3.
-Okay, vediamo cosa sai fare, donna.-
Garrett le fece segno di avvicinarsi e Kate non se lo fece ripetere due volte, non vedendo l'ora di stenderlo.
Quel nomade, oramai, lo faceva apposta a chiamarla “donna”.
Era il suo modo per irritarla.
Erano da soli nella radura e Kate era pronta a mostrare la piena potenza dei suoi poteri.
Gli si avvicinò con passo felino e lo sfiorò solamente.
Garrett, sorpreso, cadde a terra; ma non durò molto.
Rise divertito e si rialzò subito.
-Questa scossa, oramai, mi fa il solletico. Mettetici più impegno, donna.-
Kate aumentò l'intensità e Garrett caracollò lontano da lei, che fissò la scena ghignando.
-Se è troppo per te, possiamo anche smettere.-
Garrett tossì, ma fu di nuovo in piedi in fretta.
-Scherzi? Abbiamo appena cominciato. Coraggio.-
La vampira si materializzò dietro di lui e gli toccò il collo con tutta la mano.
Garrett strinse i denti, ma non cadde.
Kate fu sorpresa, ma non lo diede a vedere.
-Lo sapevo.- disse lui -Se ci si concentra, ci si abitua dopo un po'.-
Garrett fu veloce: si girò verso Kate, la strinse e la baciò con irruenza.
La vampira reagì d'istinto, scagliandogli addosso la sua più violenta scossa.
-Ah!-
Garrett fu di nuovo a terra, non perdendo comunque il sorriso.
-Allora, se vuoi vivere, non deconcentrarti, nomade.-
Spiegazioni, varie ed eventuali:
Sono stranamente veloce ultimamente, per cui pubblico subito un altro capitolo.
I primi allenamenti “solitari” fra questi due <3
Mamma mia, come li adoro *-*
Prima che inizi a fangirlare come al mio solito, ringrazio tutti coloro che hanno letto lo scorso capitolo ^-^ E, ovviamente, chi ha aggiunto alle liste questa storia (danke!).
Ci sentiamo presto <3
Un bacio :*