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Autore: harrehs    12/11/2012    23 recensioni
Harry Styles aveva sempre avuto tutto, dal sesso alla popolarità.
Elizabeth Payne non aveva mai avuto un ragazzo. 
Elizabeth Payne aveva un gran bel fondoschiena. 
Harry Styles perse la testa per Elizabeth Payne. 
Zayn Malik era il migliore amico di Harry Styles. 
Louis Tomlinson era il migliore amico di Elizabeth Payne. 
Liam Payne era il fratello di Elizabeth, e odiava Styles. 
Elizabeth Payne stravedeva per Niall Horan. 
Harry Styles odiava Niall Horan. 
***
Non è la solita storia da liceali. 
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I Love You Baby'
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Chapter 25th.
#Hurt.



 

 
Harry's Point Of View
Era tutto perfetto. 
Le lasagne erano fumanti. Le adoravo; la ricetta l'avevo imparata in Italia.
Era pronto un pranzo coi fiocchi. 
Lo stereo riproduceva in sottofondo tutte le canzoni che avevano accompagnato la nostra relazione, a partire da ''Isn't she lovely''
Avevo pensato a tutto. Mi ero davvero superato. 
Avremmo pranzato a casa mia, ero solo quel giorno, e poi dopo... Era tutto da vedere. 
Ma sarebbe successo, ne ero sicuro. 
Il campanellò suonò e, con l'anticoncezionale ben incartato in tasca, avevo ovviamente pensato anche a quello, andai ad aprire. 
Ma cos'era quell'anno, la moda delle gonne corte?
Stavolta la mia ragazza ne indossava una gialla, sempre con quelle solite balze accattivanti, a vita alta. 
Lo faceva apposta?
H: - Buongiorno dolcezza, vuole accomodarsi?- le chiesi, una volta dopo aver distolto lo sguardo dal suo abbigliamento. 
Lei entrò senza dire nulla e si mise subito a sedere a tavola. 
Sembrava tesa.
Strano, solitamente mostra a tutti il suo sorriso invidiabile. Oggi no. 
Mi sedetti di fronte a lei. 
H: - Tutto bene?- le chiesi preoccupato. 
Strofinava gli indici con i pollici nervosamente e guardava in basso. 
E: - Harry,- cominciò sospirando e alzando indecisa lo sguardo. - Chi hai baciato a capodanno?- chiese. 
Ero sconcertato, ma tirai un sospiro di sollievo. Per qualche strana ragione mi ero davvero spaventato. Sorrisi. 
H: - Liz è questo il problema? Chi ho baciato a capodanno?- le domandai incredulo e divertito. 
Lei però restava seria. 
E: - Insomma?- mi incitò. 
H: - Lavoravo quella sera. Non ho baciato nessuno a capodanno Liz, mi pare ovvio.- le risposi tranquillo. Quella sera infatti, io e i miei compagni di corso ci saremmo dovuti occupare del catering per una festa importante. Era andato tutto bene, e avevo addirittura ricevuto numerosi complimenti. 
Lei tuttavia, dopo la mia frase, respirò rumorosamente e si agitò ancora di più. Sembrava quasi delusa. 
La guardai negli occhi. Rabbrividii. Speravo di non aver capito bene. 
Elizabeth per me era un libro aperto; ero sempre stato bravo a leggere lo sguardo delle ragazze, e i suoi occhi neri per me non avevano più segreti. Sapevo quando mi mentiva, quando doveva dirmi qualcosa, quando era sull'orlo di un pianto. 
Tremava. 
Il mio respiro si fece più affannoso, ma cercai di mantenere la calma. 
Voleva abbassare lo sguardo, ma per qualche strana ragione si stava trattenendo. 
E: - Harry, io ho baciato qualcuno a capodanno.- ammise tutto d'un fiato, decisa, colpevole. 
Fu una pugnalata. Ne sentii il dolore. 
Il sapore delle sue labbra, al quale solo io avevo il diritto, era appartenuto a qualcun'altro.
Per un attimo l'odore delle lasagne fumanti mi diede il voltastomaco. 
Tutto mi stava dando il voltastomaco. 
Strinsi i pugni, per trattenermi. 
Ma poi riflettei: a capodanno è naturale baciare qualcuno. Tutti si baciano, anche sconosciuti fra di loro. Finisce lì. E' un rito. 
