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Autore: willbeyoungforever    21/11/2012    15 recensioni
Cooper Anderson, famoso volto delle pubblicità delle merendine, ha deciso di sposarsi. L'attore, troppo impegnato con il suo lavoro, chiede al fratello Blaine (suo manager) di aiutarlo ad organizzare il matrimonio. Ma Coop è un ragazzo esigente, e desidera un matrimonio perfetto, per questo si rivolge al miglior Wedding Planner di tutta NY: Kurt Hummel.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Noah Puckerman/Puck, Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Posso giurarvi che ho scritto questo capitolo circa due mesi fa, la riot dell'altra sera sulla pista di ghiaccio non ha niente a che fare con questo capitolo! Però è una coincidenza ASSURDA!
Buona lettura!

Capitolo 18 – Post Wedding

 
I giorni passarono molto lentamente per il povero Blaine, che cercava di tenersi occupato con il suo lavoro per non pensare a Kurt, che tra parentesi non aveva più visto o sentito dal giorno del matrimonio.
Il ragazzo non faceva altro che struggersi pensando a lui, combattuto se chiamarlo o no. Vista la loro ultima conversazione non sapeva bene com’erano rimasti: l’unica cosa chiara era che Kurt aveva bisogno dei suoi spazi e di un po’ di tempo per far chiarezza nei suoi sentimenti, e Blaine non aveva intenzione di mettergli troppa pressione addosso.
D’altra parte questa situazione era davvero insostenibile  per Blaine che invece aveva ben chiari quali fossero i suoi sentimenti per Kurt.
Il ragazzo riversava la sua ansia su Cooper, riempiendo la sua agenda di incontri, interviste, photoshoot in modo tale da poter passare più tempo possibile fuori casa.
 
Tra un impegno e l’altro arrivò fine Novembre e le strade di New York si riempirono di neve e turisti già alla ricerca dei primi regali di Natale.
 
Blaine quel pomeriggio era come suo solito di corsa. Il ragazzo indossava un montgomery blu scuro e una sciarpa rossa attorno al collo ma purtroppo aveva dimenticato i guanti e gli stavano congelando le dita. Nonostante fosse in ritardo decise ugualmente di entrare in uno Starbucks per prendere un caffè bollente, l’unico modo possibile per riscaldarsi un pochino. Così zigzagando per le strade affollate del centro si tuffò nel primo negozio che incontrò mettendosi pazientemente in fila. Dopo 15 minuti buoni riuscì a ritirare la sua bevanda e beandosi del calore che proveniva dalla tazza uscì nuovamente in strada.
Con il naso incollato alla bevanda, Blaine si avvicinò alle strisce pedonali aspettando il suo turno sommerso tra la gente. Con fare annoiato il ragazzo alzò lo sguardo semplicemente per controllare il colore del semaforo e poi lo vide.
Dall’altro lato della strada c’era Kurt avvolto in un lungo cappotto beije e una sciarpa Burberry che parlottava fitto con una coppia, probabilmente suoi clienti, pensò immediatamente Blaine che si perse ad osservarlo. Il ragazzo si rese finalmente conto di quanto gli fosse mancato Kurt e quel suo particolare modo di sorridere e di muovere le mani e di sistemarsi i capelli per darsi un tono…
A Blaine era mancato tutto di Kurt.
Poco prima che il semaforo cambiasse colore, Kurt guardò nella direzione di Blaine i suoi occhi azzurri incontrarono quelli color miele dell’altro ragazzo in un’atmosfera mista tra stupore e imbarazzo. Blaine alzò una mano in segno di saluto, sorridendo dolcemente e Kurt fece lo stesso con la bocca socchiusa per lo sbigottimento e le guance arrossate (per il freddo? per l’emozione? Blaine non poteva dirlo con certezza) .
Nessun altro all’infuori di Kurt e Blaine si rendeva conto dell’atmosfera elettrica che si era venuta a creare; tutte le altre persone continuavano a parlottare al telefono, a ridere tra loro, a sbuffare guardando l’orologio. Tutti tranne Kurt e Blaine, che erano totalmente persi uno nello sguardo dell’altro.
Solo quando la folla cominciò a procedere attraversando, Blaine iniziò a camminare, avvicinandosi all’altro ragazzo. I due si fermarono proprio in mezzo alla strada sempre guardandosi fissi negli occhi.
“Ehm…ciao” disse Blaine rompendo il silenzio imbarazzante.
”Ciao…” rispose semplicemente Kurt torturandosi il bordo della sciarpa agitato.
“Sei qui con dei nuovi clienti?” chiese Blaine cercando di risultare rilassato.
“Si…i futuri Signori Bowen…e invece dimmi…come stanno Cooper e Christine?” domandò l’altro.
“Bene bene…”
“E tu…e tu come stai?” aggiunse poi Kurt titubante.
“Decisamente meglio…ora che ti ho visto…” rispose Blaine senza riuscire a trattenersi.
Kurt arrossì abbassando lo sguardo e mordicchiandosi le labbra.
Blaine stava per fare ancora una domanda ma la loro conversazione fu interrotta dal suono di parecchi clacson. Alzando lo sguardo i ragazzi notarono che il semaforo stava per tornare rosso quindi non potevano rimanere li imbambolati sulle strisce pedonali.
“Ti…ti offrirei qualcosa da bere ma sono in ritardo…” disse Blaine per scusarsi, anche se avrebbe voluto cancellare tutti i suoi piani pur di passare qualche minuto ancora con Kurt.
L’altro rispose a sua volta “Non importa…sono occupato pure io…” indicando i Signori Bowen che erano proprio dall’altro lato della strada.
“Ti po…posso chiamare?” domandò Blaine tentennante.
“Si…direi proprio di si…mi sei decisamente mancato…” rispose Kurt sorridendo imbarazzato.
Blaine sentì il cuore fargli un tuffo nel petto e con un sorriso sul viso rispose “D’accordo…allora ci sentiamo! A presto Kurt!” prima di continuare a camminare nella direzione opposta rispetto a quella dell’altro ragazzo.
 

