Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Sara Scrive    18/11/2012    10 recensioni
I One Direction si trovano in america per promuovere il loro album "Up All Night" .
Ma dall'alto c'è chi li osserva ed ha in mente molti progetti per loro.
La loro guardia del corpo, Paul, è esausto e così decidono di dargli un periodo di vacanza ed assumono un'altra persona.
- Sorry But Niall ate this -
Un angelo, un angelo quarantenne si ritrova a fare da babysitter a 5 pesti ;)
"Nella vita a tutti capita di assistere a dei miracoli ... devi solo riconoscerli"
STORIA IN REVISIONE DA AllieinWonderful
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 


Ci trovavamo all’aeroporto di Heathrow.
Ognuno dei noi era intento a raggruppare le valigie.
Eravamo partiti molto presto, i ragazzi non vedevano l’ora di tornare a casa.
Quando arrivarono i parenti ed amici a prenderli , li salutai. Abbracciai Louis, Harry, Niall e Liam.
Loro speravano di rivedermi , mi dicevano che avevo svolto un buon lavoro e che volevano farmi conoscere alle loro famiglie, che ero stata un buon esempio.
Non pensavano  che  quella sarebbe stata l’ultima volta che mi avrebbero visto.
Sorridevano , felici di tornare a casa, felici di  aver fatto la bellissima esperienza di “Up All Night Tour”.
Salutammo Niall , che avrebbe preso l’aereo per Mullingar.
<  Chi verrà a prenderci?  > chiesi a Zayn
Sapevo che prima saremmo andati a Bradford a casa dei suoi genitori, e poi qualcuno ci avrebbe accompagnato a Londra per andare a casa sua.
<  Mia sorella Donya  >
<  Oh Donya. Non vedo l’ora che anche lei mi veda.  >
Zayn sorrise  mentre prendeva il trolley in mano.
<  Credo che dovresti tornare normale  prima che ci vengano a prendere . Sai vorrei spiegare perché mi porto dietro una bella ragazza , non perché mi porto dietro una quarantenne alias la mia guardia del corpo.  >
Sorrisi arrossendo quando disse “bella ragazza”, non pensavo di piacergli fisicamente quando ero normale.
<  Aspettami fuori dal bagno  > dissi e mi avviai verso la toilette.
Entrai nel primo bagno che trovai vuoto.
Schioccai le dita . Presi uno specchietto dalla borsetta e mi controllai: ero tornata  normale ma.. i miei vestiti non erano adatti alla mia età.
Schioccai un’altra volta le dita  ed uscii dalla toilette.
Zayn mi aspettava  davanti alla porta, dandomi le spalle.
<  Ehi  > esclamai attirando la sua attenzione.
<  Ehi  > disse voltandosi e sorridendo.
<  Andiamo  ?  > chiesi guardando davanti a noi.
<  E’ arrivata mia sorella  > disse
<  Gia …  > mormorai iniziando a camminare. <  Che le diremo ?  > chiesi
<  Che sei la figlia della nostra guardia del corpo e che ti serviva un posto dove dormire per qualche giorno a Londra,  perchè  devi compilare i moduli d’iscrizione alla London University.  >
<  Ok  > sussurrai respirando.
Dopo un po’ mi venne in mente una domanda <  E questa scusa elaborata da dove esce?  >
Sorrise e mi parve di vedere che arrossiva <  Era il piano B. Nel caso fossi rimasta ancora un po’ con me  >
<  Ciao Zayn!  > disse la ragazza di fronte a noi prima di abbracciarlo.
Era molto somigliante al fratello. Era bellissima. Donya , sua sorella maggiore era davvero una splendida ragazza: pelle ambrata , occhi color nocciola e dei lunghi capelli castano scuri con delle sfumature più chiare.
<  E  lei chi è?  > chiese guardandomi perplessa.
<  Lei è Sara, la figlia della nostra guardia del corpo  >
<  Ma non ricordo che Paul avesse …  >
<  Infatti, lei è la figlia di quello che ha sostituito Paul  > la interruppe
<  Credevo fosse una donna …  > mormorò <  In ogni caso , Piacere Donya  > disse tendendomi la mano.
<  Piacere Sara  > sorrisi mostrandomi altrettanto cordiale.
 
