Guida alla comprensione e misteri di Saint Seiya
I Cavalieri neri (II° parte)
Arrivati nel luogo dell’appuntamento con Ikki
i tre Cavalieri dello Zodiaco si dannano a cercare l’avversario.
Qui si sente la segreteria telefonica di
Ikki:
“Benvenuti
e grazie per aver accettato il mio invito. Se sei Pegasus sappi che non ho
cambiato idea ed ho ancora intenzione di sbudellarti, quindi fai testamento e
vieni alla rupe dei Re dove finalmente ci pesteremo così questa pagliacciata
finirà. Grazie per l’attenzione”.
I Cavalieri, per niente rincuorati, decidono
di inoltrarsi nell’isola.
Ma prima Shun ha una sensazionale idea.
Ha un piano per sconfiggere il nemico?
Ha scoperto il covo dei Cavalieri Neri?
Ha capito dove si nasconde suo fratello?
…
Andiamoci piano, ragazzi, stiamo parlando di
Andromeda.
Il geniale pargolo rosa mostra dei
campanellini agli amici, dicendo che devono legarli ai polsi così ognuno saprà
dove si trova l’altro.
Ma che bella idea!
Sul serio, Shun, ma pensi che un campanellino
emetta ultrasuoni?
Che abbia la stessa potenza di una tastiera
elettrica?
Fino a dove può arrivare il suono di un
collare per gatti?!
Cioè, voglio dire, qua ci voleva come minimo
un campanaccio da vacca! Mangiatevi un amplificatore ed attaccate la presa
all’ombelico prima di ingoiare un sonaglio, sarebbe meglio!
Bè, insomma, va a finire che i tre si
attaccano i campanellini ai polsi e si dividono.
Qui arriva Kiki, il fratello minore del
Grande Mur, che recapita l’armatura a Pegasus, il quale gli chiede notizie del
suo amato.
Non ditemi che non è vero.
Seiya ha un insana passione per Shiryu, non
venite a dirmi che esagero; neanche Laura Pausini farebbe tutte quelle lagne
“Oh, Dragone, spero di rivederti presto!”, “Se dovesse succederti qualcosa non
me lo potrei mai perdonare!”, “Shiryu Draghetto Trottolino Amoroso Dududu
Dadada darei la mia vita per te!”.
Ma andiamo!
Qua la Pausini ci farebbe festa: “Shiryu se n’è andato e non ritorna più/ Qui
sto per ammazzarmi senza lui/ Non voglio morire senza rivederlo/ Nel freddo del
mattino grigio di montagna”…
Mettendo da parte i sentimentalismi, il primo
scontro al quale assistiamo è quello tra Pegasus e Pegasus nero.
Che fantasia.
Avrebbe potuto chiamarsi Susagep, ci faceva
più figura.
Vabbè, volano le solite mazzate e mentre si pestano
i due Cavalieri discutono pacificamente; cioè, è incredibile: praticamente
tutti si ammazzano senza neanche avere idea di chi sia chi, insomma, vedi
qualcuno che cammina per i fatti suoi in montagna e come va a finire? Va bene,
uccidiamolo.
Seiya si sente tutto strafigo con la sua
nuova armatura tutta lucciosa che pare sgrassata con il Mastro Lindo e non si
accorge di essere stato colpito.
Ora: com’è che nessuna armatura ha una cazzo
di copertura nello stomaco?!
Cioè, hanno centomila cose inutili addosso,
tra ali, ochette della pubblicità del Duck per il water, strane cose non
identificate sugli elmi, e non hanno un velo di carta di riso per coprirsi lo
stomaco?! Ed i nemici che stanno puntate su puntate a chiedersi “Ma quale sarà
il suo punto debole?”, ma scusami tanto, dagli una ginocchiata e lo finisci
subito.
Quindi, dicevamo, Pegasus Nero muore e Seiya
si avvia per la sua strada, portando con sé le protesi.
Altra domanda fondamentale: ma voi avete
capito dove le mettono?
No, perché mentre camminano e si danno del
brutto cattivo l‘un l’altro le parti dell’armatura sacra le tengono in mano, ma
poi dove finiscono mentre combattono?
Che fanno, Wingardium Leviosa per tenerle fuori dalla portata dell’avversario?
