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Autore: SaraBondi_    18/11/2012    1 recensioni
Alice ha una storia difficile alle spalle, vive in una città dove tutti osannano un gruppo musicale a cui lei sembra non interessarsi ma un incontro inaspettato potrebbe sconvolgerla.
Ecco una Fan Fiction che potrete quasi leggere o quasi ignorare, potrebbe quasi piacervi o potrete quasi odiarla. Forse perchè io l'ho solo quasi scritta?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 6.


Louis



Chiedere ad una persona se la poltrona del cinema accanto a lei è occupata o no di solito è un’azione senza nessuno ritorsione. C’è sempre una prima volta.
Spesso lo è anche informarsi sui gusti musicali di quella persona, ma come ho detto c’è sempre una prima volta.
Quella sera ero andato al cinema per uscire dalla mia vita per un po’ ma ero arrivato tardi e il ragazzo che distribuiva i biglietti non mi face entrare finche non mi decisi a fargli un autografo su un barattolo di popcorn da tre sterline. Mi misi a sedere vicino alla porta aspettando che qualcuno se ne andasse in anticipo così che potessi occupare il suo posto, a circa metà film un uomo uscì quasi correndo con il telefono in mano e l’umore sotto i piedi. Mi misi a cercare il suo posto e quando trovai una poltrona vuota mi ci avvicinai chiedendo alla ragazza seduta un posto più in là se avevo il permesso di occuparla. Non alzò neppure gli occhi e si limitò a rispondere con un semplice “Si, è libero”.
Faceva caldo là dentro e la felpa che di solito portavo per non farmi riconoscere cominciava ad infastidirmi così decisi di fare ciò che Paul ci ripeteva di continuo di non fare. Aprire bocca.
-Conosci gli One Direction?-
La ragazza si girò verso di me mostrandomi la faccia più confusa che avessi mai visto, a lei evidentemente la domanda sembrava insensata.
-Ho ascoltato un paio di canzoni questo pomeriggio, perché?-
Perfetto, non aveva la più pallida idea di chi fossi quindi mi tolsi la felpa e lasciai che vedesse il mio viso.
Un paio di giorni dopo ero seduto nel posto che consideravo il più bello del mondo con un filo d’erba in bocca a guardare quella ragazza che non ci conosceva ma che avevo incontrato ad un nostro concerto.
Era bella, aveva i capelli lunghi, ricci e castani. Gli occhi erano prevalentemente castani ma ogni giorno cambiavano colore, a volte erano addirittura castano-dorati, come quelli che hanno alcuni vampiri del cinema. Era piccolissima, magra e alta addirittura meno di me, la sua pelle era bianchissima e il suo sorriso illuminava il mondo.
La conoscevo da pochissimo e non sapevo quasi nulla di lei, ma che la sua famiglia non era come quella della pubblicità dei succhi di frutta lo sapevo. Si era sfogata con me in un vicolo e mi aveva detto che i suoi si picchiavano e che non era mai stata bambina. Io volevo che tornasse ad esserlo con me.
Mentre la riportavo a casa pensai a come tenerla occupata e lontana dai suoi problemi dei quali un giorno forse mi avrebbe raccontato di più. Cercai di trovare un modo per riuscire a sostituire lo scotch con cui teneva insieme i pezzi di se stessa con qualcosa di più solido e duraturo.
Mi vennero subito moltissime idee per farla divertire come si diverte un bambino di cinque anni quando i nonni gli regalano un nuovo Power Ranger per Natale, ma tutte prevedevano che io fossi solo Louis, di nuovo.
Soltanto durante il concerto mi venne l’idea giusta, alcune ragazze nel pubblico mi ispirarono. Erano cinque e ognuna di loro era vestita come uno di noi. Diventare qualcun altro, questa era la chiave.
Appena finito di cantare “I Want” , ultima canzone in scaletta, presi Harry per mano e lo portai con me dalla nostra costumista, gli dissi di aspettarmi seduto per qualche momento poi andai in camerino con Sharon.
-Voglio diventare qualcun altro- Dissi serio.
-Ok, come vuoi essere?- Era stranita ma era il suo lavoro quindi non fece domande sui miei perché.
-Opposto- Risposi ancora più serio di prima.
Provai due travestimenti differenti e chiesi ad Harry nel quale vedeva meno Louis e entrambi decidemmo per il secondo.
Sharon mi aveva messo una parrucca bionda con il taglio di Liam, un paio di jeans stretti, un paio di quelle scarpe che porta sempre Niall: bianche e alte fino alla caviglia, una maglietta con stampe colorate e un cardigan bianco. Guardandomi allo specchio mi vedevo ridicolo ma non vedevo nessun Louis quindi lo scopo era stato raggiunto.
A quel punto ero come Hannah Montana che di giorno è Miley e di notte è una famosa pop star,poco mascolino ma il paragone era perfetto.
Presi la macchina e sfrecciai subito verso Doncaster e verso quella ragazza che a poco a poco aveva deciso di provare a conoscermi, verso quella ragazza con i capelli castani, la pelle chiara e il più bel sorriso del mondo, verso quella ragazza per cui ero pronto a diventare qualcun altro. Verso quella ragazza per cui avrei fatto di tutto pur di renderle un po’ di quell’infanzia che non era riuscita ad avere.



Hola (?) genteeeee !
Eccomi qui con il primo capitolo interamente dal punto di vista di Louis,
che ne pensate?
Ah, scusate per il ritardo >.<
E' stata una settimana piena ..
Anyway, divertitevi e grazie per essere ancora qui con me :3 ♥
  
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