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Autore: wendynoh    16/11/2012    4 recensioni
Tutto è tranquillo, nelle giornate di maggio alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Tutto, o quasi. Molti studenti sono infatti eccitati per la Coppa del Mondo di Quidditch che si terrà di lì a breve. Ma cosa succederebbe se venisse detto loro che il Torneo è stato spostato e che saranno proprio gli studenti di Hogwarts i protagonisti della prima edizione del "Torneo Quattro Manici di Scopa"?
Sedici maghi dovranno partecipare, obbligati o di loro spontanea volontà, ad un Torneo di Quidditch dove l'unica cosa che mancherà sarà proprio il Quidditch. Sei prove, tutte sulle scope, tutte una più emozionante e pericolosa dell'altra. Riusciranno i sedici studenti a superare le prove e soprattutto, riusciranno a vivere a stretto contatto l'uno con l'altro per sei settimane?
Genere: Avventura, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Capitolo II - Api Frizzole, Cioccorane, Rospi alla menta e Piume di zucchero


«Buongiorno a tutti ragazzi, e benvenuti alla prima edizione del Torneo Quattro Manici di Scopa».

Victor Krum e Aidan Lynch spostarono velocemente lo sguardo su tutti i partecipanti al Torneo, lanciando qua e là occhiate minacciose ai pochi ragazzi che sembravano ancora non essersi accorti della loro presenza, tra i quali Davies e Smith impegnati in un'accesa discussione. Quando sembrò che tutti prestassero loro attenzione, i due campioni sfoderarono i loro migliori sorrisi e ripresero a parlare.

«Prima di tutto, volevamo ringraziare tutti i presenti per aver preso parte al Campus, sperando che questa sia la prima di molte edizioni a venire. Non credo ci sia bisogno di presentazioni, ma visto che ci siamo, io sono Aidan Lynch e lui è...»

«Victor Krum!», concluse Ron prima che i due potessero parlare. Un risolino si alzò dal lato sinistro del campus, dove Draco Malfoy e le altre Serpi sedevano comodamente su un tronco. Il campione bulgaro li trafisse con lo sguardo prima di tornare a guardare Aidan, senza rivolgere la minima attenzione al rosso.

«Come potete vedere, alle nostre spalle ci sono quattro case in legno. Queste avranno la funzione di dormitori per le quattro squadre partecipanti, mentre la grande serra sarà luogo di incontro per tutti durante i pasti e le comunicazioni ufficiali. All'inizio di ogni settimana verrà comunicata la prova che le squadre si troveranno ad affrontare, così che avrete modo di allenarvi per la durata di sette giorni; al termine della settimana, le quattro squadre dovranno fronteggiarsi per ottenere la vittoria, che verrà decretata la mattina successiva durante la riunione. I quattro ragazzi scelti dal professor Silente saranno i capitani delle squadre che, dato l'amore che io e Victor proviamo per i dolci, porteranno il nome di uno di questi. Per questo motivo, abbiamo raccolto i dolci nel sacchetto che Victor ha tra le mani, così dovrete essere voi a pescarne uno e a decretare di conseguenza il nome della vostra squadra». L'irlandese si girò in direzione dell'amico che aveva aperto il sacchetto e teneva le due estremità di esso in modo che vi potesse entrare una mano; dopo un segno di assenso da parte del bulgaro, si rivolse nuovamente ai partecipanti. «Bene, credo di avervi detto tutto il necessario per il momento, ci sono domande?».

«Sì, io», intervenne Oliver Baston attirando l'attenzione di tutti, compreso Zacharias Smith che sembrava aver finalmente deciso di lasciar perdere le minacce di Davies. «Posso avere un autografo?».

Inutile parlare della reazione che suscitò questa frase nelle quattro Serpi, che avevano abilmente raggiunto Victor Krum superando tutti gli altri capitani. Il bulgaro controllò i loro nomi e, accortosi del fatto che solo Draco Malfoy apparteneva alla categoria dei “capitani”, invitò i tre a tornare al loro posto facendo invece avanzare Harry, Cedric e Cho.

«Possiamo iniziare, prima le ragazze».

Cho Chang fu la prima a pescare il dolce che avrebbe dato il nome alla sua squadra, della quale faceva parte il suo compagno di Casa Roger Davies.

«Api frizzole!», esclamò sorridente Lynch. «Puoi andarti a posizionare di fronte la prima casa, presto vi saranno date ulteriori istruzioni».