Le ingoiano momentaneamente come fanno i pitoni?
Sotto l’armatura hanno il gonnellino di Eta
Beta e le conservano lì?
Vi prego, ditemelo, perché mi sento un’idiota
a vedere quelle cose scomparire e ricomparire dal nulla.
E nel mezzo del cammin della sua vita ad un
certo punto Pegasus comincia a sentire un gran caldo.
Tesoro, quella è un’isola vulcanica, cosa
volevi, il pinguino della Kinder Pinguì?
Poi inizia a mangiare neve, perché davvero
non ci vede più dalla fame ed ha già finito la sua Fiesta, ma neanche questo
sembra tirarlo su di morale.
Allora si mette a fare l’angioletto sulla
neve.
E poi se ne accorge.
Sulla pelle gli stanno spuntando grandi
macchie scure che gli fanno un male incredibile, e tutto questo è dovuto al
colpo di Pegasus Nero, che riempie l’avversario di scioglievolezza Lindt fino a
che questo non muore di diabete.
A questo punto Seiya cade in un burrone
portandosi dietro le protesi.
Nel frattempo Hyoga ha sconfitto Cigno Nero e
si appresta a combattere contro Ikki, che però è avvantaggiato.
Dunque, la scena è questa: Ikki, tutto serio,
fighissimo, muscoloso, incazzato nero, dice a Hyoga: “Io conosco i tuoi
segreti!”.
Fino a qua ci può stare.
Poi alza la paperella del diadema del Cigno
Nero, il che naturalmente rovina tutta la suspence creata dal momento.
Vi spiego: il diadema del Cavaliere Nero
aveva registrato gli attacchi di Crystal ed adesso Phoenix conosce tutte le sue
mosse, potendo così sconfiggerlo.
MA DAI!!!!
Ma vi rendete conto?!
L’anatra microspia!!
Neanche James Bond era dotato di aggeggi
simili!
Cioè, Ikki, ti rendi conto che se non avevi
quel cavolo di volatile eri fregato?!
E te ne vanti?!
Io avrei preferito non dirlo, fai credere che
sei un essere potentissimo in grado di prevedere il futuro, ma non dire che
vincerai perché un tizio prossimo a morire ti ha spedito importantissime
informazioni con una testa di anatra probabilmente Made in China!
Altra cosa: a questo punto Ikki attacca Hyoga
con le precise parole “Di Phoenix questo è il pugno”.
Ma che siamo?
Riordina le parole per formare la frase?
La Settimana Enigmistica?
Ikki, tesoro, so che non è colpa tua, ma sei
grammaticalmente sgrammaticato.
A questo punto dici: “Ora ti mollo una
sberla” e fai prima.
Allora Hyoga, a causa dell’attacco di Ikki,
che non ha niente di meglio da fare che distruggere i sogni della gente, ha un
terribile incubo nel quale la sua mamma si trasformava nella bambina di The
Ring ed Ikki ne approfitta per finirlo, restando per mezz’ora con il braccio
conficcato nel torace del Cigno per poi dire: “Toh, non mi ero accorto che
fosse morto!”.
Adesso torniamo a Seiya nel burrone: per
fortuna Shun passa proprio da lì e sente il campanellino (Ma dai! Ha funzionato! Ndr Shun Sì, ma cavolo, solo perché eri ad un
metro di distanza! Ndr me UEEEEH!! Ndr Shun E te pareva -___- ndr me);
Andromeda vede l’armatura di Pegasus per terra e si chiede intelligentemente “E
lui dov’è?”.
Mah, non so, io guarderei di sotto.
O pensi che sia fuggito alle Bahamas?
No, dai, in un lampo di genio Shun si
affaccia sul burrone e vede Pegasus attaccato ad uno spuntone di roccia come un
Koala.
SHUN PENSIERO: “Ma cosa starà facendo? …
ooooh, ho capito! Probabilmente sta girando la scena di un film di Indiana Jones! Mi chiedo perché Ikki non
abbia chiamato me per la parte del protagonista… aspetta, le protesi d’oro
potrebbero essere la sostituzione dell’arca perduta! Adesso è tutto chiaro! E
mio fratello pensa di escludermi dalle riprese? Hum…... ci sono! Adesso salvo
Pegasus così Ikki, dalla sala di registrazione, mi vedrà e non potrà fare a
meno di farmi i complimenti per la mia geniale idea dandomi una parte nel
cast!”.