*

 
Ma Blaine non chiamò Kurt, anche se avrebbe voluto farlo con tutto il suo cuore.
Il ragazzo fece qualcosa di meglio.
Sapeva quanto Kurt fosse un tipo romantico, quindi decise di organizzargli una sorpresa.
Blaine estrasse così il cellulare e cercò in rubrica il numero di un ragazzo ben preciso, colui il quale sarebbe stato il suo partner in questa missione.
 

*

 
 “Kuuuuurtieeeee!” disse Puck spalancando la porta della camera del coinquilino, senza nemmeno aspettare che quello gli desse il permesso.
“Dio Puck! Ma a te proprio non hanno insegnato il concetto di bussare, vero?” disse Kurt uscendo dalla porta del bagno intento a frizionarsi i capelli con indosso solo dei pantaloni del pigiama e una canottiera intima.
Noah non badò affatto alle lamentele del coinquilino e saltò a sedere sul letto facendo segno all’amico di sedersi affianco a lui.
Kurt abbandonò la salvietta su uno scaffale e si sedette affianco a Puck che prese il phon e iniziò ad asciugare i capelli del ragazzo.
“Puck sappi che ti tengo a vivere sotto questo tetto solo perché in alcuni momenti sei davvero utile…” disse il ragazzo lasciandosi massaggiare i capelli da Noah.
“Wow che alta considerazione che hai di me…” rispose quello sorridendo e passando ancora velocemente il phon per un paio di minuti, per poi spegnerlo.
“Ecco fatto” disse Noah tutto soddisfatto sdraiandosi poi sul letto con le braccia sotto la testa, mentre Kurt sollevava il piumone e si infilava sotto.
“Giornata lunga?” domandò il ragazzo girandosi su un fianco.
“Umpf si, direi di si…a parte che dopo il matrimonio di Cooper&Christine nulla è impossibile…però questi Bowen sono davvero esigenti…” rispose Kurt sbadigliando e strofinandosi gli occhi assonnato.
“E poi sai chi ho incontrato oggi per caso? Blaine…” aggiunse Kurt arrossendo leggermente. Non poteva evitarlo. Il solo pensare a Blaine lo agitava.
“E com’è stato il vostro incontro?” domandò Puck curioso, che era stato messo al corrente di tutta la chiacchierata che era avvenuta al matrimonio.
“Direi…strano…c’era un’aria quasi…elettrica tra noi due…sentivo il cuore in gola quando l’ho visto...per non parlare delle farfalle nello stomaco…” spiegò Kurt e Puck ridacchiò.
“Che c’è da ridere?” domandò quello stizzito, dando un colpetto sul braccio all’amico.
“E’ abbastanza ovvio che sei innamorato di Blaine…” rispose Noah semplicemente.
“Tu…tu dici?” chiese Kurt deglutendo.
“Si bello mio…gli hai chiesto di darti un po’ di tempo per pensare e fare chiarezza sui tuoi sentimenti…è passato quasi un mese ormai, e ti assicuro che non c’è stato un solo giorno in cui non sei riuscito a infilarci il suo nome in una nostra conversazione…ti è mancato…ti manca…e questo è un chiaro segno che sei totalmente innamorato di lui…” spiegò Puck e Kurt si limitò a stringere la coperta tra le dita ripetendo sottovoce “sono innamorato di Blaine…”
“Esatto…”
“Sono innamorato di Blaine…” disse nuovamente Kurt ma questa volta con un tono di voce più alto e con più convinzione “sono innamorato di Blaine!”
“Abbiamo capito!” rispose Puck ridacchiando.
“Penso che lo chiamerò per dirglielo! Oggi ha detto che mi avrebbe chiamato lui…ma non posso aspettare ancora! Voglio dirgli tutto, e scusarmi per averlo fatto penare così!” disse Kurt su di giri sgusciando di corsa fuori dal piumone.
“ASPETTA!” urlò Puck afferrandolo per un braccio.
“Noah?” chiese il ragazzo guardandolo storto “che ti prende?”
“Ehm…perché non aspetti domenica per chiamarlo? Lascia passare ancora questo sabato…”
“Ma è già passato più di un mese da quando si è dichiarato! Perché dovrei aspettare ancora un giorno?” domandò Kurt senza capire.
“Ehm…perché…perché” disse Puck balbettante “perché voglio passare questo Sabato con te, noi due soli!”
“Per quale strano motivo?” chiese il ragazzo alzando un sopracciglio.
“Perché una volta che ti sarai ufficialmente messo con Blaine non avrai più tempo per uscire con me, farai tutto il piccioncino e addio Puck!”
“Ma smettila!” rispose Kurt sorridendo intenerito mentre tornava sotto le coperte e invitava l’amico a infilarsi anche lui “sai che avrò sempre dei momenti per te! Sentiamo…cos’hai voglia di fare domani con il tuo amico Kurtie?”
“Ho già organizzato tutto...cosa ne dici se andiamo nel pomeriggio a pattinare sulla pista di ghiaccio a Rockfeller Center?”
“Sembra una bellissima idea! Io ti propongo anche un po’ di shopping! Ho intenzione di comprare qualche bel completo da indossare quando mi presenterò a casa di Blaine per dichiararmi…domenica!” puntualizzò Kurt, guadagnandosi così un abbraccio da parte di Puck.
“Sei il migliore! Allora domani sarà la giornata Puckurt!”
“Perfetto!” rispose Kurt spegnendo la luce e tornando ad accoccolarsi tra le braccia del suo amico tutto felice.
 

*

 
Puck verificò che Kurt dormisse prima di allungarsi verso la mensola e prendere il suo cellulare per scrivere un sms “Per domani tutto ok. Ha abboccato alla grande”, poi senza fare rumore sgusciò fuori dalle coperte per iniziare il suo turno di notte.
 

