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Autore: ilcoraggiodisognare    15/11/2012    14 recensioni
- STORIA SOSPESA -
Questa volta l'avrei fatto. Non me ne sarei pentito. Ogni cosa ha il suo tempo ed io avrò la forza di fermarlo, almeno per qualche giorno. Ci riuscirò. Basta credere in me stesso.
Genere: Comico, Commedia, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Una lacrima mi scese lungo il viso. Prima, se qualcuno pronunciava quel nome, le mie uniche lacrime erano di gioia, ma ora tutto è cambiato, tutto non ha più un senso. Ormai eravamo abituati a non pensarci l'un l'altro, come prima eravamo abituati del contrario. In quell'attimo in cui Niall pronunciò quel nome il mio primo ricordo è stato quello di quando mi consolava facendogli toccare i suoi morbidi ricci, di quando mi faceva stare bene soltanto guardando il suo sorriso. Al pensiero di rivedere quegli occhi verdi smeraldo mi venne un brivido. Abbassai lo sguardo e continuai a mangiare la pasta cucinata da Liam.
Si era creato un silenzio imbarazzante, aspettavano una mia risposta o almeno un mio cenno, ma io continuavo a mangiare ignorando i loro sguardi. 
-Diamine, Louis! E poi ti lamenti che sono io il bambino!
Niall non riuscì a trattenere la rabbia.
Il cuore mi batteva veloce. La mia mano tremava mentre attorcigliavo i spaghetti con la forchetta. Nella mia mente riuscivo a sentire solo le ultime parole di Harry, quelle che mi avevano spezzato il cuore. Intorno a me sentivo solo il silenzio, anche se vedevo di sottecchi Niall, Zayn e Liam che stavano discutendo, fino a quando sentii una mano fredda e decisa sulla mia guancia. Ritornai subito in me, alzai lo sguardo e con gli occhi ancora lucidi, posai la forchetta nel piatto. 
Non mi ero mai sentito così, nemmeno quando litigo con Eleanor riesco a sentirmi così in colpa, così male.
Sapevo che dovevo dire qualcosa, ma non riuscivo a trovare le parole giuste.
-Scusa per lo schiaffo, Louis..
Balbettò Zayn con espressione afflitta.
-No, scusatemi voi..
Chiarii con il tono più deciso che potessi fare.
Niall abbassò sguardo verso il suo piatto vuoto.
Liam mi mise una mano sulla spalla. 
-Noi ti capiamo, ma non è possibile che pensi ancora che non puoi vederlo..
-Liam, hai ragione.. Ma è difficile per me..
Zayn mi accarezzò la guancia che poco prima mi aveva colpito.
-Lo sai, che noi ti aiuteremo a non farti pesare questo fatto..
Sul mio viso si disegnò un sorriso.
-Ma ora abbiamo bisogno di realizzare il nostro vero sogno. Lo sappiamo tutti che non vedi l'ora di rivederlo e di riabbracciarlo. 
Intervenne Niall.
-Avete ragione..
Ammisi. Ora ero quasi sicuro di affrontare il mio passato, il mio ex migliore amico. 
Liam si alzò da tavola e prese i piatti vuoti per poi posarli nel lavandino della cucina. 
-Che uomo servizievole!
Scherzò Niall.
Zayn si alzò da tavola per aiutare Liam a lavare i piatti, così rimanemmo io e Niall che si spostò al posto di Zayn per parlarmi.
-Lo dirai a Eleanor?
-Non so ancora se mentirle..
-Sai, a volte bisogna dire qualche bugia a fin di bene..
-Non me la sento di mentire a mia moglie Niall! Anche se.. l'ultima volta che le ho detto una bugia non mi ha fatto più vedere il mio migliore amico..
In quel momento entrarono Zayn e Liam dalla cucina.
-A chi va di fare un giro?
Tutti accettammo la proposta di Zayn.
Uscimmo di casa dopo dieci minuti senza nemmeno sapere dove andare.
