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Autore: i am a gipsy    17/11/2012    11 recensioni
Questo odore...questa voce...mh, forse oggi doveva venire Anne?
FERMI TUTTI. Ditemi che non è possibile. Se c'è Anne, c'è pure...
« Cos'è, non riconosci più il tuo migliore amico? » ridacchia ancora la voce, e sento benissimo che il ragazzo sopra di me mi stringe.
Deglutisco, girandomi lentamente. Lui si alza un pochino per aiutarmi, e dopo si distende ancora su di me.
« Alla buon'ora. Buongiorno, Michelle. » mi sorride. Cazzo, rischio di morire se mi sorride ancora così.
Sospiro, allungandomi un po' per baciargli una guancia tenera.
Così tenera, che si taglia con un grissino.
No, ma che minchia c'entra ora la pubblicità?
« Buongiorno...Harry. » tento di fare un sorriso, ma sono sicura che quella che è uscita sembra una smorfia.
Ebbene sì, signore e signori, il ragazzo disteso sopra di me è Harold Edward Milward Styles.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'importanza degli assorbenti giusti.
Chapter 12.
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{Michelle's POV}
Sognare i palloncini è una cosa tremendamente rilassante.
Tralasciando il fatto che sono tutti rosa, e con una faccina sorridente disegnata sopra...è tutto a posto.
No, che merda.
Il rosa è un colore così...inquietante?
Ed è ancora più inquietante il fatto che sono cinque notti che sogno questi stupidi palloncini rosa e sorridenti.
Non potevo sognarli, che ne so, blu e tristi?
O magari rossi ed arrabbiati.
No, devo sognarli rosa!
« ODIO I PALLONCINI! » urlo, svegliandomi completamente dall'incubo che stavo facendo.
Sospiro, passandomi una mano sulla fronte e facendo per scendere dal letto, posizionandomi davanti allo specchio.
Occhiaie, capelli scompigliati e pallore cadaverico.
A questo punto, avrei preferito sognare i mostri di Silent Hill che si scopavano selvaggiamente i Puffi, sarebbe stata una cosa meno traumatica.
Afferro una maglietta a caso e me la infilo, prima di aprire la finestra.
Oggi è una giornata meravigliosa, perfetta per uscire a fare una passeggiata.
Neanche a dirlo, appena apro la finestra, un'ondata di acqua mi investe.
Sporgo la testa fuori, col solo risultato di bagnarmi ancora di più la testa.
Minchia, piove.
« Scusami, ragazzina, ma dovevo svuotare la bacinella dell'acqua...ehm, piovana, sì. » esclama la mia vicina, sorridendomi dalla finestra di casa sua.
La osservo strizzando gli occhi: mi ricorda la signora contro cui ho urlato cinque giorni fa, durante l'appuntamento con Harold.
Per essere sicura, afferro la bacinella colma di pipì che Baffunzia usa come lettiera.
O la gatta si chiamava Chips?
La lancio contro il viso dell'anziana, urlando « PIOVE! » e richiudo la finestra.
Scendo le scale, sbadigliando come una dannata e vado in cucina, sedendomi al tavolo.
« Madre, colazione. » ordino, appoggiando la testa sul tavolo.
Nessuna risposta.
« MMMadre, niente scherzi....tua figlia ha F-A-M-E! » tento ancora, ma di nuovo non risponde nessuno.
Nel mio stato catatonico - sempre che si dica così - noto un foglietto verde appiccicato al frigo e mi alzo per leggerlo.
Inciampo in una delle sedie attorno al tavolo e, cadendo a terra, afferro il biglietto.
"Tesoro, io e tuo padre dobbiamo uscire per il nostro anniversario di matrimonio. Staremo fuori tutta la giornata e visto che David è da alcuni amici, abbiamo chiamato Harry. Sarà lì a momenti. Nel frigo ti ho lasciato abbastanza cibo per sfamare un esercito, se non vi piace, ordinate una pizza. Baci xx P.S. E ricordati di dare a mangiare alla gatta, e di ribattezzarla con un nome decente! Non riesco ancora a chiamarla, quando è pronta la pappa." c'è scritto.
Pfff, che donna inutile.
Con i settordici nomi che ha la micia, non può sceglierne uno e chiamarla?
Appallottolo il foglietto e sento delle braccia cingermi i fianchi, mentre due labbra si posano sulla mia guancia.
« Buongiorno. » sussurra Harry con voce roca nel mio orecchio.
Sospiro, rilassandomi fra le sue braccia, ma mi accorgo di una cosa.
« COME SEI ENTRATO? Sei una spia ed hai scassinato la serratura? Oppure fai parte della squadra di Horatio Caine? Se è così, devi presentarmelo! Ho sempre sognato di farmelo, è così arrrrapante quell'uomo! » esclamo, gesticolando come una dannata, dopo essermi staccata.
Harry mi fissa come se gli avessi detto che ho cinque piselli al posto della patatina.
Sì, patatina, così la chiamavo quand'ero piccola.
« Ho le chiavi. » tira fuori un paio di chiavi e riconosco quelle che gli avevo dato tre anni fa.
Che figura di merda....ma tanto ci sono abituata!
« Comunque...» si interrompe, passando lo sguardo affamato sulle mie gambe e leccandosi le labbra. «...sei sexy, così...» sogghigna.
Non potevo indossare dei pantaloni, vero?
No, mi sono infilata solo la maglietta, e sotto sono in intimo!
Sorrido leggermente, prima di dirigermi verso il frigo.
« Allora, cosa vuoi per colazione? Mia madre probabilmente si è dimenticata di avere solo due figli, e pensava di avere un esercito in casa. » ridacchio.
« Ho già mangiato. Ma non dovremmo parlare di ciò che è successo cinque giorni fa? » mi suggerisce, abbracciandomi da dietro.
Cazzo, proprio quell'argomento doveva tirare fuori?
Sono cinque giorni che...ci comportiamo come una coppia, ma non lo siamo.
Il che include stare sempre abbracciati, baci vicino alla bocca e fantasie sessuali a tutto spiano.
Ora devo inventare una scusa per rimandare il discorso, altrimenti sono fottuta.
Non so perchè, ma sono fottuta lo stesso.
« Ehm, non possiamo parlarne ora. Perchè io...» mi interrompo, girandomi verso di lui e chiudendo il frigo.
Si avvicina ancora di più a me, poggiando le mani sui miei fianchi e premendomi contro lo sportello.
Rabbrividisco nel sentire la superficie fredda contro la schiena e le gambe nude.
Mi sento come una fetta di salame, schiacciata fra il suo corpo ed il frigo.
Harry allunga il viso verso i miei capelli, respirando a pieno polmoni il loro profumo e ringrazio di essermeli lavati ieri sera con lo shampoo alla mela verde.
« Tu? » mi esorta a continuare, poggiando le labbra sul mio orecchio.
« Io...ho...ho il ciclo. » termino, chiudendo gli occhi.
E' vero, eh.
Si stacca da me e mi guarda con aria preoccupata.
« Ah, sì? Sai che sei non hai gli assorbenti giusti ed adesso fai una ruota, sporcheresti tutto di sangue? » mi chiede, sorridendo.
Mh, analizziamo la situazione.
Da come sono messa adesso, se facessi una ruota, sporcherei Harry, il muro bianco dietro di lui, i quadri raffiguranti paesaggi di Miami e il busto della regina.
E non credo che i miei apprezzerebbero.
L'ultima volta che rischiavo di danneggiare il busto,  buttandolo a terra, mio padre si è tuffato di testa per afferrarlo, urlando « GOD, SAVE THE QUEEN! ».
Un'esperienza che mi ha traumatizzato l'infanzia, sì.
Mi volto verso il frgio, aprendolo e tirando fuori il barattolo della ketchup.
Ne spruzzo un pò sul suo viso, stando attenta ai suoi occhi e poi gliela spalmo ben bene.
« Sì, il rosso ti donerebbe. » sorrido, prima di scoppiare a ridere.