La ragazza sorrise ai due campioni e strinse la mano di Cedric prima di avviarsi verso la prima casa con il suo sacchetto di api frizzole. Il Tasso fu appunto il secondo a dover pescare il suo dolce, riuscendo a conquistare una deliziosa piuma di zucchero che lo fece avanzare verso la seconda casa. Poi fu il turno di Malfoy, che pescò invece dal sacchetto una cioccorana.

«È guerra aperta, Potter».

Harry non diede peso alle parole della serpe e, emozionato per la vicinanza con due dei più grandi campioni di Quidditch di tutti i tempi, fiondò la sua mano nel sacchetto che a quel punto conteneva un unico dolce, un rospo alla menta. Si avvicinò alla quarta casa dove lo aspettavano i suoi sette compagni di Grifondoro più ansiosi che mai.

«Rospi alla menta? Ma che razza di nome è? Avremmo potuto chiamarci pasticche vomitose, saremmo stati nettamente migliori anche degli altri!», affermarono i due gemelli con convinzione.

«Cosa importa del nome, dobbiamo concentrarci sulla prima prova!».

«Concentrarci? Ma se nemmeno sappiamo cosa dovremo affrontare!», esclamò Ron esasperato a causa di un Baston sempre più snervante. Una volta superati i M.A.G.O., infatti, aveva indetto una riunione speciale a casa sua per tutti i Grifondoro che avrebbero preso parte al campus, in modo da poterli preparare psicologicamente alla vittoria.

«Aidan, credevo che il livello di intelligenza dei ragazzi ad Hogwarts fosse un pochino più elevato», commentò Krum osservando i sedici ragazzi posizionati davanti alle quattro case.

«Sai, temo che non siano tutti come lei».

«Dobbiamo fare le belle statuine qui davanti per tutto il giorno?», esordì Draco con tono scocciato.

«No, dovete togliervi da lì razza di idiota».

«Oh, ha parlato il genio! Ci avete detto voi di metterci qui, fino a prova contraria».

«Non tutti, solamente i quattro capitani! Credete davvero che le squadre siano queste? Non vi abbiamo certo diviso in base alla vostra Casa di appartenenza, sapete? Non siamo ad Hogwarts, qui siete tutti uguali».

«Cosaaa?».

Il coro di protesta partito dalle quattro Serpi e dal portiere dei Grifondoro si estese in un attimo a tutti gli studenti, evidentemente non predisposti ad allearsi con le altre Case.


**


«Sì, avete sentito bene», continuò il campione irlandese mantenendo un sorriso smisurato, incurante delle reazioni dei partecipanti. «Siete sedici ragazzi, motivo per cui abbiamo deciso di dividervi in quattro squadre da quattro persone, così che possiate partecipare sempre tutti alle prove. Per fare in modo che arriviate alle prove con un minimo di preparazione, inoltre, abbiamo assegnato ad ogni squadra un allenatore che vi seguirà durante tutta la settimana; sarà un vero e proprio coach per la squadra e per questo motivo dedicherà gran parte del suo tempo a voi, così che possiate instaurare un rapporto di fiducia e possiate di conseguenza affrontare al meglio le prove. Io e Victor non vi conosciamo, né tantomeno conosciamo le vostre capacità in campo, indi per cui per formare le squadre abbiamo deciso di lasciare che la sorte faccia le sue scelte: dopo varie richieste, il professor Silente, nonché vostro Preside, ha acconsentito a farci avere il miglior strumento che i maghi abbiano a disposizione. È con grande piacere che stiamo per mostrarvi il Calice di Fuoco!».

Il campione bulgaro Victor Krum, che si era allontanato diretto verso la serra, fece la sua apparizione con una coppa in legno intagliato, dalla quale fuoriuscivano fiamme azzurre che avevano tutta l'aria di essere alquanto minacciose. I ragazzi di Hogwarts rimasero incantati a quella visuale, a partire da Harry che non aveva mai visto niente di simile in tutta la sua vita.

«Il Calice di Fuoco?», esclamò estasiato Cedric Diggory, lasciando la sua postazione per poter osservare meglio l'oggetto fra le mani del bulgaro. «Mio padre me ne aveva parlato, non posso credere che sia davvero qui davanti ai miei occhi!».

«Che c'è Diggory, non hai mai visto una coppa in vita tua eh?».

«Non sei spiritoso Malfoy».

«Evidentemente, idiota ossigenato, non conosci l'importanza di questo straordinario oggetto», concluse Victor Krum mettendo a tacere la Serpe tra un'imprecazione e l'altra.

