Anime & Manga > Rossana/Kodocha
Segui la storia  |       
Autore: G4bry    09/06/2007    6 recensioni
Sana e Akito sono finalmente fidanzati. Durante l'estate partiranno insieme ad i loro amici di sempre per sette giorni in una località marittima in vui vivranno numerose avventure e...basta ho detto troppo! Leggete e recensite bacioni a tutti! =)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciau ragazze!! Ecco a voi l'ULTIMO CAPITOLO della mia FF! Buona lettura!!!! E grazie dei commenti, dei momenti dedicati alla lettura della Fan fiction...di tutto!! Vi voglio e vi vorrò sempre bene...grazie davvero... x avermi incoraggiata a portarla avanti... baci!!! my

Alle 20:45 circa, la coppia formata da Sana Kurata e Akito Hayama uscì dalla villa della star diciassettenne.

Il ragazzo dai capelli color oro bendò gli occhi alla sua adorata…

Sana: Aki, perché mi bendi gli occhi?

Akito: Perché ciò che vedrai è una sorpresa…

La prese per mano e la condusse, senza che lei lo capisse, a casa Matsui, dove tutti i loro amici li aspettavano; quando furono davanti alla porta suonarono al campanello, qualcuno aprì la porta ma le luci erano spente. Akito la sbendò…

Sana: ma…non si vede nulla…

Non appena misero piede in casa le luci si aprirono all’improvviso ed un gruppo di ragazzi sorridenti gridò: SORPRESA!!!!!!!

La rossa guardò la scena ad occhi spalancati

Sana: ma allora…

Poi le lacrime fuoriuscirono dai suoi occhi e lei rise,tantissimo, nessuno in quel momento era felice come lo era lei…anche se ne aveva passate tante, era la ragazza più fortunata del mondo.

Tutti le corsero in contro abbracciandola calorosamente; Aya e Tsuyoshi si erano persino commossi nel vederla tanto felice! Certo perché se non aprono i rubinetti quando vedono una scena toccante non si possono definire “Aya e Tsuyoshi”.

Aya: Hai visto mio dolce torroncino come sono felici?

Tsuyoshi: Si, sigh, si…pasticcino.

(N.d.R Mannaggia alla miseria ci fosse una volta che si chiamassero per nome quei due…)

Sana: Grazie ragazzi, grazie…non ho parole.

Dopodichè la festa iniziò e tutti gli invitati o quasi tutti ballavano a ritmo di musica; Sana e Hayama invece erano seduti e parlavano…

Sana: E così era questa la sorpresa…

Akito: Già…

Sana: Pensa tu che film che mi ero fatta io…ho pensato a tutto tranne che mi avreste preparato una festa. Non so come ringraziarti Akito…

Akito: Non devi…per la ragazza che amo questo e altro.

“ Però…non sapevo che potesse essere così dolce” pensò Sana…

Sana: Akito….

Akito: Uhm?

Sana: …Non trovo le parole per dirti che ti amo più della mia stessa vita…mi aiuteresti a trovarle?

Lei fece un sorriso malizioso, poi il ragazzo le prese il viso e le sussurrò…

Akito: Con piacere amore mio…

E si scambiarono un bacio tanto profondo quanto l’oceano; i loro occhi brillavano e lasciavano trasparire tutto l’amore che provavano, quello che stavano vivendo era un momento meraviglioso in cui le parole non servivano…a parlare erano solamente i loro cuori.

Le ore trascorsero velocemente e ben presto l’orologio segnò le due del mattino; la festa era terminata da una mezzora abbondante e la solita comitiva stava mettendo in ordine la casa.

Una passata di straccio di qua e una di là, poi un’altra e un’altra ancora…insomma in poco tempo conclusero il lavoro e si accordarono per vedersi il giorno successivo.

