Ciao a tutti! Spero
mi perdoniate per la lunga attesa del secondo
capitolo, ma tutti i grandi artisti hanno bisogno di una pausa di riflessione
(Né vero! non ho avuto tempo!), comunque, ecco a voi
il mio secondo capitolo. Spero vi piaccia e se non vi piace… bhè… pazienza, in fin dei conti non mi chiamo
J. K. Rowling… mi chiamo Kate88, quindi… LEGGETE… LEGGETE
E ANCORA… LEGGETE! (SE RECENSITE ME FATE UN PIACERE)
VI VOGLIO BENE!
Fuori la villa,
qualcuno scrutava l’ombra... guardava una finestra illuminata... e la fissava
con ossessione.
Ad un certo punto, notò una sagoma scendere da questa finestra... si aggrappava
a delle lenzuola, o qualcosa di simile.
La sagoma si avvicinò
a questa persona e disse: “Roby cosa vuoi?”
“Reika, non partire!”
“Io parto eccome! Non
sarai di certo tu ad impedirmelo!”
“Reika, loro sono
pirati, chissà cosa ti potrebbero fare all’intermo di quel Galeone!”
“Mi faranno più bene di voi!”
“Reika, loro ti
sfrutteranno per sapere dov’è il tesoro!”
“No! Se andrò con loro, sarà perché loro mi accetteranno!”
“Reika rimani!”
“Non farò mai una
cosa del genere!”
“Reika, sai bene quanto ti voglio bene! Sai che sono innamorato di
te da quando sono venuto qui alla villa... lo dico
solo per il tuo bene!”... un suono secco echeggiò nell’aria.
“Perché
mi hai dato uno schiaffo?” disse Roby.
“Se davvero mi volevi
bene, e mi amavi come dicevi, non ti saresti alleato con mio padre... tanto non
mi starai tanto lontano... so che mio padre non mi
farà partire senza qualcuno che mi controlli! Lui
vuole il tesoro, ma non l’avrà! Quante navi a chiamato? Quanti amici ha pagato? O cosa ti ha promesso per
seguirmi?”
“Non mi ha promesso
un bel niente!”
“Non dire bugie... vi
ho sentito l’altro giorno... mio padre ti ha promesso che se mi avresti seguito
e avresti trovato il tesoro, io sarei diventata tua moglie... scordatelo... io
per te non provo niente!” e detto questo Reika se ne andò,
risalendo il muro fino alla sua stanza.
***
Nel Galeone, intanto,
Kate continuava a fissare quel ragazzo, che pian piano
si avvicinava.
Kate decise di
scendere dalla nave, e di avvicinarsi per prima a questo ragazzo.
“Chi sei?”
“Non t’interessa!”
“Ragazzino
impertinente! Dimmi chi sei! Ti stai aggirando furtivamente vicino alla mia
nave... cosa vuoi da noi?”
“Lasciate Reika alla
sua Isola! Se non fosse per lei, noi saremmo tutti
morti di fame... suo padre è cattivo, lei lo sa... è da lui che vuole
scappare... lui vuole il tesoro!”
“Ma
tu chi sei?”
“Non importa... ci
rivedremo presto!” e il ragazzo se ne andò.
***
“Reika aprì questa
dannata porta!” continuava il padre della ragazza.
Finalmente qualcuno
rispose dalla camera...
“Si
ecco!”.
La ragazza aprì la
porta.
“Perché
non rispondevi? Sono dieci minuti che ti chiamo!”
“Scusate padre, ma stavo dormendo e mi sono dovuta rivestire!”
“Va bene! Allora, i
tuoi amici se ne sono andati?”
“No! Vanno via domani
mattina, e io li andrò a salutare!”
“Ok! Adesso va a
dormire! Buonanotte!”
“Buonanotte padre!” e
la ragazza richiuse la porta.
Il padre intanto
pensava *Perfetto!*.
***
Kate non riusciva a
dormire, pensava a quello che era successo quel giorno e cominciò a pensare
alla sua infanzia... stava sdraiata nella sua stanza nel sotto coperta, quando
chiuse gli occhi e mille ricordi riaffioravano nella sua mente...
FLASH
BACK
“Mamma
lo sai che da grande voglio fare la pirata?” disse una
bambina di sei anni ad una donna alta, dal corpo sottile e dall’aria seria.
Indossava un vestito lungo gonfio, tutto rosso... come il sangue... e guardava
sua figlia con disprezzo... “Non ti azzardare mai più a nominare quei scorbutici esseri che non meritano neanche di vivere!”
rispose la donna.
“Mamma,
ma se io divento una pirata bellissimissima,
potrei anche ritrovare il mio fratellone... papà non lo cerca mai... dice che
ha da fare e non lo può cercare!”
“Smettila!
Tuo fratello è morto tre anni fa! Ma
non ricordi? Eravamo sulla nave... per colpa tua che dovevi
andare a quel dannato concorso! INCOSCIENTE! SE NON DOVEVAMO ANDARE SU QUELLA DANNATA ISOLA TUO FRATELLO NON SAREBBE MORTO! ADESSO VATTENE
VIA!”
“Ma
io non c’entro nulla... io non ho ammazzato mio fratello... sigh... sigh!” la
donna andò via dando un calcio alla povera bambina che rimase lì per terra a
piangere, toccandosi lo stomaco... piangeva sempre più forte e si accasciò a
terra stringendo le braccia intorno a se e urlò “FRATELLONE DOVE SEI?”... Kate si risvegliò di
colpo e cominciò a piangere... singhiozzava... per un momento aveva ripensato
al fratello scomparso... aveva pensato che in quel momento poteva
stare su quella nave insieme a lui.
