscendo dalla stanza.
George continuò a parlare alla nipotina con una vocina da idiota mentre Hermione seduta sulla sedia a rotelle diceva al piccolo Dylan quanto gli sarebbe piaciuta casa sua.
<< quando vi trasferite da Bill e Fleur? >> chiese mamma Granger guardandosi intorno alla ricerca del genero.
<< pensavamo di restare da voi ancora un paio di settimane, così potrai darmi una mano con i gemelli, e poi dobbiamo ancora sistemare delle cose … ma dov’è Fred? >> richiese non vedendolo arrivare.
<< credo di averlo trovato >> disse George scoppiando in una fragorosa risata.
Le due donne si voltarono verso il punto indicato dal rosso dove un Fred irritato e confuso cercava di infilare le chiavi in una macchina poco lontano.
<< ma cosa sta facendo? >> chiese mamma Granger alzando un sopracciglio davanti alla scena di Fred Weasley che davanti alla portiera, in equilibrio su un piede cercava di aprire la macchina, borbottando qualcosa tra se e se.
<< dite che dovremmo fargli notare che ha sbagliato macchina? >> rise George divertito dalla scena.
<<  credo che sarebbe la cosa giusta da fare .. .>> constatò Hermione con anche lei un sorrisetto divertito sotto i baffi.
<< ho avuto un’ idea! State qui e guardate! >> disse George dando la piccola neonata alla nonna e  avvicinandosi in punta di piedi al fratello, che troppo concentrato nella sua impresa non si accorse di nulla.
Una volta arrivato alle sue spalle George si sporse verso l’orecchio del gemello gridando un forte “buuuuu” che fece spaventare Fred, il quale si sbilanciò indietro cadendo addosso al fratello.
<< ma sei scemo! Mi hai fatto venire un colpo! Ahi il mio povero fondoschiena! >> sbottò alzandosi con una smorfia.
<< questa maledetta macchina non si apre! >> aggiunse guardando imbronciato la macchina.
<< è la macchina sbagliata stupidotto! >> gli fece notare George indicandogli il punto in cui Hermione stava ridendo.
<< oh, io … bè si assomigliano! >> si giustificò Fred arrossendo un poco,  avviandosi verso la fidanzata.
<< andiamo a casa! >> aggiunse salendo in macchina, quella giusta ovviamente, e aiutando Hermione a legare i neonati nel seggiolino.
<< credo che dovremmo installare delle telecamere nella stanza dei piccoli, e anche dei microfoni, e dobbiamo installare tutte le precauzioni per i neonati …  >> iniziò a dire Fred pensieroso, mentre la sua ragazza si assicurava che i neonati fossero legati bene.
<< non credi di esagerare? Mica possiamo assumere un’ agenzia di agenti della CIA per controllarli 24 su 24! >> sbuffò Hermione guardando torva il fidanzato.
<< buona idea!!! La sicurezza dei bambini prima di tutto! Dovremo far sparire anche i coltelli, e coprire tutte le prese … >> continuò il ragazzo prendendo sul serio la proposta della riccia.
<< spero che non rivoluzionerete casa mia! Soprattutto perché nelle due settimane che rimarrete i piccoli non faranno altro che mangiare e dormire, ed è altamente improbabile che possano prendere dei coltelli o mettere le dita nella corrente, anche perché dopo solo due giorni di vita di certo non inizieranno a gattonare >> gli fece notare Jane ridendo dell’ingenuità del “genero”.
<< la sicurezza non è mai troppa! >> ribatté Fred costringendo il fratello a chiudere il finestrino che secondo lui “ faceva entrare troppa aria”.
<< eh dai Fred uno spiraglio minimo non può certo farli del male! >>
Dopo svariate discussioni sulla sicurezza dei bambini i quattro arrivarono a casa Granger dove i parenti e gli amici avevano organizzato una piccola festa a sorpresa per i nuovi arrivati.
Hermione sorrise leggendo lo striscione in bella mostra sull’entrata, “ Un benvenuto speciale ai due bambini più belli e intelligenti del mondo! E complimenti ai genitori!“
<< finalmente siete tornati! >> urlò la signora Weasley andando incontro al figlio.
<< i miei nipotini! >> urlò in contemporanea Ginny correndo incontro all’amica.
<< Hermione sai che ho scoperto che aspirando l’aria di questi palloncini ti viene una vocina stupenda? Ron sembra più idiota del solito! >> aggiunse sventolando i palloncini colorati che teneva in mano.
<< ma cosa hai organizzato? Avevi detto “ piccola festicciola tra parenti” chi è tutta sta gente? >> chiese la riccia guardando dei visi sconosciuti girare e parlare in giro per la casa.
<< Ci sono i vicini, poi c’era l’idraulico e mi sembrava maleducato non invitarlo, e poi ovviamente c’è il giardiniere e penso di aver invitato anche quel simpatico ragazzo che vive in fondo alla strada … >> le spiegò la rossa entusiasta.
<< intendi il ragazzo che è appena uscito di galera per furto? >> chiese Hermione alzando un sopracciglio.
<< può essere, comunque sembra proprio un bravo ragazzo! Ha anche apprezzato la torta di mele che ho preparato! >> rispose la piccola Weasley guardandosi intorno felice.
“ certo uno appena uscito di galera deve avere gusti davvero raffinati sul cibo! “ pensò la riccia.
<< non so se tutto questo frastuono faccia bene ai bambini! >> sussurrò al fidanzato che sembrava spaesato quanto lei.
<< mamma sta già provvedendo a mandare via gli “intrusi”, ha organizzato tutto Ginny ... >> rispose Fred come se quell’unica frase potesse spiegare tutto, e in effetti poteva, solo Ginny poteva organizzare una cosa simile …
<< Hermione cara, scusa, Ginny ha esagerato, adesso sono rimasti davvero solo gli amici e i parenti più stretti … venite ho preparato
una torta per l’occasione! >> annunciò Molly allegra come sempre.
Con grande sollievo di Hermione la festa finì presto e prima di quanto pensasse, lei, Fred e i bambini si trovarono soli nella stanza dove erano state sistemate le culle temporanee per i neonati.
<< credo sia ora di allattarli … >> disse Hermione sollevando la piccola Crystal e sistemandola vicino al seno.
<< non è che soffoca? >> chiese preoccupato Fred guardando la fidanzata che iniziava ad allattare la piccola.
<< Fred è una cosa naturale che bevano dal seno, non soffocano! >> rispose esasperata cercano di restare tranquilla, e tornando a guardare incantata la figlia che succhiava serena.
Non riusciva proprio a capire perché fosse cosi ossessionato, anche lei si preoccupava ma c’erano dei limiti!
<< sono bellissimi! Mi hai fatto il regalo più bello del mondo! >> disse Fred avvicinandosi alla fidanzata e abbracciandola cercando di non infastidire la figlia che intanto si leccava i baffi felice e beata.