Sì, mi dava fastidio, ma era solo uno stupido bacio di capodanno. 
H: - Dai Liz, non è niente. E' normale baciare qualcuno a capodanno. E' finita lì. Si dimentica.- le dissi per rassicurarla, un po' incerto. 
La sua espressione però non si rilassò. 
Perché non si rilassò?
Lessi il suo sguardo nuovamente. 
C'era la colpa. Solo questo. 
Fece un lento e deciso cenno di no con la testa. A che era riferita?
Cazzo. 
Rabbia. Sentii solo questo. 
H: - Stai continuando a vederlo?- le chiesi furioso, sporgendomi leggermente verso di lei. 
Fece un altro veloce cenno di no. 
Mi rilassai. 
Lei no. 
Sospirò, sull'orlo del pianto, il mento tremante. 
E: - Harry...- cominciò, per poi fare una lunga pausa. - Io ho perso la verginità quella notte.- 
Vuoto. 
Dolore. 
Incredulità. 
Scherzava. 
Non era vero. 
Ma allora perché continuava a guardarmi in quel modo. 
Mi passai nervosamente una mano fra i capelli, scuotendoli ferocemente. 
H: - Tu cosa?- riuscii solo a chiedere, con un filo di voce. 
E: - Mi dispiace.- rispose, trattenendo un singhiozzo. 
Ecco di nuovo la nausea. Era tutto vero. 
Lei. 
Il suo corpo. 
Era stato di qualcun'altro, prima di essere mio. 
Prima di essere dell'uomo che lei diceva di amare. 
Quasi non riuscivo a respirare. 
Lei. Un'altro. 
No.
Non la mia innocente Liz. 
Una presa in giro. Non era innocente. 
Dopo l'incredulità arriva la parte peggiore. 
Misi le mani tremanti sul tavolo, per poi scaricare la rabbia e spostarlo bruscamente in avanti. Non riuscivo a controllarmi. 
Elizabeth si spaventò, ma non mi importava. 
Rabbia. 
Mi alzai e cominciai a camminare avanti e indietro, pur di non spaccare tutto. 
H: - Come? Cosa? Tu non fai certe cose.- balbettai, furioso e incredulo allo stesso tempo, senza fermare la mia camminata nervosa. 
E: - Io...- balbettava anche lei, ma in questo momento davvero non riuscivo a provare tenerezza nei suoi confronti -... Sei mesi sono tanti e... Tu non c'eri...- continuò -...E io ne avevo voglia.- finì. 
Mi bloccai. 
Quell'ultima frase mi spiazzò. 
Mi voltai a guardarla. 
Non potevo neppure immaginare che sguardo avessi avuto in quel momento, ma lei era spaventata. 
H: - Tu avevi voglia?- chiesi all'inizio sibilando. - Sono nove mesi cazzo che ti aspetto Liz!- urlai. 
Non ho mai avuto un gran temperamento. E la mia voce è sempre stata fin troppo alta. 
In quel momento forse neppure mi sarei riconosciuto. 
Ma ero fuori di me. 
Ero ferito. 
Sapevo di averle urlato in faccia, ma era il minimo. Cercavo di contenermi, non sapevo per quanto avrei resistito. 
E: - Fa male stare dall'altro lato vero? Ti capisco.- disse. 
La parola ferisce più della spada. 
Sapevo a cosa si riferiva; quasi un anno prima quella conversazione era già stata fatta, ma i ruoli erano invertiti. Su quella spiaggia, quando io le dissi che l'avevo tradita. 
H: - Esci da qui.- dissi secco, freddo. 
Lei non capì. 
Ma doveva andarsene, perché io sarei scoppiato. E non volevo farle del male. 
Il respiro era sempre più affannoso, e numerose scosse dominavano il mio corpo. 
H: - Elizabeth va via.- dissi nuovamente, voltandomi per non guardarla. 
Per vedere ciò che stavo perdendo. 
Sentii una sedia muoversi. 
Scarpe strusciare sul pavimento. 
Un singhiozzo. 
Una porta chiudersi. 
Mi voltai. 
Ero solo. 
Respirai profondamente, chiudendo gli occhi. 
Ma venne fuori tutto, come un conato di vomito. 
Gettai a terra la sedia con un calcio, spinsi il tavolo lontano da me, presi a pugni il muro. 
Sentivo che stavo perdendo la ragione. 
Sentivo che prima o poi mi sarei stancato di spaccare tutto. 
Sentivo che non ero più io, perché lei non era più lei. 
 
