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Autore: Imi    05/06/2007    7 recensioni
La incrollabile coppia TK-Kari questa volta verrà messa duramente alla prova...una partenza, un litigio, un errore...e chi può dire cosa riserva "l'anno che verrà"! Buon divertimento!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Parte tredicesima “Welcome back Home” (bentornata a casa)

Parte tredicesima  “Welcome back Home” (bentornata a casa)

 

Il cortile della scuola formicola di alunni in divisa. Il tempo è splendido e fa molto caldo: giugno è arrivato col suo carico di allegria e sogni di vacanza. Seduti sulle panchine sotto due altissimi faggi, Tai, Matt e Sora stanno aspettando gli altri.

Tai – Mamma mia che caldo che fa!

Sora – Già.

Si sventaglia con un quaderno che tiene in mano.

Tai – Che è quel quaderno??

Sora – Storia….mi interroga la prossima ora!

Matt – Non ti sembra di esagerare?? Hai già studiato un sacco…a che ti serve portartelo in giro anche all’intervallo??

Sora – Senti…mi da sicurezza ok?

Tai – Magari la conoscenza ti si propaga tramite contatto!!

I due ragazzi scoppiano a ridere…Sora stringe più forte il suo quaderno.

Sora – Siete proprio due…

Yolei – Ciao!!! Già qui?? Tutto bene?? Avete visto Ken??

TaiKen non è ancora arrivato. Noi siamo già qui perché la prof ci ha lasciato andare un pochino prima…tanto ormai non l’ascoltava più nessuno!

Yolei – Arrivano Davis, TK e Ann..(si sbraccia) ehi!!! Siamo qui!!!

Davis (acido) – E dove altro dovreste essere…sono anni che ci troviamo nello stesso posto all’intervallo!!!

Yolei – Scusa se te l’ho ricordato…! Non sono acida come te io!

Davis – No..sei solo insopportabile!

Davis si lascia cadere stancamente sulla panchina.

Ann – Dovete scusarlo…ha avuto una piccola discussione con la prof…e..

Davis (sgarbato) – Non mi sembra siano affari tuoi! Tappati la bocca!

Ann resta interdetta.

TK e Tai – DAVIS!

Davis – Che c’è!

Tai – La gentilezza oggi l’hai proprio dimenticata a casa eh?? Ti sembra il modo!

Davis sbuffa e si alza.

Davis – Vado a farmi un giro visto che qui non sono gradito!!!

Ann – No…Davis…scusa…

TK le appoggia una mano sulla spalla.

TK – Lascialo andare Ann…quando ha la luna storta come oggi è meglio che sbollisca da solo.

Tai – Vero! Capita molto di rado…ma quando capita è meglio lasciarlo stare.

Yolei – Ma insomma Ken dov’è!??

Ann – Ah, scusa Yolei…mi aveva detto di dirvelo. Ha un compito in classe che dura due ore e comprende anche l’intervallo purtroppo per lui.

Yolei si accascia sulla panchina, sconsolata.

Codi – Ciao ragazzi!

TK – Ciao Codi…mi stavo preoccupando..non ti vedevo arrivare!

Codi – Mi sono fermato a chiacchierare con una mia compagna.

Izzi (arivando da dietro) – Una sua compagna…mooolto carina…vero Codi!?

Codi arrossisce. Izzi gli circonda le spalle col braccio.

Izzi – Allora…non ci dici niente…

Codi (brusco) – Cosa vi dovrei dire???

Izzi – Oh non so…come si chiama di cosa stavate parlando…da quando…

TK sta per intervenire per togliere dagli impicci Codi ma il ragazzino questa volta è più pronto.

Codi – D’accordo Izzi…visto che ti interessa tanto si chiama Tea…posso darti anche il suo numero così puoi invitarla a uscire  con te visto che ti piace tanto!

Tutti si mettono a ridere: Izzi è rimasto ingarbugliato nella sua stessa rete. Codi sorride soddisfatto.

Codi – Anzi…ora che ci penso…eccola là in fondo…vado a chiamartela…

Izzi – Codi!!

Il ragazzino si volta e fa per avviarsi.