Wolverhampton è una cittadina molto carina, ordinata e ben costruita.
Sotto la guida di Liam ci incamminammo verso la via principale. C'erano tanti bei negozi. Le vetrine erano decorate ed allestite bene. Camminavamo in silenzio, osservando la cittadina. 
Mentre guardavo la vetrina di un negozio di abbigliamento maschile, mi sentii osservato. Una signora accanto a me, mi guardava come se non avesse mai visto un uomo prima d'ora. Avevo paura di quegli occhi indagatori. 
-Sei tu? 
Mi sussurrò. Ero confuso guardando la sua espressione meravigliata.
-Forse mi avrai scambiato per qualcun'altro..
-No, sei tu.. Riconoscerei quei tuoi occhi blu come il mare anche tra mille persone e tra mille anni. La tua voce melodiosa. Tu sei la persona che ha colmato i miei vuoti.
Sorrisi, era da tempo che non sentivo parole del genere. Quelle parole che, quando mi sentivo solo, rimbombavano nella mia mente.
-Sapevo che prima o poi ti avrei incontrato. Sono sempre stata sicura che un giorno mi sarei persa nei tuoi occhi, mi ci sarei annegata e poi tu mi avresti salvato abbracciandomi. 
A quelle parole, tutti i pensieri negativi che avevo in mente scomparirono. L' abbracciai forte, fortissimo. Chiusi gli occhi e ricordai di quante ragazze, come lei, avevo abbracciato e 'salvato'.
-Grazie. 
Le sussurrai, baciandole la guancia ormai bagnata dalle sue lacrime di gioia. 
Il suono del mio cellulare interruppe la meravigliosa situazione. 
-Dove sei? 
-Sono..non lo so dove sono, voi dove siete?
Sentii l'inconfondibile risata di Niall.
-Abbiamo continuato a camminare, stiamo di fronte alla chiesa, ti aspettiamo.
-Ok, ciao.
Attaccai la telefonata. La donna mi guardava ancora con gli occhi lucidi e sognanti, di chi ha dovuto aspettare più di dieci anni prima di incontrare il proprio idolo.
-Scusami, ora devo andare..
Non sapevo come comportarmi, cercavo di essere delicato e dolce.
-Spero ti rivedrò..
Mi rispose sorridendo.
-Ti riconoscerò, non penso che nessuna abbia ancora una spilla della mia band.
Dissi indicando la piccola spilla attaccata alla felpa. 
A quelle parole, lei mi abbracciò.
-Avevo giurato di non dimenticarmi mai di voi..
-Grazie di tutto. 
Le risposi. 
Mi incamminai verso la chiesa che vedevo in lontananza. 
Strinsi i denti e cercai di trattenere le lacrime. Non riuscivo a non pensare a quanto sia stato stupido da ragazzo quando pensavo che ne avevo abbastanza di una vita fatta di cantare, firmare autografi, farsi foto, fare qualsiasi cosa che subito si sarebbe trasformata in uno scandalo. Dicevo di amare le nostre fans, ma solo ora colgo il vero significato di 'amore tra un idolo ed una fan'. 
Arrivai, in meno di due minuti,all'entrata della maestosa chiesa dove dovevano aspettarmi i miei amici. Non vedendoli sull'uscio mi incamminai verso le altre uscite. Ma dove erano finiti? Se era uno scherzo, sicuramente era colpa di Niall. Risi tra me al pensiero dei vecchi scherzi che ci facevamo tra di noi. Possibile che solo ora mi accorgo di aver avuto un passato davvero perfetto? 
Mentre riflettevo mi sentii una mano picchiettarmi sulla spalla. Sicuramente erano i ragazzi. Così tirai ad indovinare.
-Liam? Ma dove eravat..
Mi fermai. 
-Non pensavo che avresti reagito in questo modo, grazie!
-Sono solo sorpreso di trovarti qui, Eleanor..
-Spero solo che tu sia sorpreso positivamente.
