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Autore: tomlinsasia    12/11/2012    3 recensioni
“Senti,non voglio fare giri di parole,perciò te lo dico chiaro e tondo”,disse Sara,sospirando. “Io ti conosco già. Mi ricordo di averti visto da qualche altra parte,di aver già parlato con te e…”.
La risata del riccio la interruppe. Sara incrociò le braccia al petto.
“Ma cosa ti fumi,la mattina?”,domandò Harry,mentre riacquistava un po’ di dignità.”Io non mi ricordo di te,non ti ho mai conosciuto e “,sembrò lottare contro se stesso per finire la frase, “e non ho intenzione di farlo”.
Si girò ,lasciando la mora da sola,con il cuore a pezzi. Non si sarebbe riaggiustato facilmente,anzi: non si sarebbe ricomposto per sempre.
[Sarry].
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sette.
You saved me.

 

“Sara?”.disse il ragazzo,cercando di svegliare la mora. Lei era inerte tra le sue braccia,i capelli scuri scompigliati sulla sua faccia,la testa all’indietro
 Le tirò un debole schiaffo,ma Sara non reagì.
La prese in braccio,facendosi spazio tra le folle di alunni che si radunavano attorno a lui,attirati dalla luce rossastra che era apparsa pochi minuti prima sul mausoleo.
Harry li scansava con spallate,lasciando passare solo Sydney,Perrie e Louis.
“Cosa è successo?”,”Che cosa le hai fatto?” chiedevano all’unisono voci dietro i quattro.
“Perrie,portiamola nella tua stanza”,disse Harry,entrando nel dormitorio e chiudendo la porta. “Syd, và a chiamare Liam e Niall. Louis,tu vieni dietro a me”.
“Agli ordini capitano!”,mormorò la rossa,portando una mano sulla fronte con un movimento meccanico del braccio. “LIIIAAAMMM! NIIIAAALLL! Dove siete?”,urlò prima di incominciare a saltellare per tutti i corridoi.
Harry camminava a passi lunghi,seguito dai suoi amici. Liam avrebbe di sicuro saputo come curarla. Sapeva sempre come aggiustare i casini che gli altri combinavano.
“Cosa. E’. Successo?”,chiese Perrie.
“Apri questa cacchio di porta!”,rispose Harry,dando un calcio al legno levigato della stanza di Perrie.  “Non ho tempo di parlare,ora!”.
La ragazza lo guardò spaventata. Prese dalla tasca dei pantaloni la chiave e lasciò il riccio entrare nella stanza.  Lui fece allungare Sara sul letto della bionda.
La mora ancora non si svegliava. Il ragazzo si mise le mani tra i capelli. Poteva essergli già scappata,lui non le aveva dato nemmeno la possibilità di provarci. Si buttò per terra,sconfitto.
Dannata maledizione.
Dannato Zayn.
Dannato tutto e tutti.
“Harry,spiegaci cosa è successo”,disse Louis,guardando il riccio negli occhi.
Harry sospirò. “Satana. Ha visto il diavolo in persona”.
Sia Perrie che Louis sussultarono.
“Cosa ci fa Lucifero qui?,chiese la bionda. Dalla sua voce trapelava la paura.
Harry si alzò di scatto,prendendole il colletto della maglietta. “Secondo te? Cosa ti dicono le parole Lucifero,Sara  e Inferno ?”,disse. “Metti in moto il cervello che hai,Perald”.
“Secondo te,vuole…?”,chiese Louis,preoccupato anche lui.
“Ne sono sicuro”. Le parole di Harry si persero nell’aria,lasciando cadere un silenzio carico di tensione.
Qualcuno bussò alla porta. Perrie sbatté gli occhi,ancora sotto shock per ciò che affermava il suo amico,si avviò verso la porta e la aprì. Davanti a lei c’erano Sydney,con uno dei suoi sorrisi psicopatici stampati sulla faccia,Niall,con la bocca piena di qualcosa e Liam,che la guardava preoccupato.
“Liam!Grazie al cielo! Sei arrivato!”,disse Harry sollevato. “Ti prego,controllala. Ha visto il diavolo in persona e mi è svenuta tra le braccia. Non è nulla di grave,vero? Vero,Liam? Dimmi che sta bene,per favore,non so…”
“Zitto!”,lo ammonì l’amico,avvicinandosi a Sara. “E’ solo svenuta. Si riprenderà,presto”.
“Sicuro?”,domandò Harry. “Non morirà per questo,vero?”.
Tutti lo guardarono male. Il riccio si fece piccolo piccolo.
“Per questo no. Ma per qualcos’altro,sì”,gli ricordò Niall. 
Harry lo guardò male. “Grazie per avermelo ricordato!”,urlò. Si pentì subito di aver gridato; controllò se Sara si fosse mossa. Niente.
Non andava bene,comunque,stare in quella stanza,con lei. Al suo risveglio,avrebbe chiesto spiegazioni. Ti ho salvato perché ti amo,con tutto il mio cuore.
No.
Non poteva dirle questo.
Perché sapeva come sarebbe andata a finire. Lei lo bacia. Lui ricambia.
E lei…
Non osava nemmeno pensarci. Uscì dalla stanza in fretta,camminando per i corridoi .
L’eco dei suoi passi rimbombava ,lo faceva sentire più solo di quanto già non lo era .
La sua vita faceva schifo: Sara non sapeva la verità su loro due,né l’avrebbe mai saputa.  Non potevano stare insieme,non potevano  frequentarsi e tutto perché?
Perché lui aveva scelto una cosa che non si trovava né in Paradiso né all’Inferno: l’amore.
L’amore che univa Harry e Sara e tutte le persone sulla Terra. Ma visto che Gesù non si sposò,a loro non era concesso innamorarsi. Quelle regole del cacchio!
“Harry?”.
Una voce ,dietro di lui.
“Ti ho visto,con Sara. Che cosa le hai fatto?”.
Zayn.
 
