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Autore: hipsta please    12/11/2012    3 recensioni
Quel che le rimaneva erano solo dei bellissimi ricordi; un supermercato.
Un ragazzo.
E poi un prato, un cornetto, della pioggia.
Una chiamata, un caffè allo Starbucks, un panino al Mc Donald’s.
Tanti, tanti problemi. E poi quel bacio sulle labbra, che le aveva lasciato un buonissimo sapore.
Il suo sapore.
E che non voleva saperne di andarsene.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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26. Forever

 
«Jess! Jess, apri. Jess, apri immediatamente, o giuro che butto giù la porta!», urlò il ragazzo, martellando di colpi la porta di casa.
Possibile che non si arrenda mai, questo ragazzo?
In questo era esattamente uguale a lei. Testardo, ottuso come un mulo.
«Jessica, per favore. E sappi che se butti giù la porta, sarai tu a ricomprarla, Styles», fece lei schifata, aprendo di scatto la porta; Harry era ancora con la mano a mezz'aria, intento a bussare.
Lui sospirò, si aggiustò i capelli. Quanto diavolo è bello. «Ok, scusami, Jessica. Posso entrare? Devo parlarti».
«Io non ho niente da dirti, invece. Sarà per la prossima volta», fece con un finto sorriso chiudendo la porta, ma Harry mise un piede per bloccarla, e la fissò negli occhi.
«Io devo dirti delle cose invece, e anche molto importanti. Quindi adesso mi farai entrare». Non l'aveva detto come un ordine, anzi: aveva usato la voce più dolce che riuscisse a cacciare. Gli occhi di Jess di incatenarono nello smeraldo brillante dei suoi, e senza rendersene conto aprì la porta e lo fece passare.
La risatina di Harry le rimbombò nel cervello, facendola uscire da quello stato di momentaneo torpore in cui era caduta.
Oh, accidenti, lui e i suoi bellissimi occhi.
«Avanti, cosa devi dirmi?», fece sbrigativa. Lui si sedette sul divano.
«Non mi offri nemmeno qualcosa da bere?», si finse sorpreso.
La ragazza perse le staffe, e si avvicinò pericolosamente al viso del ragazzo. «Senti, non ho tempo da perdere dietro ad uno come te. Quindi, o ti sbrighi e mi dici quello che devi dire, oppure ti caccio fuori di casa a calci. A te la scelta», soffiò sul suo viso, arrabbiata. Harry continuava a fissarle le labbra, poi sospirò e si accomodò meglio sul divano.
«Jess... Jessica, siediti, per favore», iniziò a dire torturandosi le mani, in evidente disagio.
«Sto bene in piedi, grazie».
Lui la guardò male. «Non rendermi tutto più difficile, ok? Siediti e fammi parlare. Poi, se è ciò che vuoi... Me ne andrò. Da questa casa. Dalla tua vita», disse affranto.
«È proprio quello che voglio», lo guardò lei, accomodandosi vicino a lui. Ok, questo non era affatto vero: avrebbe tanto voluto che Harry la riempisse di bugie e tornassero insieme, pur di stare di nuovo con lui.
Ma Jess, cosa vai a pensare?, si maledisse da sola.
«È stato tutto un enorme sbaglio. Un enorme equivoco», iniziò a dire lui.
«Nessun equivoco, Harry. Vi ho visto come vi baciavate. O vorresti dire che magari sono io che ho visto male?», chiese serafica.
«No, Jess, non sto dicendo questo. Ma quello che devi capire è che non sono stato io a baciare lei, bensì lei me».
«Non vedo differenza. Lei ti ha baciato, tu l'hai baciata. Sta di fatto che io ho visto le vostre labbra incollate, e questo mi basta», rispose dura.
«No! È questo che non capisci! - Jess lo guardò male, lui sospirò. - Jess, per favore, fammi finire. Io non l'ho mai sopportata Caroline, ti giuro. Era dall'inizio del programma che non faceva altro che starmi dietro, nonstante io avessi diciassette anni. Mi fa il filo da anni, nonostante io non abbia mai accettato le sue avanches. Al party mi stava dicendo che io sarei dovuta stare con qualcuna più grande, tipo lei; con una donna. Non puoi minimamente immaginare come mi stava stancando, la stavo per mollare là e andarmene. Ma poi ho incrociato il tuo sguardo, e non ho capito più niente. Tu eri lì per me, e i miei amici mi avevano tenuto all'oscuro di tutto. Una marea di emozioni mi si riversarono dentro, non capii più niente. Volevo solo venire da te, stringerti, abbracciarti. Non mi interessavano i fotografi, non mi interessava niente; c'eri tu, e questo mi bastava. Non capivo più niente, così Caroline mi ha baciato. È stato qualcosa di allucinante, giuro, da farmi venire il voltastomaco. Mi sono staccato immediatamente, le ho intimato di non avvicinarsi più a me e di non rovinarmi la vita. Volevo venire da te, volevo dirti ciò che sentivo. Ma tu te n'eri andata». Gli occhi di Jess iniziarono ad appannarsi, mentre il ragazzo stava ormai piangendo lievemente.