Ore 2:30 del mattino, tutte le strade erano deserte, per le vie di Tokio si intravedevano solo un ragazzo dai capelli biondi e sguardo magnetico e una rossa dal viso dolce e felice; camminavano mano nella mano, si regalavano a vicenda sguardi pieni d’amore…

“Anormale”, così si poteva definire il freddo che faceva in una notte di mezza estate…lei aveva appoggiato la testa sulla spalla di lui e chiuso gli occhi, anche se era buio non aveva paura di andare a sbattere contro qualche palo perché c’era lui che la guidava e la proteggeva soprattutto nei momenti difficili. Mille ricordi riaffiorarono nella sua mente; i suoi pensieri volarono a quando aveva circa undici anni…anche allora era innamorata di lui ma era stata tanto cieca da non accorgersene…se lo avrebbe fatto molto probabilmente non avrebbe mai sofferto; pensava a quando era triste poiché la sua vera mamma si era fatta vedere e ricordava la paura che aveva avuto in quell’occasione quando non voleva parlare con lei…Akito era stato l’unico in grado di aiutarla, di confortarla, l’aveva fatta sentire protetta e grazie a lui Sana aveva avuto il coraggio di affrontare quel problema anziché fuggire.

Aprì gli occhi e ritornò al presente notando che erano arrivati:

Akito: Siamo arrivati…

Sana: Già…

Akito: beh allora ci vediamo domani…

Sana: Aki…

Akito: Si?

Sana:Resta a casa mia questa notte.

Akito: Ma…

Sana: Ti prego…

Akito: Va bene resterò con te.

Si affrettò ad inserire la chiave nella serratura cercando di fare meno rumore possibile, non voleva svegliare sua mamma. Entrò dentro e lo trascinò nella sua camera, chiudendo piano la porta.

Prese la sua camicia da notte e la mise velocemente mentre lui si tolse pantaloni e maglietta e si sdraiò subito nel letto insieme alla sua fidanzata; rimasero abbracciati per un po’…poi iniziarono a baciarsi, lentamente. Sana gli tolse la maglietta, Akito le sfilò la camicia e trascorsero una notte colma d’amore e passione…per la prima volta.

3 anni dopo, aeroporto di Tokio, ore 10:45 AM.

Tre anni erano passati da quella meravigliosa notte; Aya, Tsuyoshi, Akito, Fuka e Takaishi aspettavano impazienti l’atterraggio dell’aereo Parigi-Tokio in cui si trovava Sana; dopo due anni di assenza per aver dovuto girare un film d’azione in Francia finalmente tornava a casa da sua mamma, dai suoi amici ma soprattutto dal suo Aki che in tutto quel tempo aveva sentito solo per telefono…non avevano avuto la possibilità di vedersi o per un problema o per un altro e adesso non vedevano l’ora di riabbracciarsi. In 24 mesi senza né baciarsi né abbracciarsi gli unici sentimenti che avevano pervaso le loro menti erano: tristezza, malinconia, senso di vuoto e depressione totale; non avevano lasciato spazio a felicità e allegria, stati d’animo di cui ormai da troppo tempo non avvertivano la presenza. Ma in quel momento il solo pensiero di ritornare a Tokio faceva sorridere Rossana che finalmente si sentiva felice.

L’aereo atterrò sulla pista producendo un rumore assordante; la ragazza dai capelli castano-rossiccio scese le scale del mezzo e si preparò a salire su quelle mobili dell’aeroporto; solo dopo aver superato quelle avrebbe potuto riconoscere qualche viso amico. Un passo, poi un altro, poi un altro e un altro ancora…i suoi amici la videro immediatamente…era inconfondibile sarebbero riusciti a distinguerla anche fra la folla: alta, capelli lunghi fin sotto la schiena, gonna bianca , maglietta rosa e stivali neri; quale ragazzo vedendola non sarebbe rimasto a bocca aperta? Di certo non il suo. Anche lei riconobbe tutti in lontananza ma colui che vide per prima fu Hayama. Corse verso di Sana, lei lasciò cadere a terra le valigie e si buttò fra le sue braccia piangendo lacrime di pura felicità. Poi Akito le sollevò il viso…

Akito: Perché piangi?

Sana: perché? Perché sono stata troppo tempo lontana da te…e mi sei mancato tantissimo.

Akito: Anche tu…anche tu Sana.

Dopo di ché le loro labbra si rincontrarono dopo tanto tempo….

Aya: che scena meravigliosa Tsu…

Tsuyoshi: Hai pienamente ragione Aya…

Fuka: Che progresso! Ma vi siete accorti che per la prima volta vi siete chiamati per nome?

Tutti: Ah ah ah ah…

Tutti e cinque si diressero verso di loro ma Akito la prese per mano e la trascinò con sé lontano in un posto in cui nessuno avrebbe potuto né vederli né sentirli…i loro amici capirono e si fermarono ad aspettarli senza disturbarli…

I due arrivarono al posto e si fermarono.