E proprio quando il nostro audace pasticcino
usa la sua catena per tirare su Pegasus interviene un altro personaggio a
bloccarlo con la sua catena.
SHUN:-Accidenti! Tu devi essere René Belloq!
Mi spiace ma qui ci può essere solo UNO con la catena, e quello sono IO! E poi…
hei, ma la tua catena è nera! E… e anche la tua armatura! Aspetta, ma la tua
armatura somiglia alla mia! Questo vuol dire solo una cosa… Ti sei arrugginito!-:
ANDROMEDA NERO:-Ma sei cretino?! Io sono
Andromeda Nero, e sto al servizio di tuo fratello!-:
SHUN:-Ed io sono Andromeda, ma puoi chiamarmi
Shun! Piacere! Oh, ma allora tu sai dov’è Ikki? Non è che potresti dirmelo? Perché
ha un sacco di favole della buona notte in arretrato da raccontarmi! E…
accipuffolina, vuoi allentare la tua catena? Mi fai male!-:
Posso permettermi un’osservazione?
Secondo me si dice armature di bronzo per
licenza poetica, a me sembra più la pasta dei tortelli di Giovanni Rana.
Non puoi sfiorarle che si scassano come la
pagnotta di Banderas!
Hanno la stessa consistenza dei frollini
Balocco!
In ogni caso, c’è Shun che da una parte
sanguina perché c’ha Pegasus attaccato al braccio e dall’altra c’è il suo
gemello assatanato che continua a rompergli le scatole, nonché l’armatura,
colpendolo ripetutamente con la sua catena al nero di seppia.
Ma la catena di Andromeda Nero non smette mai
di stupire: siccome molto tempo prima apparteneva al mago Casanova adesso ha la
possibilità di trasformarsi in tanti serpentelli.
Che cosa bella!
Sarebbe utile per tenerci la moto, un ladro
si avvicina per soffiarti la vespa e finisce dissanguato da una vipera.
In questo
momento entra in scena un altro personaggio, Dragone Nero, e subito dopo
indovinate?
Dalla Cina con furore torna anche Shiryu, che
ha ricevuto il campanello grazie a Kiki ed entra in scena saltellando sulle
note di Jingle Bells!
E Dragone Nero chiede “E tu chi sei?”.
Santo cielo, ma non si vede?
Prova ad indovinare, è facile.
Bè, il succo della cosa è che Andromeda Nero
crepa e Shun se la squaglia con la scusa di salvare Pegasus, lasciando Shiryu a
combattere contro il tizio con il lucido da scarpe negli occhi.
Però Shiryu ha un piccolo problema: se perde
anche una sola minuscola microscopica gocciolina di sangue ci resta secco.
Niente di più naturale.
Ed i due draghi iniziano a picchiarsi
selvaggiamente e, com’è naturale, Shiryu perde la microscopica gocciolina di
sangue, ma resta ancora in piedi e così lo scontro continua.
Ora.
Benedetto ragazzo.
Santissimo Cavaliere del Drago, posso capire
che la prima volta ti è sfuggito di mente e ti sei scippato l’armatura, ma
adesso no, mi devi spiegare perché ti togli l’unica protezione che hai.
Non solo se ti colpiscono al cuore sei
fregato, hai pure la cosa del dissanguamento, e cosa fai?
Devi per forza far sfoggio dei tuoi pettorali
da Tarzan a costo di morire.
Va bene, contento tu.
Continuano a combattere ed il Dragone perde
non una goccia ma altri venticinque ettolitri di sangue.
Shiryu a questo punto fa un quarto d’ora di
discussione sull’amicizia, su quanto è bello uccidersi tutti insieme
appassionatamente, su quanto è fiero di poter morire per i suoi cari compagni
e per il suo amato Pegasus-testa-d’equino.
E qua usa il drago spirlocchio per far
crollare mezza montagna sull’avversario.
Almeno una cosa buona la fa.
