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Autore: Gelidha Oleron    14/11/2012    1 recensioni
Ventitré come i miei anni.
Ventitré come le stagioni in cui ero stato lontano dalla mia Sophie.
Ventitré come i passi che feci per raggiungere l'indegno.
Ventitré come i secondi che mi separavano dalla morte.
(CP9: KAKU.)
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaku
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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"Più veloci, avanti, più veloci!"

Tentai con tutta la mia determinazione d'incrementare il numero di flessioni al minuto, ma dopo un quarto d'ora ero sfinito e senza fiato.

"Cosa fai, soldato, ti arrendi? Mai arrendersi in ambito di guerra!"

Rivolsi uno sguardo appannato all'addestratore, mentre le gocce di sudore scendevano inflessibili sul mio volto affaticato.

"Mi hai sentito?" continuò quello, avvicinandosi "Scattare, forza, scattare!"

Con l'ultimo respiro affannoso, mi armai di buona volontà e ripresi ad allenarmi.

Nella terra sacra di Marijoa, mi era subito parso evidente che l'addestramento non sarebbe stato una passeggiata: infatti avevano diviso immediatamente in gruppi i nuovi arrivati, e il giorno seguente avevano già cominciato gli allenamenti.

Ore sei: sveglia; ore sei e mezza: colazione; ore sette: lezione di kendo; ore otto: lotta corpo a corpo; ore nove: lezione speciale Rokushiki; ore dieci: addestramento con armi da fuoco; ore undici: lezione di resistenza in situazioni estreme; ore dodici: esercizi liberi; ore tredici: pausa pranzo.

E si continuava così per tutto il pomeriggio, in vortice continuo di sforzi fisici e ambizione. E di quest'ultima bisognava averne proprio tanta, per non mollare tutto il primo giorno...

"Necessito una boccata d'aria..." annaspai una volta, rialzandomi a fatica dopo la prova di resistenza. 

Quella mattina ci avevano fatti immergere in un'acqua infestata da piranhas e squali bianchi, facendo sì che mettessimo in pratica gli insegnamenti difensivi che ci avevano mostrato la settimana precedente.

"Cos'è che necessiti?" si avvicinò l'addestratore, implacabile "Non credo di aver sentito bene..."

"Una..." balbettai, ma un violento pugno allo stomaco mi fece zittire all'istante.

Fu allora che imparai che avrei dovuto cavarmela da solo, sempre e comunque. Vivere in quell'ambiente ostile non faceva altro che rendere le cose ancora più difficili, ma avrei dovuto farcela. A tutti i costi. 

I primi cinque mesi furono i più duri: portavo il mio corpo oltre il limite e spesso stramazzavo al suolo senza più un briciolo di forze. Ciò che mi rincuorava era il massiccio ricovero di cadetti in infermeria, soprattutto dopo la prova in acqua: sentirmi uno dei pochi 'superstiti' giovò non poco al mio orgoglio.

Poi, il sesto mese, arrivò Rob Lucci...

"Buon pomeriggio, Karl" entrò in palestra con aria solenne, squadrandoci tutti da capo a piedi con diffidenza.

"Buon pomeriggio a lei, Signor Lucci" si prostrò il nostro allenatore al suo cospetto "Cosa la porta da queste parti?"

L'altro fece qualche passo avanti, non staccando gli occhi da noi e facendo ondeggiare il suo cappotto nero "Come procede l'addestramento delle reclute?" chiese dopo un po', incurante della domanda precedentemente postagli.

L'allenatore fece un sorrisetto furbo "Può testare con mano, se ne ha voglia"

Lucci proseguì il suo cammino indagatore, facendo rimbombare nell'ambiente silenzioso il rumore delle sue scarpe. Poi un sorriso beffardo gli increspò le labbra "Mi tenti, Karl" 

"Ne ha tutto il diritto, Signor Lucci, io sono solo..."

"Solo un momento, però. Devo essere ad Enies Lobby entro mezz'ora" il suo sguardo s'incrociò pericolosamente con il mio "Tu, vieni avanti"

Sobbalzai. Aveva detto proprio a me?

Mi avvicinai lentamente, non sapendo se sentirmi onorato per essere stato scelto tra tutti i presenti, o avrei dovuto temere quell'uomo che sprigionava superiorità da ogni singola cellula. 

I suoi occhi neri scavarono a fondo nei miei, mentre gli altri osservavano intimoriti "Qual è il tuo nome, soldato?" chiese semplicemente.

Storsi il naso: possibile che uno del suo calibro volesse sapere il nome di un novellino qualunque?

