Capitolo 4
Il taxi si fermò davanti ad una grande villa. Era a due piani e con un giardino. Entrammo dentro con i bagagli e visitammo la grande casa: al piano terra c'era una cucina ed una sala, divise da un corridoio che portava a delle scale. Salii quelle scale e vidi molte porte; le aprii tutte e notai che erano due bagni e quattro camere. Riconobbi subito la mia: era grande, ma non troppo, aveva le pareti panna con un letto ad una piazza e mezza, una scrivania e un armadio di colore blu. Sopra la scrivania c'era un computer portatile bianco e poi, a fianco, c'era una libreria (naturalmente vuota) sempre blu. Cominciai a mettere tutte le mie valige e scatoloni dentro la camera, per poterle disfare; cominciai con le valige, mettendo i vestiti dentro l'armadio, il beauty-case sotto la scrivania e gli indumenti nel comò. Stavo per aprire uno scatolone quando sentii bussare alla porta
Io: Puoi entrare
Papy: Ti piace?
Io: si, è bellissimo. Grazie.
Gli sorrisi e gli andai a dare un bacio sulla guancia. Lo abbracciai e stemmo così qualche minuto.
Papy: sono contento che ti piaccia. Bene, adesso metti in ordine e vieni di sotto per mangiare
Io: ok papy.
-sicuramente Marco e Serena stanno giocando- pensai sorridendo. Ritornai alle mie cose: presi uno scatolone con scritto FOTO&ALTRO. Dentro c'erano le foto e gli oggetti a me cari che misi dentro ad una scatola che poi deposi dentro l'armadio. Avevo le foto di quando ero piccola, della prima comunione e della cresima. Avevo i regali dei miei compleanni, avevo i cd dei miei cantanti preferiti, avevo i diari delle superiori (pieno di scritte e dediche). Quei diari per me erano (e sono) preziosi come l'oro. Trovai anche un diario segreto delle medie
-non ricordavo di averlo portato- Quando lo aprii trovai una foto: era la foto del mio migliore amico. Quando la vidi i miei occhi si riempirono di lacrime ma comunque avevo il sorriso stampato in faccia -quanto mi manchi Cristian- pensai. Lui morì quando aveva 14 anni di cancro e prima di andarsene mi diede quella foto con scritto:
Ricordati che ti proteggerò, consolerò e ricorderò per sempre perché tu per me sei stata un amica fantastica. Ricordati che neanche la morte ci separerà perché noi siamo legati da un filo invisibile e molto lungo. Ti voglio bene -Cristian
Presi una cornice e ci misi quella foto, eravamo solo io e Cristian mano nella mano in un parco dove facemmo un picnick con i nostri genitori, poi la misi sulla scrivania. Presi un altra scatola e sistemai in lettore CD/iPOD sullo scaffale e, accanto, ci misi delle palle con la neve. Presi il mio portagioie, dove c'erano orecchini, bracciali, collane e lo misi sul comò. Infine sistemai tutti i libri nella mia nuova libreria. Dopo aver finito, scesi di sotto per mangiare ma non c'era nessuno; notai che sul tavolo della cucina c'era un biglietto con scritto: Fede siamo andati a fare un giro, ritorneremo tardi, quindi preparati qualcosa tu. Marco e Serena sono con noi. Baci Mamy e Papy.
-fantastico!! mi potevano anche chiamare.. Adesso sono rimasta da sola- pensai. Così mi preparai un panino e andai a letto.