Izzi (disperato) – Codi!!! No dai…stavo scherzando…lo sai…

Codi – Ma guarda che non bisogna vergognarsi!! Se ti piace…!!!

Izzi non sa più a che santo votarsi…questa volta Codi lo aveva davvero messo nel sacco. Tutti stavano riendo di gusto.

Izzi – E va bene…scusa Codi…non lo farò mai più.

Codi sorride benevolo.

Codi – Ok.

Izzi si asciuga la fronte: avrebbe fatto davvero una figura terribile se Codi fosse andato da quella ragazza.

TK sorride: Codi stava davvero cambiando in questo ultimo periodo. Era sempre timido e riservato, ma ora sapeva difendersi da solo…non aveva più bisogno dell’ala protettrice di TK e il ragazzo ne era davvero felice..quasi orgoglioso come se fosse stato suo fratello.

TK – Ann…credo che ci convenga iniziare ad entrare…abbiamo ginnastica…se non ci presentiamo in palestra pronti ci mettono a fare flessioni e addominali per un’ora!!

Ann – Si credo sia meglio…a dopo ragazzi…ci vediamo a mensa!

I due si allontanano assieme. Ormai era diventato un’abitudine vederli camminare l’uno di fianco all’altra. Lei coi suoi capelli lunghi e nerissimi, lui coi suoi ciuffi biondi e ribelli. Eppure non c’era volta che almeno uno di loro, vedendoli insieme, non pensasse a Kari.

Oggi in particolare ci pensano tutti, ma è Matt a cominciare.

MattTai…quando torna tua sorella?

Tai – Tra due settimane…sabato pomeriggio…

Silenzio. È un argomento difficile.

Yolei – Io…io sono contenta che torni.

È sincera. Kari è la sua migliore amica. Non capisce perché abbia fatto una cosa del genere, ma le vuole bene.

Yolei – Dovremmo accoglierla…non so…possiamo fare una festa di ben tornato…magari sarebbe bello andare tutti all’aereoporto quando arriva…

Tai – Di sicuro le farebbe piacere.

Sora – Credo anche io! Tanto sabato è l’ultimo giorno di scuola…non siamo impegnati..credo che potremo esserci tutti.

TaiBe allora mi informerò sull’ora esatta del volo.

Yolei – Benissimo! Tutto a posto allora!

Matt (freddo) – A me non sembra tutto a posto.

Non c’è bisogno di spiegazioni. Tutti sanno esattamente che si riferisce a TK.

Tai – Hai ragione Matt…credo che sarà più complicato del previsto e che ci sarà un po’ di tensione ma non è una cosa che possiamo evitare…Kari arriverà comunque.

Matt – Non so se verrò all’aereoporto

Tai – Non preoccuparti Matt…ti capisco…ma tu cerca di capire me…è mia sorella…sono così felice che stia per tornare!

Yolei – Anche per me è lo stesso…non è cambiato niente …lei è sempre la mia migliore amica.

Sorabe.. nessuno deve sentirsi in obbligo di andare. Io ci sarò Tai. Codi?

Codi – Io no..mi spiace Tai.

Tai scuote la testa come a dire che non importa e che lo capisce; sa che l’amicizia che lo lega a TK è molto profonda.

Izzi – Io credo di venire..

Il suono della campana interrompe i loro discorsi.

Yolei – Presto…devo scappare…ciao!

Anche Codi e Izzi si affrettano per la loro strada. I tre amici invece si incamminano più lentamente.

Sora – Sapete..secondo me la stiamo facendo diventare una questione più ingombrante di quanto non sia…

MattBe…io non direi..

Sora – Intendo che in fondo devono pensarci TK e Kari! Solo loro sono coinvolti…è una faccenda privata…noi non dovremmo entrarci!

Matt – In teoria ti do ragione Sora, ma in pratica…TK è mio fratello…tu non c’eri la notte quando piangeva nel sonno Sora…non puoi capire…!