*

 
“Guardami Puck! Guardami!” disse Kurt tutto emozionato mentre sfrecciava all’indietro sulla pista di ghiaccio pronto ad effettuare un piccolo salto. Il Wedding Planner aveva preso lezioni di pattinaggio artistico da piccolo per qualche anno, quindi era in grado di fare qualche semplice acrobazia. E dato che ogni occasione era buona per mettersi in mostra, Kurt quel pomeriggio aveva optato per un look natalizio: un bel paio di skinny bianchi coordinati con un maglione rosso a collo alto decorato con le stelle di natale.
“Ti sto guardando!” gridò Noah che invece era negato in quello sport e si reggeva a malapena in piedi.
Kurt dopo aver fatto il suo salto, pattinò elegantemente verso l’amico domandadogli “è la prima volta che veniamo qui insieme, ma pensavo che fossi capace di pattinare…o per lo meno di stare in piedi senza l’aiuto della sbarra!”
“Sono solo un po’ arrugginito…” cercò di scusarsi Puck mentre a tentoni si staccava dal suo appiglio e dava entrambe le mani a Kurt per farsi aiutare.
“Dai vieni…ti aiuto io…” rispose il ragazzo conducendo Noah per la pista molto lentamente.
“Mi sto divertendo un mondo, lo sai?” disse il Wedding Planner rivolto all’amico cercando di non farlo cadere “lo shopping è andato benissimo, le scarpe che ho comprato sono veramente un amore, così come i pantaloni…e miracolosamente la pista di ghiaccio è semivuota nonostante siano le 18.00 di pomeriggio…ma dove sono tutti?” chiese il ragazzo.
Puck sapeva bene perché la pista di ghiaccio fosse semivuota, faceva tutto parte del piano, ma non poteva certo svelarlo a Kurt, per questo si limitò a rispondere con un’alzatina di spalle.
Dopo un paio di giri della pista, Noah guardò l’orologio e propose “Kurt sono un po’ stanco vado a prendermi qualcosa da bere…tu aspettami pure qui mentre fai lo splendido mettendo in mostra tutte le tue capacità!”.
Puck si allontanò molto goffamente verso l’ingresso, non dopo aver fatto un occhiolino al coinquilino, che rimasto solo in pista decise di mettere in pratica il consiglio dell’amico. Kurt iniziò così a pattinare elegantemente per tutta la pista (che era stranamente sempre più deserta).
Da quello che si ricordava il Wedding Planner le luci in quel posto non erano mai state così soffuse, ma forse era solo una sua impressione. Senza badarci troppo, il ragazzo continuò i suoi giri e i suoi salti sfruttando tutto lo spazio che aveva inspiegabilmente a disposizione.
Kurt, rimasto completamente solo sul ghiaccio, chiuse gli occhi e iniziò a canticchiare una melodia di accompagnamento alla sua performance.
Mentre stava pattinando distrattamente verso un punto lontano della pista, Kurt sentì alle sue spalle le mani di qualcuno afferrarlo dolcemente per i fianchi. Il ragazzo riaprì gli occhi e si voltò verso quello che doveva essere per forza Puck (chi altri se no?!) iniziando a parlare “Finalmente Puck ma do-“ ma le parole gli morirono in bocca, perché le mani che erano dolcemente posate sui suoi fianchi non erano quelle del suo coinquilino, ma bensì quelle di Blaine.
Il ragazzo era proprio davanti a lui, avvolto in un bel paio di pantaloni scuri, una camicia chiara coordinata con un cardigan verde militare e quello che Kurt riconobbe come il suo papillon portafortuna.
Gli occhi color miele di Blaine brillavano e tutto il suo volto era illuminato da un dolcissimo sorriso. Il ragazzo si limitò a dire quasi in un sussurro “sorpresa”.
Kurt balbettò qualcosa del tipo “come face-vi a sapere dove mi trova-trovavo?” e Blaine si limitò a rispondere “Puck”.
