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Autore: malikshugs    20/11/2012    2 recensioni
''Sei già cotta di me Horan''
''Contaci, contaci..sparisci e di al tuo amico che se mi vuole scrutare il culo deve pagare cinque euro, la prossima volta'' e sparirono tra la folla dei ragazzi
Vi ho incuriosito?Lettege per capire meglio:)
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La scorsa volta


‘Celeste’ urlò sta volta
‘mi scusi, ci conosciamo?’
‘Io..io sono tuo padre’



CAPITOLO 9





*NIALL PROV*



Un po’ titubante la bionda portò le sue mani sulla bocca mentre la sua vista, a piano a piano si faceva sempre più appannata.
Aveva solo un’ immensa confusione in testa.
E questo Louis lo capì, infatti non tardò a cingerle i fianchi come per farle capire che lui c’era, un'altra volta.

“papà che cazzo significa?’’ sbottò il pakistano in una crisi di nervi “forse è meglio se spieghiamo le cose dall’inizio” e fece cenno con la mano di seguirlo.
Louis cercò di raggiungerli ma Harry lo bloccò.
“sta fermo. E’ la cosa giusta” spiegò abbracciandolo di getto.




*ZAYN PROV*



“io sto ancora aspettando” ansimai picchiettando con regolarità il terreno.
Il mio nonsocomeconsiderarlo sospirò appena e poi si decise a parlare “Bhè..come ben sai Celeste, io ho quasi quarantanni”
“si non ce ne fotte una minchia di quanti anni hai, ok?’’ urlai incrociando le braccia
“zayn” mi rimproverò lei

“e Zayn è nato quando io avevo su per giù 25 anni. Sai, da ragazzini si fanno le bravate…ed io ne ho combinata una a sedici anni. Frequentavo il liceo, come voi” sorrise al vuoto e poi si riprese “ e mi ero invaghito della più figa della scuola.
Anche io non ero da meno, però..

Fatto sta che una sera decisi di portarmela a letto e e.. non abbiamo usato le giuste precauzioni.
Io non riuscivo a comprendere, ero un ragazzino, dannazione” disse prendendosi la testa fra le mani.
La rabbia iniziava a ribollirmi dentro.
Quello non era mio padre.
Io, non lo conoscevo più.
Si avvicinò anche mia madre a quella panchina dove eravamo seduti. Sembrava l’unica innocente lì.

“ e così, non sapendo che fare abbiamo deciso di…lasciarti vicino ad una casa –famiglia affinchè potessero trovarti subito” cercò con lo sguardo gli occhi della ragazza, ma ci trovò solo disprezzo e rabbia. Posò una mano sulla sua guancia e lei la scansò
“e’ forse lei mia madre?” domandò alzandosi dalla panchina puntandogli un dito contro.
“no” mormorò l’uomo
“perché non me lo hai detto?” urlò mia madre asciugandosi gli occhi “perché..pensavo non fosse importante” si alzò di getto lui dirigendosi verso la donna.
“ah no? Io non ero importante?
Una bambina di poco più di tre anni non era importante?
hai mai pensato a quanto ci sono stata di merda quando a scuola mi prendevano per il culo chiamandomi ‘orfanella’ ?
hai mai pensato che forse, dall’altra parte del mondo c’era tua figlia che sbatteva contro fame e sete?
hai mai pensato a che futuro potesse avere la bambina che avete abbandonato ?”
“hai mai pensato a quanto facessi schifo come genitore?’’ mi intromisi io
“ragazzi..mi..mi dispiace, davvero”
“ma vaffanculo” sbottò celeste scappando chissà dove




*CELESTE PROV*



Sono una sfascia famiglie, ecco cosa sono.
Non ci posso ancora credere
Quante volte ho desiderato conoscere i miei genitori, e capire cosa gli ha spinti a lasciarmi andare.
Poi, scoprendo la verità avrei preferito sapere tutt’altro.
Perché fa male.
Ed ora mi sento ancora più inferiore.
Che poi si sa, in un paese come questo le voci circolano e si saprà presto della ‘ragazza che ha ritrovato i suoi genitori dopo tanto tempo’ e a me da fastidio stare sotto i riflettori.
Non mi è mai piaciuto il mondo dello spettacolo anche sotto questo punto di vista.