Tai – Lo stesso è per me! Mi dispiace per TK perché gli ho sempre voluto un sacco di bene, ma Kari è la mia sorellina e io le starò sempre accanto. In fondo credo sia stato solo un malinteso. Forse TK ha creduto che Kari gli promettesse qualcosa che invece lei non aveva affatto promesso…

Matt – TK non è stupido Tai!

Tai – E Kari non è una che si diverte a far star male la gente! Forse hanno litigato e noi non lo sappiamo.

Matt – Non hanno litigato.

Tai – Senti Matt..non voglio arrabbiarmi con te…ma Kari e TK non stavano insieme…quindi anche se TK è rimasto deluso un po’ doveva aspettarselo…cioè doveva considerare l’eventualità!

Matt – Credeva che Kari provasse lo stesso che provava lui! Evidentemente lei gliel’ha lasciato credere!

Tai – E perché non gliel’ha chiesto? Avremmo evitato tutto questo pasticcio! In fondo bastava parlare!

MattBe…neanche tua sorella mi pare sia sempre disposta a dire le cose come stanno…

Tai – Che vuoi dire??

Matt – Non so se te lo ricordi, ma quando è partita ha combinato un pasticcio colossale solo perchè non aveva informato TK!

Tai – abbiamo già chiarito questa storia, no, non mi pare il caso di…

Sora – STOOP!! Fermi tutti! avete tutti e due ragione e nessuno di voi ce l’ha! È inutile che tentiate di capire….non è così facile! Quando si tratta di sentimenti è sempre difficile farsi capire…sempre difficile parlarne! Comunque quello che è certo è che Kari tornerà e TK la rivedrà…quello che accadrà dopo dipenderà solo da loro e …AHHHHHHH l’INTERROGAZIONE DI STORIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Sora parte alla velocità della luce verso la classe lasciando dietro di se i due ragazzi sbigottiti.

 

Tai – Pancia mia…fatti capanna!!!

Tai afferra la forchetta e inizia a ingurgitare cibo dal piatto che gli sta davanti. È seduto al tavolo della mensa con Sora, Matt, Ken, Izzi e Codi.

Sora (gocciolina) – Ma come fai ad avere sempre tutta quella fame??

Matt – Di che ti stupisci…il nostro Tai brucia calorie a mille!!

Tai (bocca piena) – Noi ragazzi in crescita dobbiamo tenerci sempre pronti e carichi….

Sora – Sovraccarichi direi…

Yolei arriva al tavolo.

Yolei – Ciao ragazzi!!!

Scorge un posto vuoto di fianco a Ken.

Yolei – Ehm..ehm..è...libero questo posto??

KenSi certo…siediti pure!

Yolei armeggia pericolosamente col vassoio: Ken già teme di vedersi rovesciare addosso tutto lo spezzatino, ma un’insperato colpo di fortuna evita la catastrofe.

Yolei – Allora…com’è..com’è andato il compito che avevi oggi??

Ken – Non saprei…non ero molto sicuro su alcune domande.

Izzi – Ma dai Ken…non ci crede nessuno…lo sappiamo tutti che sei bravissimo…

Ken (arrossisce) – No..davvero..su alcune cose..non ero tanto preparato…

SoraBe…il tuo “non tanto preparato” credo equivalga a una studiata seria di Tai

Tai fa il muso, Matt sorride.

Codi – Ragazzi…chi di voi ha preso il pasticcio di patate?? Vi consiglio di lasciarlo dov’è…l’ho provato e non vi conviene ripetere l’esperienza!!

Ken guarda nel suo piatto disgustato.

Ken – Grazie dell’avvertimento…lo terrò presente!!

YoleiKen..hai impegni tra due sabati?? (arrossisce) “oh cavoli così sembra che gli sto chiedendo un appuntamento” Per Kari intendo!! Sai l’aereoporto…quando arriva..cioè se l’aspettiamo..se hai tempo però non è che….

Ken la guarda cercando di dare un senso a quelle parole confuse.

Sora (suggerisce)– Yolei..un concetto per volta..  

Yolei (arrossisce) – Si…si…dicevo che visto che Kari torna sabato noi pensavamo di and…

La ragazza alzando lo sguardo incontra quello di TK che si sta avvicinando al tavolo in compagnia di Davis e Ann. Automaticamente abbassa lo sguardo come se fosse stata colta in fallo.

