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Autore: musicisdrug    21/11/2012    1 recensioni
Isabelle, italo-americana, vive a Roma e ha 17 anni. E' legatissima a suo fratello che però partirà per Santa Monica per lavoro. Isabelle passerà l'estate in America dal fratello, dove ritroverà persone importanti per lei e ne conoscerà di nuove che diventeranno fondamentali.
"«Comunque, ti amerò per sempre. Non smetterò mai di amarti, mai.» Sentivo le lacrime agli occhi, non sapevo cosa dire.
Lo amavo, lo avrei fatto per sempre semplicemente perché lui era perfetto, perfetto per me. Perfetto con tutti i suoi difetti, perfetto con tutte le sue debolezze, perfetto con tutti gli errori che faceva, ma comunque perfetto."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Zayn’s point of view
Il tragitto tra casa nostra e la casa di Isabelle non era molto lungo. Una volta arrivati davanti la casa dissi a Harry che sarebbe anche potuto andarsene, io sarei tornato in qualche modo. Presi il cellulare e iniziai a scorrere nella rubrica per cercare il numero di Isabelle mentre mi avvicinavo a casa sua. Ero praticamente davanti al cancello quando sentii delle voci.
«Andiamo tesoro, oggi sei tutta per me!» disse una voce maschile. Mi sembrava di averla già sentita.
«Come sempre!» questa volta a parlare fu Isabelle che alla frase accompagnò una risatina. Sentii dei passi avvicinarsi al cancello cosi mi allontanai nascondendomi dietro un albero. Vidi Isabelle camminare abbracciata a Kyle, si scambiavano tenere occhiatine e baci. Che masochista ero stato. Andare a casa sua con quali speranze? Mi aspettavo che mi accogliesse a braccia aperte dopo che l’avevo quasi cacciata da casa mia? Non so quali fossero le mie intenzioni, sapevo solo che vederla tra le braccia di Kyle mi distruggeva.

Isabelle’s point of view
Ero con Kyle seduta su una panchina quando una ragazza si fermò davanti a noi.
«Hei, ciao Kyle! Come stai? » disse sorridente. Era una bellissima ragazza. Alta, capelli castani e ricci, occhi marroni.
«Ciao Nicole! Tutto bene. Ti presento Isabelle, la mia ragazza.» disse Kyle sorridente. Porsi la mano destra a Nicole e lei la strinse sorridendo.
«Finalmente ci conosciamo, Kyle mi ha parlato molto di te! » arrossii lievemente per quelle parole.
«Che ne dici di venire a prendere un gelato con noi, Nicole?» disse Kyle dopo un po che parlavamo, lei accettò volentieri e ci avviammo alla gelateria piu vicina. Mi piaceva questa Nicole, sembrava una tipa apposto.

Era passato circa un mese e mezzo dal mio arrivo in America e già moltissime cose erano cambiate. Avevo un ragazzo fantastico, avevo conosciuto i miei idoli, e avevo accanto a me la mia migliore amica e il mio adorato fratellone. Era il giorno del mio compleanno e mi svegliai grazie alla luce che penetrava dalle tapparelle. Mi stiracchiai un po e mi misi seduta appoggiandomi alla testiera del letto. Arianna non c’era, probabilmente era uscita con Nate. Controvoglia mi alzai e andai in cucina a sgranocchiare qualcosa. Guardai l’orologio, erano le 11.30, incrociai le braccia sul tavolo e ci poggiai la testa sopra. Sentii la porta aprirsi e vidi Arianna che entrava.
«Ah buongiorno! Alla buon’ora!» disse sorridente. La guardai dalla testa ai piedi e vidi che indossava una tuta. Sgranai gli occhi e lei notando la mia sorpresa disse «Si, sono andata a correre. Adesso mi cambio e esco con Nate. Ci vediamo nel pomeriggio!» Poi scomparve su per le scale. Dopo 10 minuti la vidi uscire sorridente. Possibile che la mia migliore amica si fosse scordata del mio compleanno? Si, possibile. Feci una doccia e passai il resto della giornata sul divano. Provai a chiamare Kyle più volte ma c’era la segreteria, così provai con Harry ma non rispondeva nemmeno lui. Fui tentata di chiamare Zayn, ma non lo feci. Feci l’ultimo tentativo con Kyle e finalmente rispose.
