Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: Neruda    15/11/2012    4 recensioni
I pensieri di Masumi rivolti a Maya, in una notte in cui qualcosa è cambiato...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Masumi Hayami, Nuovo Personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Glass Kamen
L'uomo entra nel locale fievolmente illuminato, dirigendosi verso il bancone; si siede, allentando il nodo al cravattino di seta. Volge le spalle a un paio di clienti che ancora si attardano silenziosi ai tavoli, i pensieri immersi nella musica in sottofondo e nei rispettivi calici. Sfila il cravattino, poggiando il nastro sciolto sul ripiano.
"Qualcosa di buono, Hoshi".
"Whisky da una pregiata riserva scozzese, Hayami-san? E' invecchiato quasi vent'anni".
"Perfetto... Niente ghiaccio".
"Ottimo".
Il tumbler tocca il marmo del banco in un delicato tintinnio, riflessi iridescenti brillano nelle cesellature del cristallo.
"Piccoli, sgargianti arcobaleni...", si ritrova a considerare l'uomo, una mano a scostare una bionda ciocca di capelli dalla fronte, "Come gli arcobaleni del palcoscenico, che ti regalano mille vite...".
Il liquido scende nel bicchiere in sfumature ambrate; prima di assaggiarlo l'uomo ne inspira la fragranza, aromatica e corposa.
"Alla tua salute, chibi!", brinda fra sé, bevendo a occhi chiusi.
"Le piace, Hayami-san?".
Lui posa piano il bicchiere, rigirandolo fra le dita.
"Sì, mi piace molto... Davvero una rarità", risponde assorto l'uomo, implicitamente riferendosi a ciò che il barman non può intuire. Non fino in fondo, almeno.
"E' stancante dedicarsi esclusivamente al dovere, vero? Non avverte mai la necessità di concedersi un attimo di tregua, signor vice-presidente?".
L'uomo distende le labbra leggermente carnose, umide di liquore, in un accenno di sorriso; le strofina appena, catturandone il sapore.
"Vedi, Hoshi... Il mondo dello spettacolo, e di conseguenza la mia attività, non conosce sosta. Bisogna sempre saper cogliere le migliori occasioni di guadagno, pronte a presentarsi in qualsiasi momento, rimanendo costantemente un passo avanti rispetto alla concorrenza. Mai prendere inutilmente in considerazione ciò che non concerne un affare proficuo. Le debolezze e la stanchezza non sono ammesse. Pause o distrazioni sono un lusso che Masumi Hayami non può permettersi".
Un altro sorso del fine distillato, gustato lentamente.
"Sa, ho l'impressione che a parlare per lei sia la ragione, nel tentativo di avere la meglio sull'anima...".
Gli occhi blu dell'uomo, già intensi, si incupiscono un istante. Sposta lo sguardo sul suo interlocutore mostrando un'espressione divertita.
"Questa notte sei in vena di discorsi profondi, Hoshi... Non so se riuscirò a sostenere la tua conversazione, purtroppo i miei argomenti abituali sono ben più concreti e aridi!".
"Hayami-san...",
aggiunge il gestore soffermandosi a lustrare una bottiglia, "Se non siamo noi per primi a ritenere davvero importanti i nostri sentimenti, non possiamo aspettarci che vengano considerati allo stesso modo da altri".
L'uomo, stupito, non replica, chinando il capo e limitandosi a una sommessa risata. Il barman lo osserva bonario, poi si allontana richiamato da uno degli avventori.
"I sentimenti... Ne avevo solo una sbiadita memoria...e ora li sento rivivere, forti e struggenti com'erano una volta...tanto tempo fa... Grazie a te...".
Una goccia lievemente dorata scivola sulla parete interna del bicchiere, ormai vuoto, tornando a posarsi sul fondo.
"...Maya...".
Le note di una canzone si diffondono nella sala. L'uomo reclina un poco la testa all'indietro, slacciando i primi bottoni in madreperla della camicia.
"Una ragazzina timida e impacciata, che in seguito non avrebbe esitato a mostrarsi anche una piccola sfrontata, pur di far valere le proprie ragioni... Così mi sei apparsa, ed eri poco più che una bambina... Sei rimasta la stessa... Vera, sincera, estranea a qualsiasi compromesso e priva di secondi fini, che vive solo per seguire con coraggio e tenacia la strada suggeritale dal cuore... In vita mia non avevo ancora conosciuto persone simili a te, e lo sa il cielo quanto invece ne avrei avuto bisogno... Tu hai fatto incrinare la maschera di vetro che io indosso nella realtà, Maya... Hai riportato alla luce, sottraendolo al crepuscolo della mia lontana infanzia, il ricordo di quella che, crescendo, avevo dimenticato essere la felicità...".
Coglie la rosa violacea che ha all'occhiello, odorandone il tenue profumo.
"Strano...ho voluto prendere una rosa dal tuo mazzo di fiori, prima di consegnarlo a Hijiri perché te lo facesse recapitare dopo la premiazione... Non so perché l'ho fatto, forse per sentirmi più vicino a te, immaginando che magari, tranquilla nella tua stanza, ora starai ammirando quei medesimi fiori, come io contemplo questo...".
Sfiora a labbra socchiuse la morbida corolla.
"Posso vederti... Un sorriso radioso illumina il tuo viso mentre stringi a te le rose donate dal tuo ignoto ammiratore, avendo cura di non sgualcirle... La gioia che traspare dai tuoi profondi occhi, lucidi di gratitudine, mi ripaga da ogni sforzo che mi costringo a fare per non rivelarmi a te... Se tu mi rivolgessi nuovamente il tuo sguardo carico di disprezzo, non lo sopporterei... Non sai che farei di tutto per non causarti più alcuna sofferenza. Hai sempre detto di odiarmi, mi consideri un arrivista senza scrupoli, responsabile della morte di tua madre...non ti biasimo... Eppure...".
Estrae un biglietto dal taschino della giacca, leggendo le parole da lui apposte poche ore prima.

