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Autore: hellosunshjne    20/11/2012    4 recensioni
'Per me il primo giorno insieme è stato quando abbiamo accettato la scommessa!' chiarì alla gemella.
Genere: Satirico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uscì da quella porta a soffio senza neanche dar retta alle voci degli amici che gli chiedevano dove stesse andando.
S’infilò il cappuccio in testa e accese una delle sue sigarette. Iniziò a camminare mentre assaporava, o meglio divorava, ogni singola cellula di tabacco.
Come aveva potuto permetterlo? Questa domanda gli stava perforando il cervello. Non riusciva a crederci, avrebbe fatto di tutto per lei ma quella volta era arrivato tardi.
Da quel momento Zayn si fece una promessa: le sarebbe stata accanto sempre, e per sempre.
Rabbrividì lui stesso a quel pensiero, ma non erano brividi di paura ma brividi di emozione.
Scosse la testa con veemenza perché non poteva crederci che anche lui poteva provare qualcosa di così forte.
Allora Liam aveva ragione quando parlava di Alice?
Davvero tutto questo ti scombussola l’organismo?
Davvero esistono queste stramaledette farfalle nello stomaco?
Davvero esisteva l’anima gemella?
Davvero esisteva l’amore?
Davvero potevano esistere loro due, insieme?
Sentì il telefono vibrare, Harry: Dove sei? Noi stiamo tornando a casa, siamo preoccupati rispondi.
Un altro messaggio: DOVE CAZZO DI MINCHIA STAI? NON FARE CAZZATE, N.
Zayn sorrise amareggiato e poi imboccò il viale della sua casa. Salì le scale senza salutare i suoi genitori in salotto, aprì il cassetto della sua scrivania e prese quello che doveva prendere.
Scese di nuovo e aprì la porta di casa. «Non si usa più salutare Zayn?!» gli domandò il padre con tono severo.
Zayn sbattè la porta di sua risposta. Negli ultimi tempi era sempre nervoso e stava mandando a puttane il suo bellissimo rapporto con i genitori. Avrebbe recuperato tutto, lo promise a se stesso.
Ripercorse la strada di prima ed entrò nell’ospedale.
«Desidera?» chiese una signora con camice blu dietro ad un bancone colmo di fogli.
«Devo dare una cosa ad una ragazza. E’ stata appena ricoverata» rispose con calma.
«Ha visto che ore sono? Non è possibile, gliela darà domani»
«No. E’. Urgente.» rispose duro.
L’infermiera scosse la testa e tornò con la testa sui fogli.
«Gliela può dare lei allora? Ma non deve dire che l’ho portata io.» chiese arrendendosi, posando una bustina bianca sul bancone.
L’infermiera si guardò intorno e prese il biglietto.
«Stanza 146»le riferì e uscì nuovamente dall’ospedale.