Sana: perché mi hai portata qui?

Akito: Devo parlarti…

Sana: Ti ascolto…

Akito: E’ una cosa molto importante perciò per favore non interrompermi.

Sana: Va bene…come vuoi.

Akito: Dunque…Sana io ti ho sempre amata e lo sai…mi hai sempre aiutato e consolato quando ero in difficoltà, hai persino aggiustato la mia difficile situazione familiare ed eravamo solo bambini…sei stata la persona più importante della mia vita…

“ Oh no…non vorrà mica lasciarmi…ti prego non farlo…morirò…” pensò Sana.

Akito: …E lo sei ancora. Il fatto è che…vorrei tanto che tu lo fossi per sempre…ed è per questo che volevo chiederti…(le prese le mani) Sana Kurata…mi vuoi sposare?

Bene…se vuoi…adesso puoi parlare.

Lei era rimasta di sasso, lo guardava stupefatta…

Sana: Oh Akito io…SI!!!!!!! Si, SI, SI AKITO HAYAMA, VOGLIO SPOSARTI!!!!!!!!!

Lui si sciolse in un sorriso affettuoso, poi mise una mano in tasca e tirò fuori una scatolina nera…

Akito: Beh, allora…posso darti questo.

La aprì: dentro c’era un meraviglioso anello d’argento con un diamante al centro. Lo prese e glie lo mise delicatamente all’anulare della mano sinistra; lei lo guardò intensamente; stavolta fu lei a baciarlo: gli prese il viso con una mano e posò le sue labbra sulle sue…quanto durò il bacio? Vediamo…5 minuti circa; come avranno fatto a non soffocare non si sa…sarà stato l’amore!

EPILOGO:

Sette anni dopo………

Mattina, ore 6:30, casa Hayama.

Una bimba dai capelli lunghi e rossi corre verso sua madre…

- mamma, mamma, sveglia, sveglia!!! Oggi c’è la foto di classe!!!!!!!

Sana: Eh? Ah si tesoro…yawn…va a prepararti la mamma viene fra un secondo…yawn…

-Va bene mammina…

Come un uragano la bambina scende e va verso la sua stanza per prepararsi.

Sana: Aki…Aki…

Akito: uhm…

Sana: Aki, alzati dai…è tardi.

Akito…Buon giorno Sana Hayama…

E le da un bacio sulle labbra…questo piccolo bacio diventa piano piano sempre più profondo e lei si sdraia nuovamente fra le sue braccia; Akito le bacia anche il collo e lei si mette a ridere:

Sana: ah ah…dai Aki non possiamo…dobbiamo accompagnare Keiko a scuola…ah ah ah

Akito: E chi ti dice che non possiamo?

Allora inizia a farle il solletico e lei ride a più non posso, finché non prende in mano la situazione e i ruoli si invertono: adesso e lei a fare il solletico a lui che infine desiste:

Akito: Ok, ok…hai vinto, mi arrendo.

Sana si alzò dal letto e andò in bagno per lavarsi; successivamente tornò in camera ma non vide suo marito…

Sana: mmm….va beh…

Aprì l’armadio, scelse i vestiti da mettere e cominciò a spogliarsi senza accorgersi che Akito la guardava; poi lui andò piano verso di lei e l’abbracciò da dietro, lei si spaventò inizialmente e sussultò ma quando si accorse che era lui tirò un sospiro di sollievo.

Sana: Sei sempre il solito…

Akito: sarà...Sana?

Sana: Uhm?

Akito: Ti amo da morire.

Sana: Mai quanto ti amo io Aki…

Akito sorrise…

Sana: Adesso però dobbiamo prepararci altrimenti Keiko arriverà davvero tardi a scuola….

Akito: Agli ordini generale!

Due anni dopo Akito e Sana ebbero un altro figlio che chiamarono Akira e vissero per sempre insieme felici e innamorati più che mai.

BENE E’ COSi CHE SI CONCLUDE QUESTA LUNGA STORIA; MI AUGURO SIA STATA DI VOSTRO GRADIMENTO…COME PRIMA FAN FICTION NON E’ AFFATTO MALE, ALLA PROSSIMA CARI LETTORI!!!

G4bry.

html converter This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder knowledge base software

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Rossana/Kodocha / Vai alla pagina dell'autore: G4bry