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Autore: JustABitchOnAStroll    15/11/2012    3 recensioni
Mi ero svegliata tra le risate generali in camera mia, per poi scoprire che c'era Kisame in un angolo , con Gattini che miagolava e gli si strusciava sulle gambe.
Poveretto, era terrorizzato...
Gattini la Pantera.
Considerando che poi era una scriccioletta nera, che probabilmente voleva solo un po' di coccole, la scena aveva del comico.
E chiaramente erano le sei di mattina... Di nuovo...
- Kisame...Ma che stai facendo?! - chiesi cercando di mantenere un tono di voce relativamente basso.
- A-aiuto! Mi vuole mangiare! -
Adesso, con tutto il bene del mondo per lo spadaccino, ma un uomo fatto e finito che si appiccicava al soffitto a momenti per una gattina che forse gli arrivava alla caviglia...Bhè, diciamo che io mi sarei fatta qualche domanda...
...
Ok, io l'avrei direttamente portato dallo psicologo, ma poi lo psicologo avrebbe avuto bisogno di uno psicologo a sua volta...E così via.
Spero di avervi incuriosito!
Ciauuuu!
Alice_
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Akatsuki, Nuovo Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Akatsuki in the closet cap 2 Ammetto di non essere mai stata molto coraggiosa.
Ma questa le superava tutte.
Cautamente feci scorrere l'anta del mio armadio, notando lo scintillio di metallo troppo tardi.
Avete presene le scene da film horror? Quelle dove il/la protagonista apre una porta che 
non avrebbe dovuto aprire?
Allora sapete come mi sentivo in quel momento, soprattutto quando una grossa - e intendo dire veramente grossa - falce a tre lame uscì come per magia dalla foresta di vestiti che era il mio armadio.
Mi morsi violentemente la mano per evitare di urlare e mi maledissi una ventina di volte nell'arco di circa due secondi per aver avuto la bella idea di mettere le ante scorrevoli.
E che cazzo, non mi aspettavo mica di ritrovarmi un pazzo con una falce, pronto a mozzarmi la testa, nell'armadio!
Quale persona sana di mente si aspetterebbe una cosa del genere?!
Mi ripresi dal mio stupore arrotolando il libro di biologia e cominciando a darlo in testa a chiunque ci fosse nel mio armadio, pregando anche in cinese che i miei non si svegliassero.
- Ahi, ouch! Jashin ti punirà! Ouch! -
Jashin!?
- Fottuto ateo! - la falce si mosse e per poco non diventai shushi.
Cominciai a pestare più forte con il libro.
- Beccati il peso della conoscienza! -
- Ow! Sme- chiunque fosse nel mio armadio prese il libro e lo buttò a terra -ttila! -
In un ultimo tentativo di salvermi la vita presi la riga che usavo per disegno tecnico e cominciai a colpire il mo aggressore con quella.
- Ho detto basta! Jashin ti farà marcire all'inferno! -
Jashin!? Di nuovo?!
Abbassai la riga, prendendo l'iPod dal comodino e puntando la luce nell'armadio.
Ma perchè non potevo ripassare in santa pace?
Perchè?! Ero quasi certa che mi avrebbe interrogato!
E invece no! Mi dovevo trovare Hidan nell'armadio.
...
Stavo ancora sognando.
Non c'erano altre spiegazioni. Probabilmente stavo ancora lì, nel mio bel letto, aspettando che il mio iPod suonasse e mi svegliasse per ripassare.
Sì, doveva essere così.
Quindi mi rimisi a letto e chiusi gli occhi.
- Che cazzo stai facendo? E chi saresti nel nome di Jashin?! -
Calma e sangue freddo, era solo un sogno molto realistico che di lì a breve sarebbe finito.
Mi dovetti ricredere quando venni scossa da un paio di forti braccia.
Che mi fecero cadere dal letto.
Adesso ditemi perchè! Perchè!!!
- Voglio sapere dove ci troviamo - disse serio.
- Hidan, prova a toccarmi e giuro che ti rimuovo le braccia -
Rimase spiazzato - Come conosci il mio nome?! - urlò
Io gli tappai la bocca, guadagnandomi uno sguardo omicida.
- Vuoi svegliare i miei genitori?! -
- Non me ne frega un cazzo dei tuoi genitori! -
- Bhè, si da il caso che a me invece importi! Non so come mai, forse perchè se ti trovano qui non saranno così gentili da rimuoverti solamente le braccia. -
- Che cosa hai fatto a Kakuzu! -urlò di nuovo.
Gli tirai uno scappellotto che risuonò per tutta casa.
Se i miei genitori dormivano ancora per una remota causa adesso li avevo sicuramente svegliati.
- C-che cosa è stato? - arrivò la voce assonnata di mia mamma
Che vi avevo detto?
Cominciai a fere gesti concitati a Hidan per farlo andare nell'armadio.
- Che?! - disse sottovoce lui, guardandomi stralunato.
- Tu. Armadio. Adesso! - replicai io, cominciando a spingerlo verso il mobile.
- No, te lo scordi! -
- Fila nell'armadio, dopo ti ci tiro fuori, prometto! Ma ti prego, entra! -
- Uff...Sei peggio di Kakuzu -
- Eh no, parliamone, primo non ho 91 anni e non sono alta due metri. Ora, armadio! -
Chiusi l'anta giusto in tempo.
