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Autore: Zayn_Love_Me    20/11/2012    2 recensioni
Questa FF non sarà la classica FF in cui la protagonista sarà una brava ragazzina 15 enne,sarà un pò diversa e poi non è la classica storia dove un membro dei 1D si innamorerà subito della protagonista ecc..Anzi succederà il contrario!
Non voglio dirvi niente se vi ho incuriosito entrate e leggete :)
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dovevamo partire fra due settimane, una settimana era già passata e doveva passarne solamente un'altra. Finalmente avrei lasciato quel posto, quelle persone che si definivano 'amici', avrei lasciato tutto per iniziare una nuova vita: la vita che ho sempre sognato.

Come sempre tutte le mattine andavo a scuola, e anche questa mattina mi toccava andarci. Dopo sei ore di torture uscì da quel 'carcere' e ritornai a casa.
Salutai mia madre e andai in camera mia.

Restai davanti la porta a fissare la mia camera e mi resi conto in quel momento che non avevo  nemmeno staccato i poster dal muro. Mi rimboccai le maniche e iniziai a sistemare tutto dentro il  borsone fin quando il pranzo non fù pronto. Subito dopo mangiato ritornai in camera e ripresi a  sistemare un'altro pò di roba.

Sentì il cellulare suonare e lo presi al volo, era un messaggio.

Da: Rosy

Sto sistemando tutta la mia stanza dentro le valigie... Che noia... Tu?

A: Rosy

Telepatia, portami via.

Da: Rosy

Okay ho capito lo stai facendo pure tu... A domani... SI PUNTUALE x

A: Rosy

Certo capo. A domani. x

Risi dopo aver inviato il messaggio.

Dopo un pò la cena fù pronta e andai a mangiare.


                                                                               ______________________________



Tra la scuola e le cose da sistemare la settimana volò il fretta e arrivò la sera prima della partenza.

Ero agitata, non riuscivo a stare calma. Aprì il frigo e presi una carota, mi venne in mente Louis e risi.
Feci un' insalata di carote, mi piaceva molto, forse mangiare mi aiutava, ma stavolta non funzionò.
Andai a fare un bagno caldo ma anche questo non portò a nulla.

Dopo essermi vestita mi misi sul letto ad ascoltare musica, stavolta funzionò e mi addormentai subito.

                                           
                                                                                        ___________________



Sentì una voce strillare nelle mie orecchie, aprì gli occhi e mi ritrovai quella rossa pazza di fronte al viso.

'E' tardissimo e tu stai ancora dormendo? Perderemo l'aereo così! Muovi quel culo e alzati da qui!' continuava ad urlare Rosy.

A quelle parole collegai che oggi dovevamo partire, feci volare le coperte dal letto e andai subito in bagno.
Mi lavai in tre minuti circa, di solito ci stavo mezzora la mattina.
Mi truccai, eyeeliner, mascara e subito dopo spazzolai i capelli lasciandoli sciolti.

Ritornai in camera mia e trovai Rosy con dei vestiti in mano. In pochissimi istanti mi vestì, presi i due borsoni, le valigie e scesimo sotto. Davanti la porta ci aspettava mia madre, e deduco che c'era solo lei.

Mi abbracciò forte e mi disse di stare attenta, subito dopo mi diede un mazzo di chiavi; erano le chiavi della nostra nuova casa.
Gli sorrisi e dopo esserci abbracciate un'ultima volta io e Rosy uscimmo di casa.

Dopo aver posato le mie valigie e entrata in macchina salutai i genitori di Rosy e ci avviammo verso l'aereoporto.

Fecimo tutti i vari processi e essendo minorenni i genitori di Rosy dovettero firmare dei documenti dove dimostrava che loro erano a conoscenza della nostra partenza. Aspettammo il nostro volo e ci andammo a sedere in sala d'aspetto.

Camminai avanti e indietro, ero troppo impazziente. Pensavo cosa avremmo fatto quando saremmo  arrivate lì. Rosy invece era immobbile, avevo paura che non stesse nemmeno respirando.
Gli bassi le mani davanti al viso e lei si spaventò.

'Siamo arrivate?' domandò felice, scoppiai a ridere
'Dobbiamo ancora partire' risposi ridendo, anche i suoi genitori scoppiarono a ridere.

