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Autore: parveth    16/11/2012    3 recensioni
Dopo che Gold rapisce French il fioraio, Emma si chiede chi sia la "lei" di cui parlava l'uomo mentre colpiva la sua vittima con il bastone, e dopo una chiaccherata con Mary Margaret decide di fare qualcosa per convincerlo a non arrendersi
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Emma Swan, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Nuovo personaggio, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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revenge Salve a tutti: questa e' una sorta di spin-off della ff di Nimel17 "Storybrooke's beauty and the beast"  e della puntata dedicata a Belle, spero che vi piaccia ^^


"Non e' giusto!"  Emma balzo' in piedi sbattendo la tazza sul tavolo con tale violenza da allagarlo col the' rimasto e lasciando stupefatta Mary Margaret:  "Gold non e' certo la persona migliore di questo mondo ma di certo non meritava di essere trattato a quel modo" continuo' Emma fumante di collera,  "dobbiamo fare qualcosa!"  disse indossando il giubbotto,  "noi?!" fece Mary Margaret guardandola senza capire,  "si noi. prendi e vieni fuori"  rispose lanciandole il cappotto e uscendo.

 Lei si affretto' ad indossarlo e la segui' in strada:  Emma si dirigeva a grandi passi verso il negozio di mr Gold con una luce di pura determinazione che le brillava negli occhi.
  
Mary Margaret continuava a non capire le sue intenzioni ma non oso' tentare di fermarla,   d'un tratto Emma si fermo' e fece dietro front, "ma dove vai ora?"  le chiese,  "ci serve un'alleata" rispose senza fermarsi  "ma chi?? e perche'??"   "voglio parlare con mr Gold e convincerlo ad agire: forse in tre sara' piu' facile" disse Emma fermandosi davanti alla farmacia:  Michelle stava uscendo in quel momento: "ciao come va?" la salutarono entrambe "bene, per oggi ho finito: al banco rimane la zia"  rispose,  "se non hai niente da fare" disse Emma  "verresti con noi? Dobbiamo fare una cosa e se siamo in tre e' meglio" le spiego'  con l'adrenalina che le scorreva a fiumi  "di che si tratta?"  chiese Michelle incuriosita  "ora non c'e' tempo, spiegaglielo tu" riprese Emma accennando a Mary Margaret ed afferrandole entrambe trascinandole verso una gioielleria fingendo di guardare le vetrine.  Le amiche la guardavano interrogative, "potremmo essere sorvegliate"  bisbiglio' lei fingendo interesse verso vari negozi, infine prendendo una scorciatoia arrivarono davanti al negozio, istintivamente guardarono prima dentro e poi intorno per controllare che non ci fosse nessuno: "entriamo" disse Emma risoluta,  "ma sei sicura?" esitava Mary Margaret,  "ha ragione. se qui nessuno fa niente le cose non cambieranno mai" la sostenne Michelle con gli occhi lucidi dopo il racconto delle ragazze, per tutta risposta Emma spalanco' la porta del negozio con un calcio:  Gold era seduto al banco e leggeva un quotidiano  alzo' lo sguardo verso di loro: "ma che modi sceriffo, spero almeno che abbia i soldi per ripagarmela"  disse nel suo solito tono pacato:  "stia tranquillo, non e' rotta" rispose lei chiudendosela alle spalle dopo che Michelle e Mary Margaret furono entrate  "cosa posso fare per voi?"  chiese alzandosi  "so perche' ha rapito French e non mi riferisco al suo debito"  rispose Emma senza staccare gli occhi dai suoi ,  "e allora? mi arresta di nuovo?"  disse lui ironicamente.  L'indifferenza che mostrava anche in quella situazione fece andare fuori dai gangheri la giovane donna che fulminea  lo raggiunse ed afferratolo per la camicia prese a scuoterlo:  "LEI SI ERA AFFEZIONATO A QUELLA RAGAZZA,  PERCHE' NON VUOLE AMMETTERLO??  PERCHE' NON COMBATTE?? SE NON VUOLE FARLO PER SE' STESSO LO FACCIA ALMENO PER LEI!!! REAGISCA, VIGLIACCO!!!"  prese ad urlargli in faccia mentre lo strattonava lasciandolo esterrefatto ed incapace di ribattere,  "che faccio, le vado a prendere un calmante? se continua cosi lo manda al pronto soccorso"  bisbiglio' Michelle ad un'incredula Mary Margaret, che pero' aveva capito dove volesse andare a parare l'amica: "non vuole fargli del male, solo persuaderlo a fare qualcosa"  rispose senza smettere di osservarli ,  "ma e' impazzita?! mi lasci!" disse lui cercando di staccarsela di dosso, "le ho raccontato io questa storia: mi spiace di essere stata indiscreta ma ricordo di averla vista piangere, e nonostante lei non faccia niente per farsi voler bene non facevo i salti di gioia al vederla in quello stato" interloqui' Mary Margaret.  "Sa cosa penso? che il suo stipulare accordi altro non sia che una maschera per celare tutta la sofferenza e la solitudine che prova"  aggiunse Michelle facendosi avanti con cautela, Emma finalmente lo mollo' e fu allora che Gold prese ad urlare: "MA COSA VOLETE CHE VI DICA?? che le volevo bene? si, le ho voluto bene per quanto mi era possibile! ma ora non c'e' piu', ed io non posso farci niente. NIENTE!"  e scoppio' in lacrime lasciandole tutte e tre allibite. La giovane farmacista prese coraggio e gli si avvicino' ancora di piu', quando gli fu di fronte fece qualcosa che nessuno si sarebbe mai sognato di fare con Gold, ne' in quel negozio, ne' a Storybrooke.