«Ciao bellissima!»
«Kyle, finalmente! E’ tutta la mattina che ti chiamo!»
«Scusa, sono molto incasinato con il lavoro. Ti richiamo più tardi! » e chiuse la chiamata. Bene, isolata dal mondo il giorno del mio diciottesimo compleanno.
Erano le sei del pomeriggio quando tornò Arianna.
«WOW chi si rivede! » dissi scocciata. Arianna mi fisso e mi fece segno di seguirla, entrò nella nostra stanza e tirò fuori una busta dall’armadio.
«Metti quel vestito, stasera usciamo. Solo io e te!» Disse Arianna, che poi mise della musica allo stereo e uscì dalla stanza. Continuai a fissare il punto dal quale era uscita Arianna. Mi voltai e guardai il vestito. Era stupendo, davvero stupendo! Era un tubino nero con una fascia in vita rossa. Lo indossai subito, poi mi diressi verso il bagno per truccarmi e pettinarmi, ma Arianna mi bloccò dicendomi che ci avrebbe pensato lei. Dopo una ventina di minuti ero pronta, mancavano solo le scarpe.
«Ari che scarpe metto?» corse in camera e prese una scatola sotto il letto.
«Tieni queste..» Erano perfette, delle decolté rosse. Aprii un’anta dell’armadio e guardai la figura riflessa. I boccoli scuri incorniciavano alla perfezione il viso non troppo truccato, con appena un filo di matita nera e le labbra di un rosso vivo. Il vestito slanciava alla perfezione il corpo longilineo e i tacchi donavano quella poca altezza che rendeva l’insieme uno splendore.Quasi non mi riconoscevo in tanta bellezza.
«Sei perfetta, Bel» sorrise Arianna.
«Anche tu non scherzi eh!» Il vestito blu che indossava le calzava alla perfezione. Le gambe sembravano ancor più slanciate con quei tacchi e i folti capelli ricci e neri contornavano il viso illuminato da un velo di lucidalabbra e un po’ di mascara.
«Ma smettila!» disse accompagnando una risata «Adesso scusami ma devo fare una cosa, girati.» la guardai storto e mi voltai, dopo un paio di secondi sentii una fascia di tessuto nero cadermi sugli occhi oscurandomi la visuale.
«Mi stai bendando?» chiesi allarmata.
«Sta’ tranquilla. Dammi la mano e vieni con me» disse con fare rassicurate. Così presi la sua mano e mi lasciai trascinare. Scendemmo le scale e poi ci fermammo. Arianna mi lasciò la mano e sentii il rumore dei suoi tacchi passarmi dietro. Tre secondi dopo mi tolse la benda.
«Sorpresaaa» urlarono tutti in coro. Mi guardai intorno con le lacrime agli occhi.
«Davvero pensavi che mi sarei dimenticata del tuo compleanno?» mi sussurrò Arianna all’orecchio mentre ancora fissavo incredula la stanza. Mi girai e l’abbracciai fortissimo sussurrandole un ‘’Grazie’’. C’erano una ventina di persone in tutto, iniziai a salutare tutti. C’erano le mie cugine Harper e Lucy,  zia Julie, Monique e Sophie, zia Jade, e appena le vidi corsi ad abbracciarle. Non vedevo le mie cugine da molto tempo. Avevo passato con loro le mie estati da piccola, con le mie cugine, tranne che con la piccola Sophie di soli due anni. Volevo loro un gran di bene. Andai da mamma, papà e Matt.
«Buon diciottesimo compleanno cucciola!» dissero, io sorrisi e li abbracciai. Andai poi da Kyle che mi lasciò un dolce bacio sulle labbra per poi abbracciarmi. Poggiò la sua fronte sulla mia e mi guardò negli occhi.