Settimo giorno di scommessa.
Continuava a rigirarsi nel letto senza riuscire a prendere sonno. In effetti non aveva dormito tutta la notte ma adesso che era sorto il sole le sembrava un’impresa chiudere anche solo gli occhi.
«Buongiorno signorina Rory. Come si sente?» le chiese dolcemente l’infermiera aprendole la finestra.
«Bene» mentì.
«Ieri sera è passato un ragazzo e aveva fretta di darle questo –le diede la busta- sembrava piuttosto urgente«»
Rory prese la busta e ringraziò con un debole «grazie» e un sorriso. Si rigirò la busta tra le mani in cerca di un mittente o qualcosa. Nulla.
L’aprì e sbarrò gli occhi: Una sterlina.
«Scusa ma sei sicura che è per me?»
«Certo!»
«E chi l’ha portata questa busta?»
«Ehm.. Non ricordo bene, era sera tardi. scusa» mentì l’infermiera.
Rory di suo non capì nulla, che doveva farci lei con una sterlina? Si saranno sbagliati pensò.
«Buongiorno sorella!» disse Alice facendo la sua entrata nella stanza.
«Hey» ricambiò Rory.
«Come ti senti?» disse sedendosi sulla sedia al suo fianco.
«Bene..»
Le due ragazze si guardarono gli occhi e si ammutolirono quando la madre entrò in camera.
«Tesoro mio!» esclamò abbracciando la figlia. Quest’ultima notò che iniziava ad intravedersi la pancia un po’ più pronunciata della madre.
«Hey mamma!» disse raggiante stringendola a sua volta.
«Come ti senti? Vai scomoda? Vuoi qualcosa? Tuo padre è andato a chiedere quando puoi uscire!»
«Sto benissimo mamma. E non mi serve nulla, soltanto uscire il prima possibile da qui!»
«Oggi pomeriggio figlia mia» rispose Greg entrando nella camera, diede un bacio sulla fronte della figlia e poi si avvicinò all’altra.
Alice guardò singolarmente ogni membro della sua famiglia e pensò a quanto potesse amarli, ed era tutto grazie ai suoi genitori se erano cresciute così. Sorrise e con lei anche Rory.
«Dovrei.. andare in bagno..»
«Ti accompagno?»
«No Ali, vado da sola».
Rory si alzò all’in piedi e sentì un dolore lancinante, tutto il ricordo comparì nella sua mente e cadde rovinosamente a terra. Svenne ma riusciva a pensare, nella sua testa aleggiavano le voci di quei due mostri.
I loro visi.
Le loro mani sudice sul suo corpo.
La loro presenza dentro di lei.
Il dolore.
Le percosse.
Tremò su quel pavimento gelido dell’ospedale e quando riaprì gli occhi si trovò di faccia il dottore che faceva il suo nome. Al tocco del dottore Rory scattò all’indietro.
«Non. Mi. Tocchi.» sibilò impaurita e terrorizzata.
Il dottore alzò le mani e fece segno all’infermiera di aiutarla a distendersi. Rory poteva vedere le guance rigate dalle lacrime della sorella e della madre.
«Voglio stare.. da.. sola» disse infilandosi sotto il lenzuolo.
Il dottore rimase interdetto tanto quanto i genitori, che era successo durante lo svenimento?
Quando Harry arrivò con Niall vide Alice piangere e corse da lei mentre il biondo andava dai genitori a chiedere cos’era successo.
La gemella singhiozzava tra le braccia di Harry che cercava di rassicurarla con delle semplici carezza. «Shh. Andrà tutto bene.. Siamo qui»
Harry nel pronunciare quelle parole provò tanta rabbia e tristezza. Le sue amiche stavano male e lui non poteva fare nulla, poteva solo essere presente. Guardò Niall che era rimasto accanto alla madre, fuori di se.
«Siediti e raccontami» disse Harry facendo appoggiare Alice sulla sedia dietro di loro.
«Stavamo parlando, lei doveva.. doveva andare in bagno e così si è alzata. Ha assunto un’espressione di dolore e poi è svenuta. Non rinveniva più –prese fiato- dopo una mezz’oretta si è ripresa e quando il dottore l’ha toccata lei gli ha urlato contro e c’ha cacciato via. E’ stato..orribile» disse ricadendo tra le braccia di Harry.
Harry continuò ad accarezzarla cercando di placare quelle scosse e si perse con lo sguardo nella finestra della stanza di Rory.
Lì dentro c’era una ragazza che si stava mangiando le mani dalla paura, piangeva silenziosamente, tremava e continuava a voler rimanere da sola. Si guardava e provava ribrezzo, si faceva schifo e non capiva perché.
Quando riaprì gli occhi era pomeriggio e Marissa era lì ad aspettare che si svegliasse.
«Mars..» disse debolmente sbattendo più volte le palpebre.
«Ti sei svegliata! Vado a chiamare gli altri»
«NO! Ferma..»
«Dimmi» disse con fare dolce.
Prese la sterlina e gliela diede.«Sai di che si tratta?»
«E’ una sterlina Rory» disse trattenendo una risata.
«Sono stata violentata ma non sono stupida!» disse togliendosi le lenzuola.
Marissa indietreggiò e rimase sconvolta da quella risposta.
«Scusa.. Io non so che mi sia preso.. scusa» disse nascondendo il viso la gemella.
Mars scosse la testa sorridendo, per minimizzare la faccenda e poi chiamò il dottore.
Rory firmò una carta che le permetteva di andare via e raggruppò con Annabelle le poche cose che aveva. Il dolore fisico c’era ma voleva andare via da quell’edificio, aveva deciso quindi di sopportare.
Quando uscì dalla camera incontrò i volti della sua famiglia e di tutti i suoi amici, o quasi.
Si morse il labbro per non scoppiare a piangere e li abbracciò uno ad uno.
«Vuoi che ti porti in braccio?» propose Adrièn.
«Casomai in due» tentò Niall.
«Vuoi qualcosa da bere?» chiese Louis.
«Sto bene così, davvero. Grazie» disse sincera Rory.
Gli altri sorrisero. «Io posso fare una cosa. –tutti guardarono Liam straniti- levarti dalle scatole Alice!»
Tutti scoppiarono a ridere e Alice gli diede una bella pacca dietro al collo. Sorridenti uscirono dall’ospedale un po’ più sollevati.
Rory non lo era.
Rory era tormentata da mille domande.
Rory si stava chiedendo dov’era il ragazzo che l’aveva salvata.
Zayn non c’era.