<  Donya stasera ci potresti dare un passaggio e portarci a casa mia ?  > chiese Zayn mentre stavamo in macchina.
Zayn aveva un’auto , ma non aveva la patente. Un ragionamento ovvio da parte sua, e quindi non sapevamo come andare a casa sua senza chiedere aiuto a nessuno.
<  Mi dispiace Z  > rispose lei mentre era alla guida <  Ma adesso vado da una mia amica, si sta preparando per gli esami, alla Bradford University , e mi ha chiesto di aiutarla, perciò appena vi porto a casa di mamma me ne vado  >
<  Capisco …  > mormorò lui
< Eccoci siamo arrivati  > disse lei e accostò la macchina davanti ad un cancello nero di una villa.
Zayn scese dall’auto  e mi venne ad aprire la portiera.
<  Ma che galante  > sentii mormorare Donya
Lui fece una smorfia e andò ad aprire il portabagagli.
Prese ogni valigia e la scaricò per terrà.
<  Wow, ma la tua valigia è leggerissima, cosa c’è dentro? Aria  >
<  Esatto  > risposi <  Non c’è niente dentro  >
Lui mi guardò meravigliato , probabilmente stava pensando qualcosa tipo “Un altro dei suoi trucchetti”
Zayn schiacciò il tasto del videocitofono , mentre attendevamo una risposta Donya disse <  Ci si vede fratellino. E’ stato un piacere Sara !  > mise l’auto in moto ed imboccò la prima a sinistra.
La porta del cancelletto si aprì di scatto.
<  Prego  > disse  facendomi entrare
<  Grazie  >
Osservai il vialetto che attraversava il giardino.
Il prato rigorosamente all’inglese, un albero di pesche in fondo. E la cuccia del cane vicino la porta d’ingresso.
C’ero stata mille volte in quella casa, ma adesso era diverso, adesso tutti si accorgevano della mia presenza.
La porta di casa si aprì ed usci fuori correndo una bambina, era la più piccola delle sue sorelle.
<  Zaaaaaaaaaayn!  > esclamò e saltò in braccio a suo fratello.
<  Chi è questa ragazza? La tua fidanzata ?  >
<  No Safaa, lei non è la mia fidanzata, è un’amica  >
Lei scese con un balzo dalle braccia del fratello e venne ad “esaminarmi” 
<  Piacere Safaa  > disse
<  Piacere , io sono Sara  >
<  E’ vero che sei una sua amica?  > chiese
<  Si è vero.  >
<  Lo sai che Zayn da piccolo si faceva la pipì sotto?  >
Risi e guardai Zayn che era diventato tutto rosso.
<  Sei una piccola peste lo sai ?  > le chiese.
Lei gli fece la linguaccia e scappò dentro casa.
Dopo poco tempo mentre attraversavamo l’uscio della porta , un cane nero ci venne incontro e cominciò a fare le “feste” 
<  Boris, buono !  > disse Zayn ridendo mentre gli accarezzava la testa.
Il cane abbaiò due volte e  iniziò a scodinzolare.
Prendemmo le valigie e le lasciammo davanti all’ingresso.
Chiusi la porta alle nostre spalle mentre Zayn si toglieva la giacca.
<  Mamma?  > chiamò Zayn davanti le scale.
Dopo qualche istante , una donna con un grembiule da cucina sbucò dalla porta a destra.
<  Zayn  > disse  quasi con le lacrime agli occhi.
Lui si avvicinò e l’abbraccio forte.
<  Mi sei mancata mamma …  > mormorò
Lei chiuse gli occhi e lo strinse di più.
Quando li riaprì mi vide <  E lei chi è ?  > chiese dandomi una rapida occhiata
<  Mamma lei è Sara  > disse Zayn presentandomi.
Mi fece cenno di venire avanti.
< Molto piacere Patricia, la mamma di Zayn. Ma puoi chiamarmi Tricia, preferisco  >
<  Sara, molto piacere  >
Quando le strinsi la mano sentii come una “scossa”.
Lei sorrise ed anche io  per spezzare l’imbarazzo che si era creato.
Improvvisamente apparve un ragazzo nella stanza.
Era un angelo, solo io potevo vederlo.
Mi squadrò dalla testa ai piedi. Il suo sguardo passò, poi, su Zayn.
Feci finta di niente , cercando di non far notare ai presenti quello che stava accadendo.
Stefan, l’angelo custode di Tricia, aveva un’aria severa.
<  Tu non dovresti essere qui  > disse  prima di congedarsi  e sparì proprio come era venuto.
Safaa intanto era tornata con noi, e stava giocando con Boris e le nostre valigie.
< Waliyha scendi! E’ arrivato tuo fratello!  > urlò sua madre.
Dopo qualche secondo sentimmo dei passi scendere le scale.
Waliyha  era una delle sorelle minori di Zayn,  era intenta a guardare il cellulare ma appena vide il fratello sorrise.
Anche lei dopo averlo abbracciato, chiese chi fossi.
 