La prima nottata con i gemelli andò relativamente bene, entrambi i bambini si svegliavano solo negli orari per mangiare e poi si riaddormentavano beati. I due neogenitori già si stavano illudendo di non dover passare tutto quello che i loro amici e parenti gli avevano raccontato: notti in bianco, pianti, ecc ecc.

Per loro si prospettava un futuro pieno di notti tranquille, sorrisi felicità e … tanta preoccupazione.

<< Fred dove vai? I gemelli dormono, torna a letto! >> borbottò Hermione sentendo il fidanzato che si alzava per la quarta volta.

<< controllo che stiano bene! >> rispose avvicinando il volto alla culla per accertarsi che i gemelli respirassero.

<< certo che stanno bene, torna a letto o da domani dormi sul divano! >> lo minacciò la riccia mettendo la testa sotto al cuscino.

Ma per quanto facesse la spavalda anche lei si era ritrovata spesso ad alzarsi in piena notte per guardare i gemelli, avrebbe potuto rimanere imbambolata a guardarli dormire e a sentire il loro respiro per sempre.

<< guarda che prima ho sentito che ti sei alzata per controllarli! >> le fece notare Fred.

<< infatti li ho già controllati io, non c’è bisogno che li controlli anche tu >> cercò di sviare il discorso la ragazza.

La mattina dopo entrambi i giovani si pentirono di non aver chiuso occhio, se con un bambino sarebbe stato difficile, con due era un vero incubo! Quando un gemello iniziava a piangere l’altro lo seguiva a ruota, quando Crystal aveva fame ovviamente anche Dylan richiedeva attenzione, e con le sue orla ci riusciva anche molto bene! Avevano una specie di sensore innato che li portava a copiarsi a vicenda … era snervante!

<< per essere così piccoli hanno dei polmoni potenti! >> si lamentò il rosso cullando la figlia che piangeva ormai da dieci minuti.

<< fratello non ci sai fare! >> lo prese in giro George canticchiando una canzone  sentita alla radio.

Nell’istante in cui la sua voce giunse all’ orecchio della nipote il pianto scemò in un leggero lamento.

<< ha smesso! >> esultò il giovane padre. Mentre George si beava del silenzio e sorseggiava un po’ di latte.

Ma quel benedetto silenzio non durò al lungo, ed infatti tempo pochi minuti che il pianto tornò a riempire la stanza. Ancora più forte di prima!

