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Autore: GexeTheNemesi    02/06/2007    11 recensioni
La secondo fanfic su Naruto che scrivo, abbiate pietà nei commenti…
Cosa sarebbe successo se Naruto in fasce fosse finito fin da subito nella mani dell’Akatsuki? Per scoprirlo leggete quanto segue!
Genere: Generale, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Altri, Naruto Uzumaki
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Un Giga-grazie no Jutsu per Killkenny che mi ha consigliato un utilissimo sito su Naruto dove erano presenti i veri nomi(si spera) dei miei carissimi bijuu, Grazzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzie.

Cap 12 I NOVE BIJUU




“Ci avevano preceduto?!” Chiese incredulo Naruto.
“ma chi può essere stato?”
Artemis scosse la testa.
“Non ne ho la più pallida idea. So a chi stai pensando, ma non ho mai parlato a Orochimaru della fenice, gli ho detto dei bijuu, però non a cosa servivano”
Il biondino si sedette sul pavimento, sul volto un espressione furibonda.
“Era troppo bello per filare tutto così liscio” borbottò.
Il leader era dello stesso umore, se non peggio.
“Se ci scappa anche un solo bijuu non avrà alcun senso rintracciare gli altri, ci servono tutti e nove”
Naruto assunse un aria pensierosa, quando il suo umore era nero il Q.I. del biondo sembrava decuplicarsi inspiegabilmente.
“Chi hai mandato a ritrovare il bijuu dalle due code?” Chiese.
Artemis aveva riconosciuto quel tono: il Naruto stratega stava cominciando a riemergere.
“Kisame, Itachi, Kakuzu e Hidan”
“In che zona si trovava il bijuu?”
Il leader sorrise compiaciuto: ora riconosceva il suo allievo.
“Vicino al villaggio della roccia”
Il biondo schiocchiò la lingua, segno che qualcosa non andava bene.
“Per Kakuzu e Hidan sono d’accordo, ma Kisame è un ninja della nebbia, metà delle sue tecniche si basano sull’incognita di una grande presenza d’acqua nella zona e il villaggio della roccia non è esattamente famoso per la sua abbondanza, anche se è capace di creare acqua con il suo chakra, sprecherebbe gran parte del suo potere solo per raggiungere la sua normale performance, e riguardo a Itachi: se le cose dovessero complicarsi, non potrebbe nemmeno usare il suo sharingan ipnotico, perché se lo usasse sul bijuu tutti i nostri sforzi andrebbero vanificati, mentre se lo usasse sul nostro fantomatico rapitore, non sapremo mai a che scopo ha preso il gatto o se ci sono altri come lui in cerca dei demoni.”
Portò lo sguardo sul suo sensei, uno sguardo molto preoccupato.
“Nel peggiore dei casi potrebbe addirittura essere a conoscenza della fenice”
Artemis osservò stupito il suo allievo.
“Cosa te lo fa pensare?”
“Ne parlavo qualche tempo fa con la Kyuubi, secondo lei hai fatto male a dare per scontato che la fenice sia apparsa solo a te. Molto probabilmente la fenice si trova prigioniera in un luogo fuori dalla spazio e deve essere riuscita in qualche modo a mandare in questo mondo una specie di SOS; se io fossi la fenice, farei in modo che più di una persona venisse a conoscenza del modo per liberarmi. Forse questo tizio è una di quelle persone a cui è apparsa”
Artemis strinse i pugni, non ci aveva mai pensato.
“Non abbiamo niente su cui basare questa tua teoria” disse.
“Proprio perché noi non abbiano niente, significa che anche gli altri non hanno niente e che quindi nemmeno loro sanno, o quanto meno sospettano, che ci siano altri a dare la caccia ai bijuu”
Naruto si alzò in piedi massaggiandosi la fronte imperlata di sudore.
“Sai che casino viene fuori se una di queste persone è un qualsiasi Kage di un qualunque villaggio? Saremo noi nove contro un intero esercito di ninja, e se fosse apparsa a più Kage? Non oso nemmeno pensarci…” disse, mentre un brivido gli percorse la schiene.
Artemis si lasciò abbandonare su una sedia, completamente svuotato di ogni energia. Le parole del suo allievo suonavano come una profezia più che verosimile. “Che situazione impensabile…” sussurrò.
“Sensei, io…” cominciò Naruto con tono insicuro, completamente diverso da quello che aveva usato prima.
“io… un idea ce l’avrei, ma è…come dire… folle”
Artemis fece una leggera risata.
“Perché? Andare in giro a catturare demoni è una cosa da sani di mente?”
Naruto prese il coraggio a due mani e espose la sua idea al sensei.