- Che rumore era eh? - arrivò mia madre che mi guardò con rimprovero - Quante volte ti ho detto di non chiudere la porta? Questa camera sembra una ghiacciaia. -
- Scusa mamma, solo che gattini si era infilata nell'armadio e nel tirarla fuori ha fatto cadere della roba...Sorry! -
- Vabbè, torna a dormire adesso, 'notte -
- 'Notte mamma -
La sentii tornare a letto e tirai un sospiro di solievo.
Mi voltai verso l'armadio, pronta a liberare Hidan.
- Era anche ora...Ma non hai risposto alla mia domanda...Dov'è Kakuzu? -
Lo guardai inarcando un sopracciglio.
- Ho la faccia di una che lo sa? -
- Bhè, dovresti -
- Certo, certo. Posso provare a vedere se è in casa o meno. - lo guardai con sguardo killer - Fai rumore e ti ammazzo Mr. immortale -
- Come cazzo fai a- gli misi un dito sulle labbra
- Ho i miei metodi, ora zito e muto, seguimi. -
Chiaramente dov'era Kakuzu?
Ma mi sembrava anche logico che fosse nella vasca da bagno al piano di sotto.
Mentre io mi disperavo, non sapendo dove andare a sbattere la testa, ma soprattutto dove nascondere i due Akatsuki, Hidan, con tutta la calma del mondo aveva tirato un ceffone di tutto punto a Kakuzu, facendolo alzare di scatto e facendosi stampare nel il muro.
- Hidan! Io ti disintegro! - sibilai, non volendo rischiare di svegliare mia mamma di nuovo.
E che le avrei dovuto dire?
"Guarda mamma, ci sono due super criminali del mio manga preferito in casa, possiamo tenerli? "
Questo piano aveva due punti deboli.
1. Mia mamma sarebbe come minimo morta.
2. Kakuzu e Hidan mi avrebbero ammazzato.
- Hidan, dove siamo? - chiese il tesoriere tenendosi la testa e guardando prima l'albino e poi me.
- E chi sarebbe...La ragazza? -
- Ah brutto idiota, ho la faccia di uno che lo sa? -
- Che perdita di tempo chiederlo a te... - si voltò verso di me, guardandomi nelle palle degli occhi - Chi sei e dove siamo. - ma che, era una domanda?-
- Mi chiamo Alice. E siete a casa mia. -
Potevo sprecarmi anche un po' di più con una risposta, dovevo ammetterlo.
- D-dove sono? -
- Oh toh! Sembra che anche il nostro dinamitardo sia qui! -
No, il mio cuore non poteva reggere l'incontro con tre dei più fighi dell'Akatsuki...
- Deidei! Quanto tempo! - disse Hidan, meravigliandomi perchè aveva tenuto un tono di voce basso.
- Oh no...- dissi io, ormai rassegnata al fatto di venire beccata dai miei.
- Dov'è Sasori no Danna?! - urlò Deidara.
Io e Hidan gli tappammo la bocca.
- Cazzo, Deidara, devi stare zitto! - gli sussurrai io, abbastanza scazzata.
SBAM!
E adesso che altro c'era?
Ci girammo tutti verso la porta della cantina, per veder spuntare la testa di Sasori.
No, decisamente oggi non era la mia giornata.

- ALICE! SONO LE 7:00! -
Come se mi fossi riuscita a riaddormentare.
Certo, con mezza Akatsuki seduta sul tappeto il camera.
- Vi prego, ditemi che sapete come nascondervi dai miei...- mi seppellii la testa nella mani - Io devo andare a scuola! -
- Scuola? - chiese Deidara
- Accademia - risposi io quasi meccanicamente, alzandomi e prendendo dei vestiti dall'armadio che miracolosamente si erano salvati dall'essere stropicciati da Hidan.
POOF!
Mi girai e nella stanza non c'era più nessuno, solo uun mucchio di libri sul pavimento.
Un libro di religione, uno di storia dell'arte, uno di matematica e uno di fisica.
E bravi ragazzi.
La mattinata a scuola fu la solita di sempre, le lezioni non passavano mai, ma alla fine arrivò il tanto agoniato intervallo.
Presi il mio pacco di libri Akatsuki e mi rifugiai nell'aula studenti, nel piano terra, dove praticamente non andava mai nessuno.
Con un poof, mi si rimaterializzarono davanti.
- Ma che razza di roba ti insegnano a scuola?! - sbottò Deidara, afferrando il vero libro di storia dell'arte - Lo sanno tutti che l'arte è un momento di effimero splendore! -
Gli diedi il libro in testa - Se mi interroga, non posso mica dirgli: " Prof, guardi, non ho studiato perchè per me l'arte è come un'esplosione". Mi prenderebbe per pazza! -
La campanella segnò la ripresa delle lezioni.
- Un momento...Dov'è Hidan?! -
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E rieccomi, con il primo vero capitolo della storia! Spero che vi sia piaciuto!
Oh no! Dove sarà mai finito Hidan?
Ciauuu!
Alice_
   
 
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