Ormai sono ore che sono seduta su questa altalena, beccandomi le maledizioni dei bambini che vogliono salirci su, ignorando le mie lacrime.
Perché quando la mia corazza si disintegra esce la mia parte peggiore di me, quella che non mi fa smettere di piangere, quella che mi fa pensare sempre negativo, quella che non vede altre vie d’uscita se non la disperazione.

Sento dei passi provenire da dietro, ma non voglio minimamente voltarmi. Non reggerei il suo sguardo.
“ehi” mormora sedendosi all’altra altalena situata affianco alla mia “vattene Louis non è il momento adatto di fare il coglione” asciugo le mie ultime lacrime
“non voglio fare il coglione” sussurra prendendomi il volto costringendomi a guardarlo.
“ e cosa vuoi?” rispondo scontrosa
“capita che a volte ci sono dei periodi giù della nostra vita, e fidati io di questi momenti ne ho passati davvero tanti in questo periodo. Quindi non mollare, ciò che non ti uccide ti fortifica, ricordi?” prende la mia mano e me la stringe
“ma ed sheeran dice ‘ ciò che non mi ha ucciso non mi ha reso più forte” bofonchio con fare scherzoso.
Lui accenna una risata e mi abbraccia.
“significa che un giorno lo picchieremo” ridemmo tutt’e due






*ROSE PROV*



“Che situazione” sussurrai all’orecchio di Niall. Un po’ per quello che è successo questa mattina, un po’ per Liam.
Porco zio, io non sono mai stata una persona menefreghista, ma dopo tutto il casino di oggi, io penso ancora a liam. Alle sue labbra sinuose che si spalmano sulle mie

Ok, no ..sembra la pubblicità della nutella



“ ehi no no no no no amico non servirà a niente fare questo” Mi voltai di scatto e vidi Harry che tentava disperatamente di trattenere Zayn dal tirare non so con quanta potenza un calcio ad un auto.
“non me ne fotto, lo voglio fare e basta” si dimenava il moro
“ minchia Zayn non sei jacob black che tira un pugno all’auto, si fa la conca all’auto. Tu sei Zayn Mal..’’
“NON NOMINARE IL MIO COGNOME”
“ok, sei Zayn il pakis..”
“NON NOMINARE IL MIO STATO DI APPARTENENZA”
“eh cazzo Jawaad ti fai male tu se lo sferri quel fottuto calcio” urlò infastidito Styles.
Stava facendo da badante a tutti oggi :’)


Boooom



Ecco, ha lo stesso menato l’auto. Scatta l’antifurto di quest’ultima
“ quello-che-non-può-essere-nominato hai fatto una casino. Corriaaaaaaaaamo” e ci lanciammo in un ennesima corsa all’ultimo respiro.

Sbottammo tutti in una risata convulsa.
“abbiamo la tendenza per le maratone” sorrise l’irlandese
“la maratona di new york è tutta nostra” ci scherzò su Liam.
Poi il suo sguardo cadde sul mio e istintivamente divenni rossa.
“sei bella anche quando arrossisci” porco cactus si vede tanto?
“anche tu” ma cazzona lui non è arrossito.
Lasciamo perdere


“liam” lo chiamai. La mia voce era ovattata, segno che la mia faccia era compressa tra il suo giubbino e il suo braccio.
“mmmh” mugugnò di risposta lui
“ma noi..si insomma..noi cosa siamo?’’
“dimmelo tu”
“codardo” bofonchiai
“ahah no, sul serio. Tu mi piaci, non lo chiamerei amore, ma chi lo dice che non lo può diventare?” sorrisi istintivamente e lo baciai, ancora.



MI SCUSO PER LA TRISTEZZA DI QUESTO CAPITOLO

LE COSE SI COOOOOOOOOMPLICANO RAGAZZI *-*
Ed è qui che viene il bello muuuahahah

Ditemi cosa ne pensate, quindi RECENSITE

Ah, grazie per tutte quelle che recensisscono, che la sueguono e che hanno messo la storia tra i preferiti *-*
Vi ano ano ano (imito quella di colorado) mi evaporo ragazze, ooook


baci
-S

 

  
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