Subito dopo cade a terra, e mentre muore in
santa pace si sente la voce di Dragone Nero da sotto le macerie; questo esce da
sotto i quintali di sassi che ha sulla sua testa come una
caretta-caretta uscirebbe dall’uovo e ficca
un dito nel torace del Dragone arrestando la perdita di sangue.
Dragone, profondamente commosso, piange
disperato sulla sua fotocopia di nero vestita.
Ma io questa cosa non me la spiego.
Com’è che un attimo prima sono tutti “Io ti
ammazzo!” “No, ti ammazzo prima io!” e subito dopo si lagnano “Nooo, tu in
fondo eri buono, non morire!”?
Comunque, in tutto questo Shun è ancora a
calarsi nel burrone: ma quanto ci metti?!
Se aspettassimo lui saremmo ancora all’età
della pietra!
Si deve mettere Shiryu a tirare su sia lui
che Pegasus.
SHIRYU: Nooooo!!
ANDROMEDA: Non fare così! Pegasus si può
ancora salvare!
SHIRYU: Ah, perché, è Pegasus? A me sembrava
Carlo Conti!
Così Dragone colpisce il suo diletto nei
tredici punti della costellazione di Pegasus e se ne va con Shun a cercare
Ikki.
E lo trovano.
Shun inizia a piangere e picchia Shiryu con
la sua catena perché nessuno deve permettersi di trattare male il suo
fratellone, anche se in teoria è lui quello che andrebbe preso a ceffoni.
Qui arriva Pegasus, tutto gasato, che spera
di colpire Ikki con il suo attacco Pioggia di Pandistelle.
Ma ha scarsi risultati.
All’improvviso appare anche Hyoga che grazie
al regalo della sua mammina è ancora vivo: un rosario di Lourdes d’oro, che
rivenderlo avrebbe anche fatto comodo, ha miracolosamente salvato la papera
glaciale dal suo triste destino
Che poi Hyoga fa di tutto per morire, è come
Willy il Coyote, ma non ci riesce mai.
Ikki, Shiryu, Hyoga e Pegasus si menano con
il sottofondo di Shun che non ha niente di meglio da fare che ripetere
all’infinito “Fratello/fratellone/fratellino” fino all’esaurimento mentre
attorno a lui volano cazzotti stellari.
Hyoga fa una cosa intelligente e riflette su
Ikki il suo stesso colpo, il che però non serve a nulla perché, come dice lui
stesso, Phoenix non ha ricordi felici da distruggere.
Evviva.
Ci credo: da piccolo c’ha sempre avuto
attaccato quella sanguisuga piagnona di suo fratello, poi non ha fatto altro
che ricevere mazzate per sei anni, si è ritrovato con un misero esercito di
quattro tizi disperati… non è che sia un gran risultato.
Dopo un po’ l’unico che rimane in piedi è
Pegasus, il raccomandato, che s’è ritrovato davanti le protesi e quindi è stato
protetto; in dono riceve anche lo scudo/vassoio di Shiryu, la catena di Shun
(che funziona meglio quando si muove da sola) ed il cosmo di Crystal, e può
continuare a menare l’avversario e fare la figura del macho sempre in piedi,
come quei palloncini dove si riempie d’acqua la base e poi puoi calciarli
quanto vuoi tanto si rialzano sempre.
Arrivati qui Ikki all’improvviso si mette a
dettare la sua biografia, di come i suoi allenamenti erano duri e bla bla, di
come il suo maestro era un pazzo dalla maschera orribile bla bla, di quanto è
stata infelice la sua esistenza bla bla.
L’unica ragione per cui ha conquistato la sua
armatura (fatta di cracker anche questa) è che il suo maestro ha fatto fuori la
figlia e lui s’è incazzato come una bestia.
Uno: avete notato che tutte quelle che si
chiamano Esmeralda finiscono male?
A me la scena di Ikki e Shun-versione-platino
l’ho sempre trovata spiccicata a quella di Notre Dame de Paris.
Due: Ikki si dispera perché ha fatto fuori il
suo tutore.
Ma dico, non è che lui fosse proprio un
biscottino!
Levartelo dalle scatole dopo tutto quello che
ti ha fatto è il minimo che puoi fare!