<< ehi Fred hai notato? >> chiese Ginny che stava seduta sul divano leggendo una rivista.

<< cosa? >> chiese il rosso confuso.

<< George canta … >> gli chiese la sorella interrompendo i pensieri profondi del fratello che si chiedeva se latte e succo di frutta potessero essere mischiati.

<< Oppa is Gangnam style, Gangnam style … * … >> cantò il rosso confuso dalla richiesta della sorella.

All’istante la stanza calò nel silenzio.

<< le piace la tua voce, quando canti smette di piangere! >> disse Fred con gli occhi che brillavano di speranza.

<< prendila in braccio e canta! >> gli ordinò passandogli la bambina.

E cosi George Weasley passò la sua giornata a cullare e a  cantare, sfondando i timpani ai presenti con la sua “melodiosa e intonata” voce.

<< preferisco il pianto di Crystal alla voce di quell’ idiota, e poi non può cambiare canzone?! >> borbottò Ron tappandosi le orecchie mentre il fratello intonava per la ventesima volta la stessa canzone.

<< è ora della pappa! >> intervenne Hermione prendendo in braccio la piccola che, nel momento esatto in cui non sentì più la voce dello zio, ricominciò a piangere disperata.

<< continua a cantare, perché hai smesso! >> lo rimproverò Fred guardandolo torvo.

<< perché non posso venire in camera vostra mentre Hermione allatta! >> si giustificò George un po’ imbarazzato.

Fred ci pensò un po’ su e poi ebbe un’ idea geniale e diede il permesso al gemello di salire in camera con loro.

Così i tre ragazzi si ritrovarono in camera, Hermione allattava la piccola, Fred guardava adorante la figlia e George stava in un angolo, con la faccia rivolta verso il muro a cantare.

<< non girarti! >> lo avvertì Fred controllando che il suo sguardo fosse fisso al muro.

<< Hermione cara, il piccolo si è addorm … ma cosa … >> mamma Granger entrò nella stanza con il piccolo Dylan addormentato in braccio e guardò la scena confusa.

<< poi ti spiego, è una storia lunga, a quando pare a tua nipote piace la voce di George >> spiegò la riccia rendendosi conto di quando doveva sembrare ridicola la situazione.

 La giornata passò così tra poppate, cambi di pannolini ninne nanne e … gam gnam style!

La seconda notte non passò tranquilla come la prima, il piccolo Dylan aveva le coliche e piangeva disperato e di conseguenza anche la sorellina piangeva. L’unico modo per tenere la situazione sotto controllo era che tenesse tranquillo il piccolo camminando avanti ed indietro cullandolo e tenendogli una mano sul pancino mentre George cantava e nel frattempo Hermione cullava la piccola. Una squadra vincente!

Dopo un’ ora entrambi i gemelli si riaddormentarono lasciando i tre ragazzi distrutti.

<< non ce la faccio ad alzarmi …  >> si lamentò George rimanendo sdraiato di fianco al fratello già mezzo addormentato.

<< fare la mamma è decisamente il lavoro più duro del mondo >> borbottò Hermione prima di addormentarsi abbracciata al fidanzato.

La mattina Ginny si ritrovò davanti ad una scena alquanto insolita, Fred e Hermione erano abbracciati nel grande letto matrimoniale, i gemelli dormivano beati, ma la cosa insolita era George che dormiva abbracciato al fratello con la bocca aperta, un filo di saliva che scendeva sul mento ed un piede che penzolava dal letto.

Nella sua giovane ed ingenua mente si sovrastarono mille interrogativi che però vennero interrotti dal lamento del piccolo Dylan che si era svegliato.

<< vieni piccolo, sai che hai una famiglia strana vero? >> sussurrò sdraiandosi in un angolo libero del letto iniziando a cullare il nipotino.

Quest’ultimo vece un piccolo versetto, quasi per risponderle.

 

***


<< avanti Fred voglio tornare dai gemelli, sono piccoli hanno bisogno di me, e se dovesse succedere qualcosa? >> si lamentò Hermione cercando di opporre resistenza al fidanzato che la trascinava.
<< sono con tua madre e i miei fratelli e non succederà niente, è solo un oretta! >> rispose Fred per la milionesima volta.
Erano tornati nel mondo magico tramite la metà polvere, e Fred aveva, non si sa come, convinto la riccia a bendarsi per assaporare meglio il gusto della sorpresa!