“Dove sono?”,chiese Sara.
Davanti a lei,si apriva una strada fatta di carboni ardenti. Gli alberi bruciavano e si polverizzavano subito.
Intorno a lei,invece,il panorama era del tutto diverso: l’erba cresceva rigogliosa, gli arbusti erano pieni di foglie e gli animali vivevano felici.
Una forza interna la spinse verso la via ardente. Si meravigliò di non sentire nessun dolore. Non stava bruciando,non sentiva caldo.
Le sembrava di camminare su una normale via di città,dove le macchine corrono veloci,le persone escono da un bar sottobraccio e ridono come pazze.
Lì,però,era da sola. Non c’era nessuno a farle compagnia, nessuna persona ad aspettarla fuori dal caffé per fare due chiacchiere e scambiarsi i numeri di telefono.
A ogni suo passo ,un albero bruciava. Gli arbusti  rigogliosi che si era lasciata alle spalle erano solo un lontano ricordo : ora riusciva a vedere solo terreni aridi ,crepati a causa dell’assenza di pioggia.
Sara guardò il terreno e si sentì male per tutti quei poveri animali che non si erano dissetati per vari mesi. Al contrario degli altri sogni,non c’era Harry.
Si ritrovava praticamente sola,con i piedi su massi ardenti e la faccia sotto il sole cocente di mezzogiorno.
Perché continuava a sognare,tutto insieme? In genere, sognava poche volte.
Ricordava di aver fatto un incubo in prima elementare e di aver fatto un sogno meraviglioso in terza media,dove un ragazzo riccio la teneva per mano.
Poi basta,non aveva sognato altro.  
“Ciao”. A parlare era stato un serpente,avvinghiato all’unico albero ancora intero .
“Ci conosciamo?”,disse Sara,avvicinandosi di più all’animale.
Quello sgranò gli occhi piccoli e rossi. “Sì,certo. Ci conosciamo,Sara”.
La ragazza cercò di ricordare chi fosse. “Mi dispiace,non mi ricordo di te”.
Il serpente parve deluso. “Qui fa molto caldo,non trovi? Perché non mangi una di queste succose mele?”. Con la testa indicò la frutta rossa sui rami spogli .
Senza farselo ripetere,Sara protese la mano verso una mela . Ne mangiò un pezzo.
Era dolce e saporita. Il serpente scomparve sotto la luce del sole,insieme all’albero.
Lei sentì il vuoto sotto ai suoi piedi.
La terra si era aperta  e lei stava sprofondando,sempre più in fondo.
Ancora più giù,quando un ragazzo la riportò in superficie.
Non si trattava di Harry;nemmeno di Zayn.
Era qualcuno che la sua mente classificò come Lucifero.
 
 

 

Ma che cacchio di capitolello,marcondirondirondello!
No,siamo seri,fa pena. Non mi piace nemmeno un po’,
ma mamma continua a dire che devo andare a letto,sennò mi toglie il computer.
Quindi ho scritto una cosa veloce,una cosa tipo toccata e fuga.
Avete capito?
Ecco,ora vado a nanna.
Scusate per il capitolo orrendo,il prossimo sarà migliore.
Parola di Asia ! :D 
t.

 ed ecco a voi Harry,non me ne ero dimenticata. :P


e questa è la reazione di Marmotta :3

ahahaha muoio :')

  
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