< Allora, per quanti dobbiamo apparecchiare ?  > chiese Tricia entrando in cucina.
< Siamo io, te , Waliyha, Zayn il pisciasotto e la sua amica  > rispose Safaa allontanandosi dal fratello che la stava fulminando con lo sguardo.
< Quanto starai con noi ?  > chiese guardando il figlio intensamente.
<  Oggi , poi stasera torno a casa mia. Devi ricordarmi di chiedere a papà se ci può accompagnare. Comunque ho due settimane di “vacanza ”, quindi vi passerò a trovare spesso  >
<  Capito  > rispose Tricia e lanciò a Boris un biscotto per cani.
<  Dov’è papà?  > chiese Zayn mentre prendeva i piatti dalla credenza.
<  Torna stasera , è a lavoro  >
Presi i piatti e li sistemai sulla tavola mentre lui era occupato a vendicarsi su sua sorella minore, dandole un pugnetto sul braccio.
<  Grazie per l’aiuto   > disse Tricia mentre girava il pollo sul fuoco.
Sorrisi  mentre prendevo le posate.
<  Ah Zayn, prima che me ne dimentichi, ha chiamato Perrie. Voleva sapere quando poteva venire a casa tua  >
Gli lanciai un’occhiatina e vidi che faceva una smorfia <  Se richiama , dille che poi la richiamerò io  >
Sua madre annuì con il capo.
<  E tu? Ce l’hai il ragazzetto ?  >
<  Mamma !   > esclamò Waliyha <  Non sono affari tuoi  >
<  Sei il suo avvocato ? Lasciala rispondere , allora ce l’hai il fidanzato? > mi chiese    Safaa .
<  N-No…  > risposi in preda all’imbarazzo.
<  Ma come?!?! Una ragazza come te non ha il fidanzato ?!  > esordì Tricia
<  Mamma !  > la ammonì Zayn. Era tutto rosso e quando finì di parlare si morse il labbro.
 