Ken però non capisce cosa sia successo.

KenYolei scusa non ho capito ancora…mi rispieghi per favore…

Yolei – No..no…è meglio..(lancia un’occhiata di sfuggita a TK che la vede) se ne parliamo poi…

Ken – Ma…perché? mi vuoi spiegare che è successo…

Tutti hanno ormai visto TK che si sta sedendo di fianco a Codi e lo guardano preoccupati: avrà sentito? 

KenYolei…allora??

Yolei (precipitosa) – Ken...ti ho detto che te lo dico dopo...adesso no!

La decisione con cui parla Yolei fa ammutolire Ken e allo stesso tempo suscita la curiosità di TK. Matt prova un ultimo tentativo.

Matt – Allora TK? Tutto bene…??

Tutti quegli sguardi puntati addosso e ora il tentativo di Matt di deviare la sua attenzione: ma di che stanno complottando?? TK si sente come avesse interrotto qualcosa di assolutamente segreto, come se fosse pimbato nel cuore di una cospirazione a cui non aveva parte. Ed è una sensazione che non gli piace per niente.

TK – Che c’è?? Perché mi guardate così?? Di che stavate parlando?

In contemporanea tre voci si levano a rispondere.

Tai – Del pranzo!

Yolei – Di viaggi!

Codi – Patate!

Peggio di così non poteva andare. Se prima TK aveva dei dubbi che fosse stato proprio il suo arrivo a far cadere il discorso ora ne è certo…dare tre versioni diverse dell’accaduto era quanto mai prova di colpevolezza.

TK – Ho..ho interrotto qualcosa??

Inizia a sentirsi a disagio.

TK – Se volete continuare…mi alzo…

Sora – Ma no TK cosa dici!

TK – Allora mi dite di che parlavate?

Silenzio. Nessuno osa più prendere la parola temendo di dire nello stesso istante di un altro una cosa diversa.

Davis – Quanto sei stupido! Di cosa vuoi che parlassero? Kari no! E poi come al solito sei arrivato tu e allora tutti sono stati zitti…per non ferire il tuo povero cuoricino e non farti piangere!

Il malumore di Davis era arrivato proprio al momento meno opportuno.

Yolei (indignata) – DAVIS!!

Davis (sprezzante) – Che c’è? Vuoi forse negare?? Dai…di che non stavate parlando di Kari!!

Yolei si morde il labbro. TK guarda per terra: si sente le guance in fiamme. Vergogna, rabbia, dolore….

TK – Potete..potete continuare…a parlare di lei..non è un problema per me…

Matt – TK…è solo che noi…siamo un po’ preoccupati…

TK batte con rabbia un pugno sul tavolo.

TK (a denti stretti) – Ho detto…che potete continuare…

Sora – TK…non vogliamo nasconderti niente solo che davvero l’argomento è delicato e….

TK – E non sono affari vostri! È chiaro questo? NON SONO AFFARI VOSTRI! Se non c’è niente da nascondere potete parlarne anche con me allora…ma forse è meglio se vi lascio ai vostri bisbigli e ai votri sotterfugi…

TK si alza dal tavolo lasciando il vassoio ancora pieno.

Ann – TK!

Ma il ragazzo è già fuori nel parco. A tavola è sceso un pesante silenzio.

Ken – Scusate…è tutta colpa mia…

Tai (guardando Davis in cagnesco) – No Ken…lascia  stare…

Davis – non vorrete prendervela con me! Ho solo detto la verità! 

Yolei – E’ il MODO! Testa vuota!

Davis (continuando a mangiare) – Tanto gli passerà! E tu non osare più chiamarmi  testa vuota.

Yolei – Altrimenti?

DavisAltrim..

Matt – BASTA!!!!!!

Davis si zittisce limitandosi a lanciare un’occhiata di fuoco a Yolei.

Ann – Se posso dire la mia…non è bello che sparliate dietro le spalle di TK.

TaiAnn..ma che dici?? Secondo te gli sparlavamo dietro??

