Osservo il sangue che mi cola tra le dita e ancora una volta penso che tutte queste vite si potevano risparmiare.

Ma le scelte altrui non mi riguardano.

Sistemo i pugnali nel fodero agganciato sotto il seno, aggancio la fondina della 9 millimetri, metto il casco e salgo in sella alla mia Harley.

Guido non so se per kilomerti o solo per millimetri. Guido e penso a tutti gli eventi che mi hanno cambiata in questi secoli. A tutte le scelte sbagliate che ho fatto, ma pur sempre di scelte si trattava.

Mi fermo nel cortile di casa Brown.

Scendo dalla moto e gurdo attraverso la finestra, vedo Charlie con sua figlia e sua moglie. Sono seduti intorno al camino e ridono felici.   Lui sente la mia presenza e si volta verso la finestra , mi guarda negli occhi e con un impercettibile scatto del mento mi da il segnale. Sua moglie, Margaret, guarda verso la finestra ma non mi vede; sono brava a celarmi nell' ombra.

Charlie si alza e saluta la moglie e la figlia. Vedo sua moglie rincorerlo verso nell' ingresso e urlargli contro che non è abbastanza presente per la figlia. Lui la bacia, basta questo solitamemte, si scusa e esce senza la giacca.

"Il sole sta calando." Mi dice appena mi vede.

"Lo so. E' ora di cacciare!"

Guidiamo fino a Qurtier Generale della ARA. Quando arriviamo all' ingresso Maria ci saluta affettuosa. Charlie le sorride cordiale, io non la degno di uno sguardo.
Lei non mi interessa.
Non è tra le mie competenze quindi non mi riguarda.
Proseguo per la mia strada fino al bivio degli spogliatoi, lì saluto Chrlie ed entro pr indossare la divisa.
La mia maschera da assassina.