Bellezza d'autunno
Aveva riversato tutta se stessa nei particolari e il pių importante di tutti era il cinturino della scarpa che avvolgeva la caviglia sottile.
Era lė, su quella striscia di cuoio nero e lucido che aderiva alla pelle senza stringerla, che doveva cadere lo sguardo ora che stava scendendo dall'auto.
Era quello il punto di fuga del dipinto immaginario che si era costruita nella testa.
Il gioco frivolo di una bimba annoiata.
Di una donna stanca consapevole di non piacere pių come una volta.
La caviglia come punto di fuga.
E il sole di mezzogiorno come gli occhi di un amante.