Il Wedding Planner solo allora si guardò attorno, notando che lungo i bordi della pista di ghiaccio era pieno di persone che stavano osservando la scena.
“Era-eravate tutti d’accordo?!” chiese Kurt a metà tra l’imbarazzato e lo sconvolto.
Blaine si limitò a fare un cenno con la testa.
Ecco spiegato dov’erano finiti tutti, pensò Kurt sistemandosi imbarazzato i capelli.
E poi Blaine fece qualcosa di inaspettato.
Oddio, totalmente inaspettato no, dato che si trattava di quello che Kurt desiderava di più al mondo, ma certo il ragazzo non si aspettava che Blaine si inginocchiasse proprio davanti a lui estraendo una scatoletta dalla tasca..
 “Co-cosa stai facendo?!” domandò Kurt rosso in viso guardandosi attorno agitato.
“Ti prego Kurt, non saltare a conclusioni affrettate e lasciami finire prima di rispondere qualsiasi cosa” esordì Blaine schiarendosi poi la voce.
“Lo so che il tuo sogno è ricevere la proposta proprio qui, sulla pista di ghiaccio e tutto il mio discorso non è affatto una proposta di matrimonio, anche se mi piacerebbe tanto poter passare tutta la mia vita con te, ma capisco anche che ci frequentiamo da troppo poco tempo, e che il matrimonio è un passo importante…” continuò Blaine imbarazzato, facendo poi scattare il coperchio della scatolina, rivelando una fedina molto sottile.
“Tuttavia ho pensato comunque che fosse carino regalarti questo…non spaventarti ti prego…” disse il ragazzo guardando fisso negli occhi Kurt emozionato “io lo definirei l’anello delle promesse…”.
Gli occhi di Kurt erano lucidi e il cuore gli batteva a mille, nessun ragazzo aveva mai fatto una cosa del genere per lui. Con la voce rotta dall’emozione, il ragazzo chiese titubante “E con questo anello, cosa stai promettendo?”
Blaine prese un bel respiro profondo e con quei suoi occhioni innamorati iniziò a parlare dolcemente “Di amarti per sempre. Di difenderti anche quando so che hai torto. Di sorprenderti. Di rispondere sempre alle tue chiamate, non importa cosa stia facendo. Di cucinarti i biscotti almeno due volte l’anno e di baciarti...quando e dove vuoi”
Kurt sentendo quelle parole si commosse e una piccola lacrima gli rigò il viso.
Non gli importava che quasi duecento persone in quel momento lo stessero vedendo piangere. La cosa più importante era che Blaine stava facendo la dichiarazione più dolce e romantica di tutto il mondo, e la stava facendo proprio a lui.
“Ma soprattutto per ricordarti sempre quanto perfettamente imperfetto tu sia…” concluse il ragazzo torturandosi le labbra in attesa di una risposta da parte di Kurt, che si limitò a sussurrare tra le lacrime “Lo adoro…ti adoro!”.
Blaine afferrò la mano che il suo fidanzato gli stava porgendo per rialzarsi, e una volta in piedi venne inglobato in un abbraccio da parte di Kurt. I due non si accorsero nemmeno che tutti gli spettatori avevano iniziato ad applaudire e a fischiare felici, tanto erano persi nel loro mondo.
“Scusami per averti fatto aspettare così tanto…sono uno sciocco…” disse Kurt in lacrime con il viso infossato nell’incavo del collo di Blaine “sarei venuto a dichiararmi domani…avevo anche comprato un completo perfetto per l’occasione!”
“Shhhh” rispose Blaine sorridendo mentre afferrava il viso di Kurt e lo guardava intensamente negli occhi “non preoccuparti…è stata dura, ma adesso siamo qui, insieme e niente ha più importanza…e poi ho adorato organizzare questa sorpresa con l’aiuto di Puck…”
“Grazie” rispose Kurt avvicinando le labbra a quelle di Blaine, concedendosi finalmente un lungo e appassionato bacio.
 

