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Autore: gloriabarilaro    17/11/2012    3 recensioni
Elena (Ellie per le amiche) è una ragazza italiana costretta a trasferirsi a Bradford dal padre, che ci deve andare per lavoro. Lascierà tutto lì in Italia: Gli amici, la scuola, i suoi sogni... Ma la vita le sorriderà di nuovo. Ellie, infatti, oltre a trovarsi nuove amiche, incontrerà due ragazzi: Harry, il classico ragazzo romantico e dolce, e Zayn, il "Bradford bad boy".
I due, pur essendo diversi, sono amici per la pelle: ma quando Elena entrerà inaspettatamente nella loro vita, essendo innamorati persi di lei, distruggeranno la loro amicizia e inizieranno a litigare per Ellie.
Alla fine, Ellie dovrà fare una scelta: Harry o Zayn?
Uno di loro avrà la meglio sull'altro e l'amore di Elena. L'altro, invece, distrutto e ferito per l'amore non ricambiato, inizia ad addentrarsi in un' "Agonia", dove inizierà a farsi domande e a pensare a cosa avrebbe dovuto fare per guadagnarsi l'amore di Elena...
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Dal quattordicesimo capitolo:
Ad un tratto non sento più il fazzoletto che mi accarezza il viso. Riapro gli occhi, e me lo ritrovo ad un battito di distanza. Le nuvolette di condensa del nostro respiro si fondono in una sola, per quanto siamo vicini. Scocco un’occhiata alle sue labbra vicinissime, e poi fisso lo sguardo nei suoi occhi: Zayn, cosa aspetti a baciarmi?  
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[Harry]

Divento come un pezzo di legno: non so come mai, di solito non divento così nervoso quando una ragazza mi è così vicina. La bacio o no? Faccio finta di niente o le dico tutto quello che provo per lei? È così vicina, sento il suo profumo così intenso e il suo respiro sulla pelle... 
 
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I should've kissed you:
21. Zarry is back, bitches

I will give you the moon,
it's the least I can do

If you give me a chance.
-One Direction, Stand Up


 

[Zayn]
Inspiro l’aria di Londra a pieni polmoni: amo questa città, anche se ci vengo raramente per le mie scappatelle quando voglio stare da solo, soprattutto ora che ho una macchina tutta mia. È abbastanza vecchia, ma finché mi porta a Londra va benissimo.
Svolto in una via lì vicino e mi metto a camminare, perdendomi nei miei pensieri e sorseggiando di malavoglia il mio cappuccino: perché cazzo l’ho comprato se poi non lo voglio?
In questi giorni sono così distratto che non mi accorgo di quello che faccio. Penso solo ad Elena, solo a lei, perché non riesco a pensare ad altro. Mi continuo a dire che devo tornare a Bradford per parlarle, per dirle tutto quello che provo per lei, dirle quanto sono stato stupido a non baciarla quando ne ho avuto l’occasione.
Anche se sto bene qui, mio cugino non mi ospiterà per sempre, mia madre si incavolerà perché salto la scuola e Harry perché non mi sono più fatto vivo per troppo tempo.
Sempre se ci tiene ancora a me, Harry. Sospiro. Lo spero tanto, perché mi dispiace davvero perdere un amico come lui.
 
Dopo una mezz’ora di giri a vuoto, mi rassegno e torno a casa.
Una volta a casa, entro determinato nella stanza dove ho dormito per tutta questa settimana, e ricaccio la mia roba dentro allo zaino, deciso una volta per tutte a confessarmi con Ellie. Me lo butto su una spalla ed esco di casa, intenzionato davvero a chiarire le cose con Harry. Entro in macchina e metto in moto, convinte che, già che ci sono, metterò fine al silenzio che c’è tra me e Liam. Sento di potercela fare.
Saluto il Big Ben tirando una mano fuori dal finestrino: non me ne frega un cazzo se mi scambiano per pazzo, l’unica cosa che mi auguro è che la prossima volta che lo vedrò avrò compiuto le missioni che mi sono prefissato.

 

[Ellie]
Caccio un urlo dallo spavento.
Francesco, mio fratello, si copre le orecchie con le mani, strizzando gli occhi.
Smetto di urlare e mi porto una mano al petto, ansimante. Mi volto verso di lui e gli rivolgo un’occhiata di fuoco: ‹‹Si può sapere cosa cazzo ci fai in camera mia? Non dovresti essere all’università a lezione?››
Lui sorride beffardo: ‹‹Prof assente›› canticchia.
‹‹Esci di qua; Subito!›› sbraito. Lui alza le mani in segno di resa, e si alza dal letto dirigendosi verso la porta della stanza. ‹‹Aspetta.›› lo fermo, mettendogli una mano sul petto. Lui smette di camminare e si volta verso di me, inarcando un sopracciglio. Io accenno al cartoncino color panna che ha tra le mani: ‹‹Cos’è quello?›› chiedo con tono da interrogatorio.
Francesco si guarda la mano, stupefatto di scorgere il cartoncino tra le dita come se non sapesse di avercelo in mano. Poi sorride.
‹‹Un ragazzo si è fatto vivo stamattina, ha chiesto di te.›› mi si gela il sangue nelle vene a quelle parole. Cerco di mantenere la calma mentre chiedo: ‹‹Chi era?››
‹‹Non lo so, mi ha chiesto solo se eri in casa. Io gli ho detto di no e allora lui mi ha dato questo, dicendomi di consegnartelo non appena saresti tornata.›› mi dice, porgendomi il cartoncino. Glielo sfilo dalle dita.
‹‹Okay, grazie. Ora vai.››
Appena la porta si richiude alle sue spalle, guardo il foglietto: la calligrafia è molto famigliare, ma mi sfugge di chi sia. Cavolo, dovevo chiedere a Francesco com’era il ragazzo. Comunque, c’è scritto:
 
Ho bisogno di parlarti, è urgente, credo.
Ti aspetto al parco.
Z.
 
