Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |      
Autore: xkeepdreaming    16/11/2012    0 recensioni
Un ragazzo. Un sogno. Una città. Un grande malinteso. Che succederà?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I can't change.


Chapter 1.

Era una di quelle solite giornate grigie londinesi. Pioveva ormai da giorni, ma Tyler non poteva saperlo. In effetti era arrivato solo la sera prima lì in quell' hotel. Si dicesse fosse un dei migliori hotel di Londra, però la cucina era pessima, ma se lo aspettava; in America era ormai una leggenda diffusa quella della pessima cucina inglese, chi diceva che aveva trovato unghie nel porridge, chi sosteneva di aver bevuto il tè con le cipolle, ma lui non ci credeva: per lui era solo pessima e basta, ma ci si sarebbe abituato.
Lui non era molto entusiasta, ma in fondo non era male. Dalla finestra della sua stanza c'era un panorama fantastico, che si affacciava direttamente al London Bridge, dandogli uno spettacolo indimenticabile ogni mattina. Non si poteva lamentare, ma in fondo non vedeva già l'ora di tornare nella sua madrepatria, però era una sua decisione quella di essere lì e non sapeva che quelle due settimane sarebbero passate più in fretta di quanto si aspettasse.
Tyler era un ragazzo alto, coi capelli ricci e che amava vestirsi bene e cantare. Esatto, amava cantare, ma i suoi genitori gli impedivano categoricamente di inseguire i suoi sogni finché avesse abitato sotto il loro tetto. Per quello era qui. Per sfuggire a quella rovinosa realtà.
Ora lì c'erano solo lui, il suo talento e i suoi sogni.
Pensava che trasferendosi a Londra avrebbe potuto sfondare nel mondo dello spettacolo, avrebbe potuto davvero inseguire i suoi sogni, così come avevano fatto i Queen, i Pink Floyd, i Beatles. Quei gruppi che amava tanto erano la sua ispirazione.
Tyler era un ragazzo molto simpatico e aperto al mondo, per quello decise di uscire; il brutto tempo non lo spaventava, anzi, amava la pioggia. Pensava fosse parecchio romantica.
Tyler prese subito il suo ombrello preferito e si fiondò fuori dalla porta dell'hotel.
Appena uscì il suo sguardo si illuminò. Finalmente era lì. Ritirò tutti i pensieri negativi fatti su quel luogo e inizio quasi a piangere dalla gioia. Sì, amava quel posto.
Con le lacrime agli occhi e un sorriso che arrivava alle orecchie iniziò a camminare nella caotica capitale inglese.
Camminò a lungo e iniziò a comprendere Londra. Tutte quelle strade intersecate ormai erano entrate nella sua mente; aveva un' incredibile memoria fotografica.
Ma c'era una cosa che ancora non si spiegava. Perché la gente continuava a guardarlo?
E c'era qualcosa di ancora più strano, forse era solo una sua impressione, ma gli sembrava che la folla di gente si aprisse davanti al suo passaggio, quasi fosse una star.
Si sedette su una panchina in Barnaby Street e iniziò a pensare. Che fosse diventato pazzo? Magari era solo il suo pensiero molto ambizioso che si rifletteva sulla realtà e che gli faceva credere di essere uno importante. No. Ma non era il momento di farsi problemi. Ormai era qui, e per due settimane decise di godersi la vita al meglio. Ma gli facevano comunque male le gambe; non pensava che camminare in città fosse così faticoso.
Decise quindi di rilassarsi un attimo ma le sue buone intenzioni sfumarono subito perché una folla di ragazzine si fiondò su di lui.
Si alzò subito e iniziò a correre cercando di pensare a un motivo valido del perché di tutto ciò. Le ragazze non gli davano via di scampo, continuavano a urlare: «HARRY HARRY! WE LOVE YOU!». Ecco. Harry. Chi è Harry? Dev'essere qualcuno di famoso qui.
Tyler ormai aveva il fiatone. Vide un vicolo cieco e decise di deviare lì, era la sua unica via di scampo. Si guardò attorno e vide che la folla di ragazzine aveva proceduto dritto. Fece un lungo sospiro,finalmente poteva riposarsi tranquillamente. Il respirò da lungo e affannoso si fece corto e regolare. Ma c'era qualcosa che comunque lo tormentava: perché lo inseguivano? Si ricordò che le ragazzo gridavano il nome di un certo Harry e pensò: «Chi può essere questo Harry? Chi sarà mai?»
Fin quando non trovò la soluzione davanti ai suoi occhi.

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: xkeepdreaming