«D'accordo ragazzi, finiamola qui e formiamo le squadre! Esorto i quattro capitani a posizionarsi davanti le quattro case, voi altri riunitevi qui di fronte a noi, state per essere nuovamente smistati».

Le tre Serpi, spaesate, raggiunsero gli altri dove un preoccupatissimo Ronald Weasley temeva di finire nella squadra del suo acerrimo nemico Malfoy.

«Come prima, inizieremo dalla squadra dell'unica ragazza capitano. Buona fortuna!». Detto questo, Lynch gettò all'interno del Calice dodici bigliettini, contenenti i nomi dei partecipanti al Torneo.

Rimasero tutti in trepidante attesa e, quando le fiamme azzurre dal Calice presero il colore del fuoco, il primo biglietto venne estratto, finendo direttamente nelle mani del bulgaro.

«Farà parte della squadra delle Api Frizzole... Zacharias Smith!».

Oliver Baston fece un sospiro di sollievo, desideroso di voler finire nella squadra del suo cercatore, i Rospi alla Menta.

Smith raggiunse Cho Chang sorridente e dal Calice uscì un secondo biglietto, che stavolta raccolse prontamente Aidan Lynch.

«Cormac McLaggen!».

«Poco male», sussurrò George all'orecchio del gemello. «Non avrei sopportato di vederlo in squadra con Harry».

«L'ultimo partecipante a far parte delle Api Frizzole è... »

Fra gli studenti rimasti vi fu un momento di trepidazione, nessuno di loro voleva finire in squadra con Smith e McLaggen, nemmeno Bletchley che di certo non spiccava per la sua intelligenza.

Victor Krum attese ancora un istante per creare suspence, poi pronunciò l'ultimo nome: «Gregory Goyle!».

I Grifondoro sospirarono contenti di non dover affrontare le successive sei settimane in loro compagnia; erano dispiaciuti per Cho, ma quel micidiale trio avrebbe fatto perdere la pazienza a qualsiasi persona con un minimo di sale in zucca.

Tiger guardò spaesato in direzione della squadra appena formata, sperando con tutto se stesso di finire in squadra con Draco Malfoy visto che, per colpa di quello stupido Calice, lo avevano appena diviso dal suo migliore amico. Il biondino, dal canto suo, sperava di trovarsi in squadra dei giocatori validi e ciò non comprendeva l'acquisto dei suoi due compagni di Casa, Tiger e Bletchley.

Mentre attendeva che i due campioni formassero le altre squadre, si malediceva per non aver insistito abbastanza con i suoi compagni di squadra ad Hogwarts, quando il preside lo aveva minacciato di espellerlo dalla scuola se non avesse partecipato al campus. Ora si trovava a dover trascorrere sei settimane insieme ad un branco di idioti, senza contare il fatto che si trovava lì da neanche un giorno e aveva già provato l'irrefrenabile desiderio di voler uccidere Potter e Weasley almeno sei volte.

Il Calice tornò a sputare fiamme azzurre, in attesa che i due campioni decidessero con quale squadra proseguire.

«Ora è il turno dei Rospi alla Menta!».

Un brivido percorse la schiena di Harry sentendo pronunciare quel nome, era arrivato il suo momento. Dopotutto, i Grifondoro erano ancora tutti liberi fatta eccezione per McLaggen, che però il cercatore era ben felice di non avere in squadra. Rivolse un'occhiata a Ron, che gli sorrideva fiducioso mentre Oliver Baston gli girava intorno nella vana speranza di calmarsi. Ricambiò il sorriso dell'amico, poi si girò verso l'irlandese e fece un cenno della testa: era pronto.

Il Calice tornò a sputare fiamme infuocate e senza attendere molto il primo bigliettino finì nelle mani del bulgaro.

«Il primo membro dei Rospi alla Menta è... Oh, una ragazza!».

Harry buttò la testa all'indietro in un sospiro di sollievo; le uniche due ragazze rimaste facevano entrambe parte dei Grifondoro ed erano due abili cacciatrici, per il momento era al sicuro.

«Alicia Spinnet».

La ragazza sorrise compiaciuta e si strinse nell'abbraccio dei due gemelli Weasley, prima di raggiungere Harry davanti la casa.

«Il secondo nome estratto dal Calice è quello di Miles Bletchley!» continuò Aidan senza perdere troppo tempo. La Serpe sentendo il suo nome raggiunse Harry senza far troppe domande, posizionandosi vicino alla ragazza che gli diede la mano in segno di benvenuto. Draco Malfoy, dall'altra parte del campo, sorrise sollevato insieme a Cedric Diggory, contenti di non dover avere a che fare con Miles.

