-Zona est di Ikebukuro, giardini pubblici.
Ore 15:45
{Izaya.

Seduto su una panchina l'informatore si guardava attorno con aria scocciata. Era ormai da più di trentacinque minuti che lo aspettava.
Aspettava il biondo che, tecnicamente, sarebbe dovuto passare da lì per il suo giro di riscossione delle tasse da parte di Tom Tanaka.
Eppure non era ancora arrivato; che fosse rimasto a casa senza preavviso così da non poter dare la possibilità a Izaya di rovinargli la giornata come era suo solito fare?
"Nah, impossibile" pensò lui per niente scettico.
Shizuo non avrebbe mai rischiato di perdere un giorno di lavoro col rischio di essere licenziato.
E allora? Che avesse cambiato percorso? No, sennò lo avrebbe saputo.
-Inutile ragionarci sopra- sbottò il moro alzandosi dalla panchina e dirigendosi a passo spedito verso un carretto per hot dog poco più in là, lo afferrò per il manico si allontanò dal parco portandoselo con se.


-Zona commerciale est di Ikebukuro.
Ore 17:52

Erano quasi le diciotto quando vide Shizuo dall'altra parte della strada intento a fumarsi la sedicesima sigaretta della giornata.
Finalmente, esultò Izaya sistemandosi i baffi finti e la parrucca mentre un ghigno si dipingeva sulle sue sottili labbra.
Guardò la strada un paio di volte prima di decidersi ad attraversare, e quando lo fece si mise a correre il più veloce possibile facendo sferragliare il carretto davanti a se puntando dritto contro il biondo, il quale, ignaro, continuava a starsene tranquillamente beato con la schiena appoggiata al muro.
-Shizu-chan arrivo- bisbigliò e in meno di nove decimi di secondo gli fu addosso.
La collisione fu abbastanza forte da far girare la testa allo stesso Izaya e per un momento gli cancellò il suo odioso sorriso dal volto quasi pallido.


{Shizuo.

-Ma che diavolo.- Boffonchiò Shizuo sotto l'ammasso di ferro accartocciato che un tempo era un carrello per la vendita ambulante di hot dog. Mettendosi a sedere contro la parete alle sue spalle fissò il conducente (Nonchè autore del piccolo incidente) starsene in piedi a fatica.
Sentì la rabbia montare dentro di sè ma cercò di trattenersi giusto il minimo indispensabile per non saltargli addosso e sbranarlo.
-State bene signore?- chiese buttando da un'altra parte la carcassa mentre pian piano si alzava per poi darsi una spolveratina ai vestiti ricoperti di salse di ogni tipo, insalate, panini, carote e würstel.
L'altro annuendo scoppiò a ridere mentre il biondo lo fissava perplesso.
-No..non ce la faccio Shizu-chan! Sei troppo patetico- disse l'uomo fra una risata e un'altra.
Sentendogli pronunciare quel soprannome che tanto odiava come colui che glielo aveva dato si rese conto di chi aveva davanti.
-Izaayaa-kuuun!- sputò il suo nome con tanto disprezzo da quasi intimorire la pulce che, prima che il barista riuscisse a sfiorarlo corse via lasciando cadere gli indumenti da venditore sul ciglio della strada per rimanere soltanto con maglia e pantaloni.
-Ci si vede Shizu-chan!- cinguettò Izaya salutandolo da lontano.
-Oh no te lo scordi, questa volta non mi sfuggirai dannato.- gli urlò dietro Shizuo inseguendolo a perdifiato per tutta Ikebukuro fino a che uno dei due non l'avrebbe avuta vinta.




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Angolo Autrice depressa:

Ohoh t.t perdonatemi per la lunghezza dei miei capitoli ma questo l'ho scritto di getto in un'ora di stamani e purtroppo non sò se sia abbastanza lungo. Poi l'ho scritto tutto al cell ed è stata un impresa pubblicarlo. D:
In realtà il 2° capitolo l'ho finito la scorsa settimane e anche più ma avevo perso il foglio perciò oggi rifaccio tutto da capo. xD
Quindi: Mi scuso per il ritardo ma, come ho detto, ho perso la prima copia. Poi ho avuto problemi di ogni tipo che non vado manco a sottolineare. u.u
Per tento spero che non vi arrabbierete per la lunghezza di questo...ma per precauzione..*Va a nascondersi in Cina*