Inoltre, come se non bastasse, le memorie di
Ikki vengono interrotte da una risata da psicopatico; dei personaggi ne
approfittano per soffiarsi le protesi e su una roccia appare Docrates.
Dall’inquadratura presa dal basso si vedono
due lunghe gambe muscolose, un inverosimile torace mastodontico, due occhi da
uomo malvagio… e tutto viene rovinato dalla seppia che il tizio
si ritrova in testa.
Dico: benedetto Kurumada, non potevi disegnare
dei normalissimi elmi greci?!
O anche stesso non li disegnavi, tanto sono
la prima cosa a finire disintegrata durante uno scontro?!
Ma perché devi porre simili oscenità sul capo
di questi poveri disperati, poi certo che fanno a gara a chi deve morire prima,
da defunti almeno non dovranno indossare quegli affari.
Bè, mentre Seiya, Hyoga e Shiryu combattono
contro i calamari spaziali…
SHUN: Fratello!
IKKI: Fratello!
SHUN: Fratello!
IKKI: Fratello!
SHUN: Fratello!
IKKI: Fratello!
SHUN: Fratello!
IKKI: … qual’era la mia battuta?
Invece di assecondare le cavolate del
fratellino, Ikki pensa bene di far crollare anche il resto della montagna,
finendo travolto.
Una domanda: Shun, invece di piangere tanto da snervare l’intero universo perché non usavi
la tua catena e te lo tiravi dietro?
Adesso piangi?
Concedetemelo: cazzi tuoi.
Ma adesso il problema sono le protesi: nelle
mani dei Cavalieri dello Zodiaco è rimasto solo l’elmo di Gundam.
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Sono tornata!
Che dire, le cose si mettono
decisamente male, e considerato che le menti principali sono Saori e Seiya… non
so cosa ne uscirà fuori!
Varda: Benvenuta, visitatrice =)
Dunque, io adoro, venero, amo Saint Seiya… ma davvero è così
pieno di cavolate che non posso trattenermi! xD
Non riesco a capire se Kurumada lo abbia fatto per sbaglio o se
tutte quelle trovate orribili siano progettate coscienza e coscienza <.<
Ma pazienza, ci sono capitati così, non è colpa loro!
Ciao =D
SaintChryssa: Ciao! Allora, io sono fermamente convinta che con questa
fanfic prima o poi ucciderò qualcuno (prima di tutti mia sorella) ma certe
cavolate non possono rimanere prive di commenti.
E non oso immaginare cosa farò quando arriveranno i Gold!
Dovrò andare in giro con la scorta! <.< bè, correrò il
rischio.
Alla prossima =))
KillerKing: Bentornato!
Dunque, l’accostamento Shun/Justin non l’avevo fatto, ma devo
ammettere che ci calza a pennello! Shun Bieber, suona anche bene °-°
Il bambino che padella Seiya è una delle mie scene preferite!!
Finalmente qualcuno che si decide a suonargliele senza subirne le conseguenze
u.u
Grazie mille per i complimenti, e sappi che non è ancora finita!
>:)
Amaerise: Grazie grazie grazie =D
Oddio, Shun che canta la sigla degli orribili poni dai colori
dei batuffoli di cotone… orribile!
Però, pensandoci bene, lui e Saori potrebbero fare un delizioso
duetto con tutte le canzoni dello Zecchino d’Oro! xDD
sarainsb: Sai, si dice che i bambini siano la bocca della verità… io ho
di gran lunga superato l’età, ma davvero le osservazioni mi vengono spontanee!
Sono completamente d’accordo con te, rovinare una storia con
questi buzzurri è vergognoso!! Tra novanta e passa Cavalieri quanti saranno
quelli normali?? Non arrivano alla ventina…
Che tristezza!
Al prossimo capitolo :D
Ishy_sama: Grazie mille!
Ormai rotolare con me non è un optional xD
Shun bravo bimbo attento al Vangelo non potevo perdermelo,
dopotutto lui è quello di “Io sono un nemico! Ti uccido!” “Shun,oh, poffarbacco!
Ikkii, perchè non sei quiii??”.
Resmea: Buona sera!
Bè, io non voglio dissacrare nessuno *guarda Saori* o meglio,
non troppo!
E, come ripeto, non è finita qui!
Alla prossima =)