«Non mi sarei mai dimenticato del tuo compleanno, piccola mia» disse quasi in un sussurro. Sorrisi e lo baciai, poi continuai a salutare gli invitati.
«Hei diciottenne, non ci saluti?» sentii dire alle mie spalle. Mi girai e vidi davanti a me Harry, Liam, Louis, Niall e, immancabilmente, Zayn.
«Ragazzi! Ma che ci fate qui?» chiese sorridente.
«Li ho chiamati io, bella!» Disse Arianna spuntando alle mie spalle insieme a Nate. Sorrisi e le schioccai un bacio sulla guancia. La festa continuò tra musica, cibo e bevande. Stavo giocando con la piccola Sophie quando qualcuno si avvicinò.
«Ciao piccolina!» disse Zayn rivolgendosi a Sophie. La bimba gli sorrise e poi lui si rivolse a me. «Buon compleanno Isabelle..» mi sorrise. Sentii qualcosa nello stomaco, come un crampo.
«Grazie Zayn» dissi sorridendo.
«Senti, lo so che sei arrabbiata con me. Vorrei chiarire…» disse con tono dispiaciuto. Non risposi, cosi continuò a parlare. «Magari domani potremmo vederci, che ne dici?» Annuii semplicemente, poi mi allontanai con Sophie in braccio.

«Bel ma tu conosci li conosci?!» mi chiese Harper indicando Harry che parlava con Liam e Louis.
«Bè si, è una lunga storia!» sorrisi. Promisi ad Harper che le avrei raccontato tutto se ci fossimo viste un giorno di quelli. La festa era giunta al termine, eravamo rimasti solo io, Arianna e Matt.
«Matt perché mamma e papà dormono da zia?»
«Hanno tutta la loro roba li; Dove pensi che abbiano dormito stanotte?» rispose Matt con tono ovvio. Guardai la stanza, non era ridotta malissimo quindi decisi di sistemare un po’ il disordine. Nel giro di una mezz’oretta finii, tornai in stanza e caddi in un sonno profondo in pochi minuti.

Venni svegliata dal rumore del campanello che qualcuno insistentemente suonava. Guardai l’orologio sul mio comodino. Erano le 11, Matt era a lavoro e Arianna non dava segno di alzarsi. Controvoglia mi alzai dal letto e ancora assonnata mi avviai alla porta, per poco non caddi per le scale.
«Buongiorno!» disse Zayn sorridente appena aprii la porta. Sbarrai gli occhi e realizzai di essere in “tenuta da notte”, il che equivaleva a dire slip e canottiera.
«Ciao.. Vieni, mettiti in salotto, io … » dissi impacciata e gesticolando.
«Si ho capito, va a vestirti. Io ti aspetto qui! » rispose ridendo Zayn. Sorrisi e andai a fare una doccia. Mi vestii in fretta e scesi in salotto dove mi aspettava Zayn. Uscimmo e ci dirigemmo silenziosamente ad un bar vicino a fare colazione. Si creò un silenzio imbarazzante che nessuno dei due sapeva come colmare. Mi persi nei suoi occhi dorati tanto quanto basta a memorizzarli per portarli sempre con me. Stavo sorseggiando il mio caffè quando finalmente parlò.
«Ho rovinato tutto con quel bacio non è vero?» Mi limitai a fissarlo senza battere ciglio e lui continuò. «Ho … lasciato Perrie» Quelle sue parole mi stupirono ma non lo diedi di certo a vedere.
«Mi dispiace, perché?» Forse fu il “mi dispiace” più falso della mia vita, ma non mi interessava.
«Non la amo, non l’ho mai fatto e forse non mi è mai nemmeno piaciuta davvero.» parlava serio facendo spostare ripetutamente e bruscamente i suoi occhi tra i miei e il suo caffè.
«A cosa è dovuto questo lampo di genio, Zayn?» cercai di rimanere fredda e distaccata, ma dentro di me sapevo che non avrei retto a lungo il suo sguardo, il suo modo di inumidirsi le labbra prima di parlare facendoci scorrere velocemente la lingua sopra, o semplicemente il suono melodioso della sua voce. Continuava a far passare da una mano all’altra il suo caffè nervosamente cercando ora di evitare il mio sguardo. Dopo un po fece un sospiro e iniziò a parlare.