Suonano alla porta ed Harry mi guarda, eloquente.
Che palle, devo proprio andare?
Sono comodissima, sdraiata fra le sue braccia e in tv, un uomo sta per venire squartato secondo le modalità di uno dei racconti di Edgar Allan Poe.
E poi "The Raven" è un film bellissimo!
Suonano di nuovo e sbuffo, prima di sentire un « MICHELLE COEN, APRI QUESTA CAZZO DI PORTA! ».
Quella voce.
Mi alzo, correndo ad aprire e sbarro gli occhi.
Miriam ed Emilie.
Le mie migliori amiche che non vedevo da due anni.
« Miry...Emy...» sussurro, prima di venire abbracciata da loro.
Le stringo a me, trattenendo le lacrime.
Ci conosciamo dall'asilo, e due anni ci siamo dovute separare perchè Emilie era partita per la Francia e Miriam aveva cambiato scuola.
« Ragazze! » sento la voce di Harold e mi stacco, permettendogli di abbracciarlo.
« Oddio, sono così contenta di vedervi! Mentre ero ad Oxford, continuavo a pensarvi e intanto mi immaginavo com'eravate diventati, e ogni volta che vedevo qualcosa di verde, o di blu, pensavo a voi e...» ridendo, tappo la bocca di Miriam.
E' sempre stata una vera chiacchierona, al contrario di Emilie.
La squadro per bene, mentre lei mi sorride ammiccante.
Indossa ancora dei vestiti dark, in netto contrasto con i capelli biondi, gli occhi dorati ed i lineamenti delicati.
Essendo francese, ci si aspetterebbe un carattere fine, tranquillo e soprattutto educato.
Peccato che Emilie sia tutto il contrario: casinista, aggressiva, terribilmente maliziosa e dark.
Miriam è tutto il contrario: dolce, chiacchierona, strana e perennemente euforica.
Osservo divertita il suo abbigliamento colorato, che le ha fatto guadagnare la fama di "Arlecchino".
« Miki, che ci fai in mutande? Abbiamo interrotto qualcosa? » ammicca Emilie, sorridendomi maliziosa.
Scoppio a ridere, prima di scuotere il capo.
« Ho il ciclo, e sai che quando è così, voglio stare libera. » faccio cenno loro di seguirmi in salotto, dove il dvd è ancora dentro.
Miriam prende la custodia e fa un piccolo saltello.
« Uh, ma è quello di Poe! L'ho già visto, vero che è bellissimo? Vero, veeeero? » Harry scoppia a ridere.
Ci sediamo sul divano, iniziando a parlare.