Mi ritrovai accasciato a terra, con la guancie bagnate. 
Mi sentivo uno sfigato, perché ci avevo creduto. 
Mi sentivo uno sfigato, perché un altro era riuscito ad averla prima di me. 
Mi sentivo uno sfigato perché sapevo che senza di lei perdevo tutto. 
Non poteva averlo fatto davvero. 
Eppure non stavo sognando. 
Presi il telefono dalla tasca dei pantaloni, e composi il solito numero. 
H: - Zayn...- dissi con la voce tremante. Tirai su con il naso e ci passai sopra con la manica della giacca, sbattendo le palpebre velocemente per evitare altre lacrime. - Ho bisogno di te.- dissi senza girarci intorno. 
Z: - Arrivo.- 
Sapevo che lui ci sarebbe sempre stato. 
 
H: - Non è vero Zayn, non è vero.- continuavo a ripetere, mentre mi corpivo il viso con le mani e appoggiavo la schiena al muro, ancora accasciato a terra con le ginocchia vicino al petto. 
Il mio migliore amico stava seduto di fronte a me. Guardava, annuiva e ascoltava. Ma era ciò di cui avevo bisogno. 
Sentii improvvisamente puzza di tabacco: Zayn doveva aver acceso una sigaretta mentre parlavo. Tolsi le mani dalla faccia e lo guardai serio. 
H: - Mi fa fare un tiro?- chiesi. Se lo facevano tutti, magari portava via i pensieri. 
Lui mi guardò sconcertato. 
Z: - Da quando fumi?- tuttavia mi passò la sigaretta. 
Neanche sapevo come si teneva quella cosa. 
H: - Da oggi.- ammisi, guardando l'oggetto curioso e spaventato. Deglutii e la avvicinai alle labbra. Aspirai profondamente. Merda. 
Tossii rumorosamente espellendo via tutto. Gli ripassai la sigaretta. 
H: - Questa roba fa schifo!- constatai mentre continuavo a tossire. Lui scoppiò a ridere. 
Z: - Dipende dai punti di vista.- e aspirò. A lui non fece lo stesso effetto che aveva fatto a me. 
Guardai schifato quell'arnese che teneva fra le labbra, mentre ancora sentivo il sapore stomachevole nella bocca.
Poi mi ricordai cosa era successo quasi un'ora prima. Sbattei con forza la testa al muro: se me la fossi spaccata magari non avrei più sentito nulla. 
Ero deluso. 
Ferito. 
Capii come si era sentita lei un anno prima. 
Ma me ne infischiavo ora. Ero io quello che stava una merda. 
Ed era solo l'inizio. 
Z: - Dai Harry, ora torna il vecchio Styles.- cercò di incoraggiarmi. 
Sbuffai. Da nove mesi che non si vedeva quello Styles!
Zayn poi si alzò di scatto, porgendomi la mano. 
Z: - Vieni.-  mi ordinò. 
Non avevo voglia di alzarmi, così lo ignorai. 
Z: - Vieni ho detto.- 
Lo assecondai stavolta: che alternativa avevo? Ero come morto. 
H: - Dove andiamo?- 
Z: - A vivere.- sorrise compiaciuto e mi trascinò fuori da casa mia. 
 
