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Autore: Vale__91    05/06/2007    3 recensioni
E se Sana e Akito si fossero finalmente sposati e vivessero insieme da ormai sei anni? Quali incombenti disturberanno la quiete di casa Kurata/Hayama?
14° e ULTIMO CAPITOLO!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Altro Personaggio, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Erano ormai le 9.00 passate quando Hayama si svegliò. Guardò la sveglia sul comodino e pigramente si alzò in piedi. Lentamente uscì nel corridoio e posò gli occhi sulle stesse foto che sua moglie si era fermata ad osservare qualche ora prima.
Iniziò a ricordare. Vedeva i capelli rossi di Sana, il suo sorriso felice. Poi i capelli cambiarono colore. Erano diventati scuri, castani e molto più corti. Altri capelli ora più scuri ancora, un taglio maschile. Nella testa iniziò a sentire delle urla di donna. Una porta che veniva aperta di scatto. Come da un incubo tornò alla realtà di soprassalto e cercò di focalizzare il posto in cui si trovava. Posò la cornice con la foto del suo giorno speciale e scese le scale per andare a fare colazione. Quando ebbe finito si mise una tuta e uscì per fare una piccola corsa. Senza il lavoro non sapeva come ingannare il tempo, così mentre correva pensava a cosa avrebbe potuto fare con suo figlio. Attraverso il parco. Quel posto speciale che lo aveva accolto molte volte tra i rami dei suoi alberi. Il gazebo dove aveva trascorso con lei molti momenti felici e dove le aveva chiesto di diventare sua moglie per tutta la vita. Non capì bene dove prese il coraggio di chiederglielo, ma quando lo fece si sentì molto più rilassato anche perché lei gli saltò al collo e lui si era gia prospettato una risposta negativa.
Finita la corsa tornò a casa e si fece una doccia veloce. Quando ebbe finito aveva giusto il tempo di vestirsi e andare a prendere suo figlio.
<< Papààààà >> gli corse incontro Jin.
Hayama lo afferrò al volo e fece finta di farlo volare.
<< Allora come è andata oggi campione? >>
<< Benissimo papà, abbiamo fatto una gara e io sono arrivato primo >>
<< Hai preso tutto da me come pensavo…hai visto che fare karaté serve? >>
<< Sì, ma adesso ho un po’ di fame…cosa mangiamo >>
<< Ti va di andare da qualche parte a prendere qualcosa? >>
<< Sììì…andiamo…presto papà >>
Si fece trascinare per un braccio da suo figlio, poi gli prese la mano e si avviarono insieme verso un fast-food.
<< Io voglio quello con la sorpresa papà! >>
<< Va bene… >>
Si sedettero a un tavolo e iniziarono a mangiare sereni.
Akito si voltò un istante e fece cadere il tovagliolo che aveva in mano come se fosse stato colpito da un fulmine. Di nuovo quei capelli scuri, corti, ma il viso si accorse che non era il suo.
<< Papà guarda che bello? >>
<< Cosa? >>
<< Il giocattolo…guarda che bello >>
<< Bello…come funziona? >>
Al piccolo piaceva tanto raccontare come funzionavano tutti i suoi giocattoli specialmente se nuovi, così iniziò a spiegare ad Hayama come si doveva usare il gioco che aveva trovato.
Restarono lì ancora una ventina di minuti poi tornarono a casa.
<< La mamma quando torna? >>
<< L’andiamo a prendere tra qualche ora…le facciamo una sorpresa vuoi? >>
<< Sì dai. E compriamole qualcosa di bello… >>
<< Cosa le vuoi prendere? >>
<< Fiori… >>
<< Ok allora usciamo un po’ prima e andiamo a prenderglieli >>.
La dolcezza e l’altruismo Jin li aveva ereditati senza dubbio da sua mamma. Mentre il piccolo andava in camera sua a giocare con i suoi pupazzi Akito si sedette sul divano.
“ Come mai penso ancora a quell’inferno. Mi ero promesso con Sana di non pensarci più, di vivere sereni. Adoro la vita che sto conducendo con la mia famiglia, ma quel ricordo mi martella incessantemente. Se solo si potesse chiarire una volta per tutte la questione. Non dover essere preoccupato di veder tornare quella persona da un momento all’altro ”.
<< Papà vieni a giocare con me…? >>
<< Arrivo subito… >>.

§

<< Ma sono bellissimi tesoro >>
<< Io e papà li abbiamo presi vicino casa. Erano i più belli che c’erano…come te mammina >>
Lo guardò dolcemente e gli diede un bacio sulla fronte poi abbraccio Hayama.
<< Vi siete divertiti oggi? >>
<< Sì prima siamo andati a mangiare fuori poi siamo tornati a casa per un po’ e prima di venire qui siamo andati al parco >>
<< Ma bravi…^^ >>
Tornarono a casa a piedi e mentre Jin era ancora alle prese con il giocattolo preso nel pomeriggio, Sana guardava Hayama che era piuttosto pensieroso.
<< Cosa c’è? >>
<< Mhh? Nulla perché? >>
<< Non fare finta di niente…non hai detto una parola e sei sempre assente…non dirmi che? >>
<< Non ricominciare… >>
<< Allora ho fatto centro?!? >>
<< Io non ho detto nulla…quindi no…non hai fatto centro >>
<< Ci eravamo fatti una promessa…come mai ancora ci stai pensando…quando ne vorrà parlare verrà, nessuno la costringe a stare a Londra >>
<< Solo che… >>
<< Niente “ se ”…sappiamo entrambi di chi è la colpa di quello che è successo. Tu cosa c’entri…lei lo sa…prima o poi si farà viva… >>
<< Va bene…anche perché non abbiamo il suo recapito… >>
<< Appunto…Jin stai attento >>
<< A proposito Sana, stasera non dobbiamo mica andare da tua mamma? >>
<< È vero quasi mi dimenticavo…Jin vieni andiamo dalla nonna >>
<< Che bello vedo la nonna e Marochan >>

§

Misako Kurata ( sig.ra Smith ) posò il bicchiere di vino bianco sul tavolo.
<< Cena ottima no? >>
<< Vero mamma…la sig.ra Patricia è sempre la migliore… >>
<< Sì ma ora dovrei parlarvi di una cosa seria >>
<< Mamma se mi dici così mi spaventi…cosa c’è? >>
<< È arrivata una lettera stamattina…è per voi due… >>
<< Dice sul serio >> disse Hayama sorpreso.
<< Non scherzo mai su queste cose…sig.ra Patricia può portarla qui per favore? >>
<< Subito >>
Tornò dopo pochi istanti con una busta bianca in mano.
<< Penso sia arrivata qui perché era l’unico indirizzo che il mittente conosceva dato che vi siete trasferiti dopo il matrimonio >>
Porse la lettera alla figlia che con sicurezza la prese in mano. In realtà dentro di lei sentiva una forte agitazione. Hayama si sporse per vedere se era veramente chi credeva che fosse.
Lessero il nome: Fuka.
Rimasero tutti in silenzio tranne l’ingenuo Jin che continuava a giocare con lo scoiattolo Marochan.

Allora cme vi sembra questo secondo capitolo...inizano un po' di casotti XDDDD...continuate a leggere spero di non deludervi...la prox volta vi ringrazierò singolarmente promesso...a prestoooooooo!

   
 
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