*

 
Quella sera finalmente Kurt e Blaine la trascorsero insieme, a casa del Wedding Planner (Puck era uscito per lasciar loro la privacy di cui avevano bisogno, senza averli prima riempiti di raccomandazioni sulla contraccezione).
I due ragazzi avevano dei piani che comprendevano una bella cenetta romantica e magari un film al cinema, ma naturalmente non riuscirono a realizzarli. La voglia di recuperare il tempo perduto era troppa, per questo appena Kurt posò le chiavi sulla mensola si ritrovò schiacciato tra il muro e il corpo di Blaine, trasportato in un frenetico bacio.
Nonostante la foga del momento, i due presero il loro tempo per esplorare i corrispettivi corpi, con movimenti nervosi e nello stesso tempo smaniosi tipici di due amanti che stanno per condividere qualcosa per la prima volta.
Kurt condusse Blaine in camera da letto e lo spogliò dolcemente gettando tutti i suoi vestiti a terra, cercando di non staccarsi mai dalle labbra di questo.
Solo a quel punto si liberò anche di tutti i suoi abiti e i due si sdraiarono insieme, sfruttando quell’occasione per scoprire tutto l’uno dell’altro.
Non c’era fretta, entrambi sapevano che avrebbero potuto rimanere così, nudi, sudati e abbracciati, per sempre, semplicemente baciandosi e accarezzandosi.
 
Ma senza nessuna vergogna i due si ritrovarono a desiderare di più.
 