Ora che aveva constatato che i bambino non potevano correre quasi nessun rischio con la madre della ragazza a casa  a controllarli, era molto più tranquillo e meno ossessionato per la sicurezza dei bambini.  Tutt’altra storia era per Hermione…
<< siamo arrivati? >> chiese per la centesima volta la riccia.
<< quasi … attenta ci sono dei gradini … arrivati. Sei pronta? 1,2, 3! >>
contò togliendole la benda.
La ragazza si trovò  in una delle strade di  Diagon Alley davanti ad una grande vetrina da cui si poteva vedere l’interno spoglio.
<< dove siamo? >> chiese confusa la ragazza.
<< nel nuovo negozio di Fred e George Weasley! >> rispose Fred in modo teatrale.
<< cosa? Come diavolo avete potuto comprare un locare del genere? >> chiese ancora più confusa.
<< con i soldi risparmiati grazie alle nostre magnifiche creazioni! >> le spiegò il rosso sorridendo e aprendo la porta per farla entrare.
<< il proprietario è un amico di papà, ci ha fatto un buon prezzo, non è molto grande, ma è un inizio >> aggiunse prendendola per mano e portandola a vedere il retro.
La ragazza si guardò intorno, era uno spazio con le pareti grigie, dava l’impressione di essere abbandonato da un po’, cosa diavolo era passato per la mente del suo ragazzo? Con due gemelli appena venuti alla luce, lui andava a comprare un negozio?!
<<  Fred ti sei accorto che questo posto sembra cadere a pezzi vero? >> gli fece notare la riccia.
<< io e George lo sistemeremo, e una volta avviato guadagneremo dei soldi che ci faranno comodo per i gemelli! >> rispose entusiasta il ragazzo, pronto per la ramanzina della ragazza. Già sentiva la sua voce che gli rimproverava il fatto di essere un irresponsabile, cretino, ecc ecc. invece con sua grande sorpresa la sfuriata non arrivò.

Hermione sospirò, annuendo un paio di volte, e poi si girò in direzione del fidanzato.

<< Io mi fido di te, e lo so che farai di tutto per aiutare me e i gemelli. L’idea è geniale amore mio… Grazie >> e sorprendendo ancora una volta Fred, gli mise di slancio le braccia al collo e lo baciò.

Cercò dopo pochi secondi di staccarsi, ma due braccia glielo impedirono.

<< Non puoi dirmi una cosa così dolce e pensare che io mi accontenti di un bacetto cara mia >>

E così si riappropriò delle sue labbra, dando inizio ad un bacio molto più lungo e passionale del precedente.

<< Prima di iniziare i lavori… si potrebbe battezzare questo nuovo negozio. Che ne pensi? >> le propose con un sorriso un po’ malizioso.

Hermione arrossì un po’. Parlare di certe cose, e sentirsele dire la mettevano ancora un po’ in difficoltà, e probabilmente non si sarebbe mai abituata a quei discorsi… anche se le piacevano.

<< Perché no?... potrebbe portarti fortuna >> sorrise a sua volta lasciandogli un altro bacio sul mento.

<< Oh si, molta >> un bacio sul collo << molta >> un bacio sugli zigomi << molta fortuna >> concluse con un bacio sulle labbra.

La ragazza si bloccò all’improvviso e si mise a strillare come una pazza!

<< Aaaahh un ragno!!! Nonono io non lo faccio in un posto infestato da bestiacce! Te lo scordi! >> e senza dare il tempo a Fred di capire il motivo per cui il loro momento di tenerezza era finito, uscì come un fulmine dal nuovo negozio del suo fidanzato e di suo cognato.

Fred guardò il piccolo ed innocuo ragnetto che camminava tranquillo su una parete, e lo insultò mentalmente.

<< Tutta colpa tua! >

E sconsolato ed insoddisfatto seguì la ragazza fuori dalla porta.

A casa c’erano sua madre e i bambini ad impedirgli di stare solo con lei, mentre li ci si mettevano i ragni!

Prevedeva un lungo periodo di astinenza

 

 

 

 

*LA CANZONE CHE FA CALMARE LA PICCOLA CRYSTAL è GAM GNAM STYLE, CHE PROBABILMENTE TUTTI CONOSCETE =)

 

CIAO A TUTTI! E FINALMENTE SIAMO QUA … è Già … xD

SCUSATE PER IL RITARDO, MA TRA LA SCUOLA E ALTRI MILLE IMPEGNI SCRIVERE QUALCOSA DI DECENTE ERA DAVVERO IMPOSSIBILE.

FINALMENTE I GEMELLI TORNANO A CASA!!!

SIAMO MOLTO CURIOSE DI SAPERE COSA NE PENSATE =)

ALLA PROSSIMA

BIANCA E VALENTINA

 

 

 

 

  
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