   Congratulazioni per il premio.
   Ora dovrai fare del tuo meglio per la Dea Scarlatta.
   Io continuerò a vegliare su di te.
   Jane, la tua ragazza-lupo in 'Lande Dimenticate', era meravigliosa...

   Il tuo ammiratore.

Sorride, avvolgendo il pezzo di carta attorno allo stelo della rosa.
"Che mi succede, stasera?... Oltre ad aver tenuto per me uno dei tuoi fiori, all'ultimo momento ho anche riscritto il biglietto del bouquet, per aggiungere un mio pensiero... Non ho potuto farne a meno...perché quel pensiero mi accompagna da allora, e non mi lascerà più...".
"Hoshi... Un altro, per favore".
"Certo, Hayami-san".
"E' ancora tutto così vivido... Tu che ti avvicini a me per ringraziarmi di essere venuto a teatro nonostante il maltempo, che mi ha inzuppato fino all'osso, e per essere rimasto fino alla fine della rappresentazione, unico spettatore...".
Il liquore gli scende in gola veloce, quasi bruciante.
"Tu che, appoggiandoti a me, allunghi una mano ad asciugare i miei capelli con la sciarpa adoperata in scena, perché io non prenda troppo freddo...".  
Il suo pugno, tremante, stringe il fiore.
"Maya... Dolce bambina mia... Quanta tenerezza traspariva dalla spontaneità delle tue azioni, dal tuo sguardo apprensivo, dalla tua voce imbarazzata... Inconsapevolmente, mi infondevi il calore di docili carezze... Il tuo perenne risentimento nei miei confronti in quegli attimi era svanito... Tu...ti stavi preoccupando per me... ".
Svuota il bicchiere.
"Tu avevi...hai a cuore me, Maya... E' quello che si cela in verità nel segreto del tuo animo, nonostante la differenza d'età che ci separa e l'atteggiamento indispettito che mi dimostri? O sono io a perdermi in un'effimera illusione?... Avrei dato qualsiasi cosa per non interrompere quel contatto... Se fossimo stati da soli, io...io non so... Che pazzo sono...". 
Stacca alcuni petali dalla rosa, lasciandoli cadere.
"Riferirmi nel biglietto alla scena, che mi ha sinceramente impressionato e commosso, in cui Jane trattiene saldamente la sciarpa blu di Stewart indicando così il risveglio della sua umanità, era l'unica maniera che avevo per placare le mie emozioni, per dirti, a modo mio, quanto io abbia apprezzato il tuo gesto... Tu hai insegnato a me a riprendere coscienza della mia umanità, Maya... Quanto vorrei parlarti liberamente di ogni cosa...dell'ammirazione che ho nutrito fin dall'inizio per il tuo talento, della quiete che mi infondi con la tua vicinanza, della passione che mi rapisce pensando a te...".
Scuote il capo.
"Stupido, stupido Masumi! Se Maya ne venisse a conoscenza, sarebbe la fine di tutto... Non posso che rimanere un'ombra...un'ombra nata dalla sua luce... Per lei...per noi, è bene che io mi comporti solamente come l'uomo freddo e cinico che ritiene io sia... Sì... E' meglio che lei non sappia niente di me, che continui a figurarsi una persona buona e generosa dietro le sembianze del suo ammiratore segreto... Che farei, se lei si volesse allontanare da me?".
Non è rimasto che lui all'interno del locale.
Fissa la rosa. La musica riempie l'aria. Sugli ultimi accordi della canzone, l'uomo appunta il fiore all'occhiello e preleva il cravattino lasciato sul banco, riponendolo in tasca.
"Va già via, Hayami-san?".
"Si sta facendo tardi... Domani mi aspetta una giornata fitta di impegni. Segna tutto sul mio conto, Hoshi".
"La vedrò mai trascorrere una serata in compagnia?".
"Passo quasi tutte le sere fra riunioni, spettacoli o ricevimenti... La compagnia non mi manca", risponde l'uomo avviandosi verso l'uscita.
"Il solo lavoro non può riempire le nostre esistenze. Non sia troppo severo con se stesso, Hayami-san... A presto".
"Sì, non potrei resistere troppo a lungo senza venire ad ascoltare le tue sagge considerazioni!", ribatte sorridendo. "Arrivederci, Hoshi...".
La porta si chiude. Il gestore osserva i petali viola sparsi sul pavimento.
"Dev'essere una donna veramente eccezionale...", commenta sottovoce, apprestandosi a riordinare.
Fuori, l'uomo si mette in bocca una sigaretta e solleva la testa, guardando il cielo scuro. Lo sfavillio di una stella vince le coltri di impurità, scintillando luminoso.
"Straordinaria ragazzina... Starai riposando serena adesso, sognando di diventare un giorno una grande attrice... Maya, tu lo sei già... La dea scarlatta attende di riprendere forma e so che tu non mi deluderai...ma ora dormi, dolce amore mio...".
La fiammella dell'accendino si accende, si spegne. L'uomo si allontana nella notte, lungo una via della città, lasciando dietro a sé una sottile scia di fumo e un vago sentore di rose.





http://www.youtube.com/watch?v=KHFF6j7_dGU









  
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