H: - Un pub per te è vivere?- gli chiesi appena fummo entrati in quel piccolo locale che sapeva di tabacco e alcool. L'odore era rivoltante. 
E pensare che una volta amavo questi posti. 
Z: - Be', quelle sono vita, non credi?- chiese indicandomi un gruppo di ragazze, mentre ridevano e scherzavano attorno a una bottiglia di Vodka. 
Una volta la cosa mi avrebbe eccitato, ma stavolta non ci trovavo nulla di interessante. 
Z: - Harry, non puoi stare in astinenza per sempre. Lei ti ha tradito, fattene una ragione.- 
Zayn ha sempre parlato chiaro. 
Andai dalle ragazze, mentre lui osservava da lontano la scena compiaciuto, sorseggiando un drink. 
Feci il cascamorto, occhiate maliziose, toccate occasionali. 
Fui il vecchio me, quello che tenevo nascosto nell'armadio da nove mesi. 
Quello che pensava di essere cresciuto per amore. 
Forse lo ero. Ma se lei era fuori a divertirsi e a scoparsi chissà chi, perché non potevo farlo anche io?
Ci furono particolari sguardi con una delle ragazze. Loro erano cinque. 
Lei era bionda, capelli a caschetto, truccata pesantemente. Ma non mi interessava. 
In quel momento volevo solo una cosa. 
Da tempo non desideravo ragazza fuori da Elizabeth. 
In effetti, non che quella bionda mi facesse impazzire, ma dovevo sfogarmi. 
Sfogare il mio dolore. 
E quella fottuta voglia di lei. Lei, che era stata con un altro. 
Rabbrividii al pensarci, e cercai di allontanare quei pensieri. Utilizzai la bionda per questo. 
 
Mi portò a casa sua. Succedeva spesso con le ragazze, ai vecchi tempi. 
Sempre io a casa loro. Mai a casa mia. Era una regola. 
Le sfilai l'abito addirittura prima di entrare nell'appartamento. 
Nove mesi. 
Ne avevo una voglia assurda. 
Sembravo un pivello alla sua prima volta; in quel momento tutto di quella ragazza mi faceva piacere. 
Eppure usava trucchetti banali, non era poi così brava. 
Gemevo, per ciò che non provavo da tempo. 
Anche lei gemeva, e ne stavo godendo da impazzire. 
Ad un tratto tutto cessò.  
Fui costretto a fermarmi. 
Non era mai successo. 
Non poteva essere. 

 
***
Non uccidetemi. 
Vi prego. 
Non uccidete Liz. 
Vi prego. 
Giuro che scrivere questo capitolo mi ha distrutta. 
Comunque, ho aggiornato prima questa settimana!
Cioè, 19 recensioni al capitolo precedente?!
Ma mi volete davvero morta allora!
Cioè, siete meravigliose/i!
E poi, 130 seguite
22 ricordate
67 preferite. 
Muoio. 
Non so come dirvelo, grazie infinite.
Crazie, crazie!

Passando alla storia... 
Eheheheh 
Lizzie ha parlato! 
Che ne pensate?
Ve lo aspettavate?

E poi devo dire,
mia dolce shit, ma come hai fatto?
Cioè, sapevi già tutto?!
Cazzo, siamo telepatiche! 
I love you so much my shit!

Account twittah: https://twitter.com/xsmilecmon

Niente ''On the next...'' neanche stavolta! 
I'm sorry!
Comunque, 
non temete,
questo straordinario sorriso qui sotto tornerà
prima o poi.

Mi dileguo, 
a presto!
XXX

harrehs


  
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