Ann – Scusa Tai…,ma l’impressione era quella! E poi che bisogno c’era di parlare di Kari proprio adesso che sapevate che sarebbe arrivato!

Tai – Lo so…ma stavamo solo cercando di sapere se Ken sarebbe venuto in aeroporto ad aspettarla…abbiamo pensato di darle il benvenuto e…ci siamo lasciati sorprendere…credi che ci sia rimasto molto male?

AnnBe..gli passerà se è questo che intendi..sai anche tu com’è fatto! Però non è stato bello…credo ci sia rimasto un po’ male! Direi che è meglio andarci a parlare.

Tai – Ci penso io.

Matt – Vengo con te!

Codi – Lasciatelo in pace per un po’…adesso è ancora arrabbiato.

Matt – Ma…

Codi – Matt..è meglio credimi!

Matt – Lo so ma io..

SoraMatt..

Sora gli appoggia affettuosamente la mano su una spalla.

Sora – Non ti preoccupare…non è successo niente di grave…solo che siamo tutti tesi per l’arrivo di Kari e per la fine della scuola…e tuo fratello è più teso di tutti!

Gli sorride. Lui la guarda negli occhi, sospira. Poi le accarezza piano i capelli. Era davvero fortunato ad avere lei accanto…davvero davvero fortunato.

 

- Ehi biondo!

TK seduto sul prato risponde al fratello senza voltarsi.

TK – Che c’è?

Matt è in piedi accanto a lui, le mani in tasca, lo sguardo perso lontano.

Matt – Niente, volevo solo vedere come stavi.

Silenzio. I due fratelli restano immobili nel caldo del pomeriggio. TK sa che Matt è lì per scusarsi, ma non ha nessuna intenzione di rendergli la cosa semplice: è ancora troppo arrabbiato. Gli da un fastidio viscerale sapere che tutti i suoi amici discutano di lui in sua assenza soprattutto riguardo a un argomento che non conoscono. Nessuno di loro sa veramente come si sente lui, nessuno lo può capire…nemmeno Ann che pure gli era stata tanto vicina. Eppure ne parlavano, come fosse una qualunque cosa…be, non era una “qualunque cosa”! era la sua vita, erano i suoi sentimenti, era il suo cuore infranto, i suoi sogni spezzati, i suoi desideri delusi, la sua fede tradita…senza rimedio. Come potevano loro parlare di questo senza capirne niente!? Non riusciva…proprio non riusciva a capirlo.

Matt – Ci dispiace.

Diretto, conciso, essenziale e sincero. Matt conosce suo fratello, sa che non servono giri di parole.

Matt – Capisco che sono solo affari tuoi, ma …

TK – Non c’è nessun ma! Se dite cose che mi riguardano o lasciate che io sia presente e possa obiettare oppure evitate almeno che io vi senta…

Matt sorride mortificato.

Matt – Hai ragione, siamo stati molto stupidi…è solo che c’è molta tensione per il ritorno di Kari. Tu lo avverti meglio di tutti noi di certo.

TK – Non è detto…non sai cosa penso…

Matt – Credevo fosse così, ma se preferisci ti riferisco solo quello che stavamo dicendo senza aggiungere altro…se ti va di sentirlo…

TK – Ti ho detto che non c’è problema a parlarne per me…

TK ha deciso di fare il duro e di adottare la tattica di chi non è realmente toccato dai fatti, nascondendosi dietro la maschera dell’indifferenza.

Matt sospira: sperava che il fratello si sarebbe sfogato un po’…invece..

MattKari torna fra due settimane. Arriva all’aereoporto sabato pomeriggio. Yolei ha proposto di andare a prenderla tutti insieme, ma credo che alcuni non…

TK – Perfetto. Non ho impegni sabato pomeriggio.

Matt resta interdetto.

Matt – vuoi…ci vuoi andare anche tu??

TK (freddo) – Perché? Che problema c’è? Tu forse non vai?

Matt – Veramente pensavo di restare a casa a farti compagnia, ma se vieni anche tu…

TK – Certo che vengo..faccio parte del gruppo, no?

TK si alza.

TK – Sarà meglio che vada in classe.