“Il bambino si chiama Naruto!” insistette Kakashi.
“è senza dubbio lui!”
“Lo ha salvato no?” disse Sandaime sbirciando il rapporto di Hayate.
“e mi pare sia in perfetta salute, su cosa dovrei basare un ulteriore indagine?”
“Ha mentito! E’ ovvio. La prego hokage-sama, mi lasci continuare!”
“No!” rispose.
Kakashi era furibondo, non avrebbe mai pensato che Sandaime potesse essere così chiuso di testa.
Si voltò e si diresse verso la porta.
“Kakashi fermati!…per favore”
Il Jonin si fermò, dando le spalle al kage della foglia.
“Quel giorno… quando mi dicesti che Naruto era stato rapito da due ninja, dicendomi anche che uno di questi era Orochimaru, ho dato per scontato che fosse lui al comando. Ma hai detto anche che non solo si lasciò insultare dal suo compagno, ma inoltre eseguì apertamente un ordine… quello di lasciarti andare. Questo mi ha spaventato molto, significava che quel ninja era superiore a Orochimaru, uno dei leggendari sannin”
La maschera di Kakashi asciugò all’istante una goccia di sudore che stava scivolando sul suo viso. Accecato come era dalla rabbia, non aveva ragionato.
“Un animale si difende solo se si sente minacciato, se era davvero Artemis quel giorno a fianco a Orochimaru, motivo in più per non dargli più sentore che sospettiamo di lui. Se cominciasse a sentirsi minacciato, ne andrebbe dell’incolumità di tutto il villaggio”
L’allievo dello Yondaime che le parole del hokage erano vere, e lui come uno stupido non aveva fatto altre che stuzzicare quell’animale che molto probabilmente, se avesse voluto, avrebbe potuto distruggere la foglia.
“Ti prego Kakashi, lascia perdere la rabbia e ragiona lucidamente; tu cosa faresti al mio posto?”
“Non farei niente per far arrabbiare l’animale, cosa che invece io mi sono impegnato a fare con quella squadra ANBU” disse colmo di rammarico coprendosi l’occhio sano con una mano.
“mi sono comportato da stupido”
“Ti sei comportato da umano Kakashi, è differente la cosa. Ma penso di avere una mezza idea per tirarti su il morale”
Il Jonin si voltò finalmente verso Sandaime.
“Se Naruto riuscirà a diventare Genin, potrei fare un pensierino riguardo ad affidarlo a te insieme ad altri due diplomati. Sempre che tu sia d’accordo”