Sorrido: ora conosco tante ‘Z’ qui a Bradford. Zach, Zoe, Zhen... Ma solo una ‘Z’ è capace di scrivere in quel modo dolce eppure così freddo. Solo una ‘Z’ ha il profumo che la carta del biglietto ha assorbito.
Zayn.

 

[Harry]
Entro in casa disinvolto, con il mio solito sorriso stampato in viso.
‹‹Sono a casa!›› urlo, rivolto alle scale, mentre butto lo zaino a terra, mancando per un pelo il mio piede.
‹‹Harold!›› mi saluta mia madre, spuntando dalla porta della cucina e sorridendomi a sua volta. ‹‹C’è un tuo amico qui, è venuto per te, meno male che sei arrivato, se ne stava per andare.›› mi dice abbassando il tono di voce una volta che le sono abbastanza vicino.
‹‹Chi?›› chiedo incuriosito, varcando la soglia della cucina. Ma non le lascio neanche il tempo di rispondere, che lo vedo subito seduto su uno degli sgabelli affiancati all’isola della cucina che si stringe nel cappotto nero. Quando i nostri sguardi si incontrano, mi blocco.
‹‹È...››
‹‹Zayn.››
 
Chiudo la porta della mia stanza dietro di me, per poi appoggiarmi ad essa. Zayn rimane in silenzio, e si siede cautamente sulla sedia della mia scrivania come fa sempre quando viene qui. Ci guardiamo per qualche istante, finchè non trovo il coraggio di rompere il silenzio.
‹‹Dove sei stato?››
‹‹Ti interessa?›› il suo tono di voce non è ostile, né freddo. È semplicemente calmo, come quando chiede qualcosa. Annuisco, staccandomi dalla porta e buttandomi sul letto. Zayn abbassa la testa quasi come se fosse... dispiaciuto. Come se si sentisse in colpa.
‹‹A Londra.››
‹‹Per tutto questo tempo?››
‹‹Sì.››
‹‹Che ci sei andato a fare?›› chiedo, stupito. Zayn prende un respiro prima di dire con un filo di voce: ‹‹Avevo bisogno di pensare. Di distrarmi.››
‹‹Da cosa?›› chiedo ancora, la voce ovattata dalle mani che mi coprono il viso. Le tolgo per ritornare a fissarlo, che guarda fuori dalla finestra della mia stanza pensieroso. Picchietta a terra col piede nervoso prima di rispondere: ‹‹Da tutto quello che sta succedendo. In sei giorni erano successe troppe cose, tutte in una volta...››
‹‹Zayn›› lo chiamo, facendolo smettere di parlare. ‹‹Ti stai... Ti stai riferendo a Elena?››
Silenzio.Lo vedo fissare il pavimento con aria assorta. Poi alza lo sguardo verso di me, e mi accenna a un sorriso. ‹‹Anche.››
Io lo guardo con aria interrogativa, inarcando un sopracciglio. Lui allarga il suo sorriso e si spiega meglio: ‹‹Voglio fare pace con te, Harry.››
‹‹Non abbiamo litigato.››
‹‹Non ci parliamo da due settimane!›› insiste lui.
‹‹Non mi sembra sia una scusa valida per considerare il nostro silenzio una conseguenza di un litigio.›› dico quasi senza pensarci, perdendo lo sguardo nel vuoto. Con la coda dell’occhio, intravedo Zayn inarcare un sopracciglio, sorridere e appoggiarsi svogliatamente allo schienale della sedia.
‹‹Iniziamo ad usare termini complicati, Styles?››
Lo guardo, e gli sorrido a mia volta: ‹‹Non sai neanche quanto Ellie sia fissata con la letteratura e questi paroloni, Malik.››
Ridiamo. E solo ora mi accorgo che Zayn mi è mancato più di quanto credessi.
__________________________

V
i piace ellie? ho messo la foto finalmente. Non l'avevo proprio immaginata così ma fa niente. :)
Ho aggiornato il capitolo perchè più questa ff continua più mi piace, emi dispiace aspettare tanto ad aggiornare. Quindi ora scordatevi la storia delle recensioni, preferisco le recensioni scritte con voglia, non obbligatoriamente. :* sono taaaaaaaaaaaaaaaaanto buona. lol
Questo non significa che non dovete scrivermi. Anzi, più lo fate, più in fretta aggiorno, quindi lo dico solo per voi, ragazze.
Grazie davvero a tutte quante, chi recensisce sempre (come la mia dolcissima Scream_Out_Loud, ti voglio bene Giò), chi preferisce/segue/ricorda (siete importanti tutte, allo stesso modo), chi mi lascia le sue viste,che son davvero un sacco e ogni volta che le vedo mi girala testa. non potete neanche immaginare quanto ve ne sia grata. :')
Ora mi dileguo, lasciandovi i soliti link così potrete contattarmi quando volete. 
Baci, Glo.

 

Twitter: https://twitter.com/xliveforBieber e https://twitter.com/_niallspizza
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