«A te, Isabelle. Sei tu che mi hai fatto capire realmente ciò che provo e che provavo, ecco… » rimasi in silenzio in attesa che continuasse spiegandomi il significato delle sue parole. «Sei da subito entrata nel mio cuore, non so perché ma dalla prima volta che ti ho vista avevi qualcosa di … speciale! Non ti ho detto subito chi fossi perché pensavo che sapendolo saresti cambiata, ma non lo hai fatto. Vedere i tuoi occhi o il tuo sorriso è qualcosa di eccezionale, mi fa stare bene, ma sei anche la persona che mi fa stare male; vederti con Kyle mi distrugge. » Sentivo gli occhi bruciare, e un nodo in gola diventare sempre piu grande, quasi da volermi togliere il respiro.
«Zayn, io… non so cosa dire» risposi « Se solo tu sapessi…» questa volta parlai piano, quasi in un sussurro, quasi a non volerglielo far sentire.
«Sapessi cosa?» chiese Zayn incuriosito che aveva evidentemente sentito. Esitai a parlare, non volevo che sapesse tutto ciò che provavo per lui, ma non potevo continuare a tenermelo dentro. Iniziai a parlare fissando le mie mani.
«Se solo sapessi quello che provo per te, se solo sapessi che un tuo sguardo è capace di uccidermi, che un tuo sorriso mi paralizza e che il tuo profumo è come una droga. Se solo sapessi che la tua voce, la tua risata sono le melodie più splendide che abbia mai sentito. Se solo..» Mi bloccai e lo guardai negli occhi, vidi un sorriso aprirsi sul suo volto. Si avvicinò pericolosamente a me, sentivo il suo respiro sulla mia pelle, mise una mano dietro la mia nuca e poggiò delicatamente le sue labbra sulle mie, quasi solo a sfiorarle. Sapevo che mi sarei dovuta allontanare, ma il mio corpo era immobile. Gli lasciai un dolce bacio e poi mi allontanai. «Non intendevo proprio questo, ma diciamo che va bene…» sorrisi. « Però Zayn, tra noi non può funzionare. Sei una star internazionale, non avresti mai tempo per me.» Lui mi guardò prima confuso, poi quella smorfia si trasformò in un sorriso rassicurante. Uno di quei sorrisi in cui ti saresti potuta perdere.
«Troverei sempre e comunque del tempo per te! » Sorrisi e lo abbracciai, lui mi diede un bacio in fronte e mi accarezzò una guancia dolcemente. Uscimmo dal bar e facemmo una passeggiata ridendo e scherzando, come la prima passeggiata che facemmo insieme sulla spiaggia.
«Isabelle, questo è il mio regalo di compleanno per te, ieri non sono riuscito a dartelo» sorrise mentre estraeva dalla tasca dei suoi pantaloni una scatolina nera. Sorrisi a mia volta e la aprii, vidii una collanina con il ciondolo a forma di cuore. La tirai fuori dalla scatolina e la osservai, al centro del cuore c’era un brillantino, il ciondolo si rigirò tra le mie mani e vidi una scritta sul retro. Zayn aveva fatto incidere sul cuore la scritta “20 giugno”, cioè il giorno in cui ci incontrammo per la prima volta. Per una frazione di secondo dimenticai di respirare, poi guardai Zayn che mi guardava con un sorriso compiaciuto e imbarazzato. «Ehm, ho pensato che magari ti avrebbe fatto piacere portarmi sempre con te..» gli diedi un piccolo bacio tra la guancia e le labbra e lo ringraziai.
Stavo per rientrare a casa quando mi voltai e guardai Zayn che aspettava che varcassi la soglia.
«Devi darmi il tempo di parlare con Kyle, ferirlo è l’ultima cosa al mondo che voglio…» lui sorrise comprensivo e annui per poi sparire per il vialetto, non prima di avermi posato un piccolo bacio sulle labbra.



  
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