Ad un tratto sentimmo una voce che annunciava il nostro volo. Io e lei ci guardammo e sorridemmo automaticamente. Salutò i suoi genitori e quando si sciolsero dall'abbraccio li salutai anch'io. Erano delle persone fantastiche.

Salimmo le scale, lei guardava i suoi genitori e li salutava con la mano.

'Te ne sei pentita?' domandai
'Stai scherzando?' mi guardò inarcando un sopracciglio, risi.

Ci fecero salire sull'aereo e andammo nei nostri rispettivi posti. Io mi misi dal lato del finestrino, Rosy soffriva di vertigini e non volevo che si sentisse male. Allaciammo le cinture e lei strinse la mano con la mia.

L'aereo decollò e lei continuava a dire 'Non cadrà, io arriverò a Londra sana e salva' ridacchiai e lei mi

fulminò con lo sguardo.

Misi le cuffiete e ne diedi una a Rosy, mi appoggiai alla sua spalla e dopo 10 minuti mi addormentai.
Dopo circa due ore Rosy mi svegliò dolcemente, dicendomomi che eravamo quasi arrivate.
Aprì gli occhi e la guardai.

'Ho sognato Harry' sbadigliai, lei alzò il sopracciglio 'Stava correndo in una strada e non era solo, ma non mi ricordo con chi era e perchè correva' continuai, lei scoppiò a ridere.. Nemmeno se gli avessi raccontato una barzelletta.

Stavo bevendo dell'acqua quando sentimmo una vocina che ci annunciava che ammomenti saremmo atterrati.
L'aereo atterrò poco dopo. Entrammo in aereoporto e andammo a recuperare le valigie.
Erano le 10.00 a.m. quando uscimmo dall'aereoporto.

Ci guardavamo intorno come due bimbe dentro un negozio di caramelle, era tutto spettacolare lì.
Presimo un taxi, solo che avevamo troppe valigie quindi ne presimo due; Rosy prese quello e io presi quello che era arrivato in quel momento.
Gli diedi l'indirizzo a Rosy e dopo entrai dentro il taxi.

'Buongiorno signorina dove la porto?' chiese il gentiluomo davanti
'Buongionro a lei.. Segua pure quel taxi grazie' speravo di aver detto tutto in modo giusto, avevo fatto un corso in inglese con la mia famiglia però avevo ugualmente paura di sbagliare.
Mi sentì un pò potente quando dissi quella frase al taxista, mi sentivo un'attrice di quei film che fanno un inseguimento coi taxi e dicono 'SEGUA QUEL TAXI!'.
Dopo circa 15 minuti il taxi si fermò, pagai il taxista e dopo scesi dall'auto prendendo le mie valigie.
Restammo a bocca aperta quando vidimo la 'casa'. Era immensa, credo mi sarei persa lì dentro.

Aveva un giardino abbastanza grande, contornato da una recensione marrone, c'era la piscina, delle poltroncine e tanti piccoli vasi di fiori colorati.

Uscì le chiavi e entrai dentro casa, Rosy chiuse il portoncino e quando fummo davanti l'ingresso aprì la porta.

Non riuscì nemmeno a fare un passo, lei mi spinse dentro e dopo chiuse la porta. Lasciai cadere le valigie a terra e andai a guardare tutta la casa.
Il piano di sotto era immenso, c'era un salone enorme, una tv enorme, film, x-box con i giochi compresi, c'era anche un piano forte bellissimo e c'erano tantissime altre cose.
La cucina era ad angolo e aveva l'isola abbastanza grande a qualche metro di distanza e ad un metro  e mezzo circa c'era il tavolo con le sedie, il frigo era quello con le alte che si apriva come un'armadio,  amavo di già quel frigo. C'era anche un'altra stanza piena di scaffali e un bagno.

Dopo aver visto tutto il sotto salì le scale e andai a vedere il sopra.

Anche quello lasciava sensa parole. Era grandissimo, c'erano cinque stanze abbastanza grandi, due  bagni e un'altra stanza che doveva essere un ripostiglio perchè era più piccolo rispetto alle altre. La casa era già arredata, aveva mobili e tutto, dalla lavatrice ai letti e gli armadi. Tutto.

Scesi sotto e Rosy stava ancora guardando la casa.