Molto lontano dalla foglia, intanto…
“E’ tornato?” Chiese con voce imperiosa un ombra seduta su un trono composta da ossa e teschi umani.
“E’ ancora presto mio signore” rispose con voce appena percettibile un’altra ombra, una voce di donna.
“il villaggio della roccia è molto lontano e Nekomata non è certo un avversario debole”
L’ombra seduta sul trono grugnì di rabbia, odiava aspettare.
“E per Isonade?” Chiese quasi con tono di minaccia.
La donna dovette ricorre a tutto il suo sangue freddo per non far tremare la sua voce.
“Non lo abbiamo ancora trovato”
L’ombra grugnì con più forza.
“Li voglio tutti” ruggì.
“Shukaku, Nekomata, Isonade, Sokou, Houkou, Raijuu, Kaku, Hachimata e Yoko.”
L’ombra si alzò lentamente dal suo trono, e la seconda ombra si allontanò prontamente.
“Chi ti ha salvata dall’oblio?” chiese rivolto alla prima ombra.
“Voi, mio signore”
“Chi ti ha concesso il più grande potere che un umano può possedere?”
“Voi, mio signore”
Si avvicinò pericolosamente alla donna, che questa volta non indietreggiò.
“Ed è così mi ringrazi? Con la tua incompetenza!?”
“Mi dispiace…”
Prima che se ne potesse accorgere, qualcosa di viscido la prese per il collo e la alzò da terra.
“Tutto qui!? Riesci a dire solo questo!?”
Dalla prima ombra erano spuntata una coda simile a quella di un serpente o ora minacciava di rompere il collo dell’incauta donna.
“Ti do tre giorni. Se non saprai renderti utile trovando un altro dei bijuu, tornerai nell’oblio”
Così dicendo l’ombra sparì, liberando la donna da quella morsa letale.
Tre giorni disse una voce che riecheggiò per tutta la grande sale.
hai tre giorni a disposizione, usali saggiamente Tsukiyomi.

Naruto era uscito di casa per andare prendere delle provviste per il suo sensei, presto si sarebbe rimesso in viaggio per ritornare al suo vecchio covo.
Spero che i ragazzi non abbiano problemi a rintracciare il Nekomata si augurò Naruto.
“Ma sì, quegli avanzi di galera sapranno badare a un gattino spelacchiato”
Naruto si voltò di scatto: davanti a lui c’era una bellissima ragazza dai capelli rosso fuoco, con dei strani segni sulle guance identici ai suoi, simili a degli strani baffi, gli occhi del color del sangue. Naruto conosceva la conosceva bene.
Prese per mano la ragazza e la trascinò in un vicolo non in vista pieno di rifiuti. “Yoko ma sei pazza a uscire alla luce del giorno!? I Jonin di questo villaggio potrebbero riconoscere il tuo chakra!” la aggredì il biondo.
Lei si stiracchiò, quasi si fosse appena svegliata da un lungo sonno.
“Non è un problema mio” disse sbadigliando.
“e poi erano i patti, ricordi? Una volta la settimana” gli ricordò.
Naruto grugnì di rabbia.
“Me li ricordo i patti, ma in questo periodo dobbiamo fare ancora più attenzione a non destare sospetti”
Yoko fece spallucce.
“Quanti problemi che ti fai, che mai potrà succedere?”
Il biondo strinse i pugni di rabbia: odiava Yoko quando faceva così.
“Devi fare quello che dico io! Anche questo era nei patti!”
Yoko si avvicinò a Naruto e senza preavviso gli mise le braccia attorno al collo, portando le sue labbra a pochi millimetri da quelle del ragazzo.
“Sai che non mi piace quando usi quel tono di voce” disse con tono suadente, accarezzando la guancia di Naruto.
Naruto si ritrasse con uno strattone dalla braccia della ragazza.
“Uhu, ma come siamo arrabbiati oggi” disse maliziosa
“Ti avevo detto di non comportarti più in quel modo” borbottò Naruto rosso come un pomodoro.
“Oh, gia” rispose con il tono di qualcuno caduto dalle nuvole.
Poi sul suo viso si dipinse di nuovo quel sorriso malizioso.
“E’ stano però” cominciò.
“il mese scorso i tuoi occhi sembravano supplicarmi di “comportarmi in quel modo”, ma forse è stato solo una mia impressione”
Era inutile. Si trattava del suo divertimento preferito: giocare con quel ragazzino era qualcosa a cui non sapeva resistere.


Avverto che domani andrò a vedermi “pirati dei carabi ai confini del mondo”, quindi non potrò aggiornare.
Il prossimo cap si intitolerà: “Il villaggio della luna rossa”
  
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