Avevano appena finito di cenare e in casa c’era un’aria pesante che peggiorava solo la situazione.
Rory si alzò da tavola e mandò un messaggio: “Puoi venire qui? Ho bisogno di parlarti. E’ piuttosto ugente”
Zayn appena ricevette quel messaggio sorrise, finalmente l’avrebbe rivista. Si alzò da tavola e spiegò ai suoi genitori che doveva andare.
«Vai da lei?» chiese la madre mentre tagliava la carne alla sorella più piccola.
«Si. Devo esserci, come vi ho detto oggi pomeriggio»
Zayn corse in bagno a sciacquarsi i denti e a darsi una rinfrescata, dopo di che prese le chiavi di casa e s’incamminò verso casa Coleman.
Appena intravide la casa lo stomaco cominciò a farsi sentire ma Zayn decise di non farci caso. Bussò alla porta sperando che aprisse Rory stessa, o almeno Alice.
«Sera Zayn, entra»
«Buonasera signor Coleman» disse entrando in casa, come non detto.
«Ancora non ti ho ringraziato per quello che hai fatto, davvero Zayn tu..»
«Non si preoccupi. Avrei voluto soltanto arrivare prima..»
Sorrise riconoscente Greg.«Ti chiamo Alice?»
«No è qui per me -disse Rory scendendo le scale- Ciao Zayn. Papà noi stiamo qui fuori.» disse uscendo di casa.
Zayn appena la vide sorrise ma notò qualcosa di strano nello sguardo di Rory.
Si sedettero sulla panchina a dondolo che avevano in veranda.«Oggi non sono potuto venire perché..»
«Non mi interessa»
«No invece si. Dovevo chiarire delle cose con i miei genitori»
«Capito» disse Rory il più fredda possibile, voleva sapere di cosa si trattava ma non poteva cedere.
«Dovevo spiegargli il mio pessimo comportamento di questo periodo e loro hanno capito»
«Ah allora lo sai anche tu?» disse sorridendo maliziosa Rory.
«Forse lo sappiamo entrambi..»
«E’ questo il punto per cui ti ho mandato quel messaggio Zayn. Devo parlarti»
«Anche io, si tratta di noi»
«No fammi parlare prima a me!Ti prego» disse Rory guardandolo con gli occhi lucidi.
«Certo..»
«Ti volevo dire innanzitutto grazie..»
«No Ror..»
«Shh, fammi finire. Ti volevo dire grazie per quello che hai fatto, davvero. Quando ti ho visto o meglio ho capito che eri tu mi sono sentita al sicuro. –Rory iniziò a guardare davanti a lei, nel vuoto- ma penso che non dovremmo vederci più. Ci facciamo solo del male, lo hai capito anche tu, lo hai detto ai tuoi genitori»
Zayn avrebbe voluto dire che era l’esatto contrario, che lui adesso aveva capito ma le parole non riuscivano ad uscire da quella bocca.
«Al diavolo la scommessa. Al diavolo tutto. Sono disposta a lasciare la comitiva, sono disposta a fare tutto ciò di cui c’è bisogno. Ma voglio che tra noi due non ci sia più nulla.»
«Rory che cazzo stai dicendo?» urlò Zayn tremante.
«Quello che hai sentito. E’ meglio per entrambi, insieme facciamo solo danni. Non siamo fatti l’uno per l’altro Zayn. Guardaci»
«Stai delirando, stai sotto effetto di medicinali. Non è possibile che tu dica questo! Ero venuto qui con la voglia di dirti tante di quelle cose… BELLE!» urlò dicendo l’ultima parola.
«Cazzo Zayn ma ti rendi conto?»
«Io mi rendo conto solo chi sto male! Sto male quando ci sei, sto male quando non ci sei. Sto male! Non voglio più stare male» disse alzando la voce.
«No Rory! Io non ho intenzione di..»
«Io si!»
«Non decidi un cazzo tu! Riguarda noi 2 questa cosa, noi. due.»
«No, io sono stata quella che è scappata, io sono stata quella violentata, io sono quella che non riesce a guardarsi. IO! Non tu, Io!» disse urlando quelle parole con gli occhi carichi di tristezza e rancore.
Zayn nel sentire quelle parole pensò che stava sprofondando sotto terra. Lei non poteva davvero dire quelle cose, lei non le pensava. La ragazza che gli stava davanti e che gli aveva appena urlato contro che lui era il colpevole di tutto non era Rory, non poteva, era una terza gemella.
Si guardarono negli occhi senza dire nulla. Quell’ultima frase era bastata a rispondere aqualsiasi altra domanda. Lei abbassò lo sguardo sulle punte delle sue scarpe e lui inerme le passò affianco, sfiorandole il braccio fino a diventare un puntino lontano alla fine della strada.
Rory si lasciò cadere a terra lasciando scorrere le lacrime sul suo viso, col dolore psicologico più forte di quello fisico.

SONO QUIIIIIIII! :D
Questo capitolo mi piace ma allo stesso tempo è abbastanza triste. 
Voi cosa ne pensate? Rory sta facendo bene? Zayn deve lottare o lasciar perdere?
LA STEEEEEEEEEERLINA? uhuh.

Grazie mille per le recensioni aiusgfisa spero continuate a seguirmi babeees!


ANGOLO 1D
Chi di voi andrà al concerto? *-* Io vado a Milano!
Avete l'album? a me lo danno il 25 che faccio 18 anni aigfialgfial
Ieri con la regina Elisabetta auefoaghfòa madonna quanto sono fiera di loro! 
Che ne dite della storia di Harry e Taylor? Secondo me è vera, a me piacerebbero insieme perchè lei a me piace mucho u.u
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH. Se volete seguitemi su Twitter! @illa1D

  
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