Matt lo trattiene per un braccio.

Matt – Sei sicuro che ce la farai, fratello?

Lo guarda negli occhi, gravemente, ma non riesce a penetrare il muro eretto da TK: i suoi occhi azzurri sono come uno specchio che riflette il mondo esterno nascondendo quello interno.

TK – Ti ho detto che non c’è problema.

Il ragazzo si avvia verso il portone della scuola. Matt resta a guardarlo allontanarsi con espressione addolorata.

Perché non capiva che poteva fidarsi di lui? Perchè non capiva che era tempo di confidarsi con qualcuno? Non poteva tenersi tutto dentro o prima o poi sarebbe scoppiato e avrebbe detto qualcosa che non pensava e avrebbe rovinato tutto…proprio come aveva fatto lui con Tai e Sora. Se almeno fosse riuscito ad ammettere a sé stesso che era preoccupato per l’arrivo di Kari! E invece non ne parlava mai. Nemmeno con AnnMatt gliel’aveva chiesto. Che situazione! Voler aiutare una persona che si rifiuta di farsi dare una mano è una delle cose più difficili.

MattBe, se non posso fare altro gli starò vicino…”

 

Il giorno successivo Davis è alle prese con un pesante problema di coscienza. Sa di aver combinato un pasticcio il giorno prima…esattamente come succedeva quando era di luna storta. Erano giorni rarissimi quelli in cui perdeva il suo solito buon umore e diventava insopportabile. Nemmeno lui riusciva a riconoscersi in quella persona scortese e cinica che in quei momenti si sostituiva a lui. Era una persona che lui odiava e che faceva di tutto perché anche gli altri la odiassero. Davis lo sapeva, ma non riusciva a controllarla…quando aveva il sopravvento non si poteva scappargli.

Davis “Allora…ho risposto male a Yolei, messo a tacere Ann e…creato imbarazzo in tutto il gruppo per via di TK…! Meraviglioso! Non basterà la giornata intera per chiedere scusa a tutti!”

Davis si avvia mestamente verso scuola. Stranamente è in orario. Si trascina guardingo fino al cancello e poi spia il cortile. Sulla solita panchina riconosce le sagome familiari. Il ragazzo sospira avvilito. Deve farsi forza e andare…anche se a dire la verità il pensiero che forse potrebbe entrare senza farsi vedere e rimandare a dopo le scuse inizia a farsi strada nella sua testa. Il fatto è che davvero non si sente in grado di fare quel passo…davvero, se solo potesse rimandare anche di poco…

- Buongiorno Davis!

Una pacca sulla spalla lo fa trasalire.

Davis – Ci..ciao Tai!

Tai – Passata la luna storta ??

Davis arrossisce di vergogna.

Davis – Io..be…si…ne ho combinate ieri eh?!

Tai gli risponde con fare benevolo.

TaiBe, si…direi abbastanza.

Davis sprofonda sempre di più nel suo imbarazzo.

Tai – Ma tanto ormai ti conosciamo…non ti preoccupare…

Davis (un po’ rincuorato) – Davvero..credi che basterà chiedere scusa??

Tai – Direi che l’espressione mortificata che hai è già più che sufficiente! Dai, andiamo dagli altri…

Davis – Si..

Il ragazzo lo segue docile come non mai.

Dalla panchina gli altri li osservano avvicinarsi. Ci sono tutti tranne i fratelli Ishida.

Davis si avvicina a testa bassa strascicando i piedi. Sora non riesce a trattenere un sorriso.

Sora – Ragazzi…per pietà, diciamo a Davis che non è successo niente e che lo perdoniamo…non credo di poterlo vedere in questo stato ancora per molto!

Davis alza gli occhi da terra stupito…non aveva detto neanche una parola e già gli altri sapevano cosa pensava e cosa stava per dire.

Yolei – D’accordo…sono con te Sora! Chi vota per perdonare Davis??

Tutti alzano la mano sorridendo. Davis si guarda intorno rosso come un peperone.

DavisBe…lasciate almeno che ve lo dica….scusatemi.

Ken gli batte la mano sulla spalla.