'Io mi perderò qui' guardai Rosy
'Si anch'io' rise
'Prima sistemiamo tutto, prima usciamo... Quindi muoviamo i culi e andiamo a sceglierci e sistemarci la camera' la indicai.

Rosy era sconvolta, era la prima volta che dicevo di mettere in ordine, di solito facevo sempre e solo casino.

Afferrammo le nostre cose e salimmo sopra. Scelsimo una camera ciascuno e iniziammo a sistemarla.

Iniziai a posare i vestiti nell'armadio, dopo sistemai le scarpe. Quando finì sistemai tutti gli accessori e dopo passai alla scrivania sul quale misi quaderni, foto, penne,e tante altre cose.
Tutto perfettamente in ordine.
Quando finì, iniziai ad attaccare i poster e foto al muro. Erano davvero tanti e tutte le pareti si riempirono.

Guardai la mia stanza ed ero soddisfatta del lavoro che avevo appena fatto.  Andai in quella di Rosy e lei aveva appena finito

'Ti piace?' domandò mettendosi accanto a me
'E' bellissima' risposi guardando la stanza
'Voglio vedere come hai combinato la tua' uscì dalla stanza e andò in quella mia.

Quando entrò fece una strana faccia e mi guardò.

'Che ordine.. Ma mi spieghi perchè quei spazi vuoti sul muro?' domandò
'Voglio scrivergli qualcosa per renderla più bella' gli sorrisi
'Bell'idea' ricambiò il mio sorriso.

Scesimo sotto e andammo in cucina, aprimmo gli sportelli e il frigo; non c'era niente nemmeno acqua.

Decisimo di andare a mangiare da Nando's e dopo andare a fare la spesa.
Presimo le nostre borse e uscimmo di casa, andammo a piedi anche se non avevamo la minima idea di dove si trovava il locale. Dopo circa dieci minuti lo trovammo, non era molto distante da casa nostra.
Sorrisi a Rosy e entrammo dentro.
Non era molto affollato. Ci andammo a sedere in un tavolino e ordinammo da mangiare. Dopo aver finito andai a pagare, voleva pagare Rosy ma feci finta di nulla e andai a pagare io.

Quando uscimmo da Nando's andammo in un supermercato. Comprammo di tutto e ci impiegammo due ore e mezza. Visto la quantità delle buste non potevamo andare a piedi così salimmo su due taxi diversi e ci accompagnarono a casa.
Arrivate a casa sistemammo la spesa per bene, potevamo mangiare per un mese, ma con me in giro in una settimana non c'era più niente.

Era tardo pomeriggio, io stavo fumando in cucina e Rosy era nel salone che cazzeggiava su twitter.
La vidi spuntare in cucina con lo sguardo fisso sul cellulare.

'Dovremmo chiamare Lucia e dirgli che siamo a Londra' disse lei guardandomi
'Chiamala' risposi io
'No fallo tu' continuò lei, sbuffai e chiamai Lucia.

Le dissi che eravamo a Londra e lei mi disse che potevamo andare al centro da lunedì in poi e in più  mi disse che sarebbero state 2 ore a giorno di lezione.
Era martedì e avevamo quasi una settimana libera.
Salutai Lucia e dissi tutto a Rosy.

Erano le 7.00 p.m. così proposi a Rosy di uscire, per lei andava bene e andai subito a cambiarmi. Prima però feci una doccia.
Quando finì mi truccai e dopo andai a vestirmi. Misi dei jeans a cavallo basso marroncino chiaro, una  felpa rossa e le converse bianche.
Rosy invece aveva una paio di jeans stretti, una camicia a scacchi rosa e delle vans rosa.
Uscimmo di casa e andammo in giro per Londra.

Entravamo e uscivamo dai negozi, comprammo alcune cose e dopo due ore ritornammo a casa.

Andai subito a cambiarmi e misi una magliettina a bratellina e delle culotte. Scesi in cucina e trovai Rosy che cucinava qualcosa e gli diedi una mano.
Dopo aver cenato andammo a guardare un film. Non riuscì nemmeno a guardarne metà che il sonno si fece sentire. Salutai Rosy e andai a letto.

Guardavo il soffitto e sorridevo come un'idiota; non riuscivo ancora a realizzare che io fossi lì.
Ero felice.


Ecco qui il secondo capitolo.
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