«Non puoi pensare che io abbia preferito baciare Caroline. Non puoi pensarlo, perché non sai cosa realmente provo per te. Non sai quanto piangevo, la sera, per non averti al mio fianco. Non sai quante volte ti pensavo al giorno, quante volte sognavo di sentire il tuo profumo mischiarsi col mio ancora una volta. Non sai come mi rabbuiavo tutte le volte che ti nominavano, o come mi rendeva felice passare le nottate a telefono con te. Tu, Jess, non sai che io mi sento costantemente a disagio, perché non posso darti tutto quello che meriti. Perché non posso farmi vedere con te in giro, non posso correre il rischio delle fan e dei paparazzi. E non sai nemmeno che io sono disposto a rinunciare a tutto questo per te. Sembrerà stupido, ma... Per quanto io ami la musica, sono disposto a rinunciarci. Perché, prima di amare la musica, io amo te», terminò fissandola negli occhi, piangendo copiosamente. Jess abbassò la testa, mettendosi le mani nei capelli; immediatamente fiotti di lacrime sgorgarono dai suoi occhi, per poi caderle lungo le braccia. Non era vero, non era vero. Harry le aveva detto che la amava.
«Harry, io...», tentò di dire, ma non trovava le parole.
«Stammi a sentire, Jess. Io ti amo, con tutto il cuore. Si, finalmente l'ho detto. Ti amo, e non sono mai stato più sicuro in vita mia», le disse prendendole le mani e stringendole tra le sue, asciugandole le lacrime.
«E io che pensavo che per te non fossi niente, che ero stata un'illusa... - la ragazza scosse la testa. - Anche io ti amo, e ti credo. Ti credo Harry. Ci credo che mi ami, che non volevi baciare Caroline, che provi qualcosa per me. Ma per favore, non farmene pentire», sussurrò esausta, appoggiando la testa al suo petto.
Il ragazzo le prese il volto tra le mani, e si avvicinò alle sue labbra. Sorrise, per quello che stava per fare; gli era mancato tutto, tutto. La morbidezza delle sue labbra, il calore della sua pelle sotto le sue mani, la luce che passava nei suoi occhi quando Harry le si avvicinava, le donava un sorriso, la stringeva a sé. Posò le labbra su quelle della ragazza, che fremevano dall'emozione. La sua bocca si schiuse per lasciar passare la lingua di Harry; presero a giocare insieme, come in una danza d'amore e passione. Mille brividi attraversarono il corpo di entrambi, che si strinsero ancora di più tra di loro.
Ti amo, avrebbe voluto urlagli ancora. E ancora, ancora, e ancora. Non si sarebbe mai stancata.
Il ragazzo si staccò dolcemente, avvicinando la fronte alla sua e accarezzandole il naso col suo.
«Non te ne pentirai, lo giuro. Perché noi, Jess, siamo per sempre», ed eccolo, uno dei suoi fantastici sorrisi, che poteva illuminare a giorno un'intera strada.
«Per sempre», sussurrò lei, prima di rifiondarsi di nuovo sulle labbra del suo ragazzo.
Del ragazzo che amava, e che avrebbe amato per sempre.



Mamma miiia :')
anifweaiwednm ancora non ci posso credere che è finita. Pubblicare questa storia è stato come un parto. Faticoso, ma anche parecchio gratificante.
Voglio ringraziare tutte le persone che si sono fermate anche dieci minuti per leggere la mia storia; chi l'ha messa tra le preferite/seguite/ricordate, chi è stata al mio fianco in ogni capitolo a commentare e anche chi ha letto silenziosamente.
Spero continuiate a seguirmi dato che ho diverse os e una nuova ff da pubblicare, e sarei felicissima di sapere cosa ne pensate.
Chiunque volesse seguirmi o chiedermi qualcosa sulle ff o semplicemente parlare un po', sono @xthreewords.
Alla prossima storia c:

 
  
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