Ken – Capita a tutti un giorno no!

Davis non può far altro che ringraziare mentalmente il buon Dio per avergli dato degli amici così straordinari!

Codi – Coraggio andiamo in classe…le lezioni stanno per cominciare!

Ann sorride a Davis e si avvia con lui verso l’aula. Il ragazzo ha il cuore molto più leggero. Sa benissimo che non ha ancora chiesto scusa a TK, ma sentire l’appoggio degli altri è davvero bellissimo.

La sua gioia dura però solo un attimo. Proprio sulla porta della classe Davis si scontra con TK che sta uscendo nel corridoio. I due incespicano l’uno nell’altro.

TK borbotta una scusa senza riconoscere Davis e si allontana. Davis però lo blocca afferrandogli un lembo dell’uniforme.

Davis – Un attimo!

TK si volta e riconosce l’amico. Il cuore di Davis batte all’impazzata mentre gli occhi di TK cambiano espressione.

TK (amichevole) – Ah, sei tu Davis! Scusa non ci ho fatto caso! Dimmi!

Davis resta interdetto. Si stropiccia le mani imbarazzato.

Davis – Ehm..per..per ieri…ecco io…volevo…

TK lo guarda accigliato senza capire. Davis interpreta la sua espressione come un improvviso montare di rabbia e si butta in ginocchio, le mani giunte.

Davis – MIDISPIACE!! Midispiacemidispiacemidispiace!

TK è sorpreso.

TK – ma cosa fai?? Alzati! Non ti devi scusare…in fondo…(guarda lontano amareggiato) sei stato l’unico che mi ha detto la verità…certo…un po’ bruscamente…ma era pur sempre la verità..

Davis si alza e guarda TK ancora incerto.

Davis – Sicuro..che non sei arrabbiato??

TK – Certo…stai tranquillo…e poi ieri..ero di cattivo umore anche io…ho solo perso un attimo la calma…ora scusa…devo andare un momento in segreteria..

TK si allontana a passi rapidi. Davis resta a guardarlo dalla soglia della porta. Oggi di certo TK era calmo, ma nella sua voce c’era sempre quella sfumatura indescrivibile di tristezza dolorosa. Forse non era più arrabbiato con gli altri e con lui, ma si era incupito ancora di più. In fondo poteva capirlo…Kari stava per tornare.

 

TK è sdraiato nella sua camera, per terra. Gli occhi rossi, i capelli spettinati…si sente spossato, come avesse corso per tutta la giornata.

Il ragazzo guarda lontano…quella mattina si era svegliato prima del solito. La sera prima aveva faticato ad addormentarsi eppure all’alba i suoi occhi non ne avevano voluto sapere di restare chiusi. Era agitato e inquieto. Si era alzato ed era uscito sul terrazzo. L’aria era fresca nonostante la bella stagione e TK era rabbrividito. Solo poco tempo prima avrebbe aspettato quel giorno fremendo; avrebbe provato una gioia così grande da non poter essere raccontata e avrebbe contato il passare dei minuti che lo separavano da quell’incontro….

Ma le cose erano andate diversamente e TK si era trovato ad avere il cuore attanagliato dalla paura al solo pensiero di vederla. Di vedere lei, quella che era sempre stata la sua migliore amica e anche di più. Ora il suo nome non riusciva nemmeno a pensarlo…

Aveva cercato di riaddormentarsi, ma era stato tutto inutile. Per fortuna una volta suonate le sette la vita si era riempita delle solite cose da fare anche se il tempo pareva scorrere più lentamente. Era andato a scuola e aveva affrontato l’ultimo giorno senza emozione, restando seduto in silenzio, indifferente agli scherzi dei compagni e alle occhiate preoccupate di Ann.

