Scusatemi tantissimo per aver postato il secondo capitolo solo ora! Ma diciamo che è da molto che volevo scrivere, sì, ma non ho mai avuto il "coraggio" e la fantasia necessaria per farlo! Ma alla fine ho deciso di fare questo piccolo dialogo tra le due ragazze.
Spero vi piaccia lo stesso. :)
- Stal Ker. ~
P.S. Spero vi piacciano i Paramore, come a Helena! ♥

Facebook.

Cena.
Helena si mise a fissare il piatto di “pasta”, se la si può chiamare così, di fronte a sé con aria abbastanza schifata. Di solito sua madre non cucinava, ma stranamente quella sera si era messa ai fornelli, finendo però con il fare una specie di pasticcio al sugo.
Si alzò dalla tavola e mise il piatto nel lavandino.
« Helena, perché non mangi? » chiese sua madre vedendola uscire dalla stanza.
« Non ho fame... » rispose la ragazza salendo fino in camera sua.

La ragazza si buttò sul letto, prese il suo computer portatile sul tavolino lì accanto e lo aprì. La prima cosa che fece fu entrare su Facebook, anche se di solito non le piaceva molto stare su quel social network.
Due notifiche di giochi – per lei era tipico riceverle e la cosa era abbastanza fastidiosa - e una richiesta d'amicizia. Rimase un po’ sorpresa da quest’ultima, perché non ne riceveva di solito. Rimane, però, ancora più sorpresa quando scoprì di chi era: Susan!
Susan A. Jones. Non sapendo il suo cognome non era sicura che fosse proprio lei, ma dopo aver controllato le foto del profilo, ne era più che certa. Non poteva scordarsi più quel viso, quei capelli biondissimi e quei occhi verdi... Tralasciando questo, era davvero curiosa nel sapere per cosa stava quella A lì in mezzo, quindi quando ne avrebbe avuto la possibilità, gliel'avrebbero chiesto.
Stava per chiudere la schermata di internet e entrare su Paint Tool SAI – un programma per disegnare al computer – quando d’un tratto vide la chat aprirsi. Guarda caso, era proprio Susan.
“Hey! Ciao!!” c’era scritto, semplicemente.
Rimase a fissare la schermata per qualche attimo, per poi decidersi a rispondere.
“Ciao! Come hai fatto a trovare il mio profilo? Non ho un’immagine mia qua...” scrisse in fretta per poi inviare. Era davvero curiosa su quel fatto: non è di certo l’unica ragazza al mondo che si chiama Helena Smith!
“Sulla tua borsa oggi a scuola c’era scritto bello grande PARAMORE e nella tua immagine del profilo c’è la Williams. E le altre immagini sono dei tuoi disegni, di cui alcuni quelli che mi avevi fatto vedere oggi.” scrisse l’altra dopo circa un minutino.
La mora rimase per qualche attimo a bocca aperta, sorpresa.
Sorpresa per il fatto che l’altra avesse notato la scritta sul suo zaino, sorpresa del fatto che conoscesse i Paramore, la sua band preferita, e Hayley, la cantante, sorpresa che avesse riconosciuto anche i disegni...
Che dire, era molto sorpresa e abbastanza felice di questo fatto.
“Conosci i Paramore??” scrisse in tutta fretta, entusiasta che anche lei fosse a conoscenza della loro esistenza, almeno.
“Sì, ho ascoltato qualche loro canzone ma non sono una grande fan...” digitò dopo un po’ Susan. “Comunque ora devo andare, ciao!”
“Ciao!!” scrisse Helena di malavoglia, dato che avrebbe voluto stare ancora un po’ a chattare con lei.
Chiuse la schermata di Facebook, si mise le cuffie indosso e fece partire il lettore musicale. Penso sia inutile specificare di chi fosse la canzone, no?
Si stese sul suo grande lettone, pieno dei vari peluche con cui dormi. Prese tra i tanti il suo preferito, quello che aveva da più tempo: un grande leoncino. Lo strinse al petto più forte che poté. Chissà, magari era felice per il fatto che finalmente aveva trovato qualcuno che conosceva almeno di nome la sua band preferita.
O magari non era solo per quello...
Era comunque davvero contenta quella sera, ecco. Entrò, alla fine nel programma di prima per mettersi a disegnare, anche se non aveva molto le idee chiare riguardo a cosa disegnare. Hayley Williams? No, l’aveva già disegnata troppe volte. Voleva un modello... nuovo! Per ora, però, non aveva molta ispirazione e voglia, dato che ormai era tardi e sarebbe stata l’ora di andare a dormire, quindi chiuse tutto, andò a farsi una doccia veloce, si mise il pigiama e si buttò sotto le coperte, sommersa dai numerosi peluche.