"Mi chiamo..." tentai comunque di rispondere ma, come a conferma dei miei pensieri, un potente destro cercò di abbattersi nel mio corpo, approfittando della distrazione.

"Tekkai" reagii immediatamente.

I cinque mesi di addestramento mi avevano insegnato a non farmi cogliere alla sprovvista, ma ciò non bastò ad impedire a quella forza sovrumana di penetrarmi lo stomaco. Infatti, dopo una debole resistenza, Rob Lucci mi scaraventò a terra senza troppe cerimonie.

"E' così che si comportano i tuoi uomini di fronte a una minaccia, Karl?" alzò un sopracciglio "Piuttosto deludente"

"Shigan" mi rialzai e cercai di attaccare quell'uomo che mi aveva umiliato, ma finii col causare soltanto ilarità al mio avversario: Lucci si era scansato facilmente, sotto gli sguardi allibiti dei presenti.

"Siamo vivaci, eh?" aveva ghignato con tono crudele "Karl, permettimi d'insegnare le buone maniere ai tuoi uomini indisciplinati...Soru"

Fu un istante: l'addestratore cercò di aprire la bocca, ma non ebbe il tempo di replicare, intanto Lucci mi afferrò per il bavero della divisa e mi spedì dritto nello specchio che ricopriva la parete della palestra di Marineford, provocando un fastidioso rumore di vetro.

Il silenzio regnò per i successivi dieci secondi, mentre mi rialzavo tremante e inghiottivo sangue. Cercai di strapparmi dal braccio i pezzi di vetro e mi pulii la bocca bagnata.

Quello era un diavolo...

"Sei un bravo ragazzo" si era fatto schioccare le ossa del collo "Ma questa vita non fa per te" s'incamminò verso la porta con aria sdegnosa. 

"Si-Signor Lucci..." balbettò Karl "Lo specchio...no-non ce lo rimborseranno..."

Lucci gli rivolse uno sguardo sprezzante e carico di disgusto "Lo specchio..." ripeté in un sibilo, dopodiché gli si avvicinò lentamente e gli lanciò addosso una cascata di quattrini "Comprati un po' di dignità, adulatore opportunista" e sparì oltre l'uscio, lasciandoci in un clima teso e umiliato.

Karl si tolse le banconote dalla faccia, rosso in volto "Che avete da guardare?" sbraitò "A lavoro, SUBITO!"

 

 

 

 

Più forte. Più forte. Ancora più forte.

Avrei dovuto impegnarmi al massimo, se volevo sperare di raggiungere almeno un terzo della potenza di Rob Lucci.

Quell'uomo mi aveva davvero strabiliato: padroneggiava le Rokushiki come fossero pane, nel suo sguardo si percepiva una ferocia fuori dal comune e aveva una forza che avrebbe messo fuori gioco anche il più pericoloso dei criminali.

Voglio diventare come lui, pensiero che mi accompagnò durante i successivi mesi di addestramento, pensiero che mi diede la grinta di tirar fuori gli artigli e di mostrare agli altri che ero degno del titolo a cui ambivo, pensiero che ebbi la determinazione di tradurre in abilità, divenendo il migliore in tutte le discipline e suscitando l'invidia delle altre reclute, pensiero che mi fece perdere di vista la ragione e spesso mi fece comportare come uno scellerato.

Per questo motivo, l'adrenalina era alle stelle quando, un giorno, Karl ci comunicò che eravamo pronti per la missione prova...

"Al termine di essa, eleggeremo chi tra voi ha mostrato più talento e valuteremo chi potrebbe essere in grado di partecipare anche a missioni più importanti. Pertanto...vedete di non tremare come donnicciole svenevoli"©

 

 

Capitolo estremamente breve e vi chiedo scusa, ma non avevo proprio nient’altro da aggiungere. Entra in scena Rob Lucci in veste di ‘pezzo grosso’, perché come ben sapete lui faceva parte delle forze governative già a quindici anni (ed era già considerato pericoloso).

Un’altra cosa: non so se l’addestramento delle reclute delle Cipher Pol è uguale a quello dei giovani marines, né se si tratta di un addestramento unico. Se voi siete più informati di me, per favore, non esitate a farmi notare eventuali errori. Se sbaglio mi corrigerete! xD  Gli allenamenti quotidiani ovviamente sono inventatissimi, ma spero di essermi avvicinata almeno un po’ a quelli reali.

Stavolta ci sono andata un po’ più pesante con la musica, infatti mi sono lasciata ispirare da “Fuel” dei Metallica…ma non ve la prendete con loro per ciò che ne è uscito! xD

 

 

 

  
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