Mia moglie mi abbracciò forte. Mi mancavano tantissimo i suoi abbracci così amorevoli, così calorosi.
Mi baciò sulle labbra. La mia reazione fu di sconcerto. In quei pochi giorni tutto aveva avuto un'altra piega. Ho pensato a Safaa, ho pensato ad Harry. Eleanor era lì, davanti a me, con sguardo fisso verso il basso. 
-Guardami..
Le sussurrai.
Non volle alzare la testa. 
-Ti prego, Eleanor!
Lentamente alzò il viso, spostando lo sguardo sul mio. Mi sentivo sciogliere, mi sento bruciare dentro, sentivo che dentro me qualcosa stava cambiando. Abbassai lo sguardo per non incrociare il suo, ma non prima di vedere una lacrima scorrerle sulla guancia. Avevo sempre pensato che quando piangeva era ancora più bella, ma adesso l'unica cosa a cui riuscivo a pensare erano i miei sensi di colpa che mi bruciavano, che ardevano. 
Sentii dei passi. Speravo che erano i miei amici che sarebbero venuti in mio soccorso. Ma erano i passi di mia moglie. I passi di Eleanor che si allontavano piano. 
-Non lasciarmi qui da solo..
Le urlai. Ma ormai era come se lo dicessi a me stesso. Eleanor era ormai lontana.
I miei occhi erano colmi di una tristezza mai provata. Speravo almeno che lei era disposta a parlarmi.
Mi accovacciai e mi sedetti sul marciapiede. La testa fra le mani, i pugni chiusi, le mie lacrime che bagnavano le ginocchia a cui la mia testa era appoggiata. 
-Louis, torniamo a casa, hai bisogno di riposo.
Zayn mi diede una mano a tirarmi sù e mi abbracciò forte come solo lui sapeva fare.
Ci direggemmo verso lo stazionamento dei taxi, dove ci aspettavano anche Liam e Niall. Vedendoci arrivare i due si allarmarono, ma preferirono non chiedermi nulla.
Ci salutammo con i nostri soliti abbracci ed io, Zayn e Niall entrammo nel taxi. 
-Alla stazione, grazie. 
Il tassista mise in moto l'auto e in pochissimi minuti arrivammo.
Questa volta il conto lo volle pagare Zayn, respingendo i tentativi di Niall.
Entrammo nella stazione. Per fortuna non aspettammo molti minuti il treno. 
Fissavo la mia immagine riflessa sulle porte del treno, quando l'abbraccio più amorevole mi avvolse. Niall. Solo lui era così dolce nel dare gli abbracci. Non ci vollero parole. Nemmeno sguardi. Ma solo un abbraccio per farmi capire che dovevo andare avanti. Dovevo pensare ad altro. Nella mia testa mi ripetevo che la mia vita senza Eleanor non aveva alcun senso ma ora capivo che, oltre ad Eleanor, c'erano altre persone che meritavano di essere presenti nella mia mente. 
Uscimmo dalla stazione del treno. Niall mi diede un bacio sulla guancia.
-Sii forte, Lou. 
Salutò me e Zayn e si incamminò verso casa sua. 
Nel parcheggio scintillava la Rossa. La Ferrari rossa fiammante. Vedevo sul viso di Zayn un'espressione gioiosa, di chi ha rivisto dopo tanto tempo una persona. Lo vidi accarezzare l'auto e sussurarle -Piccola, mi sei mancata..
Lo guardai perplesso. 
-Perrie non è gelosa? 
Zayn rise di gusto alla battuta inaspettata. 
Arrivammo subito a casa. Quell'auto era velocissima. 
Bussai al campanello. Aprirono la porta poco dopo.
Appena mi vide un sorriso, che poteva far invidia per la sua luminosità al sole, le si disegnò su quel viso perfetto.
Aveva raccolto i suoi capelli in uno chignon ed una ciocca le scendeva vicino al viso. Era bellissima.
-Mi sei mancato.
Mi sussurrò.
  
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