A pranzo non aveva quasi toccato cibo. Lo stomaco era chiuso; sentiva di stare male fisicamente oltre che moralmente. Matt gli aveva proposto di non andare all’aereoporto. In fondo nessuno gliene avrebbe fatto rimprovero anche se avesse cambiato idea all’ultimo momento. Ma TK aveva scosso la testa. Aveva una paura folle di rivederla, ma prima o poi sarebbe successo e voleva che fosse subito, per farla finita con le sue angosce. Senza contare che non voleva che lei pensasse di averlo ferito così profondamente come invece era. Era stupido, TK lo sapeva in fondo, ma il suo orgoglio si ribellava. Lei non aveva pensato a lui…e lui ora gli avrebbe mostrato che lei non era così indispensabile come pensava di essere…che lui stava bene anche da solo. Certo era una menzogna bella e buona perché TK soffriva terribilmente, ogni giorno e ogni notte di più man mano che si avvcinava il giorno del suo arrivo… ma questo non aveva importanza.

Non si ricordava niente del viaggio in macchina fino all’aereoporto. Era solo consapevole di essere vivo e di non essere solo. Poi era stato stordito dal bianco freddo delle pareti dell’aereoporto e dal suono continuo di altoparlanti che chiamavano persone, annunciavano voli…chissa per dove. E in mezzo a quella massa di persone così variopinta e vivace lui si era sentito solo e pesante come una statua di marmo.

E alla fine era accaduto. Il volo di lei era atterrato. TK aveva quasi avuto un mancamento, ma aveva stoicamente resistito. Il cuore pulsava a mille eppure il suo viso era sbiancato quasi che tutto il sangue pompato nelle vene fosse fuggito dal suo corpo lasciandolo esanime. Gli girava la testa e si era appoggiato ad Ann che non lo aveva lasciato solo per un solo istante. Come era tenera quella ragazzina…lei si meritava ogni attenzione eppure lui l’aveva rifiutata per l’altra. Quel pensiero lo aveva fatto stare ancora più male.

Poi era successo qualcosa. TK non lo sapeva spiegare, ma lui aveva sentito distintamente che lei era lì. Non era ancora visibile, dietro a tutte le altre persone, ma lui lo sapeva, lei era lì…

Eppure del momento in cui era apparsa non riusciva a ricordare nulla. Tai le era corso incontro e poi Yolei e Sora e Davis. Aveva visto per prima cosa le sue mani, avvinghiate al corpo del fratello, poi un ciuffo di capelli castani. Tutti si erano avvicinati per salutarla…solo lui e Ann non si erano mossi. Era stata lei a venire da lui. Da lontano lo aveva guardato, nel profondo degli occhi. Poi aveva abbassato lo sguardo, approcciandosi di qualche passo e lo aveva salutato con un “Ciao” così flebile e così dolce…la sua voce…

TK aveva risposto, ma freddamente. Non sapeva come fosse riuscito a controllarsi. Lei poi si era voltata verso gli altri e Tai non l’aveva più lasciata un secondo. TK gli era sempre stato lontano e non le aveva detto nient’altro. Lei neppure. Non si erano nemmeno più guardati e TK si era ritrovato sdraiato sul pavimento della sua camera a piangere come un bambino.

Perché?

Non lo sapeva. Non puoi chiedere alle lacrime perché decidono di cadere..a volte solo loro lo sanno…

Ma TK non faceva che ripensare a quello sguardo. Non a quello che lei aveva detto, ma ai suoi occhi. Perché sapeva che in quello sguardo tutto era già stato detto. Lei aveva guardato dentro di lui e le sue barriere erano volate via come foglie al vento. Aveva già capito la sua sofferenza e TK aveva letto lo stesso sentimento negli occhi di lei. E c’era di più. Nel momento stesso in cui i loro sguardi si erano incontrati entrambi avevano sentito che quel legame unico che li teneva uniti forse fin da prima della loro nascita si era riformato. Nonostante i tentativi di spezzarlo, nonostante i tentativi di ignorarlo…lui era sempre lì.

TK aveva cercato di scacciare questo pensiero, ma era impossibile. Era come se la voce del destino l’avesse chiamato per ricordargli che niente poteva dividerli.

Non serviva piangere, urlare, tapparsi le orecchie..TK sapeva che era impossibile ribellarsi e sapeva anche che la stessa voce aveva mormorato all’orecchio di lei le stesse parole...

 

                                    ------------------------ Fine parte tredicesima -------------------- 

  
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