« EHI, BELLA GENTE! » urla Louis, entrando in salotto seguito dagli altri ragazzi.
Mi alzo, saltando addosso a Zayn e Niall, facendo poi la stessa cosa con Liam.
« Ehi, non si saluta più il tuo DJ preferito? » mi chiede Tommo, facendo gli occhi da cucciolo.
Ridacchio.
« No, perchè puzzi di carota. » scherzo, prima di abbracciarlo con affetto.
Noto poi Zayn che guarda con curiosità Emilie e Miriam.
Ahia, devo fermarlo.
« CHE MINCHIA HAI DA GUARDARE? » sbotta Emilie, alzandosi e venendo fermata da Miriam.
Non ci è mai piaciuto essere osservate, figuriamoci da uno come Zayn, che alla vista della reazione della bionda, ghigna divertito.
« Che caratterino. A letto scommetto che sei una furia, vero baby? » incrocia le labbra e si lecca le labbra.
Emy gli sorride lascivamente, avvicinandosi.

« Se vuoi, puoi scoprirlo. Ma dubito che tu abbia qualcosa, lì sotto. » ridacchia, prima di andare a presentarsi agli altri, cosa che Miriam ha già fatto.
Sì, Emilie è sempre stata una gran puttana e gliel'ho detto un miliardo di volte.
Mi avvicino alla mora, notando le chiazze rosse sulle sue guance e lo sguardo timido verso Tommo.
« Mmmh, ti piace? » le sussurro e lei mi sorride timidamente, facendo segno di sì.
Ci siamo sempre dette tutto, e poi Miriam sa che con me il "no" non funziona.
« Bene, visto che siamo tutti qui ed il dvd si sta stufando a stare lì dentro, lo guardiamo tutti insieme? » propone Louis, scatenando un coro di approvazioni.
Peccato che la sua attenzione sia tutta per Miriam.
Qui gatta ci cova.
Sorrido, prima di accomodarmi sul divano con tutti gli altri.



Ciao, bella gente.

Eccomi tornata con il capitolo 12 *_____*
Mi scuso anticipatamente per gli errori, e ringrazio chi ha recensito l'altro capitolo.
Cioè...12 recensioni? VI AMO ♥
Non è che me ne lasciareste anche a questo capitolo? **"
Qui entrano in gioco Miriam (India Eisley) ed Emilie (Sky Ferreira), che avranno un ruolo molto importante u__u"
Ringraziamo LostInParadise, perchè è lei l'ispirazione per il personaggio di Miriam ♥
Volevo avvisarvi che ho pubblicato la shot di Harry e Michelle, eccola qui per chi vuole, assieme all'altra ff:

-  Of lemon ice creams and white sand.
- Your perfume reminds me...Nutella!

Mi piacerebbe se passaste e lasciaste una recensione, grazie (L)
Non ho nient'altro da aggiungere, semplicemente ci vediamo nel prossimo capitolo o nell'altra ff.
P.S. Solo tre parole...TAKE ME HOME *_* AKJAJAKJ.
Io ho partecipo al concorso per vincere due biglietti per il concerto di Milano...speriamo di vincere ç_ç° *sniff*
Ora vado e vi lascio alle gif.

 


Emilie ♥


Miriam ♥

Harry & Michelle:  

 

C. ()


 



 

   
 
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