L'abbraccio'.

Lo strinse a se' piangente con le lacrime che le inzuppavano la spalla.

Perche' un gesto affettuoso vale piu' di mille parole, anche se urlate in faccia a fin di bene.

Anche se lei era quella che meno di tutti lo conosceva ma forse proprio per quello si assunse quella responsabilita'.

Perche' aveva intuito subito che quello che tutti consideravano un mostro altro non era che un uomo con enormi sofferenze alle spalle incapace di combattere se non attraverso intrighi ed imbrogli.

"Coraggio, si sfoghi, ne ha bisogno: non puo' tenersi tutto dentro per sempre." disse con dolcezza sfiorandogli gentilmente le spalle con una carezza,   "perche' fate tutto questo? lo sappiamo tutti qui dentro che io sono degno di tutto tranne che d'affetto o d'amicizia"  disse scostandola da se',   "tempo fa qualcuno mi disse che due persone con un obiettivo in comune possono fare tanto ma che due persone con un nemico in comune possono fare molto di piu': e' ora di metterlo in pratica, Regina Mills ha provocato troppi danni in questa citta', ed e' ora che qualcuno le dia una lezione, per via legale o no"  intervenne energicamente Emma  "ha in mente qualcosa sceriffo?"  chiese Gold appoggiandosi al bastone  "ancora no, ma stia sicuro che appena mi verra' in mente qualcosa glielo faro' sapere"  rispose lei allacciandosi il giubbotto  "allora mi terro' pronto: e nel frattempo acqua in bocca dearie"  disse lui in tono ambiguo,  "stia tranquillo: non andremo a spiattellare ai quattro venti che anche lei ha un cuore"  disse Michelle in un tono tra il serio e l'ironico avviandosi verso la porta,  "buonanotte mr gold"  disse Mary Margaret  seguendo le amiche,  "buonanotte"  rispose lui avviandosi verso il retrobottega,  "sei davvero la degna figlia di tua madre cara Emma, e ci salverai,  salverai tutti noi ne sono sicuro" penso' sfiorando malinconicamente la tazza scheggiata sotto la teca.
  
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