<  Allora, come vi siete conosciuti ?  > iniziò l’argomento Waliyha mentre stavamo pranzando.
<  Sono la figlia delle loro guardia del corpo provvisoria , quella che ha sostituito Paul. Il prossimo anno mi iscriverò alla London  University e mi serviva un posto dove stare finchè non compilavo tutti i moduli. Zayn ha detto che potevo stare da lui.  >
<  Come avrei voluto che Zayn facesse l’università!  Sarebbe potuto diventare un professore d’inglese. Non che il suo lavoro attuale non mi piaccia  > disse Tricia.
Quando finimmo di mangiare  aiutammo  a sparecchiare e a sistemare la cucina.
<  Il pranzo era ottimo !  > mi congratulai <  Complimenti alla cuoca !  >
<  Sei una cosi cara ragazza!  > disse mamma Malik
<  Mi faresti un favore ?  > domandò mentre  lavavo i piatti.
<  Certo, qualsiasi cosa  >
<  Donya oggi è da una sua amica, ma dovrebbe provarsi il suo Salwar per il matrimonio di sua zia, la sorella di Yaser, mio marito. Ti andrebbe di provarlo al posto suo? Credo che abbiate la stessa taglia quindi il suo vestito dovrebbe starti.  >
Mentre Tricia mi faceva strada per casa disse a Zayn di andarsi a misurare il suo Kurta.
Entrammo nella stanza di Donya.
Sul suo  letto c’era una scatola color panna.
Tricia l’aprì.
Tirò fuori un bellissimo vestito orientale viola, con qualche ricamo d’oro.
Lo depose sul letto e mi lasciò da sola in camera per spogliarmi.
Appena chiuse la porta schioccai le dita e in un secondo i vestiti che indossavo furono sul letto mentre io ero avvolta dal bellissimo abito da matrimonio.
Andai a guardarmi allo specchio, per perdere un po’ di tempo e dare l’impressione che  mi stessi vestendo.
Avevo una camicia viola a maniche lunghe che mi arrivava  fra il ginocchio e l’anca.
Ai bordi aveva delle decorazioni in oro.
Verso l’estremità il tessuto diventava cosi leggero , da essere quasi trasparente da far intravedere la mia pelle.(Si poteva vedere la pancia all’altezza dell’ombelico , e  dall’avambraccio alla mano.)
I pantaloni erano abbastanza larghi anch’essi viola.
Ai piedi avevo due sandali dorati e indossavo anche la Dupatta , uno scialle lungo e largo che copre la testa , le spalle ed il  collo.
Era violetto , era anche questo di stoffa leggera e lasciava vedere l’ombra dei miei capelli.
Sapevo ogni singola cosa sulle tradizioni di casa Malik.
Ero l’angelo custode di Zayn, passavo le mie giornate con lui.
Qualsiasi cosa vedeva o sentiva , io la sapevo.
Feci un respiro profondo ed uscii dalla stanza.
Quando Tricia mi vide rimase a bocca aperta.
<  Sei bellissima  > esclamò
“Tutti gli angeli sono bellissimi” pensai
<  Grazie  > dissi
<  Davvero, ti sta benissimo , la tua pelle chiara contrasta il colore viola dell’abito che si “sposa” con i tuoi occhi. Voglio farti una foto. Aspetta qui  > disse entrando nella sua camera.
Quando tornò aveva in mano una macchina fotografica.
<  Ci ho ripensato. Andiamo sotto vieni a farti una foto con Zayn.  >
Scendemmo le scale e tornammo al piano terra.
Entrammo nel salone e trovammo Safaa, Waliyha e Zayn che stavano guardando la televisione con indosso i loro vestiti per la cerimonia.
Safaa era vestita di rosso e Waliyha di verde.
Zayn , invece, era vestito di Blu. Gli ornamenti del suo vestito erano argentei. Sembrava un principe persiano.
Quando mi vide rimase ad osservarmi per alcuni istanti senza dire niente.
<  Lo sai che sembri una principessa ?  > disse Safaa venendomi incontro
<  Grazie , piccola  > risposi sorridendole.
< Mia sorella ha ragione , stai benissimo . Le mie cugine ti invidierebbero .Non è vero Zayn?  > chiese Waliyha.
<  S-si . Sei bellissima. Sembri la principessa Jasmine. Solo con la pelle chiara e gli occhi verdi  > rispose lui un pochino spaesato.
<  Basta chiacchiere , ora che abbiamo misurato i vestiti potete toglierveli. Ma prima a voi due , voglio farvi una foto insieme  >  disse Tricia.
Zayn mise una mano attorno le mie spalle e mi avvicinò a se.
Lo guardai mentre sorrideva guardando l’obbiettivo.
In quel momento il flash partì.
<  Non vedo l’ora che anche mio marito ti conosca.  > disse sua madre .
 
