Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: SaraBondi_    20/11/2012    1 recensioni
Alice ha una storia difficile alle spalle, vive in una città dove tutti osannano un gruppo musicale a cui lei sembra non interessarsi ma un incontro inaspettato potrebbe sconvolgerla.
Ecco una Fan Fiction che potrete quasi leggere o quasi ignorare, potrebbe quasi piacervi o potrete quasi odiarla. Forse perchè io l'ho solo quasi scritta?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 7.





4:07 a.m. Il campanello stava suonando da un pezzo,pensai che fosse una cosa importante se no se ne sarebbero andati quindi aprii.
-Chi sei? E soprattutto cosa ci fai a quest’ora davanti alla mia porta con i piedi sopra il mio “Welcome”. A proposito, non sei il benvenuto a quest’ora- La mia acidità a volte impressionava pure me.
Lui non prestò la minima attenzione alle mie parole e mi porse la mano.
-Ciao, sono Luigi e nessuno mi conosce. Vuoi conoscermi tu?-
Uscii, chiusi la porta dietro di me e mi avvicinai allo sconosciuto, passai una mano fra i suoi capelli e questi mi rimasero in mano. Io cominciai a ridere rumorosamente ma lui mi mise una mano sulla bocca.
-Se fai così sveli la mia identità-
Presi la sua mano e la spostai dalla mia faccia, il contatto con la sua pelle mi piaceva.
-Mi scusi Luigi, non volevo- E rimisi la parrucca sulla sua testa con la mano libera.
-So che è un orario un po’ strano ma non ho resistito, volevo farti vedere la mia grande idea- Sorrise indicandosi e di conseguenza sorrisi anche io.
-Non preoccuparti, mi fa piacere se a svegliarmi sei tu- Ancora non so come ne perché quella frase uscì dalla mia bocca, ma sapevo che era maledettamente vero. Avrei accettato qualsiasi cosa se avesse riguardato lui. Qualsiasi cosa.
-Attenta, potrei farlo spesso-
-E’ una promessa o una minaccia?- Risposi io abbassando lo sguardo.
Si avvicinò e con la mano che non era intrecciata alla mia mi spostò i capelli arruffati dalla faccia.
-Sei incredibilmente bella quando arrossisci-
-Sei incredibilmente bugiardo-
-Non lo sono mai stato- Si avvicinò ancora.
-Uno che va a giro fingendo di essere un altro è un bugiardo, non credi?-
-Dipende dalle motivazioni che ha, non credi?- Si avvicinò ancora.
-Forse hai ragione- A quel punto i nostri respiri si fondevano insieme quanto eravamo vicini, i nostri bacini quasi si toccavano e i nostri occhi non si staccavano gli uni dagli altri.
-Incredibilmente bella-
-Bugiardo-
La parola quasi si spezzò nella mia gola non avendo il tempo di uscire completamente, Louis prese l’iniziativa e appoggiò le sue labbra morbide e calde sulle mie timide e emozionate. Fu un attimo o forse cent’anni.  Chiusi gli occhi e lui intrecciò la sua mano nei miei capelli quasi ad evitare ogni mio movimento, quasi a volermi tenere stretta a lui finche non avesse deciso che avremmo potuto sciogliere quell’incantesimo che ci stava rendendo una persona unica.
Staccammo le nostre bocche di pochi centimetri e ancora una volta:
-Incredibilmente bella-
-Bugiardo-
La sua mano era ancora intrecciata ai miei capelli e i nostri corpi erano ancora vicini, sentivo il suo respiro accarezzare le mie guance e vedevo i suoi occhi che cercavano i miei, sentivo il suo cuore che batteva opposto al mio e sapevo che lui sentiva il mio. Chiunque l’avrebbe sentito, i suoi battiti erano così forti che pensavo che mi sarebbe uscito dal petto da un momento all’altro.
-Allora? Ci provi a conoscermi adesso?-
-Si, hai vinto-
Quella notte non vinse solo lui, quella notte vincemmo entrambi, quella notte ognuno di noi vinse l’altro.
-Vieni con me-
Mi liberai dalla sua presa ed entrammo in casa, mi sembrava un posto migliore del piccolo portico fuori casa mia.
-E così tu vivi qua dentro .. e’ così carino-
-Grazie mille, ha arredato tutto mia madre, ma fai piano-
Salimmo fino a camera mia e andammo nella stanza dei giochi, era la stanza che da piccole usavamo per giocare io e Katy. Era insonorizzata e chiusa da tempo, ci entravo solo io perché avevo tenuto una copia della chiave in camera mia.
-Questa è la mia isola felice, spero ti piaccia- Chiusi la porta e mostrai la stanza con un teatrale gesto delle braccia.
-Ma ci sono solamente libri e cuscini-
-Appunto, la mia isola felice! Comunque ti sbagli qua da qualche parte c’è anche il mio I-Pod e una vecchia chitarra-
-Sai suonarla?- Gli si illuminarono gli occhi.
-Pochissimo, giusto qualche accordo. Ho imparato a scuola-
-Ho sempre voluto saperla suonare-
-Non è esattamente quello che mi sarei aspettata da una pop star internazionale- Dissi in tutta franchezza.
-Lo so, è strano. Solo Niall è capace di suonarla, io suono un po’ il piano ma non è esattamente la mia specialità-
-Se avrai tempo ti insegnerò io- E mi lasciai cadere su un ammasso di cuscini in un angolo.





Hi guysssssss!
Eccomi qua, che ve ne pare dell'iniziativa di Luigi?
a me pare che trovarmi Louis\Luigi davanti alla porta alle 4:07 di notte sia una buona cosa v.v
Come sempre lasciate traccia di voi e grazie per essere qui :3 ♥



 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: SaraBondi_