Cyberbullism kill people.

 

Come ogni giorno,Ronnie entrò nella sua stanza,esausta,per buttarsi poi tra coperte e cuscini.

Forse anche quello non era uno dei suoi giorni migliori.Si rigirò tra i peluche,stropicciandosi gli occhi,e adocchiò il portatile sulla scrivania.

Finalmente poteva accedere in quel mondo in cui era realmente lei stessa,senza doversi preoccupare del suo aspetto,o altro.Le piaceva quel luogo.

Esprimendo quello che pensava non era diversa,avendo una taglia in più non era brutta,c'era gente come lei,che la comprendeva.

Gente che le voleva bene.

Gente che sapeva cosa significasse.

Gente che si diceva a vicenda 'splendore','bellissima' perchè era ciò che si aveva dentro a fare la differenza,lì.

Non c'era nessuno che le ripeteva 'Io alla tua età..' o che prendeva le sofferenze di questi ragazzi  per qualcosa di inutile,di non importante.

Già,ma non era certo facile affrontare cyberbullismo,autolesionismo,bulimia,persone che augurano la morte ogni giorno,a causa del giudizio delle persone.

 

It hurt.

 

Fa davvero male.

 

Si,faceva male,ogni volta,più di uno schiaffo in pieno volto.

 

Lei rispondeva sempre nel medesimo modo 'Tranquilli,i vostri insulti mi scivolano addosso come la pioggia.quelle parole che usate per ferirmi,me le rispeto ogni giorno.#staystrong'

 

Mentiva.

Il dolore era immenso,le sue braccia lo dicevano.

Quelle cicatrici riuscivano a parlare senza le parole necessarie;quelle cicatrici raccontavano la sua storia.

 

L'ipocrisia delle persone era infinita,tutti devoti al #keepfighting e #noalcyberbullismo,ma ciò che leggeva ogni giorno tra le sue menzioni,non dicevano lo stesso.era abbastanza contraddittorio.

Ciò che era più doloroso,era quando arrivava il momento in cui le lacrime volevano cadere sul suo viso,ma lei tentava sempre di trattenerle,di nasconderle.

Ogni volta che leggeva quei tweet,quelle parole di giorno in giorno sempre più cattive,faceva male.

Cos'aveva di sbagliato?Perchè si faceva così schifo?Perchè glielo facevano credere,ridendo sotto i baffi,facendosi grosse risate dietro uno stupido schermo.

Perchè tutto quello che dicevano non faceva che abbattere quel muro di difesa che aveva costruito lei,sola,invece di renderla più forte e indistruttibile?

Autolesionismo e fumo oramai non bastavano più per farla sentire isolata dal mondo.

Non mangiava più,non studiava più,non dormiva più,non usciva più,non parlava più con nessuno,per la paura di essere ferita ancora.

 

Ormai,abituata al dolore fisico,non pensava di uccidersi,solo pensava che se si sarebbe spinta oltre non le sarebbe importato,non le sarebbe importato di niente.

Tutto ciò,le avrebbe permesso di mettere fino a tutto questo dolore sconfinato,tutta questa infinita sofferenza,nessuno se ne sarebbe accorto,non sarebbe mancata a nessuno,nessuno avrebbe sofferto.

Avrebbe fatto un favore a tutte le persone che aspettavano quel momento con un pacco di pop corn tra le mani.

"perchè non ora?" domandò a voce alta,essendo sola in casa.Schiacciò 'play' e la voce di zayn cominciò a cantare sulle note di little things.tutto sembrava essersi fermato.

Le sarebbe mancata da morire quella voce.

Per non parlare del resto del gruppo.Era innamorata di loro.

Accecata dalla sofferenza,dal vuoto che provava,aprì la grande bottiglia della candeggina.

non sembrava spaventarla,anzi,si sentiva sollevata:avrebbe messo un punto,una fine a tutto.

 

Mezz'ora dopo.

Un urlo spezzò la voce di Niall,sovrapponendosi ad essa.Si ripeteva da un bel po' di tempo,quella strofa della canzone.Probabilmente la candeggina aveva mandato in tilt il cellulare.

La donna si piegò sulle ginocchia,lasciando che le lacrime bagnassero il corpo bianco e freddo della ragazza.

 

 

 

Vi prego,smettetela.

#Noalcyberbullismo.
#Keepfighting.
#Staystrong.
Respect for everyone.
Cyberbullism.
It hurt.
It kill.