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Autore: Angela_Hazza    21/11/2012    0 recensioni
Harry Styles, moroso di Kathrine, ma proprio quando le cose vanno tutto per il meglio... Succede una catastrofe..!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Ciao ragazze, spero che vi sia piaciuto, tranquille, non l’ho ancora finito, ma se siete un po’ confuse, non potete fare a meno di leggere questo, è l’ultimo capitolo, spero solo che come fine non vi deluda, ma che vi piaccia. Beh, buona lettura. Aprì gli occhi e vidi sopra di me delle persona bianche e una luce che mi faceva malissimo agli occhi. Non capivo niente, dove mi trovavo? Un’attimo prima ero su un’altare e adesso… sono su un lettino di un’ospedale? Aprì del tutto gli occhi e capì che quelle persone erano dei dottori e le luci erano quelle del soffitto dell’ospedale. Parlavano, ma capivo a malapena ciò che dicevano X: Katy? Katy, mi senti? Katy.. era il mio nome. Presi piena coscienza, e intorno a me avevo dottori e mia madre con mio padre e mio fratello. X: Signori, vostra figlia sta bene I dottori si allontanarono e mia madre mi venne vicina e mi prese la mano per stringerla forte K: ma-mamma.. M: Oh Katy, amore, come ti senti? K: Mamma, dove sono? Non riuscivo a sentire la mia vice e non ero nemmeno sicura di star parlando M: Amore, sei in ospedale, e ti sei appena svegliata da un coma profondo Cosa? Coma? Un coma profondo ha detto? Ma aspetta, questo vuol dire che fino ad adesso mi ero sognata tutto? Mi venne un’attacco di panico. Mi alzai mettendomi seduta M: No, Katy, stenditi ti prego, devi riposare K: Mamma, per.. per quanto tempo sono rimasta in coma? Si scambiò uno sguardo con mio padre, e quella storia era una cosa stranissima M: Per tre anni Mi veniva da svenire! Tre anni? Tre anni di coma profondo? Dove avevo sognato tutta la mia vita? Ma, come era possibile? Non mi ricordavo niente di ciò che era successo. Mia madre uscì e anche mio padre, facendo invece entrare Anna e Agnese, ed erano delle ragazzine.. Poi mi venne in mente, non avevo idea di quanti anni avevo Mi alzai e mi andai a vedere allo specchio. Ero totalmente diversa, ero una ragazzina. A: Katy? Mi girai e Anna e Agnese mi vennero ad abbracciare e io ricambiai. K: Ragazze, ma quanti anni ave.. abbiamo? Ag: Ne abbiamo sedici.. Mi guardavano un po’ confuse, ma chi le poteva biasimare, io ero ancora più confuse di loro. Alzai la testa e le guardai con un sorriso enorme K: VI devo assolutamente raccontare ciò che mi è successo. Mi sedetti sul lettino e iniziai a raccontare tutto, dall’inizio alla fine e anche a me sembrava una cosa assurda. In questi miei tre anni di coma avevo sognato una vita, una vita diversa dalla mia, una vita che passavo con Harry Styles. Agnese era sbalordita e Anna ancora di più. Non riuscivo più a finire, c’era troppo da raccontare, ogni volta che mi ricordavo un pezzo, lo aggiungevo. Intanto loro mi parlavano di ciò che era successo in mia assenza. Mi ero persa tre anni della mia vita, e non voglio nemmeno sapere il motivo di questo coma. Adesso l’unica cosa che volevo assolutamente fare, era quella di vivere pienamente la mia età, dopo essermene persa una buona parte, devo recuperarla. Iniziai la scuola e mi piaceva, mi era mancata così tanto, i miei compagni. Ascoltavo sempre i One Direction e Agnese mi aggiornò su tutto ciò che era successo. Mi guardai tutte le cassette che i miei genitori mi registrarono su premi vari loro. Sulla vita della mia famiglia andata avanti, per farmi vedere ciò che mi sono persa. Ma non mi sono mai sentita così viva. *Quattro anni dopo Finalmente potevo realizzare il mio sogno più grande. Ovvero partire per Londra, andavo lì con Agnese a studiare, e i ricordi del mio sogno si facevano sempre più veri fino a quando non lo vidi. K: Stavo per dire di si a lui Agne Vidi passarmi davanti Harry Styles e non mi è sembrato mai così reale così vicino così.. Harry. Infondo a me sembrava di aver vissuto metà della mia vita con lui. Lo salutai e all’inizio ci diede solo un’occhiata sorridendoci per poi andare avanti senza badarci. Io lo fissavo perché stranamente non mi faceva strano la sua presenza, mi sembrava di averlo visto sempre. X: scusami.. MI girai ed era lì, proprio vicino a me, e mi stava parlando. Si tolse gli occhiali da sole e rividi i suoi bellissimi occhi, i suoi riccioli sempre più belli e anche senza toccarli, sapevo che erano morbidi, il suo sorriso, le sue occhiate, mi era mancato davvero. H:.. Ciao. Era lì e mi fissa, sembrava che mi stesse osservando. H: io e te ci conosciamo? Feci la vaga, anche se avrei voluto dirgli ‘sono tua moglie stupido’ ma mi limitai a sorridergli K: Emh, può essere, io mi ricordo bene di te. Sono una tua fan. H: Ti va di prendere un caffè? Restai sbalordita, questa era la stessa domanda che mi fece quando ho sognato questo momento, la domanda su qui tutto iniziò. K: Molto volentieri.. Risposi con un grande sorriso. È vero, in futuro i sogni diventano realtà.
  
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