Il padre di Zayn non tardò ad arrivare .
 Yaser Malik era un uomo socievole. Era allegro e solare.
Passammo tutto  il pomeriggio a chiacchierare e fare battute.
Quando strinsi la sua mano , però, apparve il suo angelo custode: Kalea.
Questa mi guardò per qualche attimo con un’aria apprensiva  per pochi secondi , prima di sparire senza proferire parola.
Dopo un po’ Zayn mi prese in disparte e mi parlò: <  Che cosa succede?  >
Mi morsi il labbro prima di rispondergli <  Quando ho stretto la mano ai tuoi genitori sono apparsi i loro angeli custodi.  >
<  E che dicono ?  >
<  Niente di che ..  > mormorai
Lui rimase in silenzio. <  Vuoi vedere gli angeli della tua famiglia?  >
Zayn sorrise .
Gli feci mettere le mani a “V” davanti agli occhi e poi dissi <  Vista da angelo  >
Lui sbatté le palpebre e capii che adesso poteva vedere anche lui quello che potevo vedere io.
<  L’angelo di tua sorella Safaa si chiama Samaha , quello di Waliyha si chiama Alan , invece quello di Donya, che ora non c’è si chiama Damon. Quello di tua madre si chiama Stefan e quello di tuo padre si chiama Kalea.  >
In quel momento arrivò Yaser  <  So che vi serve un passaggio, vi accompagno io a casa tua, Zayn  > disse prendendo le chiavi della macchina  , sopra un mobiletto.
<  Grazie Papà !  > esclamò lui
< Dobbiamo partire adesso  se vogliamo arrivare a Londra  >
Salutammo tutti quanti e poi mettemmo nel portabagagli della macchina le nostre valigie.
<  Mi raccomando, torna spesso  > disse Tricia mentre ci salutava
< Certamente ! > risposi con un filo di malinconia.
Il cane , ci salutò abbaiando diverse volte mentre la macchina partiva.
Per tutto il tragitto rimanemmo in silenzio, eccetto per quelle volte in cui Yaser informava Zayn su quello che si era perso , durante la sua assenza.
Ci fermammo ad un autogrill per cenare e poi riprendemmo il viaggio.
Arrivammo verso le otto di sera.
Mi dispiaceva che adesso suo padre doveva farsi tutto il viaggio di ritorno , ma lui continuava  a dire che non c’era nessun problema.
<  Siamo arrivati  > disse Zayn mentre prendeva il telecomando dalla giacca per aprire il cancello.
La macchina percorse il vialetto  e si fermò davanti alla porta di casa.
Zayn e Yaser scesero e mi vennero ad aprire la portiera per poi scaricare le valigie.
Salutammo suo padre ed entrammo dentro casa.
<  Sono sfinito  >  disse mentre appendeva la giaccia sull’uomo morto.
<  La tua stanza è …  >
<  Si , so dov’è la stanza degli ospiti. Ricordati che io conosco tutto di te. Persino la struttura della tua casa  >  lo interruppi.
Dopo un po’ scoppiai a ridere, da come avevo detto quella frase sembravo una Stalker.
La sua villa era enorme per una persona.
Un giardino immenso, una piscina al coperto, tre piani.
Appena sistemai le mie cose  mi misi la camicia da notte.
Avevo ancora al collo la collana che Zayn aveva vinto per me , quando ancora eravamo in Tour.
Uscii dalla camera per andare andargli ad augurare la buona notte.
Salii le scale per arrivare nella sua stanza.
Bussai alla porta <  Avanti  > disse lui.
Lo trovai in boxer mentre si stava infilando una canottiera.
Sospirai <  Volevo augurarti una buona notte … Quindi … ‘Notte Zayn  >
<  Notte  > rispose lui
Chiusi la porta e tornai in camera mia.
 

 

 


#Spazio dell'autrice  

Spero che vi sia piaciuto e vorrei anticiparvi che , non so perchè ma alla fine della storia manca un po' più del previsto.
Fatemi sapere che ne pensate.Ringrazio a tutti quelli che hanno recensito :)
Continuo a 6 recensioni

   
 
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Sara Scrive