Victor Krum afferrò l'ultimo biglietto sorteggiato dal Calice e proferì: «Fred Weasley è l'ultimo membro dei Rospi alla Menta». Il rosso fece un salto di gioia e si fiondò tra le braccia di George che, contento per il gemello, gli diede una pacca sulla spalla e sorrise amichevolmente ai suoi compagni ancora in attesa del loro verdetto. Fred raggiunse la sua nuova squadra e si andò a posizionare fra Harry ed Alicia, circondando le loro spalle con le braccia.

«Siamo una bella squadra, non trovate?».

«Non posso lamentarmi», rispose Harry facendogli l'occhiolino. Aveva Fred e Alicia nella sua squadra, Bletchley non sarebbe di certo stato un problema.

La tensione fra i pochi rimasti cominciava a diventare insopportabile: Tiger non desiderava altro se non finire in squadra col suo “capo” nonché compagno di Casa Draco Malfoy, tutti gli altri aspettavano con impazienza che il loro nome capitasse nella squadra delle Piume di Zucchero, capitanata da Cedric Diggory.

«Proseguiamo con lo smistamento, è il turno delle Piume di Zucchero», esordì Aidan volgendo il suo sguardo verso il Tasso.

Cedric annuì con convinzione, pronto a conoscere i membri della sua futura squadra per le prossime sei settimane. A questo punto, sperava solamente che Tiger finisse nella squadra di Malfoy e che se mai Katie Bell fosse finita con lui, non avrebbe dovuto preoccuparsi della gelosia di Cho. Le voleva bene, ma ultimamente le cose tra loro non andavano un granchè. Lei era troppo possessiva, troppo... asfissiante. La presenza in squadra di un ragazza come Katie avrebbe potuto far vacillare ancora di più la sua relazione. Cedric trasse un profondo respiro e si voltò in attesa del Calice.

Il primo biglietto non tardò ad arrivare, così che l'irlandese non perse tempo a leggere il nome.

«Roger Davies!».

Il Corvo raggiunse raggiante la sua postazione accanto al capitano delle Piume, dandogli un'amichevole pacca sulla spalla in segno di solidarietà. Insieme attesero che il campione bulgaro afferrasse il secondo bigliettino, mentre i pochi rimasti fremevano in preda all'ansia. Quando Victor Krum chiamò il portiere dei Grifondoro Oliver Baston quest'ultimo tirò un sospiro di sollievo, quasi sicuro ormai di esser finito nella squadra di Malfoy.

Dal Calice uscì dopo qualche istante un ultimo bigliettino, che Aidan Lynch non perse tempo a leggere.

«Vincent Tiger», esordì, controllando le tre persone rimanenti. «Credo sia a questo punto chiaro che i tre nomi che il Calice non ha sorteggiato andranno a far parte delle Cioccorane».

Ron, George e Katie si guardarono atterriti; tre Grifondoro come loro non avrebbero mai potuto far parte della stessa squadra di Draco Malfoy.


**


Una volta che si furono assicurati che tutti i ragazzi fossero divisi per squadre, Victor portò nuovamente il Calice all'interno della serra e Aidan si rivolse ai sedici partecipanti.

«Come vi avevo anticipato in precedenza, ogni squadra avrà un coach che la seguirà durante tutta la durata del campus. Domattina alle 8.00 in punto ci ritroveremo tutti nella serra per la colazione e la prima riunione, in cui vi esporremo i criteri in base ai quali abbiamo scelto queste quattro persone e vi esporremo le modalità in cui si svolgerà la prima prova. Per oggi, avete il resto della giornata libero, che spenderete facendo la conoscenza dei vostri coach e cercando di ambientarvi all'interno dei vostri dormitori e dell'intero campus. Dentro quelle porte, quattro persone più o meno qualificate vi stanno aspettando. La cosa importante, per questa sera, è che sarete costretti a rimanere solo ed esclusivamente con i componenti della vostra squadra, non avrete quindi la possibilità di vedervi con le altre squadre partecipanti. Con loro, così come con noi, vi vedrete direttamente domani mattina. Spero che vi sia tutto chiaro, vi auguro di trascorrere una buona serata».

I quattro capitani raggiunsero l'ingresso dei loro dormitori e posarono le mani sulle maniglie, pronti a scoprire quali sarebbero stati i loro coach per il Torneo.

   
 
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