"Secondo piano la terza porta a destra" Continuo a ripetermi.
Entro nella stanza.
Sdraiata sul letto c'è una ragazza, ma non la mia ragazza.
Ha la faccia sciupata da graffi e tagli.
Sul collo nascosto dai lunghi capelli ricci si intravede un ematoma.
Mi avvicino.
E' bellissima.
Ha la pelle chiara, le labbra carnose e il volto è contornato da boccoli scuri, quasi neri.
Sul polso ha un tatuaggio, un quadrifoglio.
Guardo sul braccialetto che porta, c'è scritto Hope, Hope Robinson.
La ragazza muove una mano.
Faccio un passo indietro, come se avessi paura.
-Ragazzo, l'orario delle visite è finito- Dice una vecchia infermiera entrando nella stanza
-Oh, mi scusi..- Dico distratto uscendo dalla stanza.