***
Qualcuno alla villa
non dormiva... una luce si vedeva brillare dalla
finestra del terzo piano della villa.
Reika non riusciva a
dormire... stava rispolverando dall’armadio i vecchi vestiti che il nonno le
regalò un giorno, in un incontro nel bosco dell’isola, lontano da facce
conosciute.
Preparò una borsa...
c’era l’indispensabile... e due cambi... più uno che si sarebbe messa il giorno
dopo... sarebbe uscita con un abito elegante e alla
prima occasione sarebbe salita sulla nave.
Si mise a dormire e
aspettò la mattina.
***
Un uomo intanto
fissava dei documenti e fumava una pipa... ad un certo punto, con uno scatto
d’ira chiuse la cartellina con i documenti e diede un pugno sulla scrivania...
poi si alzò e andò a dormire.
***
La mattina non arrivò mai, ma alla fine, il sole riuscì a sorgere.
Sulla Nave, il primo
ad alzarsi fu Dan.
Dan andò sul ponte e
cominciò a guardare il mare... il mare... quell’enorme distesa d’acqua azzurra,
così immensa, che gli ricordava qualcosa... ma cosa? Dan non ricordava nulla
del suo passato... i suoi ricordi risalivano a qualche anno fa... non ricordava
niente dai quattro anni i giù... uno shock gli aveva provocato la perdita della
memoria, e la sua vita cominciava da quando fu cresciuto da una coppia di
borghesi... avrebbe voluto tanto ricordare, ma non ci
riusciva... e adesso era un pirata con un solo scopo... ritrovare il passato.
***
Reika si svegliò.
Era una bella
giornata... senza nuvole... prese la borsa con il necessario e, in un vecchio
baule trovò
la vecchia spada... ancora tagliente.
Il padre bussò alla
porta della ragazza.
Reika rispose che non
poteva aprire, e il padre la invitò a scendere a colazione.
Reika non scese, ma,
usando la tecnica delle lenzuola, uscì dalla finestra e raggiunse la nave.
***
Nella sala da Pranzo,
il padre controllava il vecchio orologio... Reika non scendeva, così guardò fuori dalla finestra e vide Reika incamminarsi verso al
nave.
Fielding chiamò Roby e lo
incaricò di prepararsi a salpare.
***
“Capitano siamo
ancora in tempo... ancora deve arrivare... gli diciamo di no e ce la leviamo di
torno! Donne a bordo portano sventura!” disse Simon.
“Simon, qui decido
io! Ragazzi... io ho deciso che Reika potrà far parte della nostra ciurma, e tu
Simon, non fare il cretino che chi disprezza, compra!” disse
Kate.
***
Reika si avvicinava,
intanto, alla nave. Pensava alla sua nuova avventura e a come sarebbe stata...
pensando e pensando... arrivò davanti alla nave.
Kate si affacciò e
vide Reika.
“Reika muoviti a salire! Si salpa!” disse Kate.
“Arrivo!” disse Reika.
Reika salì a bordo e
ringraziò Kate.
“Reika, però, adesso
salpiamo, e anche velocemente... temo che qualcuno ci spii... tu, vatti a
levare quel vestito ingombrante... so che sotto hai i vestiti adatti... è la
stessa tecnica che ho usato io per partire... poi, vai da Simon e allenati con
la spada... lui è un asso!” disse Kate.
“Va bene!” rispose
Reika.
“Io non darò lezione
a quella snob, bugiarda, capricciosa e ricca! E poi
donne a bordo portano sfortuna... specialmente ricca, snob, capricciosa e
bugiarda!” disse Simon.
“Tu fai quello che
dico io!” disse Kate andandosene e lasciando Simon lì a borbottare.
***
Roby preparò le
ultime cose e si apprestò a salire sulla nave preparata da Severus.
L’equipaggio era
molto vasto.
La nave era immensa e
non portava le vele nere.
***
Kate guardava il
mare.
Tom stava nella sua
stanzina e fissava fuori dalla finestra, e sospirò.
Stava pensando alla
sua vecchia famiglia... era cresciuto in una famiglia molto povera... a volte i
soldi non bastavano quasi per mangiare... nonostante ciò, lui era felice.
Ricordava i bei
momenti passati con July, la figlia dei vicini, poi però... quel tragico
incidente fece pensare a Tom, che forse doveva partire... a 16 anni incontrò
Kate, Nick e Dan, e si unì a loro... era il quinto elemento dell’equipaggio, ed
era diventato un pirata.
Spero che questo capitolo
vi sia piaciuto, anche se è finito in un punto un po’… come dire… critico! Però non vi preoccupate appena la mia vena artistica
ricomincerà a funzionare, vi prometto che continuerò… non vi preoccupate…
avverrà molto presto!
Invader: Bhè… grazie per il consiglio, sono
felice che l’idea ti piace, comunque, chi è Mary Sue?
Scusa per il Sayonara, ma i miei suggeritori fanno davvero schifo… si credono
bravi in tutto e non sanno fare niente! Ti aspetto al prossimo chap con una
nuova recensione!
Frodina178: Grazie… sigh… sigh… sono commossa!
Per il tuo bene e anche per il bene dell’intero pianeta continuerò a scrivere e
presto potrai leggere un nuovo capitolo. Spero che la mia storia continui ad
appassionarti sempre di più… quando leggerai un nuovo capitolo, recensisci e
dammi qualche consiglio per migliorare… ti aspetto al prossimo chap! J
Sayonara, Kate88