I baci divennero così sempre più impazienti, i respiri affannati e i movimenti più spinti.
I corpi dei due ragazzi si cercavano, si desideravano sempre di più a ogni movimento, a ogni ansimo, a ogni gemito di piacere.
Fu Kurt a sporgersi verso il comodino per prendere tutto l’occorrente del caso e solo dopo aver dato un altro lungo bacio al suo fidanzato, i due si abbandonarono completamente alla passione.
Blaine preparò il corpo di Kurt minuziosamente senza perdere l’opportunità di osservarlo arrendersi a ogni movimento delle sue dita.
Kurt si abbandonò al tocco di Blaine, desiderando sempre di più, pregando che il suo fidanzato gli desse sempre di più.
 
E così fu: quella sera i corpi dei due ragazzi si unirono per la prima volta. Tra parole d’amore sussurrate e gemiti scomposti, Kurt e Blaine si incontrarono davvero, scoprendo quanto i loro corpi sembrassero fatti l’uno per l’altro.
 
Blaine sapeva che non avrebbe mai dimenticato il profumo del suo fidanzato, il modo in cui il suo corpo rispondeva a ogni sua spinta, il suo respiro affannato e il momento in cui il nome di Blaine uscì dalle labbra dell’altro, proprio all’apice del piacere.
 
Kurt invece sapeva che non avrebbe mai dimenticato il modo in cui il compagno lo faceva sentire completo, perfetto, realizzato o la forza con cui le dita di quello stringevano i suoi fianchi e le sue spalle, senza tuttavia fargli male ma semplicemente facendolo sentire protetto e desiderato, o la particolare sfumatura dorata che i suoi occhi assumevano ogni volta che i loro sguardi si incontravano.
 
Entrambi sapevano che non avrebbero mai dimenticato quella prima volta insieme, la prima di molte.
 

*

 
Kurt il mattino successivo si svegliò prima di Blaine e si perse a contemplare il fidanzato nudo che dormiva poggiato sul suo petto, iniziando ad accarezzargli i riccioli scuri.
Blaine non tardò a svegliarsi grazie a quelle dolcissime carezze, ma decise di continuare a fingere di dormire, per poter essere coccolato ancora un pochino, ma non perse l’occasione per sussurrare nel dormiveglia un “ti amo”.
Kurt sorrise sentendo quelle due semplici parole, e fu allora che bisbigliò pensando di non essere sentito “il nostro matrimonio sarà fantastico…”.
Blaine naturalmente sentì quella frase ma non si spaventò come avrebbe potuto succedere ad altri ragazzi.
No, Blaine si limitò a sorridere ad occhi chiusi, perché sapeva che quello era anche il suo desiderio.
Voleva condividere tutto con Kurt, e anche se era presto per parlare di matrimonio, quel passo rientrava sicuramente nelle sue intenzioni.
E chissà quanti modi avrebbe potuto escogitare Blaine per chiedere a Kurt di sposarlo: c’era la mongolfiera, la proposta cantata, la festa a sorpresa…avrebbe potuto portare il fidanzato in viaggio in una città romantica come Parigi o Venezia e chiedergli lì la mano…
 
Ma questa è un’altra storia.
 
Per ora Kurt e Blaine avevano tanti giorni da trascorrere insieme, amandosi e non pensando a nient’altro.

Free Talk

Intanto scusate se posto così tardi ma non sono stata in casa un secondo!

Poi che altro...ultimo capitolo, Sabato posto l'epilogo e vabbè i dovuti ringraziamenti li faccio alla fine, ok?
In questo capitolo penso (e spero) di avervi soddisfatto. C'è tutto no? Un po' di angst iniziale, Puck capo della Ship che si fa valere, una scena romanticissima sul ghiaccio (e non mi esprimo perchè lunedì notte ho dormito pochissimo x colpa di quei due pirloni che hanno amoreggiato x 11 ore sul ghiaccio!!!!) una dichiarazione superfluffosissima (vi sono venute le carie dite la verità?!) rubata a RM (ma lui ha pensato bene di tagliare questa scena!) e poi si sono finalmente saltati addosso!
Bhè dai la pianto, lascio esprimere voi, fatemi sapere tuuuuutto quello che vi viene in mente!!!

Ci sentiamo domani con il secondo capitolo di Kurt & Blaine Make a Porno?!?!

Grazie a tutti
Otty

   
 
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